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sabato 1 luglio 2017

Caivano (Na): ESCLUSIVA - BOOM - Gravissima condotta discriminatoria e sessista del Sindaco Monopoli. Subito in piazza. Intervengano Consiglio comunale e Prefetto

Gravissima condotta discriminatoria e sessista del Sindaco di Caivano, Simone Monopoli. Subito in piazza. Intervengano Consiglio comunale e Prefetto


di Arcigay Napoli



Accogliamo con ferma riprovazione le segnalazioni giunteci da alcuni cittadini di Caivano (Napoli) sempre più infastiditi e offesi dalle espressioni razziste e violente del loro Sindaco, Simone Monopoli, che, nei suoi post sui social, denigra gli “avversari” politici facendo ricorso al più becero dei repertori linguistici omotransfobici.

Efebi, eunuchi, ermafroditi, non uomini: ecco cosa sono per Monopoli tutti coloro che osano contestare e criticare l’operato della sua amministrazione. Offese che, come risulta palese anche dall’osservazione degli screenshot inviatici dai cittadini caivanesi, sono spesso accompagnate da immagini dichiaratamente fasciste.

Indignati e disgustati dalle gravissime espressioni discriminatorie, sessiste e antidemocratiche del sindaco di Caivano, chiediamo alle Istituzioni democratiche elette, al Consiglio Comunale, di restituire dignità alla propria cittadinanza; supporteremo per questo, come richiesto da alcuni cittadini e da alcune associazioni sul territorio, un’iniziativa pubblica contro l'omotransfobia a Caivano da fare nelle prossime settimane. 

Stiamo valutando, infine, l’ipotesi di ricorrere, insieme a cittadini di Caivano, alle autorità competenti, Magistratura e Prefetto, affinchè vigilino sull’operato di questo Sindaco: a nostro avviso la sua grave condotta discriminatoria potrebbe avere ripercussioni serie, financo lo scioglimento della Giunta Comunale della città di Caivano con relativa e opportuna rimozione del primo cittadino.  











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"Ma cosa state facendo?", delirio erotico in parrocchia: Porno-follia a Treviso: davanti al prete così / Guarda

"Ma cosa state facendo?", delirio erotico in parrocchia: davanti al prete



Sulla carta doveva essere un festival sulla cultura giapponese organizzato a Treviso dall'associazione Nipponbashi, che ha chiesto ai responsabili della diocesi locale l'uso di alcuni locali del centro per la famiglia. Peccato però che tra yoga e sessioni di arte nipponica sia spuntato anche un approfondimento su un altro pilastro del mondo giapponese: lo shibari, una pratica erotica molto simile al bondage europeo. Come riporta il Gazzettino, quando i delegati del vescovo hanno scoperto il dettaglio però non l'hanno presa benissimo: "Quando ho capito a che cosa avevamo concesso le stanze sono trasecolato - ha detto il direttore del centro di cultura della diocesi, Adriano Bordignona - Non è cattiveria, ma la nostra idea di affettività e sessualità è diversa. Noi lavoriamo molto sulla reciprocità, e vedere queste donne legate è proprio l'antitesi del nostro concetto di amore, ma anche di piacere".

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PAGA Woodcock, l'umiliazione in aula: voleva rovinare questa giornalista Ma il giudice lo brutalizza così

PAGA Roma, il pm Woodcock condannato a pagare le spese legali alla giornalista Annalisa Chirico: citata per danni, voleva 260mila euro



Non è un periodo fortunato per Henry John Woodcock. Dopo l'avvio delle indagini a suo carico da parte della procura di Roma per la fuga di notizie sul caso Consip, arriva per il magistrato un'altra brutta notizia, stavolta direttamente da un'aula di tribunale. Come riporta Dagospia, il pm ha perso la causa intentata contro la giornalista Annalisa Chirico, da lui citata per un'intervista a Edward Luttwak e per il suo libro "Condannati preventivi". Woodcock aveva citato la Chirico per danno alla sua onorabilità chiedendo un risarcimento di 260mila euro. Il giudice però lo ha condannato anche al pagamento delle spese legali dell'avvocato della giornalista del Folgio, Michele Clemente.

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PRUDENTI MA NON TROPPO "Multe fino a 169 euro", state attenti a queste strade: se frenate sono guai, a che velocità dovete andare

Troppo lento in auto? Multato. 169 euro per "eccesso di lentezza"



Chi va piano va sano e va lontano? Solitamente si, ma può essere multato e costretto a pagare una somma compresa tra i 41 e i 169 euro, riservata a chi non rispetta i limiti di velocità andando veramente troppo piano. Per la gioia dei clacsonatori compulsivi, guidare con eccessiva prudenza e troppa cautela, spiega autoblog.it, può risultare una cattiva idea, perché secondo l'articolo 141 del Codice della Strada la circolazione non deve avvenire a una così ridotta velocità da rappresentare un pericolo o un intralcio per il normale flusso degli altri veicoli e del traffico. 

BELLA, ABBRONZATA E PROTETTA IN UN SOLO GESTO CON PUPA

Obiettivo: abbronzatura super fast e super sicura. Come proteggere la pelle sotto il sole e accelerare... 



In particolare, per alcune strade considerate particolarmente critiche, gli enti proprietari possono fissare dei "limiti di lentezza" ovvero limiti di velocità minimi e dopo la relativa segnalazione ai sensi dell'articolo 142 del Codice della strada si verrà multati. Quindi  l'infrazione della norma può essere individuata, esattamente come accade ad esempio con gli autovelox per l'eccesso di velocità. Il segnale per questa fattispecie è tondo, con sfondo blu e il limite minimo di chilometri orari fissati è colorato di bianco. L'ammontare della sanzione è sempre lo stesso, dai 41 ai 169 euro, l'importo è aggiornato a decorrere dal 1° gennaio 2017, in virtù del d.m. del 20 dicembre 2016.

Cardito (Na): ESCLUSIVA il Notiziario sul web Intervista al Vicesindaco Avv. Francesco Castaldo

Intervista al Vicesindaco di Cardito Avv. Francesco Castaldo


di Gaetano Daniele



Avv. Francesco Castaldo
Vicesindaco

Continua il nostro giro di interviste ai politici dell'area a nord di Napoli. Questa mattina abbiamo incontrato il vicesindaco di Cardito, l'avv. Francesco Castaldo. Con lui, in particolare, ci siamo soffermati sull'attuale situazione rifiuti e Puc. Buona lettura.  


Vicesindaco Castaldo, "rifiuti e differenziata" a che punto siamo? 

Con la raccolta differenziata siamo passati dal 35% dell’insediamento a quasi 55% - 60% di oggi. Abbiamo riorganizzato il servizio con gli LSU, perché deve sapere che a Cardito la raccolta di vetro, plastica e cartone viene effettuata dai nostri LSU e, grazie a loro riusciamo ad essere più incisivi ed anche a risparmiare dei soldi che ci permettono di non aumentare la tassa ogni anno. Abbiamo installato delle telecamere in dei punti strategici dove c’erano sempre dei cumuli di rifiuti permettendo ai Vigili di elevare molte contravvenzioni e, quindi di arginare questo fenomeno. Abbiamo svolto dei corsi nelle scuole sulla raccolta differenziata perché occorre partire dai nostri ragazzi per diffondere la cultura sull’ambiente. L’unico modo per aumentare la raccolta differenziata è solo attraverso una informazione capillare ai cittadini. Purtroppo, ci sono ancora molte persone che non ne vogliono sapere di differenziare i rifiuti. La cosa assurda è che noi abbiamo la raccolta porta a porta, cioè andiamo a prendere i rifiuti casa per casa eppure ci sono persone che mettono in macchina la spazzatura e poi la buttano al primo cumulo che trovano. 

ECCO IL GELATO DEL FUTURO!

Un gruppo di bambini ha scoperto il gelato del futuro. Il risultato è sconvolgente! 



Vicesindaco Castaldo, verde pubblico. 
  
Sul verde pubblico, abbiamo dato in gestione attraverso sponsorizzazioni alcuni spazi verdi come le rotonde ed altri ne daremo nelle prossime settimane, siamo stati i primi a farlo visto che altri Comuni poi hanno chiesto gli atti al nostro ufficio per farlo anche loro. Infine, nell’ultimo bilancio abbiamo istituito un capitolo di 50 mila euro per la bonifica dall’amianto. Intendiamo iniziare una ricognizione su tutto il territorio invitando prima i cittadini alla bonifica dell’amianto e nel caso fosse necessario intervenire con i lavori in danno, non è possibile che oggi ci siano ancora fabbricati con l’amianto.        

Vicesindaco Castaldo, Rimpasto in Giunta. Tutti riconfermati?

Credo che saranno confermati tutti gli assessori, segno che la maggioranza è compatta e che si sta lavorando bene. Ci sono tante cose ancora da fare. Dobbiamo approvare il PUC nel più breve tempo possibile. Questo è il primo punto. Siamo in attesa di ricevere alcuni finanziamenti molto importanti come quello di rifacimento di via P. Donadio e traverse, circa 5 milioni di euro, quello di rifacimento di Corso Italia circa 3 milioni di euro. Ristrutturazione della scuola di via Marconi che è chiusa da quando c’è stato il crollo del solaio alcuni anni fa. Sempre per le scuole verrà rifatto completamento l’impianto di riscaldamento di 2 scuole con efficientamento energetico per il quale abbiamo già un mutuo di circa 850 mila euro. Abbiamo, già il progetto per il rifacimento della rete idrica e fognaria di via G. Marconi con un mutuo di un altro milione di euro circa. Completeremo finalmente, i loculi del cimitero dopo tanti anni che sono fermi i lavori. Altro punto fondamentale per ritornare all’ambiente è l’isola ecologica. Dobbiamo assolutamente istituire l’isola ecologica sul nostro territorio che ci permetterà di fare un ulteriore passo avanti nella raccolta differenziata.  

A proposito di Puc.

Il Puc è praticamente pronto. A breve il professore incaricato della redazione ci invierà la bozza. Poi inizieremo un confronto con le forze politiche e con la città e, se tutto andrà bene per la fine dell’anno avremo il nuovo Puc.      

Campo di Calcio. Tante eccellenze. Nuove in vista?

Il campo di calcio insieme al Parco Taglia credo che sia il nostro fiore all’occhiello. Abbiamo, un campo in erba sintetica di ultima generazione, un campo più piccolo polivalente, 4 spogliatoi grandi con fotovoltaico, più altri spogliatoi piccoli. Le richieste per giocare sul nostro campo sono tantissime anche dai paesi limitrofi. Abbiamo chiesto in Regione di poter svolgere sul nostro campo alcune gare delle Universiadi del 2019. Infine, mi permetta di ringraziare i dirigenti, i professori e soprattutto gli alunni del liceo artistico che proprio in questi giorni stanno completando i murales del campo sportivo. Non credo di essere di parte nell’affermare che sono bellissimi, una vera opera d’arte.  

Vicesindaco Castaldo, restando in tema sport, sul palazzetto dello sport è uscito un articolo a firma del giornalista Stefano Andreone, dove titola: "Palazzetto delle sport, le solite bugie del sindaco cirillo", qual è la sua versione?

Per quanto riguarda il palazzetto dello sport dopo la sua domanda ho letto l’articolo e mi sembra alquanto fazioso. Con la delibera di giunta abbiamo chiesto di presentare delle manifestazioni di interesse e, se ci mettiamo a pensare che dietro ogni atto ci possa essere qualcuno interessato allora non dobbiamo più proporre nulla. A questa manifestazione d’interesse può partecipare chiunque. Quando abbiamo fatto una cosa simile per il Parco Taglia sono arrivate decine di proposte non vedo perché non possa avvenire la stessa cosa anche per il palazzetto dello sport. Inoltre, per chiedere i finanziamenti ci vogliono i progetti esecutivi che sono molto costosi. Un progetto del genere costerà più di 50 mila euro e se poi il finanziamento non ci viene concesso? Oppure, supponiamo che il finanziamento ci venga concesso e completiamo il palazzetto. Dopo dobbiamo comunque darlo in gestione perché il Comune non ha il personale e la capacità di gestirlo in proprio.

LA MAZZATA "Renzi? Macché, candidiamo lui" Terremoto Pd, bomba del big: ecco chi vogliono fare premier

Violante a Radio Radicale: "Renzi faccia un passo indietro, si candidi Gentiloni"




Dopo il flop delle Amministrative, le speranze per Matteo Renzi di tornare a palazzo Chigi si sono fatte sempre più deboli. L'ultima bordata è arrivata dall'ex presidente della Camera, Luciano Violante, che a radio Radicale ha detto chiaro e tondo chi vorrebbe come prossimo candidato premier per il suo partito: "Si deve riflettere sul ruolo dell’attuale presidente del Consiglio - ha detto - Se sta facendo bene, qualcuno mi deve spiegare perché non può fare il candidato alla presidenza del Consiglio alle prossime elezioni, qual è la ragione. Io credo che Renzi sarebbe molto apprezzato se dicesse ’questo presidente del Consiglio ha fatto bene, io faccio un passo indietro e candido lui'. Credo che sarebbe una soluzione molto apprezzata dal popolo italiano"

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Porti chiusi ai clandestini Il siluro dell'ammiraglio: così da una lezione ai politici

L'ESPERTO IN DIRITTO INTERNAZIONALE MARITTIMO Immigrazione, l'ammiraglio Caffio sulla chiusura dei porti: "Già previsto dal diritto marittimo"



L'emergenza sbarchi sulle coste dell'Italia ha raggiunto in soli due giorni un nuovo preoccupante picco, più di 12mila persone sono arrivate nei porti italiani, spingendo al collasso il sistema di accoglienza nazionale già stressato da mesi di arrivi di massa fuori controllo. Chiudere quei porti sembra ormai l'unica soluzione da poter prendere per contenere il fenomeno, un'idea ventilata dal Viminale subito osteggiata da più parti nel governo Gentiloni.

La chiusura dei porti impedirebbe l'ingresso a navi che non battono bandiera italiana e che a bordo trasportano clandestini raccolti in mare. Una procedura ritenuta impossibile da applicare secondo molti, assolutamente prevista però dal diritto marittimo secondo l'ammiraglio in congedo Fabio Caffio, esperto di diritto internazionale marittimo, che al Mattino ha spiegato: "La Convenzione del diritto del mare del 1982 ammette sì l'ingresso di navi straniere nelle acque territoriali di un altro Paese, ma a condizione che non rechino pregiudizio alla sicurezza dello Stato costiero; tra i casi che configurano una simile situazione vi è la violazione di norme interne sull'immigrazione".

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Chiudere i porti quindi sarebbe possibile, le norme secondo l'ammiraglio Caffio esistono già, anche nel diritto italiano, e se ne dovrebbe occupare la Guardia costiera. L'applicazione però non sarà per niente facile: "Esprimo sinceramente dei dubbi, potendosi ipotizzare sia situazioni di estrema necessità che, per il bene delle persone trasportate, impongano di sbarcarle". In prospettiva, la chiusura dei porti italiani porterà a un inevitabile braccio di ferro "con le Ong che si mostreranno non collaborative", in teoria dovrebbero seguire le indicazioni dei Paesi dei quali portano la bandiera, ma il tutto potrebbe non bastare. La soluzione non potrà che passare da un dietrofront dell'Europa, a cominciare da "la collaborazione nel salvataggio tra tutti i Paesi mediterranei, previa fissazione dei criteri di sbarco delle persone salvate. A ciò dovrebbe corrispondere un arretramento da parte dell'Italia nell'esecuzione delle proprie attività di ricerca e soccorso limitandole alla zona di competenza nazionale, pur cooperando con gli altri Paesi secondo i criteri della Convenzione d'Amburgo".