Fisco, rientro dei capitali, sì del Senato: per un milione si pagano 101.490 euro
Il Senato dice sì al rientro dei capitali detenuti all'estero. Il provvedimento è passato con 119 sì, 61 no e 12 astenuti e senza modifiche rispetto al testo arrivato dalla Camera, per cui il via libera è già definitivo. Le principali misure sono la "voluntary disclosure" per il rientro e la regolarizzazione di capitali e l’introduzione nel codice penale del reato di autoriciclaggio.
Il rientro dei capitali - La "voluntary disclosure", o collaborazione volontaria, per regolarizzare le somme e i beni che si possiedono in territorio estero, potrà essere applicata per le violazioni avvenute entro il 30 settembre 2014, e la procedura potrà essere attivata fino a settembre del 2015. Per i reati di dichiarazione fraudolenta, infedele o omessa dichiarazione e per omesso versamento di ritenute certificate e Iva è stata esclusa la punibilità penale. Inoltre, è stata prevista una riduzione delle sanzioni amministrative tributarie, mentre non ci sono sconti sulle somme dovute a titolo di imposta. "Non è un condono, perché chi aderisce paga tutto il dovuto. Spero che i potenziali interessati usino questa opportunità per mettersi in regola.I proventi, che prudenzialmente non sono quantificati nel bilancio dello Stato, contribuiranno a dare sollievo alle finanze pubbliche", ha affermato il ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan. La nuova normativa prevede invece la reclusione da due a otto anni e una multa da 5mila a 25mila euro, per il reato di autoriciclaggio. Ma se i beni derivano da un reato punito con pene superiori a 5 anni le sanzioni scendono da uno a quattro anni e da 2.500 a 12.500 euro. Previsto anche un incremento della multa per il riciclaggio.
Cosa cambia - "Si tratta di un provvedimento atteso da tempo ed equilibrato, che ha concluso l’iter parlamentare grazie alla collaborazione dei gruppi di maggioranza e all’atteggiamento costruttivo delle opposizioni", ha detto il ministro Padoan in una nota diffusa dal ministero dell’Economia. "L’intervento è innovativo" aggiunge "perché, rispetto alle precedenti misure per il rientro dei capitali, non è un condono, in quanto l’imposta dovuta si paga per intero. Chi aderirà avrà una riduzione delle sanzioni amministrative e penali".
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