Festa della donna: visite gratis allo European Hospital di Roma
di Laura Fusillo
Ermanno Greco, direttore scientifico del Centro di Medicina e Biologia della Riproduzione allo European Hospital di Roma |
Roma mette a disposizione gratuitamente semplici esami per valutare la salute riproduttiva femminile. Si tratta di test base e non invasivi: conta dei follicoli antrali ed ormone antimulleriano, un ormone prodotto direttamente dalle uova (ovociti). Il primo si effettua con ecografia trans vaginale, il secondo con prelievo di sangue (info prenotazioni: 06 65975643-614 o tramite email segreteria@icsiroma.it). «Entrambi i test, soprattutto se effettuati in maniera congiunta, si prefiggono di valutare la cosiddetta ‘riserva ovarica’ ovvero quante sono le uova che la donna allo stato possiede - spiega il professor Ermanno Greco, direttore scientifico del Centro di Medicina e Biologia della Riproduzione allo European Hospital di Roma - Questi test corrispondono in un certo senso allo spermiogramma maschile, in cui viene valutato il numero degli spermatozoi. Si tratta di test quantitativi e non qualitativi che però già permettono di stabilire quanto si può aspettare o se già è il caso di intervenire».
Infatti la possibilità di congelare i propri ovociti, tecnica particolarmente efficace sotto i 35 anni di età, dà ancora maggiori possibilità riproduttive a chi ancora non ha deciso di avere un bambino (social freezing) o a chi invece è stato colpito da una patologia oncologica (oncofreezing). «E’ chiaro che la semplice conta follicolare non individua completamente la capacità di fecondare naturalmente, la valutazione dello stato tubarico rappresenta un ulteriore step ma sicuramente è in grado di fornire un primo dato essenziale per informare e prevenire - aggiunge Greco - Infatti oggi la medicina della riproduzione mentre è in grado di intervenire in moltissime patologie non può fare nulla o poco quando il numero delle uova diminuisce o quando l’età femminile è particolarmente avanzata anche se si ricorre alla fecondazione in vitro».
Le madri over 40 sono sempre più in aumento e questo grazie anche ai programmi di ovodonazione e particolarmente elevato è anche l’aumento delle quote di donne che hanno più di 40 anni quando hanno il loro primo figlio. Al contrario diminuiscono sempre di più le madri fino a 24 anni. Se dunque le italiane e gli italiani non cominceranno a prendersi cura della propria fertilità, l’Italia sarà destinato a diventare un Paese sempre più composto da anziani. Le previsioni per il 2050 sono queste: il 12,6% di persone con età inferiore a 15 anni, il 54,4% nella cosiddetta fascia di età attiva (da 15 a 64 anni), un terzo di residenti con 65 anni ed, infine, il 7,6% di persone con 85 anni e più. La funzione riproduttiva va difesa fin dall’adolescenza, evitando stili di vita scorretti e cattive abitudini (come ad esempio il fumo di sigaretta e l’alcool), particolarmente dannose per gli spermatozoi e per gli ovociti. E’ essenziale inoltre evitare, fin dall’ infanzia, l’obesità e la magrezza eccessiva e la sedentarietà, oltre a fornire strumenti educativi ed informativi agli adolescenti per scongiurare abitudini che mettono a rischio di infezioni sessualmente trasmesse o gravidanze indesiderate.