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sabato 28 marzo 2015

Nella politica i giochi sono già fatti ecco quanto valgono davvero i partiti

Sondaggio Atlante Politico, ecco quanto valgono i partiti





Non ci sono alternative a Matteo Renzi. E' questa la sintesi di un sondaggio realizzato per l'Atlante Politico di Demos e pubblicato da Repubblica. Metà degli italiani ritiene che non sia cambiato molto dai tempi di Tangentopoli. Anzi, pensa che la corruzione sia anche aumentata. Per 9 italiani su 10 Tangentopoli non è mai finita. Non piace la riforma del lavoro. Significativo il fatto che  il 56% del campione si dice (molto o abbastanza) d' accordo con  la manifestazione della Fiom che si svolge oggi a Roma. Il 42% degli intervistati, in assenza di novità, ritiene che Renzi resterà in carica fino alla fine dalla legislatura. Sette punti in più rispetto allo scorso novembre. Il 28% pensa che, al contrario, non durerà più di un anno. Cinque mesi fa gli scettici erano quasi il 40%. Per quanto riguarda il gradimento verso il governo, il grado di fiducia resta intorno al 46% mentre il gradimento verso il premier sfiora il 50%. Meloni e Salvini sono sopra il 30%. Poi Maurizio Landini al 29% che raccoglie consensi anche fra gli elettori del M5s e, soprattutto, anzitutto, nel PD (35%). Il Pd di Renzi perde un punto rispetto a un mese fa ma resta primo partito al 36,6%. Il Movimento cinque stelle è nuovamente oltre il 20%. Si è fermata invece l'ascesa della Lega che è all' 11,5%, come il mese scorso. Evidentemene - come scrive Ilvo Diamanti su Repubblica - le liti interne hanno un costo. FI, pur calando lievemente, nell' ultimo mese, resta avanti di due punti, rispetto alla Lega. Cresce Fratelli d'Italia guidato da Giorgia Meloni. Molto vicini al 5%, come SEL e i partiti della Sinistra radicale sul versante politico opposto.

Sta per arrivare l'estate anticipata Ma a Pasqua... Le previsioni meteo

Meteo, arriva l'estate anticipata ma a Pasqua cambierà tutto





Oggi, 28 marzo, il sole inizierà a prevalere al Nord, al Centro mentre ultimi piovaschi interesseranno il Sud, ma anche qui la tendenza è per un miglioramento. Domenica l'alta pressione delle Azzorre avrà conquistato tutto il Paese con una bella giornata di sole su tutte le regioni ed un clima gradevolmente primaverile. Le temperature saliranno ulteriormente nei giorni successivi con valori che toccheranno anche i 23/25° su molte regioni a fine mese. Purtroppo però un nuovo peggioramento è atteso proprio per i giorni di Pasqua e Pasquetta con un calo termico e piogge sull'Italia. Sembra proprio che il detto: "sole sulle Palme, pioggia sulle uova" per adesso si avveri.

Niente sacrifici per la dieta perfetta: le quattro regole per vivere il 30% in più

Alimentazione, la dieta della restrizione calorica per vivere più a lungo





Esiste una dieta che può allungare la vita anche del 30% in più rispetto al normale. Gli ultimi studi scientifici hanno dimostrato gli enormi benefici che può portare alla salute la "restrizione calorica", attraverso però un regime alimentare equilibrato frutto di analisi durate anni. Nella rivista scientifica Cell, in un numero dedicato allalimentazione, il professore di medicina e nutrizione all'Università di Brescia e alla Washington University, Luigi Fontana, e la ricercatrice dell'University College London e del Max Planck Institute for biology of ageing, Linda Partridge, spiegano come è possibile adattare agli esseri umani una dieta nata nei laboratori e studiata per agire sui gruppi di geni che accelerano o decelerano i processi di invecchiamento. 

Le regole - Sono solo quattro le regole da seguire: ridurre le proteine, mangiare solo verdura cotta o cruda con due cucchiai d'olio per due giorni non consecutivi alla settimana, sostituire quasi tutte le proteine animali con quelle vegetali e concentrare il cibo nelle prime ore del mattino. Il professor Fontana spiega: "Ai nostri volontari chiediamo di assumere tutte le calorie della giornata in otto ore partendo dalla mattina e di cenare il prima possibile per far coincidere alimentazione e ritmi circadiani". A quanto pare però questa dieta provoca anemia e osteoporosi nelle sue forme più estreme, e costringe a vivere con la bilancia da cucina. E' stata ben tollerata dai volontari della Washington University, ma l' idea di sottoporsi a lunghi periodi di digiuno è vista con perplessità dai gastroenterologi. Fontana e Partridge non sono d'accordo, e ricordano che nel corso dell' evoluzione uomini e animali hanno sempre mangiato in maniera intermittente. 

FACCIA A FACCIA CON EQUITALIA grosse novità su tempi e cartelle

Equitalia, il contribuente ha diritti a conoscere i propri debiti con il Fisco entro 30 giorni






È dovuto intervenire il Tar della Campania per rimettere in riga Equitalia. Non bastava una legge di ben 25 anni fa, la 241 del 1990 sulla trasparenza dell'amministrazione pubblica, per chiarire che il cittadino e contribuente ha tutto il diritto di accedere agli atti pubblici se ne ha un "interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente a una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso". Tradotto dal burocratese vuol dire che Equitalia ha al massimo 30 giorni per consegnare al contribuente la copia delle cartelle che pendono sulla sua testa. Un diritto che, se ce ne fosse bisogno, si rafforza se l'interessato ha saputo che ci sono vecchie pendenze iscritte a ruolo. La sentenza che ribadisce quasi l'ovvio è la 1517/105 della sezione II del Tar Campania. I giudici amministrativi hanno ribadito non solo l'obbligo di fornire tutti i documenti necessari, ottenibili semplicemente con un estratto di ruolo che ricostruisce la posizione debitoria, senza discrezionalità di sorta. In più Equitalia ha l'obbligo di "conservare per cinque anni - riporta Italia Oggi - la matrice o copia della cartella con la relazione dell'avvenuta notificazione o l'avviso del ricevimento ed ha l'obbligo di farne esibizione su richiesta del contribuente o dell'amministrazione". C'è modo di difendersi insomma e corroborare senza ostacoli la propria posizione in sede giudiziaria contro il Fisco. E nel modo in cui il contribuente vuole difendersi, Equitalia non può metterci becco.

La beffa degli scafisti intercettati: "La Guardia costiera? Si frega così..."

Immigrazione, gli scafisti intercettati: "Clandestini scemi, noi guadagniamo 800mila euro a viaggio. La Guardia costiera si frega così"





I clandestini? "Degli scemi". I viaggi della speranza nel Mediterraneo? Un tesoretto pressoché infinito che rende ricchi e "miti in Patria". A parlare, come riporta il sito della tv ligure Primocanale, sono gli scafisti rinchiusi nel carcere di Marassi, nelle cui celle gli agenti della squadra mobile hanno piazzato microspie per intercettarli e scoprire dettagli importanti sul traffico di migranti. Obiettivo raggiunto, a giudicare da quanto emerso dall'ascolto delle loro conversazioni. I trafficanti di migranti erano stati arrestati a luglio dopo aver tentato di farsi passare per naufragati lo scorso luglio a Capo Passero, a Siracusa. 

Il tariffario - "I passeggeri sono degli scemi, spendono una fortuna, anche 35mila lire egiziane (circa 3.500 euro, ndr) e poi più della metà viene rispedita - ironizzano tra loro i detenuti, tutti egiziani -. Sai quanto ha guadagnato il proprietario della barca? 8 milioni di lire egiziane... (800mila euro, ndr)". Un business praticamente senza limiti, considerata la disperazione di chi cerca di arrivare in Italia e in Europa dal Nord Africa: "Quando torno - dice Hassan, uno degli scafisti - dobbiamo comprare una nuova barca... Speriamo di riempirla...". Idris, l'altro scafista, se la ride: "Stai tranquillo, giù di lavoro (passeggeri da trasportare, ndr) se ne trova sempre". I detenuti, fin troppo  incautamente, spiegano come funziona la tratta dei migranti: "Partiamo alle 2 o a mezzanotte e prendiamo la Fluka (piccolo gommone, ndr) si caricano dieci persone per volta e si mettono sulla barca più grande. Se fai così è perfetto, nessuno ti spara se fai così". I controlli in spiaggia da parte delle autorità nordafricane, libiche ed egiziane, ci sono, "con i cammelli". Ma nulla di preoccupante: "Si possono corrompere con dei soldi... comunque la fluka non viene mai controllata".

"Diventeremo dei miti" - La distinzione tra rifugiati  politici e semplici migranti è conosciuta molto bene da chi tenta di arrivare in Italia e la conferma la danno gli stessi scafisti: "I clienti migliori sono i siriani - conferma Labib -, loro hanno la certezza di non essere rispediti indietro e pagano fino a 5mila dollari". Per eludere i controlli delle autorità italiane il modo è semplice: usare il telefono satellitare: "Quando poi arriva la guardia costiera lo butti in mare. A me hanno sequestrato il mio personale ma dentro non troveranno niente. Le telefonate importanti l'ho fatte con quello che è in acqua!". Ora gli scafisti sono in carcere, ma sanno già il loro futuro: "In patria diventeremo dei miti, quando tutti sapranno che siamo riusciti ad arrivare fino nel porto di Genova diventeremo famosi. Nessuno dei migranti è stato mandato indietro".

venerdì 27 marzo 2015

Ultim'ora - Omicidio Meredith, la Cassazione assolve Amanda Knox e Raffaele Sollecito

Omicidio Meredith, la Cassazione assolve Amanda Knox e Raffaele Sollecito

di Gaetano Daniele 




Per l'omicidio di Meredith Kercher, avvenuto a Perugia il primo novembre 2007, la Cassazione ha assolto Raffaele Sollecito e Amanda Knox per non aver commesso il fatto. I due erano stati condannati in appello a 25 anni di reclusione il primo e a 28 anni e sei mesi la seconda. Amanda è stata condannata a tre anni per calunnia, pena già scontata. "Finalmente è finita": così Vanessa Sollecito, sorella di Raffaele, dopo la sentenza di assoluzione per l'omicidio Kercher al telefono di Quarto Grado. 

Raffaele Sollecito non è stato presente nell'Aula magna della Cassazione per la lettura del verdetto del processo Meredith. Ha appunto, atteso la sentenza nella sua abitazione insieme ad amici e familiari. 

Pensioni, sarà una "bomba sociale": quanto si perderà e come rimediare

Pensioni, il sistema contributivo sarà una "bomba sociale". Le previsioni sugli assegni, chi ci perde e come rimediare





La riforma delle pensioni rischia di diventare una "bomba sociale". Tutta colpa del sistema contributivo esteso a tutti quanti, in combinazione con lo spostamento in avanti dell'età pensionabile e degli anni contributivi necessari. Il contributivo, infatti, a differenza del vecchio metodo retributivo si basa non sulla retribuzione media dell'ultimo quinquennio e dell'ultimo decennio ma sulla contribuzione effettivamente versata durante la vita lavorativa, rivalutata tramite coefficienti. Un passaggio che rischia di penalizzare molti pensionati. 

Chi ci perde - I meno danneggiati sono coloro che rientrano nel sistema retributivo fino al 2011, ossia 18 anni di contributi al 31/12/1995). Chi alla stessa data non aveva ancora maturato i 18 anni di contributi rientra nel "metodo misto" (retributivo fino al 1995, poi contributivo). I più giovani e chi è entrato più tardi nel mondo del lavoro verrà dunque notevolmente danneggiato rispetto al precedente trattamento previdenziale. La differenza sarà minore per chi ha goduto di retribuzioni simili e omogenee tra inizio e fine della vita lavorativa. Gli altri (la maggioranza) dovranno prepararsi a forti decurtazioni. Piccolo esempio: un lavoratore autonomo (la categoria meno tutelata) di 61 anni godrà di una pensione compresa tra 595 e 978 euro lordi al mese. Peggio probabilmente andrà a chi è precario o inquadrato in bassi livelli. 

Le contromisure - Per ovviare a queste prospettive poco rosee occorre pensare ad alternative "personalizzate" e integrative come la previdenza complementare (fondi pensione e piani individuali, sia pur tassati dal governo). Altro rimedio è la destinazione del Tfr ai fondi pensione, anche se in questo caso l'integrazione rispetto alla pensione risulta minima. Come ricorda il sito Quifinanza, è consigliabile ricorrere agli accantonamenti già in età pre-lavorativa e scegliere con cura gli investimenti considerando rendimenti e costi di gestione.