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venerdì 30 giugno 2017

Igor il russo è sparito per sempre, Italia umiliata Retroscena: così un magistrato ha favorito la fuga

Igor il russo è fuggito per sempre, Italia umiliata: così un magistrato ha...



Il killer di Budrio è fuggito, la caccia è finita, lo Stato italiano ha perso. Ma dietro l'incredibile "impresa" di Igor Vaclavic, alias Norbert Feher, alla macchia dall'1 aprile scorso dopo aver ucciso un barista a Budrio e mai più ritrovato, ci potrebbe essere anche lo zampino della (mala) giustizia di casa nostra. 

Igor il russo era noto ai magistrati da un pezzo, per reati come furti, rapine e aggressioni a lungo sottovalutate dai tribunali italiani. In un caso, come ricorda Il Giornale, è arrivata addirittura la beffa: le prove di uno dei suoi delitti più brutali, il sequestro di un artigiano di Villanova di Denore il 26 luglio 2015, sono state distrutte su ordine del magistrato inquirente. Lì c'erano le impronte e il Dna di Igor, che avrebbe almeno permesso l'identificazione certa del delinquente.

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Sull'aggressione all'artigiano, massacrato di botte nella sua villa da Igor e altri tre criminali, le falle delle toghe sono evidenti: nessuno mette in relazione quel crimine agli altri registrati nella zona e compiuti dalla stessa banda. Poche settimane dopo l'orrore si ripete, ancora più clamoroso: un pensionato di Aguscello il 9 settembre viene tenuto in ostaggio nella sua casa, picchiato e poi gettato vivo in un fosso, dopo due giorni. Morirà così. Nessun magistrato mette in relazione i due fatti accaduti a pochi chilometri di distanza, i reperti delle inchieste, archiviate "a opera di ignoti", vengono fatti distruggere. 

C'è poi il caso, altro esempio di inefficienza italiana, della mancata espulsione di Igor, pur disposta con decreto dal questore di Rovigo dopo la scarcerazione. Igor è rimasto in Italia, da irregolare, libero di delinquere, rubare, uccidere.

Svelata la prova-bomba Crolla il segreto, Bossetti ora spera davvero: la foto

ORE FEBBRILI Massimo Bossetti, la foto satellitare che può ribaltare il primo grado: tra poche ore inizia il processo d'appello



È durato appena 24 ore il segreto sulla prova clamorosa che potrebbe scagionare Massimo Bossetti al processo di Appello a Brescia per l'omicidio di Yara Gambirasio, previsto per oggi, venerdì 30 giugno. Poche settimane fa, gli avvocati del muratore di Mapello hanno depositato un dossier di 102 pagine, alle quali hanno collaborato anche gli autori di un documentario, intitolato Unknow one cioè Ignoto 1, che in circa otto episodi ripercorrerà la vicenda giudiziaria di Bossetti e le indagini dopo l'omicidio nel 2010 della giovane ginnasta di Brembate di Sopra.

L'accordo di segretezza tra gli avvocati e gli autori del documentario ha retto finché non sono spuntate le prime indiscrezioni sull'esistenza di una fotografia. Come ha riportato il Fatto quotidiano, nel dossier ci sarebbe uno scatto recuperato da una rilevazione satellitare del 24 gennaio 2011, cioè un mese e due giorni prima del ritrovamento del corpo di Yara nel campo di Chignolo d'Isola: "Appare l'esatto ritrovamento del corpo della vittima che - è riportato nelle carte - tuttavia parrebbe non essere identificabile".

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I difensori di Bossetti vogliono dimostrare che il corpo della ragazza per oltre tre mesi non è stato in quel campo, a differenza di quanto dichiarato nella sentenza di condanna in primo grado. Un dettaglio che smonterebbe completamente l'impianto accusatorio e riporterebbe Bossetti in libertà.

Le speranze dei legali sono fortissime, considerando che già un primo punto a loro favore l'hanno portato a casa. Finora era stata esclusa l'esistenza di foto satellitari. Averne trovata almeno una e così determinante, potrebbe dare molto più più peso alla tesi della difesa, cioè alla convinzione che le indagini siano state "depistate dal vero assassino". 

Parigi, attacco alla moschea: lancia il suv contro gli arabi "Vendetta per il Bataclan"

Parigi, col Suv cerca di investire musulmani fuori dalla moschea



Il caso del gallese che ha travolto i musulmani fuori dalla moschea di Londra non poteva restare un caso isolato. I più autorevoli commentatori (tra i quali anche il direttore di Libero Vittorio feltri) avevano avvertito: ci saranno altre vendette. E così è stato. Dove? Dopo Londra, a Parigi, ovviamente.

Nel gioco a rimpiattino dell'orrore tra le due maggiori città europee, oggi è toccato alla capitale francese, dove un uomo di origini armene ha cercato di investire con il suo fuoristrada la piccola folla di persone che si trovava fuori dalla moschea di Creteuil, nella banlieu parigina.

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L'attacco è avvenuto ieri, intorno alle 18.30, quando l'uomo ha cercato più volte, senza riuscirvi, di abbattere col suo Suv i piloncini e le catene poste a protezione dell'ingresso della moschea. Poi è fuggito , ma è stato arrestato poco più tardi presso la sua abitazione, dove aveva tentato di rifugiarsi. Non ci sono state nè vittime nè feriti. Ai poliziotti, l'armeno ha spiegato il suo gesto come "una vendetta per il Bataclan e per gli attacchi agli Champs Elysèes".

giovedì 29 giugno 2017

Marcianise (Ce): A colloquio con il Presidente della IV Commissione, Antonio Golino

A colloquio con il Presidente della IV Commissione, Antonio Golino


di Gaetano Daniele


Antonio Golino
Presidente IV Commissione


Nel corso degli anni, Marcianise, ha vissuto periodi di stabilità e momenti turbolenti. Insomma, Marcianise con la vittoria di Antonello Velardi, volta pagina. Il dato che emerge dalle urne è il più alto di quello dei capoluoghi italiani. Un successo. Una vittoria schiacciante che ha catapultato in consiglio comunale, anche volti nuovi, come quello di Antonio Golino, da poco nominato presidente della IV Commissione

Presidente Golino, innanzitutto auguri per la nuova nomina. Insomma, come diceva Anatole France: non esistono governi popolari. Governare significa scontentare? Anche se in quest'ultimo anno con il Sindaco Antonello Velardi, state facendo grandi cose. 

Grazie a lei per lo spazio che mi concede. Si, sono d'accordo. Stiamo facendo bene. Vedo sempre in tutti i componenti della maggioranza grande determinazione ed un grande orgoglio per quello che si sta facendo, vedo a volte anche facce sconcertate di fronte a ciò che emerge andando avanti con la conoscenza della macchina comunale - che ha assolutamente bisogno di cambiamenti strutturali - ma le motivazioni sono forti e le competenze acquisite nei propri ambiti professionali ampie e solide per cui sono certo che raggiungeremo tutti i nostri obiettivi, anche se i tempi necessari per vedere realizzati i nostri progetti e per dar corpo alle nostre idee sono più lunghi di quanto ci si potesse aspettare. Ma in meno di un anno abbiamo dimostrato tanto. 

Quali sono i suoi obiettivi come presidente della IV Commissione? 

Come prima responsabilità, oltre che per personale convinzione, credo sia mio preciso dovere garantire i diritti delle opposizioni affinché abbiano i giusti spazi e gli strumenti adeguati per esercitare le loro attività di collaboratori di minoranza. È altresì mio dovere assicurare un efficace, oltre che trasparente, funzionamento delle Commissioni affinché i lavori si svolgano nel rispetto delle leggi e siano allo stesso tempo funzionali all’interesse della città.

Qualche soddisfazione recente?

Ce ne sono tantissime. Ma una in particolare, la proposta approvata in via definitiva dei mercatini giornalieri rionali presso i maggiori quartieri della città di Marcianise. La proposta mira innanzitutto alla progressiva eliminazione dell'abusivismo commerciale itinerante sul territorio, a soddisfare le esigenze di tutti quei commercianti che non hanno un proprio Box presso la fiera settimanale del venerdì, nonchè a garantire un maggior controllo igienico-sanitario degli alimenti posti in vendita dagli ambulanti

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Un gruppo di bambini ha scoperto il gelato del futuro. Il risultato è sconvolgente! 

Crispano (Na): Il Comune rescinde il contratto con la ditta della refezione scolastica. Ecco perché

Il Comune rescinde il contratto con la ditta della refezione scolastica



di Sossio Barra



Continua l'agonia in virtù di un'altra, ennesima  batosta degna di nota sul territorio crispanese. Dopo la mortificazione subita a causa dello scioglimento per infiltrazioni camorristiche e le polemiche innescate sulla sospensione della festa del giglio, arriva l'ennesima bomba ad orologeria. Di cosa parliamo? Il Municipio con determina nr. 389 del 26 giugno rescinde il contratto con la  ditta che aveva la gestione della refezione scolastica. ovvero "La Fattoria srl". Motivo? La società con sede legale a Sant'Antimo e di proprietà della famiglia Petito ha ricevuto un'interdittiva antimafia perché sprovvista della relativa documentazione rilasciata dalla Prefettura. Di conseguenza il Comune ha revocato qualche giorno fa il servizio di refezione scolastica alla scuola dell'Infanzia a seguito della nota inviata proprio dalla Prefettura di Napoli. Sicuramente nei prossimi giorni la società si muoverà per presentare ricorso al Tar per tentare di difendersi da questo problema. Una stiuazione che deve far riflettere non poco la politica locale che, negli ultimi tempi, ha deciso di spegnere i riflettori e dedicarsi ad un periodo di silenzio.

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BOOM Caivano a ferro e fuoco Parla il.....

Parla il Segretario del Pd, Antonio Angelino: "Caro Sindaco, il sipario..."


di Gaetano Daniele





Di notte, quando c’è poco controllo, si danno alle fiamme materiali di ogni genere e la mattina l’aria è praticamente irrespirabile. 

È allarme a Caivano. Roghi tossici preoccupano la popolazione locale. Nonostante l’estate sia già arrivata molti abitanti di Caivano e dintorni sono costretti da giorni a chiudersi in casa per l’acre puzza generata dai roghi tossici appiccati nei pressi del Rione Parco Verde.

La preoccupazione è tantissima e la tattica sempre la stessa. Di notte, quando c’è poco controllo, si danno alle fiamme materiali di ogni genere e la mattina l’aria è praticamente irrespirabile. L’ultimo rogo è avvenuto in pieno giorno, scatenando sui social network  “L'ira dei cittadini”. 

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Quella che si sta scatenando è una guerra tra i poveri, caivanesi che accusano scarsi controlli ma soprattutto una politica assente che si limita a giocare sui social network. I consiglieri di Forza Italia, da poco fuoriusciti dalla maggioranza di governo, per le troppe incomprensioni con il Sindaco Simone Monopoli, hanno chiesto l'intervento dell'Esercito, scrivendo al Prefetto. 

E per concludere i dati sui tumori su Caivano e provincia sono tra i più alti della Campania. E immediatamente si riaccendono i riflettori anche sui continui scarichi e sulla non regolarità della raccolta rifiuti.  La popolazione aspetta, per ora barricata in casa.

Ed è di poche ore fa la richiesta di sfiducia non solo al Sindaco Monopoli, accusato di manifesta incapacità, ma anche al Presidente del consiglio comunale Raffaele Del Gaudio, che come titolava una testata giornalistica vicino al Sindaco: "Neanche Stalin si sarebbe sognato la conduzione di un consiglio comunale simile".  



E sulla questione non poteva mancare l'intervento incisivo del Segretario del Pd, Antonio Angelino, che su Facebook, nota: "A Caivano succede che il partito del sindaco, nonché primo partito della coalizione di maggioranza, con un documento a firma di ben 4 consiglieri comunali, SFIDUCIA il primo cittadino, dichiarando "appoggio esterno" in base ai provvedimenti. 

E niente, nonostante tutto questo, 
il sindaco del fallimento;
del dissesto finanziario;
della chiusura del campo sportivo;
del prossimo fallimento di CaivanoArte;
delle scuole senza mensa e riscaldamenti;
della polizia locale fino alle 14:00;
della mortificazione e dell'umiliazione dei dipendenti comunali;

Non ha trovato nemmeno un briciolo di dignità per andare al protocollo e mettere fine a questa bruttissima storia, rassegnando DIMISSIONI irrevocabili.

Il teatrino dell'assurdo ha raggiunto livelli mai visti prima, ma in questo spettacolo non c'è posto per l'ironia e la genialità... stiamo ancora tutti aspettando Godot, un atto di coscienza e responsabilità che ci liberi finalmente di un attore improvvisato, che ha saputo solo attaccarsi ad una poltrona senza manco entrare nella parte. Caro sindaco, il sipario si sta chiudendo: "Facce' sta quiet".

CONAD IL NOSTRO CARBURANTE: "Pieno di convenienza 7 giorni su 7"

CONAD IL NOSTRO CARBURANTE: "Pieno di convenienza 7 giorni su 7" 




Nel novembre 2005 Conad ha aperto il primo impianto di distribuzione carburanti indipendente a Gallicano in Garfagnana (Lucca) con insegna dell’ipermercato cui è collegato. 

Dall’avvio del primo impianto a maggio 2017 il beneficio diretto ottenuto dagli automobilisti che si sono riforniti presso gli impianti Conad è stato mediamente pari a 8,6 € centesimi per ogni litro di carburante, pari a oltre 130,2 milioni di € complessivi, se raffrontati ai prezzi medi mensili Italia pubblicati dal Ministero dello Sviluppo Economico. 

A ciò vanno inoltre aggiunti i benefici della concorrenza che ha spinto i competitor ad abbassare i loro prezzi a seguito dell’ingresso di Conad nel bacino.

La modalità di rifornimento è self-service con pagamento alle casse drive-in negli orari di apertura e con pagamento alle colonnine degli erogatori negli altri orari.

Conad opera con una filiera di approvvigionamento molto corta, usa le più importanti basi logistiche petrolifere, con un controllo costante della qualità dei carburanti nel rispetto delle normative previste anche per la componente di biocarburanti e con un controllo diretto dei soci Conad alle gestioni degli impianti: tutto ciò offre notevoli garanzie e permette le migliori economie che sono immediatamente riversate ai clienti. 

Le politiche di prezzo dei singoli impianti sono improntate su una elevata competitività, che incide in modo determinante sul livello dei prezzi del bacino dove i distributori operano.

Dove trovi questo servizio:

ABRUZZO
Campo di Pile (AQ)
Avezzano (AQ)

BASILICATA
Lauria (PZ)

CAMPANIA
Giugliano in Campania (NA)
Pagani (SA)
Trentola Ducenta (CE)

EMILIA ROMAGNA
Bibbiano (RE)
Cesena (FC)
Faenza (RA)
Ferrara (FE)
Imola (BO)
Modena (MO)
Pavullo nel Frignano (MO)

FRIULI
Azzano Decimo (PN)
Porcia (PN)

LAZIO
Bracciano (RM)
LIGURIA
Arma di Taggia (IM)

PIEMONTE
Alba (CN) - Corso Asti, angolo strada Porini
Borgo San Dalmazzo (CN)
Ivrea (TO)
Livorno Ferraris (VC)
Savigliano (CN)

SARDEGNA
Carbonia Iglesias (CI)
Porto Torres (SS)

TOSCANA
Altopascio (LU)
Campiglia Marittima (LI)
Castagneto Carducci (LI)
Gallicano (LU)
Grosseto (GR)
Lari (PI)
Lucca (LU)
Prato (PO)

UMBRIA
Corciano (PG) - Via Aldo Capitini 8
Corciano (PG) - Via Ciro Menotti 74
Gualdo Tadino (PG)
Ponte Valleceppi (PG)