POLITICA. IL GOVERNO TAGLIA
LE AUTO BLU
di Sabatino Laurenza
Sacrifici e tasse per uscire
dalla crisi che attanaglia l'Italia: questa è solo una parte della
ricetta del premier Mario Monti. Che prevede anche lotta all'evasione
fiscale e una drastica cura dimagrante dei privilegi dei politici, a
partire dalle auto blu, un po' il simbolo del potere che viaggia.
Pochi giorni fa, il presidente del Consiglio ha inviato una circolare
molto severa alla pubblica amministrazione, con la lista delle
sforbiciate da dare. Tra queste spicca, come doveroso che sia, la
cossidetta battaglia contro gli sprechi pubblici. E quindi niente più
auto di rappresentanza per i dipendenti pubblici appartenenti ad
organi costituzionali (cioè Quirinale, Governo, Parlamento e Corte
Costituzionale) e agli enti locali (Comuni, Regioni, Province), che
da oggi in avanti dovranno necessariamente usare i mezzi pubblici per
i loro spostamenti. Un provvedimento atteso da tanti, perchè questo
era un problema che si poneva da decenni. Le auto blu sono
attualmente 72 mila (e dico 72 mila!), senza contare gli autisti e i
lavoratori impegnati ogni anno nella gestione del parco auto, per una
spesa di gestione complessiva vicina ai 650 milioni di euro. Così da
Palazzo Chigi sottolineano che il decreto con le modifiche introdotte
permetterà di conseguire risparmi significativi nella spesa pubblica
per le autovetture di servizio e rappresentanza.
Nessun commento:
Posta un commento