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domenica 30 novembre 2014

Dopo le tangenti, spunta la laurea falsa Ecco chi è il dem nel mirino delle toghe

Pd, nuova accusa per Marco Di Stefano: "Ha comprato una laurea per 12mila euro"




L'inchiesta sulle presunte tangenti intascate dal dem Marco Di Stefano, di cui Libero vi ha raccontato in queste settimane, si allarga. Ora il deputato Pd è anche accusato di aver comprato la sua laurea. Una laurea in Scienze Giuridiche pagata 12 mila euro e comprata con i soldi della Regione Lazio. Il reato ipotizzato dai magistrati della procura di Roma coordinati dal procuratore aggiunto Nello Rossi è la corruzione. Ultima contestazione in un’inchiesta che ipotizza il pagamento di una tangente da quasi due milioni di euro da parte degli imprenditori Antonio e Daniele Pulcini per un affare immobiliare. E riguarda anche l’omicidio di Alfredo Guagnelli, che di Di Stefano era amico e collaboratore.

L'inchiesta - Dalle carte dell’inchiesta depositate nei giorni scorsi emerge l’inquietante ipotesi che di Stefano possa aver ricattato i politici del Pd dopo aver svolto attività di dossieraggio nei loro confronti. Infuriato per il risultato ottenuto alle primarie per le elezioni politiche nel febbraio 2013 minacciava al telefono di "scatenare la guerra nucleare", accusava Zingaretti, parlava di "maiali che hanno imbrogliato le primarie". Tanto che i pubblici ministeri, sollecitando la proroga delle intercettazioni, parlavano di "particolare condizione di inquietudine ravvisabile nell’ animus di Di Stefano il quale, ormai relegato ai margini dell’imminente competizione elettorale, starebbe raccogliendo, nell’ottica di inficiare la carriera politica di alcuni colleghi di partito, materiale cartaceo per essi compromettente". Ora a queste accuse si aggiunge anche quella di aver comprato una laurea. Ora toccherà a Di Stefano difendersi davanti ai magistrati. 

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