Vittorio Sgarbi nel mirino: una truppa di 128 intellettuali in campo contro la sua mostra
Tutti contro Vittorio Sgarbi: una truppa composta da 128 firmatari che invoca l'intervento del ministro della Cultura, Dario Franceschini, contro la mostra "Da Cimabue a Morandi", di cui il critico d'arte è il curatore. La petizione, promossa dalla sezione bolognese di Italia Nostra, chiede che lo Stato intervenga per impedire i prestiti delle opere: vengono chiamati a correo i musei civici e le istituzioni pubbliche. Per i firmatari la mostra è "priva di alcun disegno storico e della benché minima motivazione scientifica, un insulto alle opere trattate come soprammobili, all'intelligenza del pubblico; alla memoria di Longhi e Arcangeli - e naturalmente un attacco ai musei, con la colpevole connivenza di chi li dirige". I firmatari arrivano da tutto il mondo: la polemica parte da Bologna e arriva fino a New York (tra chi ha siglato la petizioni Carlo Ginzburg della Normale di Pisa e Keith Christiansen del Metropolitan della Grande Mela). Ovviamente, Sgarbi non ci sta e risponde a tono all'attacco, che punta il dito contro "la lobby bolognese dell'Università, a cui dà fastidio che io agisca su materie che considerano loro".
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