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mercoledì 5 aprile 2017

"Mobbing e stalking, addio al M5s" Boom: chi va con la Meloni / Foto

M5s, Isabel Giorgi lascia e va con Giorgia Meloni: "Mobbing e stalking, ora basta"



Virginia Raggi e il M5s perdono un altro pezzo. Nome e cognome: Isabel Giorgi, giovanissima consigliera in XIII municipio a Roma, che ha deciso di lasciare la maggioranza per passare con Giorgia Meloni ed FdI. Una scelta che ricalca quella della collega, altrettanto ex grillina, Francesca Grosseto. La Giorgi - 20 anni, studentessa in Scienze Politiche alla sapienza - molla Beppe Grillo e lancia accuse durissime contro il M5s. Lo fa in un'intervista a Il Tempo dove denuncia: "Ho subito del mobbing politico da parte del mio gruppo".

Dunque il passaggio con la Meloni e una conferenza stampa dove Isabel si è presentata. Nel dettaglio, sull'addio alla truppa grillina, ha aggiunto: "Ho riscontrato molte problematiche all'interno del gruppo M5S che ho trovato inconcludente e lontano dalle esigenze dei cittadini. Quello che avrebbe dovuto essere un movimento del popolo, espressione della gente, ora è chiuso nei palazzi, incapace di dare risposte ai tanti impegni che sono stati presi, più interessato al gossip interno che all'amministrazione".

E ancora: "Ho deciso di aderire a FdI perché rispecchia in pieno i miei valori personali e politici e mi piace il modo in cui si rapporta con il territorio e lavora per i cittadini. Stimo molto Giorgia Meloni - sottolinea la Giorgi - e ho conosciuto persone come Fabrizio Santori e Marco Giovagnorio che apprezzo per l' impegno quotidiano e la franchezza nei rapporti. Di loro mi sono subito fidata, mi hanno accolto come in una famiglia".

Quando le chiedono conto delle accuse di "mobbing e stalking", Isabel spiega: "L'ambiente interno nel M5S non è per nulla sereno. Spesso, per invidie o antipatie tra i componenti del gruppo, si trascurano i problemi del territorio per far spazio a ripicche personali e insulti. Sono stata mobbizzata politicamente in questi mesi - ribadisce -, durante i quali non mi è stato consentito di dare risposte a quei cittadini che hanno creduto in me e credono ancora in me". Dunque, tanti "cari" saluti a Grillo & Raggi.

Boldi: "De Sica, ma sai che tua moglie...?"  La feroce accusa: adesso è tutto finito

Boldi, lettera a De Sica: "Lontani per colpa di tua moglie Silvia Verdone" 



"Caro Christian, ti scrivo perché sono addolorato o forse semplicemente dispiaciuto". Così inizia la lettera aperta che Massimo Boldi, sul numero di Chi in edicola da mercoledì 5 aprile, ha scritto a Christian De Sica, suo amico da 25 anni e coprotagonista di tanti “cinepanettoni” di successo. "Mi spiace vedere questo tuo lato debole che il pubblico, il tuo pubblico, il nostro pubblico, non conosce", attacca Boldi, "la tua debolezza ha un nome: Silvia, tua moglie. Lei, la tua agente, che decide, che programma la tua vita da sempre, anzi, da quando hai iniziato ad avere successo, da quando abbiamo iniziato ad avere successo con Aurelio De Laurentiis, 28 anni fa".
Le colpe della moglie di De Sica - "Oggi è passato più di un quarto di secolo e tra noi che cosa resta? Solo qualche messaggino. No, non lo accetto. Mi manca Christian, il mio amico, troppo, tanto". "Tu, Silvia e Aurelio (De Laurentiis, ndr) non avete perdonato il fatto che me ne sia andato nel momento del nostro massimo successo? Ma non stavo bene. Ero un uomo distrutto, avevo perso mia moglie Marisa. (...) Forse un pacca sulle spalle, in quel momento, da parte del mio amico, mi è mancata. E pensare che Silvia e Marisa, praticamente coetanee, erano amiche. Oggi, a Chi, rivelo che Christian e Silvia non sono venuti nemmeno al funerale di Marisa, mia moglie, la loro amica".

Rivelazioni velenose - Boldi, poi, rivela: "So che prima di ogni trasmissione della quale sei ospite, tua moglie dice: 'Niente domande su Boldi'. Perché? Sono il diavolo? Che cosa avrei fatto? Di che colpa mi devo autocondannare?". E conclude con un appello: "In giro, giovani e non mi chiedono: 'Quando tornate insieme?'. Una domanda che fanno anche a te, lo so. E so che noi potremmo essere ancora un successo travolgente e non, come dici tu, 'due vecchi che hanno già dato'. Chissà queste parole da dove provengono. Non sono tue, amico mio (...)".

Uniti da Dio - Insomma, Boldi è davvero affranto. Turbato, inquieto. Aggiunge: "Sono religioso e credo che il buon Dio mi abbia fatto avvicinare a te, abbia creato la nostra coppia sia professionale sia fuori dallo schermo per regalare risate alla gente, per allontanare i problemi in quelle due ore in cui veniva a vederci. Andare contro Dio, il volere di Dio che ci ha uniti… boh, dimmi tu, o ditemi voi, lo vedo come un peccato. Cara Silvia, sappi una cosa, mi manchi anche tu. Mi mancano i tuoi consigli sempre diretti e determinati. Mi manca parlare con te di Marisa, mi mancano i nostri ricordi".

Comprato un biglietto per quest'estate? Occhio, tra quanti giorni Alitalia chiude

Alitalia, se non arrivano soldi freschi chiude tra dieci giorni



A dieci giorni dalla fatidica data del 13 aprile - quando si saprà se Alitalia continuerà a volare o atterrerà definitivamente su una pista che porta alla chiusura - sindacati e azienda tornano al tavolo delle trattative per un incontro tecnico con al centro la situazione del personale navigante. Il tavolo negoziale vero e proprio dovrebbe riprendere con modalità ’no stop’ giovedì prossimo, all’indomani dello sciopero proclamato per il 5 aprile, e chiudersi nel giro di una settimana per aprire la strada alla
ricapitalizzazione della compagnia.

La situazione non sembra alimentare ottimismo: le posizioni rimangono molto distanti e fonti sindacali riferiscono che i tagli richiesti dalla compagnia non sono gestibili. Peraltro, la drastica riduzione della liquidità preoccupa i lavoratori, ma non tanto da indurli ad accettare i sacrifici richiesti in termini di tagli di posti e retribuzioni. In proposito, il piano proposto dall’azienda prevede oltre 2.000 esuberi e la riduzione del 30% dello stipendio dei piloti. Il rischio di un commissariamento non viene, infatti, percepito come l’anticamera della chiusura dell’azienda e questo stato d’animo complica non poco il lavoro degli stessi sindacalisti.

Il nuovo piano e, soprattutto, il suo finanziamento hanno come condizione necessaria il consenso dei lavoratori ma questo dipende solo in parte dalla capacità dei sindacalisti di far "digerire" l’ennesima dose di sacrifici. Le precedenti esperienze non aiutano: come avvenuto già in passato, nel personale dell’ex compagna di bandiera è diffusa la convinzione che lo Stato non possa permettersi il suo fallimento e che, alla fine, una soluzione arriverà. Non ci si rende conto, riferisce un dirigente sindacale, dell’estrema gravità della situazione e i sindacati non possono fare miracoli.

Insomma, in attesa del nuovo incontro, anche alla luce delle adesioni allo sciopero di mercoledì, i segnali sono tutt’altro che rassicuranti e lo spettro della fine si avvicina con la stessa rapidità con cui si stanno svuotando le casse aziendali. E la prospettiva di un atterraggio in Tribunale rischia di diventare concreta entro 10 giorni: solo se tutti i tasselli andranno a posto, scatterà infatti la disponibilità degli azionisti alla ricapitalizzazione. Per scongiurare l’ipotesi di chiusura si è mosso anche il governo. Venerdì scorso, a sorpresa, il premier Gentiloni ha tenuto un vertice a palazzo Chigi con i ministri Delrio, Padoan, Calenda e i vertici della compagnia. E in quella occasione, gli azionisti avrebbero confermato la volontà di rilancio dell’azienda. Ma le posizioni restano distanti, perchè i sindacati ritengono inaccettabili i paletti messi dall’azienda. È stato lo stesso Calenda a indicare come deadline proprio il 13 aprile, in quanto dal giorno successivo ci sarebbe la necessità di far partire un piano di ristrutturazione finanziaria. «Uno scenario, questo - ha avvertito il ministro - che renderebbe ancora più complicate le cose».

Euro, oggi la nuova banconota da 50 Com'è fatta e cosa cambia / Guarda

Euro, arriva la nuova banconota da 50: tutte le novità




Entra in circolazione in questi giorni in tutti i Paesi accomunati dalla moneta unica la nuova banconota da 50 euro, quarto taglio della serie "Europa". Il nuovo biglietto include una finestra con ritratto nella parte superiore dell'ologramma, che diventa trasparente se vista in controluce. La finestra rivela, su entrambi i lati della banconota, il ritratto di Europa, figura della mitologia greca alla quale si ispira questa nuova serie della moneta unica. Stessa effigie anche nella filigrana e numero verde smeraldo . Muovendo il biglietto si produce l'effetto di una luce che si sposta in senso verticale.

Roma, una vittoria di plastica: Lazio in finale di Coppa Italia, Spalletti verso l'addio

Roma, una vittoria di plastica: Lazio in finale di Coppa Italia, Spalletti out?



Stragode la Lazio, che vola in finale di Coppa Italia. Per la Roma, invece, un altro obiettivo fallito e, con assoluta probabilità, cala il sipario sullo Spalletti-bis. Il mister non centra la finalissima e dopo l'annuncio di voler restare solo in caso di vittoria di un trofeo gli resta soltanto la Serie A, obiettivo impervio. Dopo il 2-0 biancoceleste dell'andata, nel ritorno si impone la Roma per 3-2, una vittoria buona soltanto per le statistiche. Sono proprio i ragazzi di Spalletti a passare due volte in svantaggio, per recuperare in entrambi i casi con El Shaarawy e Salah, che al 90esimo trova la zampata che vale una vittoria dal sapore di cocente sconfitta: la Roma, di fatto, non ha mai neppure potuto sperare nel passaggio del turno. Per la Lazio, sempre più lanciata, in gol Milinkovic e Immobile. Ora i ragazzi di Simone Inzaghi troveranno una tra Juventus e Napoli.

Lingua in bocca con un altro uomo: la vedova Bongiorno scorda Mike / Foto

Daniela Zuccoli bacia in bocca Elio a Sankt Moritz



La Daniela zitta zitta si rifà una vita: "Sapete quanto sono riservata e, in questo momento, posso solo dirvi che sono stata molto viziata e amata da Mike e per questo sono esigente. Perciò, se frequento qualche corteggiatore, deve essere per forza gentile, educato, cavaliere".

Così Daniela Zuccoli, vedova di Mike Bongiorno, che si è spento l’8 settembre 2009, parla per la prima volta, su Chi in edicola da mercoledì 5 aprile della sua vita amorosa dopo il lutto per la perdita del marito, morto per un attacco cardiaco a 80 anni. Non molto tempo fa, a Libero, Daniela aveva detto che per lei Mike era insostituibile.


Elimina le infestanti



In giardino, pianta gigli, gladioli, iris… 
Il settimanale Mondadori l'ha paparazzata Sankt Moritz con un nuovo “corteggiatore”, lo stesso che vediamo al suo fianco da circa un anno e mezzo (si chiama Elio e lavora nella finanza). "Non ho chiuso la porta dei sentimenti, degli interessi, della curiosità. Sono passati oltre sette anni da quando Mike non c’è più e i primi due anni non uscivo di casa nemmeno per comprare un paio di scarpe. Poi ho iniziato a fare viaggi, a vedere amici, perché questa è la vita", ha detto Daniela Zuccoli a Chi.

Dopo l'attentato, Putin chiama Minniti L'ultimo colpaccio: perché va a Mosca

Minniti incontra i vertici della sicurezza russa: allerta terrorismo in tutta Europa




È una visita tanto breve quanto importante quella che Marco Minniti ha fissato per oggi, martedì 4 aprile, a Mosca con il ministro degli Affari interni russo, Vladimir Kolokoltsev, e il segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione russa, Nikolai Patrushev. L'attacco kamikaze di lunedì alla metropolitana di Sanpietroburgo, costato la vita a 14 persone, ha dimostrato che la minaccia del terrorismo islamico nelle città europee e in quelle dei paesi coinvolti nei conflitti in Medio Oriente è ancora viva e pericolosa.

Il faccia a faccia del ministro dell'Interno italiano con il suo omologo russo è in effetti l'unica strada che Roma può seguire per rafforzare la collaborazione per il contrasto alla criminalità organizzata, soprattutto con lo scambio di informazioni tra intelligence e polizie. Il fallimento dell'Unione europea emerge sempre più forte dopo eventi critici come quello di San Pietroburgo, visto che l'Europa non è in grado di esprimere una politica sulla sicurezza che sappia davvero coordinare le polizie comunitarie con il resto del mondo.


Un orto più rigoglioso


I consigli per una coltivazione domestica 

La riunione di Mosca era stata fissata da qualche giorno e nonostante la tragedia di ieri non è stata cancellata. Mentre la Russia è sotto attacco, insomma, Putin "chiama" Minniti. Una dimostrazione dell'urgenza di un summit rapido ed efficace, alla luce degli ultimi alert lanciati da diversi servizi di intelligence, Mossad in testa, che ha lanciato l'allerta massima per il periodo della Pasqua ebraica dal 9 al 19 aprile.