Naufragio nel canale di Sicilia, 8 migranti morti. La Libia accusa le Ong: in...
La Marina libica accusa le Ong di essere in contatto con persone a bordo dei barconi. Venerdì 9 c'è stato un nuovo naufragio, i morti sono 8 e un centinaio i dispersi. È stata l'ennesima giornata di tensione nal canale di Sicilia, la zona di soccorso e ricerca in cui navigano le navi delle Ong. La marina della Libia ha intimato alle imbarcazioni umanitarie di andar via dalle acque territoriali libiche, e di non restare schierati in attesa dei gommoni con i migranti a bordo.
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Il fatto di specie riguarda 570 migranti, che sono stai poi riportai indietro. In una nota - scrive La Repubblica- il portavoce libico Ghasem, dice che "sono state rilevate chiamate wireless, mezz'ora prima dell'individuazione dei barconi, tra organizzazioni non-governative che sostenevano di voler salvare i migranti illegali in prossimità delle acque territoriali libiche. Sembra che queste Ong aspettassero i barconi per abbordarli. Le Guardie costiere hanno preso contatto con queste Ong e hanno domandato loro di lasciare le acque territoriali libiche". L'ammiraglio Ghasem non ha aggiunto altro né specificato dettagli e fatto nomi. Fra le navi umanitarie presenti ieri, c'era la Vos Prudence di Msf: approderà a Palermo con 716 persone migranti tra cui 50 bambini.
Nuove polemiche quindi sull'operato delle navi delle Ong, le accuse libiche si aggiungono a quelle di Frontex. "Il loro comportamento - ha aggiunto il portavoce - accresce il numero di barconi di migranti illegali e l'audacia dei trafficanti che sanno bene che la via verso l'Europa è agevolata grazie a queste ong e alla loro presenza illegittima e sospetta in attesa di poveri esseri umani".
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