Salvini porta la Lega in piazza: tutti a Roma il 28 febbraio
Prima grande manifestazione della Lega nella Capitale. Lo ha annunciato Matteo Salvini ai militanti delle tradizionale festa Berghem Frecc: "Sabato 28 febbraio proviamo ad andare in tantissimi a Roma per mandare a casa Renzi e per ribaltare tutto quanto. Abbiamo un impegno, non sarà un impegno della Lega: quel giorno l'Italia tutta si deve fermare, andiamo a Roma e ci riprendiamo il nostro futuro".
Contro Silvio - Salvini spara a zero su tutti, Berlusconi, Renzi, giudici: "C’è qualcuno che dovrebbe essere all'opposizione", dice riferendosi al Cavaliere, "ma buon Dio, Silvio Berlusconi, gli voti un pezzo di legge elettorale, poi un pezzo di riforma del Senato e allora non puoi dirmi facciamo le battaglie insieme e votare ogni porcheria: o ti chiarisci le idee, o noi andiamo avanti da soli per la nostra strada". Perché, continua, "non vogliamo ripetere gli errori del passato e fare i donatori di sangue".
Contro Renzi - Questo governo "affama il Paese", prosegue Salvini, "e molti mi dicono a me il prossimo anno conviene lavorare in nero: fanno bene, è legittima difesa; contro lo Stato ladro ragioni da ladro". Il Jobs act "è il vuoto, è il teatrino Renzi-Camusso, attori della stessa tragedia: la fine dell'impero Renzi". E su Napolitano: "Noi Napolitano lo avevamo votato perché si era impegnato a fare le riforme, ma non si è visto niente". Quindi Salvini non sentirà il suo discorso di fine anno - e fine mandato - "Sarò impegnato a fare altro, risparmierò mezzora e la trascorrerò con mio figlio". In attesa del nuovo presidente della Repubblica che "vorrei non sinistro".
Contro i giudici - Infine, l'ira contro il rinvio a giudizio di 34 camicie verdi: "Una follia. Chiederemo il risarcimento danni anche al ministero della Giustizia. Per anni si sono spesi milioni di euro degli italiani per un processo senza senso; solo in Italia può succedere".
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