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domenica 16 aprile 2017

Sì al cioccolato, no al 'junk food': le regole per una Pasqua in salute

Sì al cioccolato, no al junk food le regole per una pasqua in salute


di Matilde Scuderi



Pasqua è alle porte e con lei anche quegli strappi alla regola che mettono a dura prova la nostra linea e la nostra salute. Cerchiamo di capire come minimizzare i danni senza sacrificarci troppo con Serena Missori, endocrinologa e nutrizionista, e il provider Ecm 2506 sanità in-formazione, che ci danno una serie di consigli e non rinunciare al grande protagonista di questa festa: l'uovo di cioccolato. Il cioccolato infatti non è necessariamente nemico della linea né tantomeno un pericolo per la salute. Scegliendo il tipo giusto, da consumare in determinate fasce orarie e in giuste quantità, può avere importanti effetti benefici e aiutare persino il dimagrimento. Ecco alcune regole per mangiarlo senza rimorsi:

1) Sì al cioccolato ma bisogna saperlo scegliere:

Le varietà fondenti dal 70 per cento in poi, con poco zucchero aggiunto, aromatizzate all’arancia, al peperoncino, alla cannella, alla vaniglia, con la granella di cacao, sono l’ideale per concedersi un peccato di gola.

2) Buonumore e non solo: tutti i benefici del cioccolato:

La Pasqua coincide spesso con l'arrivo della primavera, che porta con sé cambiamenti umorali, squilibri della serotonina e tanta voglia di dolci, che è compensatoria. Approfittando delle uova pasquali, possiamo trarne il massimo beneficio senza troppe ripercussioni sulla linea: il cioccolato fondente è un’ottima fonte di serotonina, nota come 'ormone del buonumore', e svolge un’importante azione antiossidante.

3) Il cioccolato fa dimagrire, ma all'ora giusta:

Il momento migliore per consumare il cioccolato va dalla mattina al pomeriggio, per avere una sferzata di energia costante, un umore allegro, un boost al metabolismo che può aiutare il dimagrimento.

4) Via libera al cioccolato, con un occhio alla quantità e ai cibi associati:

La quantità ideale deve essere compresa fra i 30 e i 70 grammi, a seconda del proprio metabolismo, del biotipo morfologico e dell’attività fisica svolta. Ricordiamoci anche di non associare cibi troppo ricchi di grassi alla cioccolata perché questa ne contiene a sufficienza, quindi nei giorni delle uova pasquali sarebbe opportuno ridurre l’introito di creme, formaggi, burro, fritti e intingoli, per evitare di assumere nutrienti non utilizzabili che si depositeranno sotto forma di adipe nei punti critici.

5) I rimedi post-abbuffata di cioccolata:

Se si è esagerato durante le feste Pasquali, la scelta meno stressante è ridurre progressivamente il consumo giornaliero di cioccolata. Bisogna conoscere la quantità approssimativa che si sta consumando (alcune persone arrivano a 500-800 grammi senza accorgersene), e diminuire l’assunzione di circa 10-20 grammi ogni giorno, sino ad arrivare a un consumo adeguato. Il tutto aumentando parallelamente l’attività fisica, anche di soli 5-7 minuti al giorno. In questo modo si ridurrà l’introito di nutrienti non necessario, si aumenterà il metabolismo e si potrà beneficiare dell’effetto salutare del cioccolato.

E per quanto riguarda il cestino pasquale per i più piccoli? Anche in questo caso bisogna usare qualche accortezza, ad esempio niente junk food pieno di grassi e zuccheri. Meglio piuttosto un cestino goloso sì, ma anche sano. Anche in questo caso Missori ci dà alcune semplici regole da seguite:

1) Scegliete tanti piccoli ovetti di cioccolata fondente: tanti è meglio di uno e la cioccolata fondente ha meno zucchero ed aiuta a sentirsi meglio ed in forma.

2) Fate le uova marmorizzate: fai bollire le uova in acqua e succo di barbabietola per 5-7 minuti, quando verranno sgusciate saranno marmorizzate e bellissime.

3) Preparate in casa cioccolatini a forma di coniglietti, cuoricini o di qualsiasi forma desideri: basta fondere a bagnomaria le tavolette di cioccolata, aromatizzare a piacere con cocco, scorza d’arancio, cannella e poi versare il cioccolato negli stampi. Far freddare in frigorifero e poi impacchettare.

4) Fate sacchettini con la frutta secca, i semi oleosi, superfoods: semi di girasole, semi di zucca, semi di lino, mandorle, noci, anacardi, bacche di goji renderanno allegro e sano il cestino.

5) Riempite i cestini con regalini utili ma divertenti scelti in base all’età del ricevente: pacchetti di semi e attrezzi da giardinaggio a misura di bambino per iniziare a coltivare e sviluppare un rapporto con la natura, semi da far germogliare, colori per disegnare, album da disegno, calzini anti-scivolo (ai bambini piace e fa bene camminare scalzi, ma anche agli adulti), biglietti per il cinema, cosmetici monouso, libri, un cappello, fermagli per i capelli e tutto ciò che ti viene in mente.

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Quella volta che Renzi al mare... "Io so chi è la tua amante". La minaccia: c'entrano i servizi

Servizi segreti, la storia di Renzi al mare e dello 007 alla porta del cronista



Si è parlato molto del possibile ruolo dei servizi segreti nell'inchiesta Consip, dopo la scoperta che un ufficiale del Noe, Giampaolo Scafarto aveva dichiarato il falso a proposito di una intercettazione che riguarda il padre dell'ex premier Matteo Renzi, Tiziano.

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E di servizi segreti ha scritto ieri il direttore del Quotidiano Nazionale Andrea Cangini. Racconta, agganciandosi poi alla vicenda Consip, di un episodio avvenuto durante la prima estate di Renzi presidente del Consiglio. L'allora premier - scrive Cangini- "aveva preso una camera in un bell'albergo sul mare per trascorrere qualche giorno di vacanza con la famiglia. Cercava riposo e riservatezza, ma un cronista prese camera vicino a lui per scrivere qualche articolo di colore sulla first family in vacanza. Il giorno dopo l'uscita del primo articolo alla porta del cronista bussò un uomo che, qualificandosi come agente dei servizi segreti, con tono convincente inanellò tre affermazioni in un'unica breve frase: "So chi sei, so chi è tua moglie, so chi è la tua amante". Il giornalista capì l'antifona e fece la valigia.

Torna a casa da scuola, 15 enne aggredita da due nigeriani Il padre: "Se solo fossi stato lì io.."

Ragazzina torna a casa da scuola: aggredita da due profughi nigeriani



Una ragazzina di 15 anni di Rottanova di Cavarzere, Venezia, ha raccontato di aver subito un'aggressione da parte di due giovani di colore, probabilmente nigeriani, mentre tornava a casa da scuola. Come riportano i quotidiani locali, la giovane si trovava in bicicletta in una zona poco abitata, lungo l'argine dell'Adige, quando si è vista avvicinare dai ragazzi, che le hanno rivolto alcune parole incomprensibili in inglese, per poi strattonarla brutalmente, facendole perdere l'equilibrio e facendola perciò cadere a terra. Nessun tentativo di borseggio o di violenza sessuale, ma la quindicenne è tornata a casa in lacrime, con il giubbotto lacerato e la voce mozzata dallo spavento: "Mi hanno aggredita, sono scappata".

Il padre ha cercato subito il sindaco per raccontargli la vicenda e ha sporto denuncia ai carabinieri. Vuole adesso far chiarezza sull'accaduto e arrivare all'identità degli aggressori, forse profughi provenienti da una delle due basi vicine, Conetta e Bagnoli. Queste le parole dell'uomo: "Se fossi riuscito a raggiungerli ora non sarei qui. Non so cosa avrei fatto ma queste persone evidentemente non sanno cosa vuol dire per un genitore vedere la propria figlia in lacrime".

L'appoggio della Lega Nord alla famiglia si è fatto sentire, in seguito alla rapida diffusione della notizia, e l'intenzione del partito sarebbe quella di indire una manifestazione di protesta nei prossimi giorni.

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QUELLO CHE ANCORA NON SAPEVAMO "Grazie Silvio, ma ora tutti devono sapere che..." La bomba di Moggi sul Cav: cosa rivela, dopo anni

Moggi a Berlusconi: "Grazie di tutto, anche se tu potevi salvarmi da Calciopoli"


di Luciano Moggi



Trentun’anni fa un giovane imprenditore prendeva in mano il Milan. Quel giovane si chiamava Silvio Berlusconi, rivelatosi poi testa pensante di eccezionale levatura: sicuramente milanista, aveva però intravisto nella squadra il mezzo per una scalata politica, se solo fosse riuscito a rimettere in corsa il claudicante Diavolo preso da Farina. È riuscito in tutto e per tanto tempo è stato il number one nel calcio e nella politica. Fatto risorgere il Milan dalle macerie, l’ha rilanciato nell’immagine fino a diventare uno dei club più apprezzati al mondo. Ha vinto campionati e Champions, arrivava in ritiro con l’elicottero, per comodità ma soprattutto perché i media scrivessero di lui e della sua squadra. Parlava forse troppo con gli allenatori, esprimendo spesso concetti non condivisi, li criticava anche pubblicamente: era però una tattica, la sanno usare solo le persone carismatiche per spronare i dipendenti a far bene.

Chi vi scrive l’ha conosciuto come rivale ma anche come possibile proprietario: mi aveva infatti offerto la possibilità di dirigere il Milan. Ricordo il tempo trascorso a Palazzo Grazioli nel giorno in cui bisticciava politicamente con Follini, i suoi modi garbati e accattivanti per convincermi a cambiare casacca. Mi svelò che la Figc possedeva alcune mie intercettazioni prive però di qualsiasi valenza penale, di cui erano a conoscenza anche Galliani (allora vicepresidente del Milan e presidente della Lega Calcio), Carraro (allora presidente Figc), il generale Pappa, capo Ufficio inchieste della Figc. Furono proprio quelle intercettazioni a esplodere sui media qualche giorno dopo la mia chiacchierata di Palazzo Grazioli, magari per mano di qualche non meglio identificato tifoso (?) milanista meno forte in quel momento.

Nell’occasione mi fece dono di un libro sulla sua vita, «Berlusconi ti odio», scritto da chi ha sempre cercato notorietà sparlando di chi invece l’ha raggiunta facendosi da solo e dal niente. L’ho ringraziato e lo ringrazio per la stima nei miei confronti, magari gli riservo una critica per quello che non ha fatto all’esplosione di Calciopoli: sapeva che sarebbero stati penalizzati degli innocenti, evidentemente anche per lui era prioritaro abbattere il dominio juventino. Oggi è il giorno del suo commiato e dell’ingresso della nuova dirigenza. È cinese la proprietà, quel Li Yonghong rappresentante di un popolo che si è catapultato nel mondo calciofilo per il desiderio del Governo di Pechino di far decollare questo sport in Cina: vedi Suning all’Inter. Peccato che il primo derby cinese della storia metta di fronte Inter e Milan sì per la supremazia cittadina, ma forse solo per un posto in Europa League.

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La Juve, dopo aver demolito il Barça, farà visità al Pescara ultimo. Superfluo indicare il favorito. Roma e Napoli lasciano intravedere i segni di una forma in crescendo per una lotta al 2° posto che si protrarrà sino alla fine: ma occhio che all’Olimpico sbarca l’Atalanta pur senza Gomez, mentre al San Paolo c’è l’Udinese. Sembra intanto riaperta la lotta per non retrocedere. Il Crotone, dopo la vittoria sonante sull’Inter, farà visita al Toro e la carta non gli concede tante speranze, a meno che l’Empoli non decida di “aspettarlo”, visto che sarà impegnato al Franchi contro la Fiorentina. Buona Pasqua a tutti i nostri lettori.

Il Sanremo Fazio-Littizzetto? Lo scandalo delle mazzette: caos in Rai, ecco chi trema

Festival di Sanremo 2013, lo scandalo delle mazzette: ecco chi trema



La maxi-inchiesta della procura di Roma su un giro di corruzione all'interno della tv di Stato, messo in piedi da due imprenditori spregiudicati, i fratelli David e Danilo Biancifiori, si arricchisce di nuovi risvolti. Come riporta Il Messaggero, spuntano mazzette in contanti e buoni benzina per convincere i dirigenti Rai a pilotare gli appalti relativi al Festival di Sanremo.

Due giorni fa le dichiarazioni dei due managar hanno fatto scattare un sequestro eseguito dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria. Tre ex direttori della fotografia e due ex dirigenti Rai, tutti indagati per corruzione dal pm Giorgio Orano e dal procuratore aggiunto Paolo Ielo, si sono visti decurtare dal conto in banca l'ammontare delle mazzette intascate in tre anni.

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Dopo essere finiti in manette nel 2015, insieme al socio Giuliano Palci, i fratelli hanno iniziato a collaborare con gli inquirenti. Hanno vuotato il sacco: pagamenti, regali, hanno descritto il "circuito chiuso di fornitori Rai, dove si resta se si pagano tangenti a funzionari e a uomini politici". Tutto ciò per ottentere l'esclusiva del "service luci" e audio sul palcoscenico dell'Ariston, due commesse del valore di 259mila e 168mila euro.

Per un totale di 105mila euro per l'ex dirigente Stefano Montesi, all'epoca responsabile della struttura Riprese esterne. L'ex direttore di produzione e responsabile dell'Unità grandi eventi, Maurizio Ciarnò, avrebbe intascato almeno 40mila euro. I tre tecnici indagati sono invece Marco Lucarelli, a cui sono stati sequestrati 40mila euro, Fausto Carboni e Massimo Castrichella, che hanno visto scendere il proprio conto di 20mila euro.

Biancifiori dice: "Ho dato buoni benzina a Ciarnò perché sapeva come stavano costruendo il bando, per Sanremo di sicuro... il 2013 mi hanno chiamato, il 2014 mi hanno sospeso... lo pagavo anche per il collaudo".  
Nel 2015 è scattata l'indagine della procura, dopo la denuncia di una dipendente di Biancifiori che lavorava in due aziende del gruppo: la Di and Di Lighting & Truck e la Di.Bi. Technology, che si sarebbero aggiudicate commesse da centinaia di migliaia di euro, compresi gli appalti del Festival. Il 4 dicembre 2015, David Biancifiori e Palci vengono arrestati.

Per il giudice, il comportamento illegale proseguito dal 2010 al 2014 è diventato un "metodo" in virtù del quale tecnici e funzionari scrivono bandi cuciti su misura per le aziende amiche. "Si conoscevano i contenuti del capitolato prima degli inviti formali", si legge sul Messaggero, "si presentavano dirigenti che concordavano l'offerta".

Era la più anziana al mondo È morta l'italiana Emma: pazzesco, quanti anni aveva

È morta Emma, la donna più anziana del mondo: aveva 117 anni



E' morta Emma Morano, la donna più anziana al mondo. La signora, nata a Civiasco, nel Vercellese, nel 1899, praticamente due secoli fa. Aveva compiuto 117 anni lo scorso 29 novembre. Emma era la quinta persona più longeva di tutti i tempi; viveva ancora nella sua abitazione a Verbania, sul lago Maggiore, anche se da alcuni anni era seguita da una badante.

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Botto nucleare, l'incubo della nube atomica Ora la Cina è pronta alla 3° guerra mondiale

Corea del Nord, l'incubo della nube atomica dopo l'attacco degli Stati Uniti: la Cina pronta al conflitto



Tra i primi obiettivi degli Stati Uniti, nel caso di azione militare (sempre più probabile) contro la Corea del Nord, ci sono le basi nucleari del regime di Kim Jong-un, ovvero i luoghi nei quali vengono custodite le bombe atomiche. La zona si trova a Punggye-ri, nei tunnel scavati alla base del Monte Mantap, un'area nella quale, in passato, sono stati condotti diversi esperimenti. E da quell'area, Pyongyang potrebbe decidere di attaccare le basi in Corea del Sud, dando il là al conflitto (ammesso che Donald Trump non accorci i tempi e passi ancor prima all'azione). Il clima, insomma, è tesissimo, e a renderlo ancor più esasperato ci si è messa l'ultima parata militare della Corea del Nord: il sospetto è che, ora, il regime si prepari a un nuovo test nucleare, facendo detonare un esplosivo con una forza doppia rispetto a quella utilizzata a Hiroshima.

Gli Stati Uniti, da par loro, come ricorda Il Messaggero, hanno dislocato 28mila soldati in due aeroporti e in una base navale sudcoreana, dunque 36mila soldati in Giappone e altri 4.300 nel protettorato del Guan. In loro rinforzo, il Pentagono ha poi inviato nelle acque della penisola l'unità navale Carrier Strike Group One. E ancora, una flotta composta da una portaerei di classe Nimitz, un incrociatore, due cacciatorpedinieri, sottomarini e altre navi di supporto. La flotta americana può arrivare fino a 450 chilometri dalla base di lancio che i nordcoreani utilizzano per le prove con vettori di medio e lungo raggio.

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Il comando Usa potrebbe colpire in ogni momento, così come potrebbe colpire un altro obiettivo: le centrali di arricchimento nucleare del regime, a cominciare dalle due ufficialmente riconosciute (quella di Yongbyon e quella, ancora, di Punggye-ri). Entrambi gli obiettivi si trovano nel nord del paese, in una zona montuosa che segna il confine con la Cina. Ed è questa prossimità a Cina e Giappone a spaventare. Già, perché un'attacco agli armamenti e alle basi nucleari potrebbe produrre una nube tossica in grado di espandersi su Cina e Giappone, appunto.

Una nube tossica che Pechino non ha intenzione di tollerare, tanto che informazioni non confermate a livello ufficiale danno conto dello spostamento di truppe cinesi in prossimità del confine: uno sconfinamento oltre la linea servirebbe a scoraggiare gli americani dall'attacco, nel timore di trovarsi coinvolti in un conflitto che diventerebbe di portata mondiale.