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lunedì 26 giugno 2017

Politica a nord di Napoli Il Punto del Prof. Dott. Marco Plutino

Politica a nord di Napoli Il Punto del Prof. Dott. Marco Plutino 



di Marco Plutino


Prof. Dott. Marco Plutino
Docente in Diritto Costituzionale Università di Cassino



Nel complimentarmi con il suo blog il Notiziario sul web, sempre presente e attivo anche nell'area a nord di Napoli, vorrei contribuire con una piccola riflessione per suscitare, spero, un dibattito sullo stato della politica in questa parte dell'area metropolitana di Napoli e, in generale, nel napoletano. Se è vero che non si è votato nei quattro comuni di Caivano, Cardito, Afragola e Frattamaggiore, l'area Nord però non è stata immune da questa tornata elettorale con le votazioni di Acerra, Sant'Antimo ed anche di Pozzuoli e Bacoli che, pur nella posizione particolare dei Campi Flegrei, si usano far rientrare nell'area Nord di Napoli. Ebbene, le ultime elezioni amministrative ci consegnano tre dati fondamentali comuni a tutto il napoletano, che vorrei richiamare sinteticamente e su cui vorrei attirare l'attenzione perchè possa iniziare a riflesste soprattutto per le prossime tornate elettorali di quei comuni ove non si è, per ora, votato. Perchè le ritengo tre tendenze tutt'altro che effemire.  

Il primo dato, che è passato sotto traccia perchè ormai abituale ma al quale non dovremmo mai rassegnarci, è l'astensionismo. Tra i tre e i quattro italiani su dieci non votano affatto. Non è un dato purtroppo confinato al livello politico nazionale. Viene quindi rifiutata anche in blocco l'offerta delle classi dirigenti locali, che dovrebbero essere quelle più prossime alla cittadinanza, facilmente conosciute e controllabili. Neanche la presenza ormai difusa, per quanto fragile, del Movimento Cinque Stelle, un movimento protestatario, incide su questo dato. Il dato suscita preoccupazione anche alla luce del fatto che a livello locale esiste da sempre il forte traino delle preferenze, ora rafforzato dalla doppia preferenza di genere, e che in questa tornata di elezioni si è rafforzata la tendenza alla moltiplicazione delle liste a sostegno dei candidati a sindaco, di media da quattro a otto, ma generalmente cinque o sei. Di conseguenza, sono aumentati i candidati e, per le connotazioni personalistiche del voto nel meridione, ciò dovrebbe aver incentivano non pochi cittadini che altrimenti sarebbero rimasti a casa. Troppo poco, evidentemente.

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Il secondo dato è la presenza ormai endemica di liste civiche, che raccolgono i tre quarti dei voti degli elettori. Liste civiche vere o false, spontaneamente gemmanti dalla società civile o create ad arte dal ceto politico a scopo mimetistico o manipolatorio dei processi politici locali. La conseguenza è comunque quella di sottodimensionare i partiti politici veri e propri, o quello che ne resta, eleggendo personale che tendenzialmente non risponde a nessuno. Eletti slegati da vicende nazionali e spesso anche solo regionali. Il trasformismo è stato sempre ben vivo a livello locale, anche in queste elezioni ne abbiamo viste di manifestazioni variopinte, ma naturalmente ha più facilità di esprimersi dove non c'è un meccanismo che riesce a far valere una responsabilità politica. Un solo dato: nel caso di Acerra il sindaco viene eletto al primo turno con il sostegno di una sfilza infinita di liste civiche o pseudo tali, ma comunque formalmente civiche: ben dieci. Un dato su cui riflettere.

E con ciò veniamo al terzo fattore. Nel napoletano si registra la scomparsa, più che latitanza, del centro-destra, ma discorso non dissimile andrebbe fatto anche per il centro. Il centro-destra, l'alter ego del Pd, è scomparso pressocchè totalmente se facciamo fede ai simboli (Forza Italia, Fratelli d'Italia e così via), che ottengono percentuali modestissime. In una città demograficamente rilevante come Pozzuoli "Forza Italia" elegge soltanto il candidato sindaco, come fosse una civica creata ad arte qualunque. Altrove è assente. Certo, restano alcuni fortini, come Sant'Antimo (FI al 17%), soprattutto se consideriamo il frequente mascheramento del centro o del centro-destra entro alcune realtà civiche. E' un problema che ha messo ben in rililevo in diverse occasioni il Prof. Carmine Pinto dalle colonne de Il Mattino, con particolare riferimento al centro-destra.  Affermazioni dei moderati in pratica si registano solo nell'area vesuviana a Saviano, e nell'area Nord, appunto, ad Acerra, con connotati più centristi e sostanzialmente derivativi dall'Udc e alle sue conseguenti vicende. Ciò è dovuto alla dispora dei centrisi divisi a livello nazionale in molteplici schieramenti, e alla crisi di radicamento territoriale di Forza Italia (o Pdl che dir si volgia), in particolare a seguito della dismissione di grandi reti clientalari per l'oscuramente delle stelle di alcuni notabili campani di gran peso, da Cosentino a Nespoli, forse seguiti, in un prossimo futuro, da Cesaro. Sempre nell'area Nord  è infatti Sant'Antimo una delle rare roccaforti rimaste in piedi e l'effetto della vicenda giudiziaria che ha riguardato l'on. Cesaro, pur certamente giunta come una tempesta sulla campagna elettorale, con tutta probabilità non si è fatta ancora sentire nei suoi riflessi ultimi, tanto è vero che il centro-destra allo stato conduce il primo turno con il 44%; vedremo ad ore gli esiti del ballottaggio. Naturalmente parlo per grandi linee e trascurando le transumanze del caso che vedono alleanze variabili, divisioni del Pd e quant'altro. Dati che mi sembrano, rispetto a questi, secondari.

I tre macroscopici dati che ho brevemente passato in rassegna non mi paiono, infine, del tutto disgiunti, ed anzi sono tutt'altro che privi di corrispondenze e relazioni.

Riconquistare la fiducia dell'elettorato per portarlo alle urne quale che sia la scelta; far tornare popolari i partiti senza necessità di nasconderli tra le realtà civiche e riducendo il tasso di trasformismo nel personale locale; ricostruire un centro-destra palese capace di opporsi al centro-sinistra che pare privo di avversari in Campania. Ecco i tre imperativi che non dovrebbero stare a cuore a questo o quello secondo gli interessi ma che appaiono di pregevole valore sistemico perchè i livelli locali possano funzionare bene e, di conseguenza, interagire in modo virtuoso con quelli nazionali.

Passa il Gay pride sotto casa sua, tira fuori lo striscione: panico, arrivano i carabinieri / Guarda

Latina, espone lo striscione "W la fica" durante il Gay Pride: arrivano i carabinieri



Un uomo di Latina ha ricevuto la visita dei carabinieri dopo aver affisso fuori dalla finestra di casa sua uno striscione con la scritta "W la fica". Il gesto provocatorio è arrivato nel giorno in cui nella città laziale sfilava il Gay Pride. L'autore della goliardata, un imprenditore rimasto anonimo, ha scritto un messaggio alla redazione del sito latina24ore.it spiegando le sue ragioni: "Non sono un omofobo - ha riportato nella sua email - ho voluto solo riaffermare i miei gusti sessuali. Comprendo la frase di impatto forte, ma a quale impatto stiamo andando incontro noi stasera? Posso essere anche io libero di esprimere i miei gusti sessuali? Niente è banale, la mia azione provocatoria è per sottolineare il fatto che viviamo in un mondo ricco di ipocrisie. Che differenza c’è fra un gay e un etero? Nessuna! Perché dobbiamo creare minoranze? I gusti sessuali fanno parte di una sfera personale. Perché farne una manifestazione? Il sistema politico, sociale e culturale oggi è provocatorio, e induce all’omofobia. Io non ci sto e per una parità di “genere” ho voluto dire la mia. Purtroppo è durata poco la mia libertà, mi hanno costretto con le buone maniere a togliere il mio manifesto. In un paese che si definisce libero mi è sembrato tutto così strano…".

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NERO SU BIANCO Lo ius soli non lo vogliamo Cosa pensano gli italiani di cittadinanza e immigrati

Ius soli, il sondaggio Ipsos: il 54% è contrario alla cittadinanza agli stranieri



Lo ius soli? Gli italiani non lo vogliono. È quanto emerge in modo lampante da un sondaggio Ipsos pubblicato sul Corriere della Sera, in cui si legge che il 54% degli italiani non vuole la legge sulla cittadinanza agli immigrati. Il sondaggio segna una netta inversione di rotta rispetto al 2011, quando il 71% del campione si diceva favorevole. Agli intervistati è stato chiesto se sarebbe d'accordo ad estendere la cittadinanza italiana ai figli di immigrati stranieri nati nel nostro Paese, con almeno un genitore che ha un permesso di soggiorno permanente in Italia. Il 54% ha detto di essere in disaccordo, il 44% risulta d'accordo e il 2% non sa esprimersi sul punto. Ius soli, no grazie.

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Prima la vergogna, poi la drammatica indiscrezione: l'ultima amara verità su Michael Schumacher

Schumacher, la bufala sul fatto che sia uscito dal coma: il campione non è...



Sul conto di Michael Schumacher si è letto tutto e il contrario di tutto: sull'ex campione continuano a piovere false notizie, fake news belle e buone. Una delle ultime pochi giorni fa, quando è stata rilanciata una vecchia notizia altrettanto falsa sull'uscita dal coma dell'ex ferrarista. Si diceva anche che avesse parlato con la famiglia. Notizia falsa, completamente inventata. Purtroppo, da quel drammatico 29 dicembre 2013, è cambiato ben poco. Il campione non è mai riuscito a riprendersi del tutto: anche le indiscrezioni sul fatto che sia riuscito a camminare sono state smentite dalla famiglia. Schumi, trapela dal suo entourage, non è ancora riuscito a fare netti miglioramenti.

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ORA BASTA Ecco il volto della bestia Marocchino stupra 22enne: come ha ridotto la ragazzina

Pescara, marocchino col permesso di soggiorno scaduto stupra una ragazzina


di Tito Di Persio



Violenza sessuale di gruppo, lesioni e rapina aggravata: con queste accuse ieri mattina, a Pescara, un giovane marocchino è stato arrestato dalla polizia e portato in carcere. L’uomo, che gli inquirenti hanno identificato con le iniziali D.E., risulta avere 22 anni, essere pluripregiudicato e in possesso di un permesso di soggiorno scaduto. Il provvedimento è stato firmato dal gip Antonella Di Carlo su richiesta del pm Rosangela Di Stefano.

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Tutto è partito dalla denuncia presentata a marzo da una ragazza, anche lei 22enne. Secondo quanto raccontato dalla giovane, costei, lo scorso 28 febbraio, mentre tornava a casa con un amico percorrendo la via Tiburtina, è stata avvicinata da due uomini stranieri che stazionavano vicino a un capannone abbandonato, noto rifugio dei tossicodipendenti locali. Uno dei due stranieri aveva aggredito a calci e pugni il ragazzo che era con lei, immobilizzandolo; l’altro l’aveva picchiata e costretta ad avere un rapporto sessuale. A stupro concluso, i due criminali avevano rubato il portafogli e lo smartphone alla ragazza e i soldi al suo amico, prima di dileguarsi.

La giovane era stata accompagnata in ospedale, dove era stata sottoposta al protocollo medico previsto per i casi di stupro e quindi dimessa con sette giorni di prognosi per «sospetta violenza sessuale ed un ematoma della mandibola destra». Il ragazzo che l’accompagnava, invece, ha avuto tre giorni di prognosi per una lesione ad un dente. La vittima aveva quindi deciso di sporgere denuncia e dai primi di marzo la squadra mobile ha iniziato le indagini per risalire agli autori delle violenze. Il marocchino arrestato ieri è stato riconosciuto grazie alle accurate descrizioni fornite dalle due vittime e alle immagini registrate da alcune telecamere di videosorveglianza che si trovano in diverse zone della Tiburtina. Gli investigatori adesso sono al lavoro per identificare il suo complice ed arrestare pure lui.

E sempre ieri, a Pescara, i carabinieri hanno arrestato un marocchino 29enne senza fissa dimora, responsabile di aver rapinato un 50enne di origini pugliesi all’interno di Parco D’Avalos. L’italiano era stato aggredito con calci e pugni dallo straniero, il quale lo aveva derubato della catenina d’oro che portava al collo. Da successivi accertamenti è emerso che il marocchino era stato sottoposto a divieto di rientro nel Comune di Pescara per tre anni. L’uomo, che si chiama Yassine Assimi, è infatti pregiudicato per reati contro la persona e il patrimonio.

Quella marocchina è la nazionalità straniera più numerosa nelle carceri italiane. Secondo gli ultimi dati, risalenti al 31 maggio, nei nostri istituti penitenziari risultano esserci 3.568 marocchini, in grandissima parte maschi, per una percentuale pari al 18,4 per cento della popolazione carceraria straniera. Dopo i romeni, i marocchini risultano essere anche gli stranieri con il maggiore numero di denunce: 39.688 secondo i dati Istat relativi al 2015.

Il centrodestra massacra il Pd Espugnata la roccaforte Genova L'Aquila-Verona, doppio trionfo

L'ITALIA CHE VOTA Elezioni amministrative, il centrodestra a valanga: vince a Genova, Verona e L'Aquila. Centrosinistra massacrato



Il ballottaggio della amministrative, dove si è registrato un crollo dell'affluenza (alle 19 il calo era del 10%) è chiaro: trionfa il centrodestra, mentre Matteo Renzi e centrosinistra ne escono con le ossa rotte. Stando alle proiezioni, si profila un crollo per i democratici. Si parte da Genova, la partita più importante, dove Marco Bucci vince in modo netto con il 55,24% contro il 44,76% di Gianni Crivello. Espugnata, dunque, la roccaforte rossa.

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Dunque Catanzaro, dove Abramo vince per distacco, con il 64,21%, contro il 35,79% di Ciconte. Nettissima vittoria anche a Verona, dove Federico Sboarina trionfa con il 57,88% mentre Patrizia Bisinella, moglie di Flavio Tosi, si ferma al 42,12 per cento. A L'Aquila,  Biondi (centrodestra) con il 53,52% batte il candidato di centrosinistra Di Benedetto, inchiodato al 46,58 per cento. A Taranto vittoria di strettissima misura del centrosinistra: Melucci si impone con con il 50,91% su Baldissarri. Quindi Parma, dove Federico Pizzarotti viene riconfermato con una nettissima vittoria: l'ex M5s incassa il 57,87% contro il 42,12% di Scarpa del Pd. La sinistra, dunque, polverizzata anche a Parma.

Il centrosinistra si consola con Padova, dove Sergio Giordani batte di misura, con il 51,84%, il leghista Massimo Bitonci, fermo al 48,16 per cento. Uno strapuntino anche per i grillini, che si prendono Carrara: vince Francesco De Pasquale con il 65,57%, travolto il candidato di centrosinistra Andrea Zanetti, fermo al 34,43 per cento. Il centrodestra vince anche a Como, con il 52,68% di Mario Landriscina, fermo al 47,32% Maruizio Traglio del centrosinistra. A Lecce, infine, è il centrosinistra a imporsi con Carlo Maria Salvemini che la spunta su Mauro Giliberti (54,76% contro 45,24%).

E ancora Monza, dove vince sempre il centrodestra: Dario Allevi eletto sindaco con più del 51,33% dei voti. Tra i capoluoghi, sempre centrodestra anche a Oristano: Andrea Lutzu a valanga con oltre il 65,29% delle preferenze. La musica non cambia ad Alessandria ed Asti: Gianfranco Cuttica di Revigliasco e Maurizio Rasero, rispettivamente, eletti sindaci con il 55,68% e il 54,90 per cento. Centrosinistra demolito anche a Gorizia, dove Ziberna vince con quasi il 60 per cento. Proporzioni simili a Lodi, dove la Casanova vince con quasi il 57% delle preferenze. Infine Belluno, dove nel duello tra due liste civiche la spunta Jacopo Massaro con il 63,15 per cento.

Netta vittoria del centrodestra a Piacenza, con Patrizia Barbieri che incassa il 58,54 per cento. Ancora in Liguria, a La Spezia, il centrodestra vince con Pierluigi Peracchini per distacco: incassa il 59,79% dei voti. A Pistoia sempre centrodestra, con Alessandro Tomasi che strappa il 54,28% delle preferenze. Anche a Rieti è centrodestra con Cicchetti che vince per un francobollo, col 50,20 per cento. Lucca, al contrario, va centrosinistra: Alessandro Tambellini batte in extremis Remo Santini, con il 50,52 per cento.

domenica 25 giugno 2017

Marcianise (Ce): Antonio Golino: "Raduno al Code Bar? Un'ottima iniziativa per rilanciare il territorio"

Golino: "Raduno al Code Bar? Un'ottima iniziativa per rilanciare il commercio"


di Gaetano Daniele



Antonio Golino
Presidente IV Commissione 

Un Moto Raduno di successo nazionale. Un'iniziativa nata forse per gioco che negli ultimi anni ha riscontrato un successo abnorme. Un'idea innovativa. Lanciata sul territorio marcianisano dall'imprenditore, Giuseppe Gaglione. Riunire Moto e Bikers. Riunirsi e condividere momenti di festa in un comune, forse per il passato, sfruttato e martoriato. Un'iniziativa lodevole quella di Giuseppe Gaglione, che riesce ad unire una passione, quella delle moto, da ogni dove. Un'iniziativa ammirabile che prende il plauso anche dal presidente della IV Commissione, Antonio Golino, sempre presente e attivo sul territorio, soprattutto per iniziative sociali. E ai nostri microfoni, nota: "Bravo Giuseppe. Sfruttare iniziative di ritrovo e condividerle aiuta il commercio e rilancia il territorio. Rifiorire commercialmente significa anche rivolgersi alle idee delle nuove generazioni". 

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