Multe a raffica per sanare i conti dei Comuni: nel 2015 già si è arrivati al 20% in più
Riparte l’offensiva dei comuni sulle multe. Gli incassi stimati per il 2015, dopo una leggera flessione causa crisi, tornano a salire: in media l’incremento supera il 20% della cifra indicata per il 2014. È quanto emerge da un’indagine dell’Adnkronos sui bilanci dei comuni italiani. A pesare sulla contabilità delle amministrazioni resta il problema dell’evasione, con punte fino al 50% e incassi effettivi in media inferiori del 30% rispetto alle voci stimate. E ovunque, nelle grandi città e nei comuni più piccoli, la reazione è all’insegna di una strategia aggressiva: più autovelox, perché gli strumenti per il controllo automatico della velocità garantiscono un rapido incremento dei verbali, e più vigili in strada nelle ore di punta per il traffico. A Roma, si pianifica un inasprimento dei controlli, con il 20% degli incassi delle multe già ’impegnati' per il potenziamento delle attività di accertamento delle violazioni. A Milano, gli autovelox arriveranno a fruttare fino a 480mila euro al giorno. Nei comuni più piccoli, scendono i numeri assoluti ma sale, in proporzione, l’incidenza delle multe. A Bolzano sono stimati incassi pari a 38 euro a carico di ognuno dei 105.713 residenti. Nel 2014, incrementi record a Bergamo, 2.000 multe in più sul 2013; a Subiaco (Rm), il picco di incremento del gettito: +50% sull’anno precedente. Il governo, peraltro, si mostra consapevole del problema. Tanto che il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi è intervenuto più volte per ribadire che "non è tollerabile che si utilizzi la leva delle contravvenzioni per ripianare buchi di bilancio". Il ministro ha anche stigmatizzato la tendenza delle Amministrazioni comunali a gonfiare le spese di notifica per compensare lo sconto del 30%, previsto dalla legge per chi paga entro pochi giorni.
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