Isis, la Giordania bombarda Mosul. L'Imam del Cairo: "Terroristi da crocifiggere, tagliategli mani e piedi"
I jihadisti dello Stato islamico andrebbero crocifissi e si dovrebbero tagliare loro mani e piedi. A sostenerlo non è un ultrà cristiano inorridito dal prigioniero giordano bruciato vivo dai tagliagole dell'Is ma, al contrario, una delle principali autorità del mondo islamico. Ahmed Al Tayeb, grande imam della moschea egiziana di Al Azhar a Il Cairo e massima istituzione sunnita (la stessa fazione a cui appartengono i miliziani del Califfato di Al Baghdadi), ha lanciato un proclama attraverso l'università di Al Azhar esprimendo riguardo all'ultima terrificante esecuzione "profonda indignazione per questa azione terrorista ignobile che esige la sanzione indicata dal Corano per questi tiranni che corrompono e che fanno la guerra ad Allah e al suo messaggero. Devono essere uccisi, crocifissi e bisogna tagliare loro le mani e i piedi". Secondo Al Tayeb l'Isis è una "organizzazione terrorista satanica" mentre l'uccisione del pilota giordano è "un'azione maligna". Quindi l'appello "alla comunità internazionale perché lotti contro questa organizzazione terroristica che perpetra azioni selvagge e barbare che non soddisfano né Allah né Maometto".
La Giordania bombarda Mosul - Il re Abdullah II di Giordania, a cui Al Tayeb ha espresso "solidarietà", ha intanto avvertito che Amman darà una "dura risposta" allo Stato islamico per l'assassinio del pilota: "Il sangue dell'eroe martire non resterà senza la severa risposta della Giordania e del suo esercito a questo atto codardo e criminale perché questa organizzazione terroristica non solo lotta contro di noi, ma anche contro l'islam e i suoi nobili valori". Secondo fonti giordane, poi confermate in serata, l'aviazione ha bombardato Mosul, la capitale irachena dello Stato islamico. La Giordania ha dunque ripreso, con maggior vigore, le operazioni militari iniziate mesi fa insieme all'alleanza internazionale guidata dagli Stati Uniti.
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