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domenica 11 giugno 2017

Caivano (Na): BOOM Giunta Politica? "E un altro giorno se ne va"

Giunta Politica? "E un altro giorno se ne va"


di Gaetano Daniele



La Giunta Politica "Sapore di mare 3" per ora non si fa. E come cantava Memo Remigi: "e un altro giorno se ne va". Causa nascita, lavoro, campagne elettorali estere o accidenti della storia - i cittadini di Caivano, attendevano con interesse la riunione tra i partiti di maggioranza, Forza Italia ed il Sindaco, Simone Monopoli, sulla formazione appunto della nuova Giunta "Politica". Ma Monopoli, dribbla, diserta e rimanda.

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Per ora si registra il buonsenso di alcuni partiti di maggioranza e di Forza Italia, di partecipare all'ennesima riunione politica ammenochè non sia una ulteriore perdita di tempo. Insomma, grazie a Forza Italia, e alla prudenza dei consiglieri comunali, Cinzia Buonfiglio, Giuseppe Mellone, Gaetano Ponticelli, Lorenzo Frezza e Teresa Fusco, si è evitato il peggio: una sfiducia irrevocabile al Sindaco Simone Monopoli, per negligenza.

Napoli: Allo Spazio Comunale Forcella “Noi, oltre il tramonto”, il film sulla droga fra adolescenti

“Noi, oltre il tramonto”, il film sulla droga fra adolescenti


a cura di Gaetano Daniele



Lunedì 12 giugno, alle ore 17.00, presso lo Spazio Comunale "Piazza Forcella" in Via Vicaria Vecchia n. 23, avrà luogo la presentazione del film "Noi, oltre il tramonto" , prodotto da DGPhotoArt e PartyChic Events, con la regia di Davide Guida. L'iniziativa, promossa dall'Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli, vuole rappresentare un'occasione per proporre un'opera prima che, oltre ai contenuti, intende testimoniare le possibilità offerte dalla creatività dell'imprenditorialità culturale giovanile. Nato da un'idea di Tiziana Viscardi, giovane imprenditrice di Casal Di Principe impegnata nell'assistenza a giovani disagiati e immigrati, il film vuole essere un documento sullo scottante tema del consumo di droga fra gli adolescenti e dei malesseri che ne conseguono.

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Davide Guida, alla opera prima in qualità di regista, è esperto in comunicazione e tecnologia nonché scrittore di romanzi e novelle. Ha già operato  in termini  di sceneggiatore di altri lungometraggi, principalmente a sfondo sociale, fra cui “Moda e Amore” sui malesseri del mondo della moda e dello spettacolo e “Al di sopra di ogni pregiudizio” sul tema del razzismo fra giovanissimi. "Noi,  oltre   il tramonto", basato su soggetto originale di Orlando  Puoti  (che è anche protagonista), e totalmente no-budget, si avvale quasi esclusivamente della partecipazione di attori non professionisti e narra la storia drammatica di tre ragazzi, Dino, Pasqualino e Marco, dai giorni della loro difficile infanzia all'adolescenza, fino al fatale ingresso nel tunnel della droga dal quale potranno tentare di uscire solo grazie alla riscoperta dei sentimenti e delle emozioni. Nel cast, oltre a Orlando Puoti, Pasquale Scarpati, Michelle Sara Ciotola, Angela D’Avanzo, Carmen Percontra, Angela Iovane, Ciro Grieco, Francesco Di Pace, Eugenio Bono, Pasquale Rea. 

Da citare l’apparizione straordinaria e amichevole dell’attrice Rai e Mediaset Emanuela Tittocchia. Per la sua realizzazione sono state utilizzate strumentazioni, ambientazioni e competenze paragonabili a quelle di livello professionale, a dimostrazione che la forza di volontà può competere con costose produzioni cinematografiche ed essere di stimolo per le giovani risorse. Il film è stato girato soprattutto nelle zone di Casal Di Principe, dell'Aversano, Villa Literno e Castel Volturno. La proiezione sarà preceduta da un video rappresentante una lirica scritta e interpretata dall’artista Carmen Percontra, in tema con l’argomento del film, e dal trailer del film “Il fattore astrale”, ultimo lavoro cinematografico del noto regista Nando De Maio. Alla proiezione saranno presenti autorità istituzionali del Comune di Napoli, attori del film e esponenti del giornalismo, della cultura, del cinema e dello spettacolo.

Per info: Tel. 3349383903 – 3334155960 – davide.guida@gmail.com

STATISTICHE 'DRAMMATICHE' Oms: ogni anno più di 1,2 milioni le morti evitabili tra gli adolescenti

Oms: ogni anno più di 1,2 milioni le morti evitabili tra gli adolescenti


di Maria Rita Montebelli



E’ un’ecatombe, drammatica più che mai perché riguarda i giovani e perché si potrebbe evitare. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità sarebbero infatti 1 milione e 200 mila ogni anno i decessi evitabili tra giovanissimi, in pratica 3 mila ogni giorno. E a falcidiare queste giovani vite è molto spesso la macchina, guidata magari in stato di ebbrezza o sotto l’influsso di droghe, come quelle famigerate del sabato sera. Gli incidenti stradali, che svettano in questa drammatica classica delle cause di morte evitabili tra gli adolescenti, sono seguiti dalle malattie delle basse vie aeree e dai suicidi, altra piaga sociale. Secondo il rapporto dell’Oms appena pubblicato (Global Accelerated Action for the Health of Adolescents (AA-HA!): Guidance toSupport Country Implementation), nel 2015 due casi di morti evitabili su tre tra i giovanissimi si sono verificate in Asia e nel Sud-Est asiatico. Molte di queste potrebbero essere evitate, disponendo di servizi sanitari migliori, di supporto sociale e istruzione, chimere irraggiungibili in molti Paesi a basso income.

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“Gli adolescenti - punta il dito l’italiana Flavia Bustreo, vice direttore generale salute della famiglia, delle donne e dei bambini dell’Oms - sono stati per decadi i grandi assenti da molti piani sanitari nazionali. Basterebbero degli investimenti relativamente contenuti ma focalizzati sugli adolescenti per garantirsi future generazioni di adulti in buona salute e con empowerment, in grado di dare un contributo positivo alle loro comunità e con enormi ricadute positive”. Nella classifica di mortalità del rapporto emergono importanti differenze tra i due sessi e a seconda della fascia d’età (10-14 anni e 15-19 anni). Nel 2015 gli incidenti stradali hanno guidato la classifica delle morti evitabili tra i ragazzi di 10-19 anni (115 mila decessi per questa causa), in particolare nella fascia 15-19 anni. La maggior parte dei decessi si sono registrati tra pedoni, ragazzi in bicicletta e motociclisti. Ma non in tutto il mondo è così. Nei Paesi a basso e medio reddito dell’ Africa la morte arriva anche e soprattutto per mezzo di malattie trasmissibili come l’Hiv/Aids, le polmoniti, la meningite e le patologie diarroiche.

Tra le ragazze di 10-14 anni il big killer sono le malattie delle basse vie respiratorie (come la polmonite), frutto spesso di una cattiva qualità dell’aria indoor (fumi di cottura, riscaldamenti ottenuti con combustibili ‘sporchi’); tra le ragazze di 15-19 anni il dramma di un decesso evitabile si consuma in genere per una complicanza ostetrica (emorragie, sepsi, complicanze del parto o di aborti clandestini). Da non trascurare raccomandano gli esperti dell’Oms il fatto che gli adolescenze sono persone molto vulnerabili in quanto a salute psichica; non a caso la terza causa (la seconda tra le ragazze) di morte evitabile in questa fascia d’età, è appunto rappresentata da suicidi e atti di autolesionismo (67 mila decessi); In Europa e nel Sud-Est asiatico questa tipologia di decessi si attesta addirittura in vetta alla classifica o al secondo posto. Tanti i consigli su come arginare questa ecatombe elencati nel rapporto. Si va dall’introduzione dell’educazione sessuale nelle scuole, a limiti più restrittivi per le bevande alcoliche; al rendere obbligatorio per legge l’uso di cinture di sicurezze e di caschi, al ridurre la possibilità di accesso alle armi da fuoco; dalla riduzione dell’inquinamento indoor, al migliorare le condizioni di igiene e l’accesso all’acqua potabile.

La top 5 delle cause di morte tra gli adolescenti (10-19 anni) nel 2015 (numero totale di morti):

Incidenti stradali (115.302)
Infezioni delle basse vie aeree (72.655)
Atti di auto-lesionismo (67.149)
Malattie diarroiche (63.575)
Annegamento (57.125)

La top 5 delle cause di morte tra i maschi (numero di morti):

Incidenti stradali (88.590)
Violenza interpersonale (42.277)
Annegamento (40.847)
Infezioni delle basse vie respiratorie (36.018)
Auto-lesionismo (34.650)


La top 5 delle cause di morte tra le femmine (numero di morti):

Infezioni delle basse vie respiratorie (36.637)
Auto-lesionismo (32.499)
Malattie diarroiche (32.194)
Complicanze della gravidanza/parto (28.886)
Incidenti stradali (26.712)

Orrore a Genova: il prete celebra messa poi s'impicca Lascia un bigliettino: "L'ho visto due volte", da brividi

Si suicida un prete a Genova. Motivazione choc: "Ho visto il Demonio"



"Ho visto due volte il Diavolo. Chiedo scusa a tutti, non posso più andare avanti". Su un biglietto scritto a mano, trovato sulla scrivania della sua stanza da letto, il messaggio del sacerdote di una comunità di Genova, appena quarantenne, che venerdì mattina ha deciso di togliersi la vita. Il corpo è stato trovato nei locali della biblioteca dell'istituto dove operava: era impiccato ad una trave. Il sacerdote si era chiuso nella biblioteca dopo aver celebrato la Santa Messa della mattina. "Non riuscivamo a metterci in contatto con lui, così abbiamo deciso di cercarlo", è ancora sotto choc il confratello che per primo ha trovato il corpo del sacerdote di Genova. Sull'accaduto è stata aperta un'inchiesta affidata al procuratore Maresca. 

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È dopo aver interrogato i conoscenti del sacerdote, per capire le ragioni del gesto, che i militari della compagnia Genova Centro - si apprende da Il Secolo XIX - hanno trovato il biglietto in cui il prelato diceva addio e chiedeva scusa a tutti, poco prima di suicidarsi. Ma a cosa si riferiva quando parlava del Diavolo? Sarà questa la domanda a cui cercar di dare risposta, anche per escludere il coinvolgimento di terzi, che avrebbero potuto spingere il sacerdote a compiere il gesto estremo. 

"Era tranquillo e sereno, come tutti i giorni. Non ha lasciato trapelare nulla", spiega un dei religiosi molto amico del prete, ovviamente sconvolto dalla morte del confratello. Tutte le persone ascoltate hanno detto che il sacerdote non ha manifestato alcun segno che facesse pensare ad una conseguenza del genere. Anzi, non aveva nessun problema di salute, non era depresso ed era molto rispettato e stimato nella comunità religiosa dove da anni operava.

TRAFFICANTI D'UOMINI Sbarchi: i libici sputtanano le Ong Cos'hanno sentito trenta minuti prima dell'arrivo dei barconi

Naufragio nel canale di Sicilia, 8 migranti morti. La Libia accusa le Ong: in...



La Marina libica accusa le Ong di essere in contatto con persone a bordo dei barconi. Venerdì 9 c'è stato un nuovo naufragio, i morti sono 8 e un centinaio i dispersi. È stata l'ennesima giornata di tensione nal canale di Sicilia, la zona di soccorso e ricerca in cui navigano le navi delle Ong. La marina della Libia ha intimato alle imbarcazioni umanitarie di andar via dalle acque territoriali libiche, e di non restare schierati in attesa dei gommoni con i migranti a bordo. 

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Il fatto di specie riguarda 570 migranti, che sono stai poi riportai indietro. In una nota - scrive La Repubblica-  il portavoce libico Ghasem, dice che "sono state rilevate chiamate wireless, mezz'ora prima dell'individuazione dei barconi, tra organizzazioni non-governative che sostenevano di voler salvare i migranti illegali in prossimità delle acque territoriali libiche. Sembra che queste Ong aspettassero i barconi per abbordarli. Le Guardie costiere hanno preso contatto con queste Ong e hanno domandato loro di lasciare le acque territoriali libiche". L'ammiraglio Ghasem non ha aggiunto altro né specificato dettagli e fatto nomi. Fra le navi umanitarie presenti ieri, c'era la Vos Prudence di Msf: approderà a Palermo con 716 persone migranti tra cui 50 bambini.

Nuove polemiche quindi sull'operato delle navi delle Ong, le accuse libiche si aggiungono a quelle di Frontex. "Il loro comportamento - ha aggiunto il portavoce - accresce il numero di barconi di migranti illegali e l'audacia dei trafficanti che sanno bene che la via verso l'Europa è agevolata grazie a queste ong e alla loro presenza illegittima e sospetta in attesa di poveri esseri umani". 

ROSSELLA ORLANDI Renzi la caccia, lei lo umilia: "Io andarmene? No, mai..." Lady Fisco, scelta clamorosa

Orlandi silurata da Renzi: non va al Tesoro, resta all'Agenzia delle Entrate



Era stata fatta fuori da Matteo Renzi, ora Rossella Orlandi si vendica così. L'ex numero uno di Agenzia dell'Entrate, sostituita dal "renziano" Ernesto Maria Ruffini proprio su pressing del segretario Pd, sceglie ancora l'Agenzia e assumerà l'incarico di vice direttore dell'area Territorio. La Orlandi ha deciso di restare con i suoi "colleghi" e nell'amministrazione in cui lavora da oltre 30 anni. Orlandi, infatti, è un dirigente generale di ruolo interno e, in base alle norme, ha diritto a un incarico. Il comitato di gestione ha quindi deciso di assegnarle la casella del Territorio, attualmente vacante e in precedenza occupata da Gabriella Alemanno, sorella dell'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. La Orlandi non andrà quindi a fare la consulente per la lotta all'evasione fiscale al ministero dell'Economia, il "ripiego" pensato per lei dal governo di Paolo Gentiloni.

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POLITICA INDECOROSA "Non ci resta che il golpe": il siluro su Palazzo Chigi Uno scenario terrificante

Veneziani: "Se questa è la democrazia non ci resta che il golpe"



Il titolo dell'articolo, certo, è di quelli provocatori: "se la democrazia è questa, non ci resta che il golpe". Ma chiunque abbia anche solo un minimo seguito lo spettacolo indecoroso offerto, per l'ennesima volta, dalla politica italiana nella vicenda della legge elettorale, non può non aver pensato, anche nel retro del cervello, alla parola "dittatura".

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La scrive, la parola impronunciabile, Marcello veneziani in un fondo sul quotidiano Il Tempo. Magari, aggiunge, "una dittatura a tempo". (...) "Ci vorrebbe qualcuno che prendesse le decisioni indipendentemente da tutto e da tutti, e non per restare al potere, ma qualcuno che che sia al di sopra delle parti e che rispondesse al bene comune". Ma, prosegue Veneziani, "sappiamo pure che di dittatori non ce ne sono in giro, di capaci e affidabili tantomeno, e il prezzo delle dittature di solito è troppo alto su altri piani. Allora, come scriveva Longanesi, per mancanza di dittatori, si replica la democrazia. . Come ripiego che garantiva la sopravvivenza, ma ora manco quella".

C'è anche chi ricorre a "protesi, come Berlusconi che ha indicato come ottimo premier il governatore della banca centrale europea, Mario Draghi". Ci si chiede ora cosa accadrà a "Trump, eletto dal popolo e frenato ora dalla minaccia dell'impeachement". "(...) "Di golpe bianchi è piena la storia recente della nostra democrazia (...) leader osannati e poi vituperati nel giro di sei mesi...". "Non è da escludere che il processo sia pilotato ad arte o quantomeno favorito da chi vuole indebolire la sovranità politica, ridurla a pappetta di coalizione per poi lasciare le decisioni vere altrove: ai tecnocrati, alla finanza, alle troike".