Berlusconi: non lascio la politica, si voterà presto e vinceremo
"Torniamo uniti. Lo dice in un appello ai moderati, Silvio Berlusconi leader di Forza Italia, con una intervista al Giornale, in occasione dei 40 anni del quotidiano fondato da Indro Montanelli. Io non mollerò mai - sottolinea - si voterà presto e batteremo la sinistra di Renzi". Per Berlusconi dunque, le elezioni sono "forse non lontane". Elezioni nelle quali "il confronto vero sarà ancora fra noi del centrodestra e la solita sinistra questa volta rappresentata dall’immagine più moderna di Matteo Renzi. Per questo stiamo lavorando a tempo pieno per organizzare Forza Italia per radicarla di più sul territorio, aprirla a volti nuovi, scegliere dirigenti che abbiano il consenso della base. In questo progetto - sottolinea - c’è posto per tutti e c’è bisogno di tutti".
Nell'intervista Berlusconi si dice "certo che nessuno cadrà nella trappola di chi vorrebbe dividerci. Al contrario, comincia oggi un cammino per riportare tutti coloro che vogliono un’Italia più liberale, più efficiente, più solidale, che metta al centro la persona, ad impegnarsi con noi per riuscire finalmente a realizzarla". E sul futuro non ha dubbi: "Non lascerò la politica fino a quando l’Italia non sarà quel grande Paese liberale che abbiamo sognato. Ho riflettuto a lungo sugli ultimi risultati elettorali. Un innegabile successo di Renzi, non del Pd, come dimostrano i risultati delle amministrative, che però ha confermato tre cose: che per fortuna il pericolo Grillo, forse proprio grazie al nostro ripetuto grido d’allarme, si sta ridimensionando, che l’area moderata esiste e non si è ridotta nei numeri, nonostante molti nostri elettori abbiano scelto l’astensionismo, e che la parte di gran lunga maggiore dei moderati guarda a noi come punto di riferimento". Da qui le conclusioni di Silvio: "In queste condizioni, ci sono due cose che abbiamo il dovere di fare: collaborare a vere riforme che rendano finalmente l’Italia governabile, battendoci per quella più importante di tutte, l’elezione del presidente della Repubblica da parte dei cittadini; e prepararci per le prossime elezioni politiche, forse non lontane"
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