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mercoledì 18 gennaio 2012

Sicilia: Non si placa la protesta dei "FORCONI".


SICILIA. LA PROTESTA CONTINUA, LA REGIONE FERMA!

di Sabatino Laurenza
Andrà avanti almeno fino al 20 gennaio il Movimento dei Forconi del quale fanno parte, senza una particolare collocazione politica, agricoltori, artigiani, allevatori, pastori e autostrasportatori. Manifestano perchè qualcuno li ascolti. La protesta è dovuta contro la manovra finanziaria del governo Monti, "alla mancanza di regolamentazione dei pagamenti della committenza, al cartello imposto dalle compagnie assicurative e ad una rete infrastrutturale inadeguata". Negli scaffali dei supermercati di tutta la Sicilia cominciano a scarseggiare i generi alimentari e sono ormai molti i distributori di carburante (con il prezzo più alto d'Italia), che hanno chiuso perché terminate le scorte. Quelle poche pompe aperte al pubblico sono assediate dagli automobilisti in cerca di benzina. L'obiettivo è quello di fermare pacificamente l'intera Sicilia bloccando i punti cruciali del trasporto regionale. “Occuperemo luoghi strategici e simbolici: snodi autostradali, porti, raffinerie, aeroporti, banche", ci fa sapere un leader della protesta. Che continua dichiarando: "Lo sciopero si è reso necessario perché eravamo con le spalle al muro. Noi non vogliamo danneggiare nessuno. Ci fermiamo solo per il bene della Sicilia”. Insomma i prossimi giorni si preannunciano davvero caldi. L'impressione è che la protesta andrà avanti con le stesse modalità fino a quando le istituzioni non faranno un passo in avanti verso i Forconi. Che sottolineano la latitanza dello Stato nei confronti della loro categoria, nonostante le richieste avanzate.














Roma: Auto travolta da un Camion, 5 Morti.


CRONACA. ROMA, CAMION TRAVOLGE AUTO: 5 MORTI

di Sabatino Laurenza

Strage sul Grande Raccordo Anulare. Cinque giovani, tre ragazzi e due ragazze tutti originari dei quartieri di Centocelle e Tor Bella Monaca, sono morti fra le lamiere della loro auto ferma per un guasto, in corsia di emergenza al km 51, letteralmente travolta da un camion. Una volante della polizia stradale li ha notati e si è fermata per capire quale fosse il problema. I due agenti, un uomo e una donna, per prestare aiuto ai ragazzi a bordo della loro auto in panne, una Citroen C1, sono rimasti investiti e feriti nell'impatto. Nonostante le contusioni i militari allertano immediatamente i soccorsi e fanno l’impossibile per strappare alla morte i cinque ventenni. Inutilmente. E' successo attorno alle 2 e 15 della scorsa notte, tra le uscite Ardeatina e Laurentina, prima del tunnel di via Appia. Uno schianto fortissimo, a tutta velocità. Il conduecente del tir, che stava trasportando una grossa cella frigorifero, per qualche motivo ancora non chiaro ha invaso la corsia di emergenza. Poi il boato. Lamiere contorte, sangue sull'asfalto..... Una scena agghiacciante per i primi soccorritori, i vigili del Fuoco del distaccamento Eur e una decina di poliziotti accorsi, che hanno impiegato tre ore per estrarre i corpi da ciò che restava della piccola auto. Da una prima perizia i ragazzi sarebbero tutti morti sul colpo. L'autista del mezzo pesante, un italiano di 30 anni, sotto choc: non è in grado di ricordare l’accaduto e per questo motivo gli inquirenti ritengono che a determinare il violento schianto sia stato un colpo di sonno o una distrazione.L’uomo, rimasto illeso, è stato sottoposto ai rituali controlli risultando nè drogato nè ubriaco. Ora è accusato di omicidio colposo plurimo.

Caivano. Venerdì 20 Gennaio ore 18.00 Parte il Progetto "Più Libri, Più Liberi". Promosso dall'Assessorato alla Cultura

Caivano: Continuano le Iniziative dell'Assessorato alla Cultura 


E' previsto per Venerdì 20 Gennaio ore 18.00 all'interno della Biblioteca Comunale, l'incontro fra Istituzioni locali, nell'ambito del Progetto Più Libri, Più Liberi. Il Progetto ha visto la collaborazione di diversi dipendenti comunali da Arturo Nilo, all'esperienza, in questo caso, fondamentale, del Direttore del V Settore dott. Vito Coppola. 


Per l'appunto Venerdì sarà presentato alla Cittadina il Libro "Cuore Ruggente" di Antonietta Bombardelli.


Interverranno all'incontro Gli Assessori Angela Orsini e Angela Ponticelli. 








Liguria/Sanremo: 7 Arresti per Maltrattamento agli Anziani


MALTRATTAVANO ANZIANI A SANREMO: 7 ARRESTI

di Sabatino Laurenza
La Guardia di Finanza ha eseguito sette misure di custodia cautelare nei confronti del personale della casa di riposo Borea, a Sanremo. Secondo l'accusa, i destinatari dei provvedimenti maltrattavano gli anziani ospiti della struttura. Il blitz è scattato questa mattina alle prime luci dell'alba ed è tutt'ora in atto. Tra le misure cautelari messe in atto anche quella ai danni di Rosalba Nasi, la direttrice. La donna è moglie del senatore Pdl Gabriele Boscetto. Le fiamme gialle hanno eseguito decine di perquisizioni. Gli abusi nei confronti degli anziani consistevano in violenze fisiche ( percosse, contusioni, bruciature), violenze psicologiche (minacce, umiliazioni), oltre che finanziarie con utilizzo improprio del denaro incassato, magari senza autorizzazione. Infine gli abusi medicali, i più meschini, poichè somministravano una dose eccessiva dei farmaci, o addirittura li privavano di cure indispensabili alla loro salute. 

Guardia Costiera: Il Capitano De Falco, Eroe Subito!


Guardia Costiera: La telefonata del Capitano De Falco al Comandante della Concordia Schettino fa il Giro del Mondo

di Sabatino Laurenza

Non solo in Italia ma anche nel resto del mondo la telefonata tra il comandante della Capitaneria di Porto di Livorno, Gregorio Maria De Falco, e il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, è diventata la notizia principale dopo il naufragio della nave. L'ordine perentorio "vada a bordo, caz..." è stato tradotto nelle diverse lingue e campeggia sulle prime pagine insieme al resto degli aggiornamenti sulla tragedia avvenuta alle coste dell'isola del Giglio. I toni tra i due sono molto accesi: “Forse lei si è salvato dal mare, ma io le faccio passare l'anima dei guai”. La telefonata è avvenuta nei momenti successivi al naufragio: la Capitaneria di Porto intima bruscamente al comandante di tornare subito a bordo. E' iniziata, a Grosseto, l'udienza n cui Francesco Schettino, al timone della nave da crociera Costa Concordia, dovrà difendersi delle accuse di omicidio plurimo colposo, naufragio e abbandono di nave. Un gesto, quest'ultimo che non può essere perdonato a un comandante, che ora rischia 15 anni di carcere. Venerdì 13 gennaio, quando l'imponente imbarcazione si arenava, Schettino sarebbe stato tra i primi ad abbandonare la nave. In una situazione di massima emergenza è venuto meno ad un suo dovere imprescindibile, perchè non bisogna essere un esperto del mondo "marino" per sapere che il comandante dovrebbe essere l'ultimo ad abbandonare la sua imbarcazione. Non è stato in grado di coordinare le operazioni per portare in salvo coloro che erano rimasti a bordo della Costa Concordia. Finora il bilancio della sciagura è di ben 11 morti, mentre è ancora incerta la sorte di una ventina di dispersi. Sul comandante gravano pesanti accuse tra cui scelte del tutto opinabili che avrebbero portato al naufragio. Schettino si sarebbe avvicinato troppo all'Isola del Giglio per un saluto. Tra gli ufficiali a bordo dell'imbarcazione,Alessandro Di Lena, ha raccontato a verbale la sua versione dei fatti. L'uomo ha riferito che Schettino “era fermo, impalato, stava lì all'apparecchio e a un certo punto ha chiamato l'unità di crisi della Costa. Ma noi non diceva niente, era paralizzato. Non sapevamo cosa fare. Il tempo passava inesorabile e la situzione peggiorava. Se avesse ordinato subito l'evacuazione molti sarebbero vivi”. Allo stesso modo, tre ufficiali hanno riferito che non vi è stata alcuna manovra utile da parte del comandante. Se quest'ultimo aveva più volte riferito di essersi avvicinato al Giglio per evitare il naufragio in mare, i tre ufficiali hanno presentato una versione dei fatti diversa: la nave era in balìa delle onde, e l'avvicinamento alla costa sarebbe stato del tutto casuale. E, se in un primo momento pericolo di fuga e possibile inquinamento delle prove erano stati i due motivi per cui la Procura di Grosseto aveva deciso il fermo di polizia giudiziaria a carico di Francesco Schettino, ora il comandante può tornare a casa. Lo ha deciso il gip di Grosseto, Valeria Montesarchio, che non ha convalidato il fermo e ha disposto i domiciliari. Intanto, sia le ricerche dei dispersi sia le indagini per accertare le responsabilità, vanno avanti senza sosta......




















martedì 17 gennaio 2012

Napoli. Scoppi nella notte scorsa, presa di mira EQUITALIA


NAPOLI. LA SEDE DI EQUITALIA NEL MIRINO

di Sabatino Laurenza
Esplosioni e paura nella notte in corso Meridionale, a Napoli, dove tre ordigni sono esplosi davanti la sede di Equitalia. Gli scoppi, avvenuti quasi in contemporanea, hanno rotto i vetri e causato danni alle saracinesche provocando allarme tra i condomini dell'edificio e la chiusura, questa mattina, degli uffici. Al momento della deflagrazione, fortunatamente, non c'erano passanti nelle immediate vicinanze, sul posto è intervenuta la polizia scientifica che ha effettuato i primi rilievi tecnici. Gli ordigni, secondo quanto è emerso dai primi rilievi della polizia, sono stati collocati nell'intercapedine tra le saracinesche e le vetrate. Equitalia ha sede al pianterreno di un edificio che si trova di fronte ad una grande sede di Poste Italiane, a pochissima distanza dalla stazione centrale delle Ferrovie. Nella sede viene svolta attività di riscossione dei tributi per l'utenza dell' area orientale della città. Nelle ultime settimane attentati del genere si stanno moltiplicando. Le pallottole, le bombe inviate ad Equitalia e alle banche sono solo i sintomi di una rabbia che la classe politica e i grandi capitali hanno creato con decenni di stupro della democrazia e della giustizia, di negazione di dignità e diritti nel nome del profitto. Il governo spaccia per necessaria ed equa una manovra ingiusta che altro non è che una violenza verso il popolo italiano, una violenza che è ben più grave di quella della bomba di Equitalia perché manda sempre più famiglie sul lastrico, "obbliga" gli anziani a rubare per sopravvivere, quindi permettere ai soliti pochi di accumulare e vivere nel lusso più sfrenato. Equitalia è la società pubblica italiana incaricata della riscossione nazionale dei tributi, ed è quindi interessata a servire bene le banche e le multinazionali in modo da poter raccogliere, da bravi cagnolini, le briciole che cadono dalla tavola del padrone. E quando chi dovrebbe servire il popolo non ascolta e anzi reprime, quando nessuna protesta viene ascoltata, nessuna proposta valutata, quando i servi del popolo lo tradiscono permettendo che pochi ladri lo stuprino, allora il popolo stesso si incazza e dice basta. Allora partono le lettere con le pallottole e le bombe. E se razionalmente le condanno e continuo a sostenere la necessità della nonviolenza, dall'altra emotivamente sostengo che una scossa va data, ma con metodi pacifici. Dobbiamo ribellarci a questa politica. È ora di smettere di girare lo sguardo e attendere che il Governo o chi per lui salvi la situazione. Il Paese non è del Governo. È nostro e dobbiamo riprenderne il controllo. 

Regione Campania: Caldoro, dopo 20 anni il via al piano rifiuti..

Regione Campania. il Via al Piano Rifiuti

La Regione Campania vara il piano rifiuti in Campania. "Finalmente, dopo vent'anni la mia giunta ha approvato il Piano rifiuti in Campania". 

Una Risposta seria e secca all'Unione Europea, che ci chiedeva da tempo un piano Rifiuti. Così il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro commenta il varo del Piano. Conclude: una risposta concreta a Bruxelles e soprattutto ai cittadini campani. Non mancano i ringraziamenti all'assessore al ramo Giovanni Romano.