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venerdì 3 marzo 2017

La voce (drastica) su babbo Renzi:  cosa gli vogliono fare (e il sospetto)

Consip, tra i renziani la paura di un mandato d'arresto contro Tiziano Renzi



L'inchiesta Consip terremota la famiglia Renzi ma anche il Partito democratico. Mentre Matteo gira il Sud badando alle primarie - sempre più a rischio - il padre Tiziano cerca di difendersi dalle accuse: "Non vedo l'ora che venga fuori la verità. Voglio essere interrogato, voglio che verifichino tutto di me, non ho nulla da nascondere". E l'interrogatorio di babbo Renzi è fissato per oggi, venerdì 3 marzo.

In questo contesto, come detto, all'interno del Pd piovono copiose le richieste di rimandare il congresso, che ha in Matteo Renzi il principale protagonista. L'idea viene suggerita da Gianni Cuperlo, per esempio, ma anche dai franceschiniani (e Dario Franceschini, nel partito, è tra i più potenti ed influenti). Anche Andrea Orlando, tra i contendenti per la leadership, esterna la sua preoccupazione. I suoi sottolineano che il polverone "alimenta il populismo più becero e la propaganda giustizialista, e fa solo il gioco di personaggi come Emiliano".

Gli Indispensabili Mutti.


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Aria pesante, insomma. C'è chi ora vorrebbe che le acque si calmassero almeno un poco, prima di proseguire nella partita politica. Ma il rischio, come sottolinea Il Giornale, è che il caso si complichi ulteriormente. Già, perché tra i renziani cresce la sensazione di accerchiamento. E non solo: si rincorrono voci incontrollate e c'è chi paventa un mandato d'arresto per Tiziano Renzi. La tempesta perfetta, insomma. Tanto che c'è chi sospetta, senza volerlo dire apertamente, che il tempismo di questa bufera, con la corsa alle primarie appena iniziata, non sia casuale.

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