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sabato 2 maggio 2015

LA JUVENTUS È CAMPIONE D'ITALIA Scoppia la festa per lo Scuddetto n.31

La Juventus è campione d'Italia per la 31ma volta





Si chiude a Marassi la marcia della Juventus verso lo scudetto numero 31 della sua storia. La squadra bianconera vince 1-0 contro la Sampdoria conquistando il quarto titolo consecutivo. A decidere la sfida Arturo Vidal con un preciso colpo di testa al 32’. In classifica la formazione di Massimiliano Allegri sale a 79 punti mettendo tra sé e la Lazio seconda un gap incolmabile di 17 punti. Per i blucerchiati uno stop nella corsa all’Europa, i liguri sono quinti a 51 punti.

Nell’undici iniziale Mihajlovic schiera Soriano dietro le punte Muriel ed Etòo. In avanti Allegri si affida alla coppia d’attacco composta da Tevez e Llorente. Si parte subito con una emozione per il pubblico di Marassi, dopo pochi secondi dal via Buffon e Bonucci non si capiscono e la palla arriva a Soriano che tenta un destro dal limite che termina a lato. Ancora la Samp in avanti, al 10’ Obiang recupera un tiro rimpallato di Soriano, il numero 14 da fuori area tenta un grande destro potente che si spegne a lato. Al 15’ palla insidiosa nel mezzo dell’area bianconera con Etòo che non arriva per un soffio all’appuntamento con la deviazione di testa. Cinque minuti dopo angolo per la Juve, sulla sfera impatta Llorente il cui tiro finisce alta non di molto sopra la traversa.

Al 25’ ci prova al volo Llorente su invito dalla trequarti ma non trova la porta. Un minuto più tardi è Vidal a provare una conclusione centrale facilmente controllata dal portiere. Al 32’ rete pesantissima per la Juve, su azione cominciata sulla fascia destra Lichtsteiner serve sul secondo palo Vidal il quale indisturbato insacca di testa alle spalle di Viviano: 1-0 Juve.

Bianconeri ancora pericolosi poco dopo su una conclusione aerea di Llorente fuori misura. I padroni di casa non stanno a guardare e provano ad alzare il ritmo, al 38’ cross teso dai 30 metri di Muriel ma nessuno tocca. Galoppata di Muriel allo scadere, l’ex Udinese al limite dell’area passa a Soriano il cui tiro non impensierisce Buffon spegnendosi a lato. La ripresa comincia con la squadra di Mihajlovic in avanti, al 48’ palla tesa in area di Muriel su cui Etòo non può intervenire. Al 52’ incursione sulla sinistra di Palombo che dal fondo la mette al centro per Etòo. Mihajlovic prova ad aumentare il peso offensivo inserendo Bergessio al posto di Rizzo. Al 55’ azione prolungata bianconera con tiro finale di Marchisio da dimenticare. Poco dopo è Tevez a provare a mettere il suo sigillo sul match, il tiro incrociato dal limite sibila alla sinistra della porta di Viviano. Al 63’ prova la via del gol il sampdoriano Bergessio con un tiro da fuori alto sopra l’incrocio. Passa un giro di orologio e sempre Bergessio, pescato in area vede la sua conclusione a botta sicura deviata in angolo da un provvidenziale intervento in scivolata di Bonucci. Minuto 67’, spunto di Tevez, l«Apachè dal limite non impensierisce il portiere con un rasoterra centrale, ci prova ancora Marchisio dal limite, Viviano blocca a terra. Alla mezz’ora gran botta potente dalla distanza del doriano Duncan su cui interviene Buffon.

Brivido per la Juve all’81’ punizione tesa di Muriel su cui deve intervenire Buffon che toglie la palla destinata a insaccarsi sotto la traversa. Un minuto dopo Soriano sbilanciato non trova la coordinazione giusta per impensierire in area Buffon. Sul fronte opposto Bonucci sfiora il raddoppio, nell’azione il difensore chiede anche il rigore per un fallo di mano di un difensore. Nei minuti di recupero c’è ancora spazio per un tiro di Muriel sull’esterno della rete. Finisce la gara dopo 4’ di recupero e inizia la festa nello spogliatoio bianconero, una festa morigerata, martedì c’è infatti la gara di andata delle semifinali di Champions contro il Real Madrid.

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