Visualizzazioni totali

giovedì 30 marzo 2017

Patto Renzi-Grillo, l'attacco è partito  Il complottone per far fuori Berlusconi

Patto Renzi-Grillo, l'attacco è partito Il complottone per far fuori Berlusconi



Matteo Renzi apre al Movimento 5 stelle. Il capogruppo renziano sta sondando i partiti sulla legge elettorale, il Legalicum, cioè l'Italicum riscritto dalla Corte costituzionale. Ettore Rosato in queste ore sta tentando di convincere pentastellati per "presentare come proposta il Legalicum", appunto, quindi una legge proporzionale senza ballottaggio e con il premio di maggioranza per il partito che raggiunga il 40 per cento.  Una legge definita dai grillini "ottima" dopo la decisione della Corte e poi ridimensionata: "Applichiamo il Legalicum al Senato con i dovuti correttivi (l'Italicum era valido solo per la Camera, ndr) e andiamo a votare subito. Ci vuole una legge di poche righe".
Ed è proprio sui "dovuti correttivi", riporta Il Fatto quotidiano in un retroscena, che potrebbe restare la distanza tra Pd e 5 Stelle. Perché il M5S vuole cancellare capilista bloccati e pluricandidature, salvati invece dalla Consulta, che il Pd vuole tenere. Danilo Toninelli, deputato pentastellato e ideatore del Democratellum, la legge proposta ai tempi dal M5S, conferma: "Noi non facciamo accordi o trattative al buio. Se il Pd vuole davvero il Legalicum lo dica pubblicamente, alla luce del sole". "L'unica legge che può essere approvata è il Legalicum - continua - fare altre cose significa perdere tempo e aspettare settembre per le pensioni d' oro". I colloqui vanno avanti, il patto tra Renzi e Grillo si sta per concludere, Silvio Berlusconi è avvisato.

Occhio, cambiati i confini dell'Italia: la nuova mappa geografica / Guarda

Italia e Slovenia, cambiano i confini: la nuova cartina geografica



Cambiano i confini e la cartina geografica dell'Italia. La Camera ha approvato il disegno di legge per la "ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Slovenia sulla linea del confine di Stato". Si parla di 1.745,2 metri quadrati, quelli adiacenti al torrente Barbacina/Cubnica in Friuli Venezia Giulia. L'ultimo accordo risaliva al 2007. Ora, come ricorda Il Giornale, con la modifica studiata a Trieste nel 2014 e approvata dai deputati si modifica il tratto compreso tra il cippo 51/1 e il cippo 51/22. Sufficiente per parlare di una "nuova Italia". 

DOVE CE LO RITROVEREMO  Addio Rai, scelta clamorosa:  "Quale tv si prende Fazio"

Fabio Fazio, l'indiscrezione: verso Sky o il digitale terrestre



Il tweet di Fabio Fazio è un caso, bello e fatto. "In una tv che cambia, bisogna assumersi responsabilità e nuovi rischi. D'ora in poi, ovunque sarà, vorrei essere produttore di me stesso". Da più parti, dopo questo cinguettio, si è subito ipotizzato un addio di mister Che tempo che fa a Viale Mazzini, con la complicità del tetto massimo dei compensi. E dunque c'è già chi ipotizza la prossima televisione di Fazio, che almeno secondo Il Tempo potrebbe essere Sky, dove tra l'altro già da due anni collabora la sua partner artistica, quella Luciana Littizzetto di Italia's got talent. Altra possibile soluzione, un canale del digitale terrestre, nicchia che sta assumendo sempre più rilievo.

Tumore del rene, nuovi scenari tra 'innovazione e sostenibilità'

Tumore del rene, nuovi scenari tra innovazione e sostenibilità


di Matilde Scuderi


Francesco De Lorenzo
Presidente Favo

Ogni anno in Italia circa 12.600 persone ricevono la diagnosi di carcinoma del rene, spesso dopo un percorso lungo e accidentato perché si tratta di una neoplasia difficilmente individuabile, che durante le prime fasi di sviluppo tende a rimanere silente. Questo tumore colpisce soprattutto gli uomini - due terzi dei pazienti sono di sesso maschile - e di età superiore ai 60 anni. Ad oggi, grazie ai progressi fatti nell'ambito della medicina di precisione, sono sempre di più le terapie efficaci a disposizione dei pazienti ma occorre che i medici non perdano di vista la necessità di appropriatezza delle cure prescritte, per evitare lo spreco di risorse del Sistema sanitario nazionale. È quindi con l'intento di stimolare un dibattito fra tutti gli attori di sistema al fine di individuare le criticità e le modalità per garantire la miglior cura al paziente, in un’ottica di sostenibilità nasce il convegno 'Il carcinoma renale dalla diagnosi precoce alla definizione del migliore approccio integrato: pazienti, clinici, istituzioni e accademici a confronto', promosso dalla Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia (Favo) e realizzato grazie al contributo non condizionato dell’azienda farmaceutica Ipsen. “Favo svolge un’attività vicariante nei confronti di tutte quelle neoplasie per le quali non esistono corrispondenti associazioni di malati in grado di rappresentarne i rispettivi bisogni e diritti quali pancreas, tumori rari, vescica, rene ecc.: dall’informazione personalizzata, all’accesso ai più moderni trattamenti terapeutici, dalla riabilitazione al ritorno al lavoro e ad una vita normale” ha dichiarato Francesco De Lorenzo, presidente della Favo.

Negli ultimi anni i costanti progressi della ricerca farmaceutica hanno consentito di sviluppare nuove soluzioni mirate che saranno disponibili nel breve periodo anche per i pazienti italiani. “Ci stiamo avvicinando sempre di più ad una medicina di precisione, con trattamenti mirati a quei meccanismi che sono responsabili in particolare della crescita del tumore del rene - ha spiegato Camillo Porta, dirigente medico del dipartimento oncoematologico del Policlinico San Matteo di Pavia - È assolutamente necessario che le autorità regolatorie vadano di pari passo con la scienza, perchè troppo spesso anche quando le soluzioni sono davvero risolutive arrivano in ritardo rispetto agli altri paesi europei ed è un problema per i nostri pazienti.  Da ultimo, è essenziale però che anche noi oncologi medici rispettiamo i criteri di appropriatezza prescrittiva per non disperdere le risorse in modo non appropriato, in momento difficile come quello attuale”. “La ricerca oncologica dell’Istituto superiore di sanità (Iss) si svolge principalmente nel dipartimento di oncologia e medicina molecolare - ha detto Mauro Biffoni, direttore del dipartimento di oncologia e medicina molecolare dell'Iss - e riguarda aspetti che si estendono dalla ricerca di base, ad esempio identificazione di alterazioni molecolari alla base dei processi neoplastici, alla ricerca clinica. L’Iss inoltre partecipa alle reti per la ricerca traslazionale italiana, come coordinatore, ed europea nelle quali l’oncologia ha un importante rilievo ed alla rete degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico oncologici italiani di Alleanza contro il cancro”.

“La sostenibilità per il Servizio sanitario nazionale passa attraverso il giusto riconoscimento del valore dell’innovazione - ha aggiunto Americo Cicchetti, direttore dell'Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems), professore ordinario di organizzazione aziendale presso l'università cattolica del Sacro Cuore di Roma e presidente della Società italiana di health technology assessment (Sitha) - tenendo conto che questo valore deve essere declinato in termini di efficacia e sicurezza e in termini di accettabilità per i pazienti e di utilità per gli operatori. Per esempio in caso di tecnologie e farmaci che permettano un intervento più rapido ed efficace, questo elemento dovrebbe rientrare tra quelli presi in considerazione in sede di dichiarazione delle condizioni di rimborsabilità e prezzo nella logica della health technology assessment”.

L'orrore: "Andiamo, questo è morto" Poi lo sfregio sul corpo di Emanuele 

L'ORRORE SENZA PRECEDENTI Emanuele ammazzato, l'amico: Palmisani ha detto "Andiamo, è morto" e la sua fidanzata ha sputato


di Daniele Dell'Orco



È scosso Gianmarco Ceccani, si isola, prova a sfogarsi assieme agli amici più stretti che, nel bar di sua mamma, il bar Angels, si ritrovano da sempre per trascorrere insieme i momenti più intimi e spensierati. Eppure, lui che in tutti i modi ha provato a difendere Emanuele Morganti dalla furia degli assalitori, non si dà pace. «Era a due metri da me, sarebbe potuta finire in modo diverso, sarebbe potuto essere qui a bere insieme a noi», sussurra. Proprio dal bar che sta di fronte alla Grancia di Tecchiena, il "Castello" com'è conosciuto nella frazione alatrense, venerdì scorso sono partiti per la serata Riccardo Milani, Marco Morganti, lo stesso Gianmarco e diversi altri amici di Emanuele, ma in due macchine separate, perché il gruppo di ragazzi non aveva posto per Emanuele e Ketty: il ventenne allora aveva preso la macchina del papà dando appuntamento agli altri al centro di Alatri.

Da sabato, e per tutta la giornata di ieri, il bar è un via vai di conoscenti, vicini di casa e giornalisti. Riccardo, con tutto il coraggio e la sensibilità possibile, racconta a Libero la sua versione dei fatti. Lui è l'unico del gruppetto di amici che era presente all'interno del Mirò assieme a Emanuele e alla sua fidanzata. «Il battibecco è cominciato al bancone per qualche spallata di troppo - dice -. Poi i buttafuori hanno preso Emanuele e l'hanno portato all'esterno del locale già con violenza». Una volta fuori, secondo Riccardo, c'era così tanta gente che lui e Marco riuscivano a muoversi a fatica tra le persone per andare ad aiutare Emanuele, mentre in pochi minuti si consumava la carneficina.

Oltre allo shock, il giovane è pieno di rabbia, e si concentra su alcuni dettagli davvero agghiaccianti. «Mentre Emanuele era a terra inerme e perdeva conoscenza ho provato ad estrargli la lingua dalla gola per evitare che soffocasse - rivela -. Prima da solo, poi con un infermiere del 118. Paolo Palmisani nel frattempo sogghignava, è andato dalla sua ragazza e le ha detto "Andiamo, dammi le chiavi che tanto questo è morto", e lei, sputando a terra, ha aggiunto "Così impara a mettersi contro la mia famiglia"». Prende fiato un secondo, e poi ricomincia: «Appena arrivati sul posto i tre carabinieri hanno preso in custodia Gianmarco perché aveva dei graffi sul viso e hanno pensato fosse responsabile. Uno di loro, riferendosi a Emanuele, mi ha detto: "Il tuo amico è inciampato e ha battuto la testa addosso alla macchina". In tutto questo, approfittando dell'equivoco, Paolo e Mario continuavano ad aggirarsi attorno a piazza Regina Margherita prendendosi quasi gioco dei protagonisti.

Man mano che altri testimoni oculari danno manforte a Riccardo, un altro ragazzo, Luca Castagnacci (in alcun modo parente dei carnefici), si sfoga: «Perché si parla ancora di omertà? Quasi tutti quelli che stavano fuori dal Mirò e tutti quelli che conoscevano Emanuele hanno da subito fatto nomi e cognomi alle forze dell' ordine. Non c'è bisogno di testimonianze, le hanno avute da subito».
Nel piazzale del bar la tensione si taglia a fette. Sono tutti increduli e impotenti. Nel tardo pomeriggio si crea un parapiglia dettato dalla frustrazione tra alcuni conoscenti di Emanuele. Non sarebbe corretto definirla una rissa, piuttosto una diversità di vedute parecchio animata. A Tecchiena le persone sono pure e semplici, vecchia maniera: discutono tra di loro, volano parole grosse e qualche strattone, ma hanno tutti in comune la voglia di ricordare la memoria di Emanuele. E i più anziani presenti, lasciano persino che i giovani si sfoghino nei modi che gli vengono più automatici: anche rompendo qualche specchietto di un'auto.

Ad Alatri una vicenda del genere non si era mai consumata, e le reazioni sono delle più disparate. Anche per questo il clima si fa sempre più teso. Le famiglie degli indagati e dei due arrestati hanno dovuto lasciare la cittadina per timore di ritorsioni. Gli avvocati locali si rifiutano di prendere le difese dei protagonisti per rispetto alla memoria di Emanuele. Persino sul luogo di svolgimento della fiaccolata, nella serata di ieri, il paese si è diviso: un corteo si è svolto nel centro storico di Alatri, mentre la fiaccolata e la veglia di amici e parenti si è tenuta Tecchiena, proprio intorno alla Grancia, tra le strade dove il giovane ventenne è nato e cresciuto. Di lacrime da versare, nella frazione Ciociara, nessuno ne ha più.

Rapporti sessuali con l'alunna 15enne: la prof condannata a 2 anni a Grosseto

Grosseto, rapporti sessuali con l'alunna 15enne: prof. condannata a due anni



Rapporti sessuali con una studentessa di 15 anni: condannata a due anni una professoressa 36enne di Grosseto. La richiesta di condanna è stata di 6 anni, ma il giudice ha mitigato la volontà della procura. L'avvocato difensore Dario Carmine Procentese, ha descritto il rapporto tra le due come un rapporto di amicizia molto saldo, con grandi manifestazioni d'affetto che sarebbe stato frainteso: la difesa ha anche riportato relazioni delle assistenti sociali che evidenziano due episodi di autolesionismo dell'allieva. I genitori della ragazzina si erano rivolti un anno fa alla preside chiedendo aiuto nel tentativo di mettere un punto alla relazione con la professoressa. A quel punto la direttrice ha avvertito i carabinieri, che tramite fotografie e indagini sono riusciti a scoprire la relazione incriminata.

Benzina, birra, sigarette, ecco il siluro Da questa data vi svuotano le tasche

Tasse, la manovrina del governo: fa cassa con alcolici, carburanti e gioco



Al governo servono subito 3,4 miliardi di euro, imposti dalla Commissione europea per riportare il deficit a livelli più accettabili, dopo la fase bulimica del governo Renzi. E naturalmente quei soldi il governo non potrà che andarli a prendere direttamente dalle tasche degli italiani. Per edulcorare la pillola, il decreto che sta per varare il Consiglio dei ministri, non oltre il 15 aprile, viene chiamato manovrina, di piccolo però c'è ben poco a guardare l'insieme di imposte indirette che stanno per piombare sulla testa di tutti i consumatori.

Uno degli obiettivi del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan è aumentare le già vessate sigarette. Rincarando i pacchetti delle bionde, il governo conta di ricavare almeno 500 milioni di euro, confermando così il trend che vede un aumento di accise all'anno da quando è iniziata la crisi. La controindicazione è il calo degli acquisti da parte dei fumatori, che potrebbero darsi una regolata e ridurre i consumi.


Un orto più rigoglioso



I consigli per una coltivazione domestica 
Come riporta il Tempo, arriverà di certo l'estensione dello split payment dell'Iva, quel meccanismo che obbliga la pubblica amministrazione a trattenere e versare direttamente all'erario l'Iva sulle fatture emesse dai fornitori. I tecnici sarebbero a lavoro per scogliere il nodo dei tempi di rimborso alle imprese, con le Pmi già sul piede di guerra.

Potrebbero aumentare anche le accise sugli alcolici, con buona pace di tutto l'indotto tra ristoranti, pizzerie e locali notturni. Tra gli addetti ai lavori sono ancora visibili le cicatrici dell'ultimo aumento, nel 2015 che ha fatto crollare di 29 milioni il gettito fiscale e del 13% il consumo totale di birra e vino.

Quando il governo vuol far cassa, non possono mancare gli aumenti alle accise sulla benzina e i vari carburanti. Al momento sarebbe l'ipotesi meno probabile, ma la minaccia incombe essendo una delle mosse più facili e dall'effetto assicurato. Le mani del Fisco si allungheranno quasi per certo sul mondo del gioco di Stato. La prima mossa potrebbe essere l'aumento dal 6% al 10% sulle vincite superiori ai 500 euro, la seconda toccherà le slot machine.