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sabato 2 maggio 2015

Parla il padre del fanatico No Expo "Mio figlio non violento, ma solo p..."

Parla il padre del No Expo: "Mio figlio è solo un pirla"





Dice che "quattro schiaffoni glieli avrei anche dati volentieri. Però mio figlio ha quasi 21 anni, che cosa avrei risolto così? Ci ho pensato ma mi sono trattenuto". A parlare, in una intervista al Corriere della Sera, è Vincenzo Sangermano, il padre di Mattia, il ragazzo che ieri dopo la guerriglia dei No Expo in centro a Milano aveva detto che sfasciare tutto era giusto. Salvo poi ritrattare e chiedere scusa per quella sua frase sventurata. Cos'è successo nel mezzo delle due dichiarazioni? Che Mattia è tornato a casa e i genitori gli hanno chiesto conto di quel che aveva detto. 

"Guardi che siamo una famiglia normale - puntualizza il padre, operaio in una ditta della zona -. Mio figlio non è uno sbandato. E’ semplicemente un pirla". Mattia, riporta ancora il Corriere, studia al liceo economico-sociale Cairoli di Pavia dove è stato bocciato due volte. "Bazzica i centri sociali perché ama il rap e il rock alternativo, ma se gli chiedete i motivi della manifestazione no Expo fa confusione. Si è infilato in una storia più grande di lui" spiega ancora il padre. Che poi racconta come sono andate le cose ieri: "E’ stato mio figlio minore, che ha 2 anni meno di Mattia, a mostrarmi l’intervista sul telefonino. Sono rimasto senza parole. L’ho subito cercato al cellulare. Quando è tornato a casa io e mia moglie lo abbiamo affrontato. Abbiamo litigato per ore. Ma ancora adesso non sa dare un vero perché a queste frasi assurde". E ancora: "Una delle cose che mi fa arrabbiare di più, poi, è che io sono totalmente favorevole ad Expo, è un’opportunità di lavoro per tanti. Davvero non capisco".

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