Rai, regali ai vip da 2 milioni e mezzo: spunta pure un quadro per Napolitano
Orecchini e orologi, foulard e coperte, spille, agende, stoffe preziose, pen drive e Montblanc: in 8 anni la Rai ha speso qualcosa come due milioni 429mila euro per acquistare oltre 50mila doni da regalare a dirigenti e vip per le più svariate ragioni. Un esborso enorme di denaro pubblico perpetrato nel tempo (2003-2011) che ha visto punire un solo dipendente: Alfonso Greco, 55 anni, responsabile dell' ufficio che gestiva premi e omaggi della Rai. La sua storia la racconta Antonello Caporale sul Fatto Quotidiano. Greco è stato licenziato il 28 ottobre 2013 dall'azienda per non aver conservato bene, inventariato bene, soprattutto tracciato bene il percorso di tutte quelle regalie; ha presentato domanda di reintegro, ma è stata respinta. "Ho portato al giudice tre faldoni di carte, migliaia di documenti, ogni contratto, tutte le forniture nella speranza di rendere trasparente il mio operato, pulita la mia coscienza", si difende Greco con il Fatto. "Io non potevo sindacare le destinazioni, non sapevo i nomi degli utilizzatori finali. Rispondevo solamente alle necessità che le direzioni avanzavano". I faldoni hanno intasato le già zeppe aule del tribunale di Roma: la loro presenza è risultata inutile per Greco ma stanno facendo luce sulle dimensioni di questo traffico di regali per i quali era stato addirittura creato uno showroom dove le segretarie dei direttori andavano a scegliere tra i trecento articoli messi a disposizione.
Spendi e spandi - La memoria di Greco, pubblicata da Caporale, racconta che nel 2005, la Rai diretta da Flavio Cattaneo spese un milione e 454 mila euro per l'oggettistica. Nel 2006, era direttore Claudio Cappon, la somma si ridusse a a 416 mila euro, tre volte in meno dell'anno precedente ma quaranta volte in più del 2013, quando la crisi sgonfiò il portafogli di tutti e anche i doni ne fanno le spese. Nel 2006 il presidente della Rai è Claudio Petruccioli, parlamentare di lungo corso, riformista e comunista. Il 25 ottobre di quell'anno, racconta Caporale, durante un concerto all' auditorium della Rai di Torino, nell' ambito delle celebrazioni per la Giornata Internazionale dell' Onu Petruccioli decise di regalare al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano "Il Quirinale sotto la neve", un dipinto del pittore russo P.J Potchek del 1907. Lo avevano scovato dall'antiquario romano Carlo Eleuteri. La Rai pagòdipinto diciassettemila euro. La tela rappresenta una inconsueta immagine della cosiddetta "Manica Lunga" del Quirinale sotto la neve, e proviene dalla collezione di Maria Beatrice di Savoia e reca il timbro dell'archivio Savoia.
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