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domenica 4 giugno 2017

Real Madrid padrone d'Europa, Zidane epocale La maledizione Juve, Buffon: triplete di papere

Il Real Madrid di Zidane è campione d'Europa: la maledizione della Juve



Campeones! Zinedine Zidane riscrive la storia della Champions League: il Real Madrid è l’unica squadra a vincere la massima competizione europea due volte di fila. I Blancos si impongono per 4 -1. Dopo un primo tempo equilibrato, finito 1 - 1, con i gol al 19' di Cristiano Ronaldo e di Mario Mandzukic, il Real Madrid dilaga. L'incubo della Juve inizia al 60' con il gol di Casemiro e finisce 3 minuti dopo, con la doppietta di Ronaldo. La partita già è chiusa, con i bianconeri incapaci di reagire. Al 90' arriva la gioia personale per Asensio, entrato pochi minuti prima al posto di Isco. Per la Juve la Champions è una maledizione, questa contro il Real è stata la quinta finale persa dai bianconeri. Ma la vittoria porta una firma su tutte: Zizou.

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Da meno di due anni sulla panchina madrilena, il tecnico francese da traghettatore diventa l’attore protagonista di una commedia a lieto fine: uno scudetto, una supercoppa Uefa, una Coppa del mondo per club e 2 Champions in 17 mesi. Certo, è facile vincere con Cristiano Ronaldo, Bale, Benzema, Tony Kroos, Sergio Ramos. È sempre facile vincere con il Real Madrid. Ma non se arrivi a stagione in corso, se hai una squadra appagata. Il merito di Zidane è quello di aver tenuto in piedi uno spogliatoio di superstar, in un ambiente difficilissimo pieno di pressioni. Le Champions League sono 12, chapeau Zizou.

E La Juve? “L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare”, di nuovo. Per i bianconeri di Allegri la Champions è una maledizione. Doveva essere il finale perfetto dopo 6 anni di vittorie in Italia. Doveva essere il finale perfetto dopo 3 anni di Max Allegri. Doveva essere il finale perfetto di Gianluigi Buffon, il portiere più forte del mondo che non vince mai la Champions. È il finale perfetto però per la schiera infinita di gufatori seriali in collegamento dall’Italia. Facile l’ironia sui social: “senza arbitri che aiutano, la Rubentus non vince”, “cedete Higuain, ricomprate Moggi”. È questo il trend dei commenti un po’ da tutti Italia, soprattutto dai tifosi di Roma Napoli e Torino.  

Ma quale è il futuro per la Juventus? Dopo un trauma del genere serve una rifondazione, serve ridare nuovi stimoli e trasmettere serenità all’ambiente. Gli interrogativi sono tanti e il primo si chiama Allegri. Cosa fare con l’allenatore che ha portato la squadra due volte la squadra a sfiorare l’impresa? E soprattutto, cosa vorrà fare Allegri. Così come l’età per alcuni leder avanza, soprattutto in difesa. Barzagli, Chiellini e Marchisio su tutti, oltre Buffon che con questa ultima preziosa occasione di mettere in bacheca la Champions, figuriamoci ora il Pallone d'oro. Sarà dura anche respingere le avances delle big d’Europa per Pablo Dybala. Intanto a Madrid si festeggia, così come in gran parte dell’Italia, mentre la  Torino bianconera si lecca le ferite.

LONDON BRIDGE Londra, tre attacchi nella notte Furgone contro la folla: 6 morti "Avevano coltelli": almeno 20 feriti

Londra, un furgone sulla folla. Torna la paura, chiusa la metro. Almeno sei morti



Almeno una persona è morta dopo che un furgone ha travolto passanti sul London Bridge nel cuore di Londra, alle 23.30 in Italia. Lo riferisce la Bbc. Testimoni riferiscono che agenti armati sono sul posto dopo che il furgoncino bianco ha investito i passanti. Secondo Scotland Yard si tratta di un "grave incidente". I feriti sarebbero almeno venti, tra questi tre colpiti dagli uomini a bordo che li avrebbero colpiti con un coltello.

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I residenti della zona intorno al London Bridge stanno offrendo ospitalità a chi è rimasto coinvolto nell'attentato di stasera. Lo riferisce la Bbc. "Vivo a cinque minuti dal London Bridge. Se qualcuno ha bisogno di aiuto, o anche solo di tè o di un posto tranquillo in cui aspettare che la situazione di calmi, mi mandi un messaggio", scrive una donna su Twitter. "Chi è in zona intorno a Londron Bridge e ha bisogno di tornare a casa scriva", scrive un altro precisando che sarà un aiuto gratuito e concludendo con l'hashtag #londonwillnotfall, "Londra non cadrà".

Subito dopo l'attacco con il furgoncino, la polizia avrebbe sparato contro i presunti attentatori a Borough Market, vicino London Bridge, dove ci sarebbe stato un altro attacco con coltellate. Un altro sarebbe avvenuto a Vauxhall, a quattro chilometri da London Bridge.

sabato 3 giugno 2017

Un meteo da incubo, potete dire addio all'estate Pioggia e temperature giù: dove non avrete scampo

Meteo, da domenica temporali e calo delle temperature



Il primo assaggio di estate sarà spazzato via domani, domenica 4 giugno per l'arrivo di una ondata di tempo instabile atlantico che porterà un peggioramento sul Nord Italia, avvisano gli esperti di 3BMeteo. 

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Occhio ai temporali - La perturbazione in arrivo stasera 3 giugno porterà rovesci e temporali sui settori alpini e prealpini ma localmente anche la centro est Liguria, Val Padana centro occidentale e basso Triveneto. Con un peggioramento ulteriore nella nottata. Lunedì non migliora: l'atmosfera rimarrà instabile anche per l'arrivo di un nuovo impulso instabile dal pomeriggio-sera dalla Francia, con altri rovesci e temporali più diffusi tra alta Val Padana e Alpi, in particolar modo tra alto Piemonte, Nordovest Lombardia e fascia prealpina. Nel corso di martedì l'impulso instabile si muoverà rapidamente verso est con piogge soprattutto sull'alta Val Padana centro orientale e occasionalmente altrove.

Miglioramento - La perturbazione scivolerà mercoledì verso le regioni centro meridionali lasciando spazio a correnti più secche e al ritorno dell'alta pressione garanzia di tempo stabile e soleggiato, salvo qualche annuvolamento diurno sulle Alpi. Bel tempo che però nel prossimo fine settimana potrebbe nuovamente lasciare spazio a un nuovo peggioramento.  

Temperature giù - I passaggi instabili che coinvolgeranno il Nord porteranno un netto calo termico con massime in diminuzione anche di 8-10°C. Già domenica 4 al Nordovest non si andrà oltre i 24/26 gradi ed entro martedì anche al Nordest.

Champions, Juventus al completo, Bale in panchina Max Allegri insegue il sogno triplete / La diretta

Cardiff, la finale Juventus-Real Madrid: la diretta dal Millenium Stadium



A Cardiff la Juventus di Massimiliano Allegri insegue il sogno di vincere ancora la Champions league dopo 21 anni e quattro finali perse. Nessuna sorpresa sulla formazione dei bianconeri, qualche sorpresa invece tra le fila del Real Madrid, visto che il beniamino di casa, Gareth Bale partirà dalla panchina. Al suo posto in campo Isco.

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Alle 19.30 entrambe le squadre sono arrivate al Milleniun stadium. Il primo a scendere dal bus bianconero nella pancia dello stadio è stato il tecnico Allegri seguito dal dg Beppe Marotta. Quindi il capitano Gigi Buffon coperto da occhiali scuri e uno a uno tutti i calciatori hanno messo piede nell’impianto di Cardiff, volti concentrati e pronti per il grande appuntamento. Facce più rilassate in casa Real, con il tecnico Zinedine Zidane che si è anche lasciato andare ad un sorriso. Da segnalare che al suo ingresso in campo per il classico sopralluogo, il grande ex Alvaro Morata ha salutato diversi tifosi juventini presenti. Prima ancora della squadra bianconera era arrivato lo staff degli arbitri guidato da Pierluigi Collina.


Le probabili formazioni:

Juventus (4-2-3-1):Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic; Dani Alves, Dybala, Mandzukic; Higuain. A disp.: Neto, Lichtsteiner, Benatia, Kean, Marchisio, Lemina, Cuadrado. All. Massimiliano Allegri

Real Madrid (4-3-1-2): Navas; Carvajal, Varane, Sergio Ramos, Marcelo; Modric, Casemiro, Kroos; Isco; Benzema, Ronaldo. A disp.: Casilla, Nacho, Danilo, Asensio, Bale, James, Morata. All. Zinedine Zidane

Arbitro: Felix Brych (GER) Assistenti: Mark Borsch, Stefan Lupp (entrambi GER). Quarto ufficiale: Milorad Mažić (SRB). Assistenti addizionali: Bastian Dankert, Marco Fritz (entrambi GER). Assistente arbitro di riserva: Rafael Foltyn (GER)

LA PAROLA AL DIRETTORE Matteo Renzi usa Angelino Alfano e poi lo getta Feltri, il terribile sospetto: "Che cosa c'è dietro"

Vittorio Feltri: Renzi usa Alfano e poi lo getta. C'è sotto qualcosa di personale?


di Vittorio Feltri



La rissa tra Matteo Renzi e Angelino Alfano forse è divertente per chi ama i pettegolezzi politici, ma non ha molto senso alla luce della realtà storica. Con la nuova incasinatissima legge elettorale (lo abbiamo scritto ieri e lo ribadiamo) l’Italia del terzo Millennio torna alla Prima Repubblica, avendo (pare definitivamente) adottato il sistema proporzionale: chi prende tanti voti si piglia tante poltrone. Chiedo scusa per la brutale semplificazione, a cui ricorro per non rompere gli zebedei ai lettori con un linguaggio tecnico incomprensibile a chi non abbia tempo da perdere. Vorrei ricordare a lorsignori che tuttavia, per mezzo secolo anche i partiti piccoli ebbero diritto d’accesso al Parlamento. Giusto o sbagliato che fosse, così fu.

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Adesso invece si provvede a creare uno sbarramento: la formazione che non raggiunge almeno il 5 per cento fischia l’Aida a casa sua e non a Montecitorio né a Palazzo Madama. La regola è una furbata che nega la rappresentanza politica alle esigue minoranze allo scopo di distribuire tutti i seggi ai giganti (si fa per dire). Roba legittima, intendiamoci. Ma quando Renzi, dopo aver usato il Nuovo Centrodestra quale stampella del proprio governo, sbatte Alfano nella pattumiera non compie un gesto elegante, semmai conferma di essere arrogante e incline a esercitare la professione poco nobile dello sfascia carrozze.

Tra l’altro Matteo sbaglia allorché scaricando Angelino afferma: caro mio, se tu hai fatto per dieci anni il ministro (della Giustizia, dell’Interno e degli Esteri) e non sei in grado col tuo partitino di superare il 5 per cento, si vede che non meriti di rimanere in politica.

La battuta è efficace, ma non tiene conto che ai tempi della egemonia democristiana (anni Sessanta, Settanta e successivi) lo Scudocrociato per stare in sella si avvaleva (oltre che dei socialisti) anche dei socialdemocratici e dei repubblicani che avevano dimensioni alfaniane. Rammento che La Malfa e Spadolini occuparono per lustri poltronissime governative e istituzionali pur appoggiando i glutei sul 2/3 per cento dei consensi popolari.

Facendo le dovute proporzioni, non si capisce perché Alfano non possa aspirare col suo piccolo seguito a rimanere in Parlamento. O c’è sotto qualcosa di personale che impedisce a Matteo di accettare Angelino, nei confronti del quale dovrebbe avere motivi di gratitudine per averlo aiutato a stare a galla tre anni? Dica chiaramente che gli è antipatico, però non tiri in ballo lo sbarramento, che è una specie di calcio di rigore concesso dall’arbitro per sudditanza psicologica verso il più forte o il più ricco. Dare la mano a chi ti ha dato la sua è un dovere. Secondo noi.

Un appunto va mosso anche a Silvio Berlusconi che ieri ha detto: bisogna votare subito poiché da dieci anni (quasi) gli italiani non scelgono il governo. No, amico. Rechiamoci immediatamente alle urne, siamo felici e contenti, ma il Cavaliere ci risparmi simili boutade.

Col proporzionale di cui egli è innamorato, gli elettori non indicheranno né il premier né la maggioranza che lo sosterrà. Si limiteranno a dare la preferenza ai partiti, i quali, una volta insediati, faranno le loro pastette per sostenere un esecutivo non certo imposto dai cittadini. La partitocrazia trionferà.

La triste confessione di Efe Bal: "Io sono perfetta e sono pronta, ma Berlusconi..."

Efe Bal: "Io sono perfetta per il partito animalista, ma Berlusconi non mi ama"



Lei è la trans più famosa d'Italia: Efe Bal, 40 anni appena compiuti, origini turche e prostituta di professione. Da sempre interessata alla politica, proprio di politica parla in un'intervista a Il Tempo. Chi voterebbe, oggi? "Sicuramente Salvini. Anni fa, dopo aver ottenuto la cittadinanza, avevo votato Silvio Berlusconi. Questa volta alle elezioni politiche andrò a votare di sicuro Salvini". E a Matteo Renzi ha mai pensato? "No, assolutamente. Renzi non mi va bene". Il punto, sottolinea Efe Bal, è che "non mi è mai piaciuto il Pd, sono troppo buonisti".

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Dunque, le chiedono cosa pensa del partito animalista. "Io ho tre cani che vengono dal canile", premette. Dunque aggiunge che "aiuto gli animali in difficoltà". Insomma, le piace il partito animalista appena fondato da Michela Vittoria Brambilla. Ma potrebbe avere successo? E qui, Efe Bal, si propone: "Potrebbe essere ed io potrei essere il volto ideale, qui a Milano tutti conoscono il mio amore per gli animali". Ma subito dopo essersi proposta, la trans spiega che per certo non verrà arruolata. Perché? "Berlusconi non mi ama", spiega.

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