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sabato 28 febbraio 2015

Giudici danno ragione a Libero: "La Rai è un'azienda lottizzata"

Rai, i giudici assolvono Libero e Oscar Giannino: "E' lottizzata, non è diffamazione"





La lottizzazione politica in Rai? E' cosa nota. Con questa motivazione la Corte di Appello di Milano ha assolto dall'accusa di diffamazione Oscar Giannino, il giornalista di Libero Enrico Paoli e l'allora direttore Alessandro Sallusti, portati a processo nel 2008 da viale Mazzini a causa di alcuni articoli pubblicati su Libero nel febbraio 2008. La tesi di quegli articoli, corredati da un diagramma, era chiara: in Rai le 900 poltrone dirigenziali erano spartite a seconda dell'appartenenza politica, seguendo un rigoroso manuale Cencelli che rispettasse le quote riservate a destra, sinistra e tecnici. 

Gli allora presidente e direttore generale della tv pubblica Claudio Petruccioli e Claudio Cappon non la presero bene e adirono alle vie legali. "Non era sicuramente un documento ufficiale Rai, e non è dunque il prodotto di una illecita schedatura domestica - spiegano i giudici milanesi -, tuttavia deve ritenersi atto informale interno, di provenienza verticistica, perché redatto da soggetto molto ben informato dell'effettivo organigramma". E sulla distribuzione "politica" dei dirigenti, la Corte d'Appello sottolinea come sia "circostanza notoria" che in Rai "anche i soggetti più che meritevoli siano avvantaggiati dalle conoscenze in ambito politico, perché sovente per fare carriera le sole doti personali non bastano e la meritocrazia è concetto di eccezionale applicazione, riservato a quei rari casi che emergono dal coro per peculiari e incontestabili capacità".

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