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sabato 17 gennaio 2015

Toto-Quirinale, Renzi avverte i suoi: "Se ci sarà fallimento, Pd colpevole"

Direzione Pd, Matteo Renzi avverte i suoi: "Se ci sarà fallimento, Pd colpevole"





"La direzione del Pd è convocata in modo permanente fino all'elezione del presidente della Repubblica". Matteo Renzi durante la direzione dem prepara la road map per il partito in vista della corsa al Colle. "Nelle 24 ore precedenti al primo voto si deve arrivare a formalizzare la proposta del Pd riunendo i gruppi e i grandi elettori". "Questo passaggio - specifica Renzi - sarà preceduto da un giro di consultazione con gli altri partiti", con il tramite di "una delegazione composta da segretario, due capigruppo, due vicesegretari e presidente del partito". Ma ha assicurato che i primi ad essere sentiti saranno gli alleati di governo, come Scelta Civica e Area popolare. Era un passaggio atteso quello di Renzi, che di fatto apre le grandi manovre in vista del 29 gennaio, giorno in cui è convocato il Parlamento in seduta comune.

La partita per il Colle - ll premier ha voluto richiamare il partito alla responsabilità storica che lo attende: "O siamo in condizioni di fare quel che necessario o, se si fallirà come nel 2013, noi saremo additati come colpevoli". La direzione ha interrotto il segretario per un lungo e sentito applauso rivolto a Giorgio Napolitano, ringraziato da Renzi per come ha saputo interpretare il ruolo di presidente della Repubblica. Poi è arrivato l'avvertimento: "Niente ironie, niente demagogie, coinvolgeremo tutti. Se qualcuno si chiama fuori faremo senza di lui. Non accettiamo veti da nessuno". Logicamente non sono stati fatti nomi, anche se Renzi ha ribadito che il presidente dovrà essere "un arbitro rigoroso". Il premier ha anche aperto ad un dialogo con i parlamentari Cinque Stelle che devono "scegliere se vogliono essere parte del gioco istituzionale". Un'apertura apprezzata dal dissidente Pippo Civati che dice: "Per oggi va bene così, ma quando lo dicevo io mi davano del matto". Le parole del premier sembrano aver placato le richieste della minoranza dem, che ieri aveva chiesto di esplorare "nuove strade" rispetto al patto del Nazareno.

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