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sabato 28 marzo 2015

FACCIA A FACCIA CON EQUITALIA grosse novità su tempi e cartelle

Equitalia, il contribuente ha diritti a conoscere i propri debiti con il Fisco entro 30 giorni






È dovuto intervenire il Tar della Campania per rimettere in riga Equitalia. Non bastava una legge di ben 25 anni fa, la 241 del 1990 sulla trasparenza dell'amministrazione pubblica, per chiarire che il cittadino e contribuente ha tutto il diritto di accedere agli atti pubblici se ne ha un "interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente a una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso". Tradotto dal burocratese vuol dire che Equitalia ha al massimo 30 giorni per consegnare al contribuente la copia delle cartelle che pendono sulla sua testa. Un diritto che, se ce ne fosse bisogno, si rafforza se l'interessato ha saputo che ci sono vecchie pendenze iscritte a ruolo. La sentenza che ribadisce quasi l'ovvio è la 1517/105 della sezione II del Tar Campania. I giudici amministrativi hanno ribadito non solo l'obbligo di fornire tutti i documenti necessari, ottenibili semplicemente con un estratto di ruolo che ricostruisce la posizione debitoria, senza discrezionalità di sorta. In più Equitalia ha l'obbligo di "conservare per cinque anni - riporta Italia Oggi - la matrice o copia della cartella con la relazione dell'avvenuta notificazione o l'avviso del ricevimento ed ha l'obbligo di farne esibizione su richiesta del contribuente o dell'amministrazione". C'è modo di difendersi insomma e corroborare senza ostacoli la propria posizione in sede giudiziaria contro il Fisco. E nel modo in cui il contribuente vuole difendersi, Equitalia non può metterci becco.

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