SICILIA. LA PROTESTA
CONTINUA, LA REGIONE FERMA!
di Sabatino Laurenza
Andrà avanti almeno fino al 20
gennaio il Movimento dei Forconi del quale fanno parte, senza una
particolare collocazione politica, agricoltori, artigiani,
allevatori, pastori e autostrasportatori. Manifestano perchè
qualcuno li ascolti. La protesta è dovuta contro la manovra
finanziaria del governo Monti, "alla mancanza di
regolamentazione dei pagamenti della committenza, al cartello imposto
dalle compagnie assicurative e ad una rete infrastrutturale
inadeguata". Negli scaffali dei supermercati di tutta la Sicilia
cominciano a scarseggiare i generi alimentari e sono ormai molti i
distributori di carburante (con il prezzo più alto d'Italia), che
hanno chiuso perché terminate le scorte. Quelle poche pompe aperte
al pubblico sono assediate dagli automobilisti in cerca di benzina.
L'obiettivo è quello di fermare pacificamente l'intera Sicilia
bloccando i punti cruciali del trasporto regionale. “Occuperemo
luoghi strategici e simbolici: snodi autostradali, porti, raffinerie,
aeroporti, banche", ci fa sapere un leader della protesta. Che
continua dichiarando: "Lo sciopero si è reso necessario perché
eravamo con le spalle al muro. Noi non vogliamo danneggiare nessuno.
Ci fermiamo solo per il bene della Sicilia”. Insomma i prossimi
giorni si preannunciano davvero caldi. L'impressione è che la
protesta andrà avanti con le stesse modalità fino a quando le
istituzioni non faranno un passo in avanti verso i Forconi. Che
sottolineano la latitanza dello Stato nei confronti della loro
categoria, nonostante le richieste avanzate.
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