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giovedì 2 marzo 2017

Lo stipendio (mostruoso) di Marchionne Quanto incassa nel 2016: cifra da record

Fca, Sergio Marchionne incassa 10,6 milioni nel 2016




La bellezza di chiamarsi Sergio Marchionne. Nel 2016 l'ad di Fiat Chrysler ha guadagnato 10,6 milioni di euro, mentre il presidente del gruppo, John Elkann, ha ricevuto una "paghetta" paria a 2,4 milioni. È ciò che emerge dal report annuale depositato da Fca presso la Sec statunitense, report ripreso dal Fatto Quotidiano. Marchionne ha incassato un salario di 3,6 milioni di euro e un incentivo annuale di 6,1 milioni, oltre ad altri 917mila euro di compensi.

"Chi è la Madonna di Medjugorje": bomba del vescovo, fedeli nel caos

Medjugorje, il vescovo Peric: "Quella che appare non è la Madonna"



Una nuova, e veemente, polemica sulla veridicità delle apparizioni della Madonna a Medjugorje. Ad innescarla è monsignor Ratco Peric, il vescovo di Mostar, il Paese bosniaco a pochi chilometri dalla meta di pellegrinaggio, il quale ha affermato con parole durissime che a Medjugorje non è mai apparsa la Madonna. Parole tostissime, dall'impatto devastante per le migliaia di fedeli che ogni anno raggiungono la Bosnia Herzegovina per il pellegrinaggio.

Il vescovo ha usato parole dure e inaspettate: "La Madonna non è apparsa a Medjugorje, non si tratta di vere apparizioni. Quella figura femminile ride in maniera strana e permette ad alcuni di toccare il suo corpo". Monsignor Peric ha spiegato che quella apparsa è in realtà una 'figura ambigua': "La figura femminile che sarebbe apparsa a Medjugorje si comporta in modo del tutto diverso dalla vera Madonna: ride in maniera strana; a certe domande scompare e poi di nuovo ritorna, 'obbedisce' ai veggenti e al parroco che la fanno scendere dal colle in chiesa sebbene controvoglia. Permette ad alcuni presenti di calpestare il suo velo steso per terra, di toccare la sua veste e il suo corpo. Questa non è la Madonna evangelica".

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Alle parole del vescovo ha replicato Paolo Brosio, che a Medjugorje ebbe un'illuminazione (di cui ha recentemente dato conto anche in un'intervista a Libero). Il giornalista non ha nascosto la sua contrarietà alle parole di Ratco Peric: "È chiaramente l'inizio di una guerra. È un attacco a orologeria per colpire l'arrivo dell'inviato del Papa (monsignor Henryk Hoser, recentemente mandato dal Pontefice in Bosnia per fare chiarezza sulle apparizioni, ndr); qui a Medjugorje sono tutti sgomenti, dai frati ai veggenti, che purtroppo sono ormai abituati da anni agli sputi del vescovo di Mostar". 

mercoledì 1 marzo 2017

"Cosa c'è nella testa dei preti pedofili e perché non possono mai guarire"

Preti pedofili, la parola all'esperto: "Vi dico perché non possono guarire"




"I preti pedofili vanno curati, nel caso rimossi o comunque allontanati dai bambini, mai parcheggiati". A parlare al Giorno è il dottor Cosimo Schinaia, autore del libro Pedofilia Pedofilie. La psicoanalisi e il mondo del pedofilo diventato un cult nel mondo e tra i massimi esperti di patologie sessuali. Nella sua carriera trentennale ha avuto spesso a che fare con preti e frati pedofili, ma "che non hanno messo in pratica le loro fantasie. Queste persone avevano un livello di sofferenza talmente elevato da permettere loro di rivolgersi autonomamente a me per approfondire e superare quest'attrazione nei confronti dei bambini". Erano tormentati da una angoscia "che si accompagnava al terrore non tanto di essere scoperti quanto piuttosto di far del male ai piccoli che desideravano sessualmente".

Nel pedofilo, spiega il dottor Schinaia, "il bambino è un soggetto gaudente che non desidera altro se non di essere soddisfatto dall'adulto a livello sessuale". Negli uomini religiosi c'è questa visione distorta, cui si aggiunge un altro elemento disturbante: "Colpisce in queste persone una certa discrepanza fra l'origine socio-culturale spesso modesta e il ruolo, non certo umile, che sono chiamate a ricoprire avviandosi al sacerdozio. Ciò può generare l'assunzione di un'identità posticcia che maschera un senso d'inadeguatezza e altre fragilità". Spesso la formazione sacerdotale ricevuta in seminario non aiuta: "Porta a un'immagine idealizzata del proprio ruolo paterno tale da forgiare soggetti al di sopra della figura del padre reale dei ragazzi da formare".

Che fine fanno i preti che hanno avuto fantasie sessuali su bambini? "Nei casi di pedofilia non uso mai il termine guarigione... Diciamo che si è arrivati, attraverso anche un lavoro centrato sulla loro storia e sui rapporti con le famiglie d'origine, a un'elaborazione sufficientemente buona delle ragioni che li spingevano a essere attratti dai bimbi". Chi ha tenuto le sue pulsioni al livello di fantasie può tornare al suo ruolo, magari non a contatto con dei minori. "Chi ha perpetrato atti di pedofilia, invece, andrà curato - conclude il professore -, dovrà rispondere penalmente dei suoi comportamenti. La malattia non inficia di per sé la capacità d'intendere e volere. Qualsiasi prete pedofilo va curato e non parcheggiato". Il riferimento è alle strutture religiose in cui "si rischia un eccesso di identificazione che snaturerebbe gli intenti terapeutici".

BOCCHINO NEI GUAI I carabinieri a casa sua: l'inchiesta sul big di Fini

Consip, dopo Romeo coinvolto anche Italo Bocchino: perquisita la sua casa




Carabinieri e Guardia di Finanza stanno perquisendo l'abitazione romana di Italo Bocchino, ex parlamentare di Alleanza Nazionale e Futuro e Libertà coinvolto nell'inchiesta che ha portato mercoledì mattina all'arresto dell'imprenditore Alfredo Romeo per corruzione. Perquisita anche la casa di un imprenditore toscano. A Romeo sarebbero stati sequestrati anche 100mila euro frutto della corruzione a un dirigente della Consip. Bocchino è stato descritto dagli inquirenti come "collaboratore" di Romeo.

ARRIVA LA BOMBA Scattano le manette: Renzi, problemi in vista

Consip, arrestato per corruzione l'imprenditore Alfredo Romeo



Una ordinanza di custodia cautelare in carcere per l'imprenditore campano Alfredo Romeo è stata emessa dal gip del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura in relazione a un episodio di corruzione in ambito Consip. Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri per la tutela dell'ambiente, del Comando provinciale di Napoli e dal Nucleo della Polizia tributaria della Guardia di finanza di Napoli.

Si tratta di un filone di indagine nato a Napoli, e per il quale l'imprenditore napoletano è indagato dai pm partenopei per associazione a delinquere di stampo mafioso, emigrato poi a Roma per competenza. In questa tranche romana, risultano indagati l'allora sottosegretario Luca Lotti, il generale dell’Arma Tullio Del SetteTiziano Renzi, padre dell'ex premier. In questo filone Romeo risponde di corruzione.

Film formazione on line racconta adolescenti con sclerosi tuberosa

Film formazione on line racconta adolescenti con sclerosi tuberosa



di Matilde Scuderi



Un padre, un figlio adolescente e una malattia rara, la sclerosi tuberosa: questi sono i protagonisti del cortometraggio diretto da Maurizio Rigatti 'L’agnellino con le trecce', che racconta le difficoltà del fornaio Michele e di suo figlio, Luca, affetto da sclerosi tuberosa e alle prese con i turbamenti tipici dell’adolescenza: i primi amori, i problemi a scuola, la difficoltà di farsi accettare dai coetanei, spesso insensibili e addirittura crudeli nei confronti di chi è malato. «Ma noi siamo più forti», dice sorridendo il genitore che, animato dalla forza dell’amore paterno, troverà il coraggio di affrontare a viso aperto i persecutori di suo figlio.

Tra gli attori presenti nella pellicola, volti noti del cinema e della televisione: Nino Frassica, celebre comico, Enrico Ianniello, protagonista di alcune delle più popolari fiction italiane, tra cui 'A un passo dal cielo' a fianco di Terence Hill, e il giovanissimo Gianluca Grecchi, che nel corso della sua carriera ha già lavorato con Beppe Fiorello, Claudio Amendola, Gerry Scotti e Fausto Brizzi. Un vero e proprio parterre di stelle per parlare senza pregiudizi di sclerosi tuberosa, una malattia genetica rara - è la seconda sindrome neuro-cutanea per frequenza dopo la neurofibromatosi di tipo 1 - ed è caratterizzata dallo sviluppo di numerosi tumori benigni in diversi organi, in particolare pelle cervello e reni. Il film è stato reso disponibile online gratuitamente dal provider ECM 2506 Sanità in-Formazione, in partnership con Consulcesi Club sul sito www.corsi-ecm-fad.it, dove i medici se ne potranno avvalere come film formazione.


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Abbinato al film formazione, in occasione della X Giornata mondiale delle malattie rare, il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione ha lanciato anche il corso Formazione a distanza (Fad) dal titolo 'La Sclerosi tuberosa. Storia, diagnosi, gestione e novità di trattamento', per aiutare i medici ad affrontare questa patologia, che colpisce 1 bambino su 6.800 di età compresa tra gli 11 e i 15 anni. Il corso è articolato in 3 video-lezioni, in cui è proprio uno degli interpreti principali de 'L’agnellino con le trecce' a guidare i medici nell’apprendimento: Riccardo Zinna, attore di cinema e teatro che ha già lavorato con grandi maestri quali Toni Servillo e Gabriele Salvatores, attualmente sugli schermi di Rai 1 con la serie dagli ascolti record 'I bastardi di Pizzofalcone'. Responsabile scientifica del corso Romina Moavero, neuropsichiatra infantile presso l’Università Tor Vergata di Roma; al termine delle lezioni, è previsto un questionario finale che accerta la comprensione dei contenuti e assegna 3 crediti formativi ECM. 'L’agnellino con le trecce' si aggiunge all’ampio catalogo di Film formazione offerti dal provider ECM 2506 Sanità in-Formazione: una lista di produzioni che hanno già riscosso enorme successo tra i camici bianchi grazie a film selezionati in prestigiosi festival cinematografici.

Rare disease day 2017 dedicato al lato più 'artistico' dei pazienti

Rare disease day 2017 dedicato  al lato più 'artistico' dei pazienti


di Matilde Scuderi


La premiazione del concorso il Volo di Pegaso

Che vi sia un profondo, quasi inscindibile legame tra la malattia e l'arte lo sa benissimo Vittorio Sgarbi, critico d'arte, che durante la premiazione del concorso 'Il volo di Pègaso', cui ha preso parte in qualità di membro della giuria, afferma provocatoriamente “possiamo dire che nessun artista è grande se non è un uomo malato". Il concorso, organizzato dal Centro nazionale malattie rare (Cnmr) dell’Istituto superiore di sanità (Iss), è realizzato in collaborazione con l’associazione senza scopo di lucro Mater - movie, art, technologies & research e il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e ha avuto come fulcro proprio il connubio tra arte e salute, declinato sapientemente dai membri della prestigiosa giuria con personalità del mondo della letteratura e dell’arte: dal critico letterario Gian Paolo Serino, già ideatore del progetto 'Parole di cuore', a Cesare Biasini Selvaggi, condirettore editoriale della rivista Exibart, dal medico e scrittrice Maria Giovanna Luini e la storyteller Giovanna Conforto, a Vincenza Ferrara, storica dell’arte ed esperta di tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Giuria presieduta dalla professoressa Maria Rita Parsi, membro del comitato Onu per i diritti dei fanciulli e presidente della Fondazione fabbrica della pace e movimento bambino onlus, che ha sottolineato “Ciò che è raro, perfino una malattia, è o può diventare prezioso. Ci vuole attenzione, ascolto, ricerca, competenza, condivisione, alleanza. Ci vuole informazione e formazione. Ci vuole il rispetto che si deve a tutti e, anzitutto, a ciò che ci ricorda che la vita di ciascuno di noi transita ed è diversa dalle altre ma, seppure unica e speciale, interconnessa alle altre”.

La cerimonia di premiazione ha aperto l’evento congiunto organizzato dal Cnmr dell'Iss con Federazione italiana malattie rare (Uniamo Fimr) onlus e l’intergruppo parlamentare per le malattie rare, per celebrare il Rare disease day 2017 (X Giornata delle malattie rare) a Roma presso l’aula dei gruppi parlamentari di Montecitorio ed è stata trasmessa in diretta, in collaborazione con DottNet.it, sui canali social; video e informazioni sono disponibili su facebook (IlVoloDiPegaso) e twitter (@concorsopegaso). A premiare i vincitori delle sette sezioni - narrativa, poesia, disegno, pittura, scultura, fotografia e opera grafica digitale, a loro volta suddivise in più categorie, professionisti, principianti e minori - è stato il presidente dell’Iss Walter Ricciardi, che ha testimoniato l’attenzione dell’Istituto alla sensibilizzazione su un tema complesso come quello delle malattie rare. Durante l’intera giornata è stato possibile vedere la virtual exhibition con le opere ammesse alla IX edizione del concorso. Dopo la cerimonia, l’evento congiunto è proseguito con la tavola rotonda moderata dall’onorevole Paola Binetti, presidente dell’intergruppo parlamentare per le malattie rare, dal titolo 'Nuovi linguaggi per la ricerca' nella quale sono state presentate esperienze e condivise le opportunità offerte dai nuovi linguaggi per la ricerca, parola chiave del Rare disease day 2017: concorsi, corti cinematografici, campagne di comunicazione realizzate da e con i pazienti per le malattie rare e non solo.


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Nel pomeriggio, il convegno 'Gli European reference network (Ern) aprono nuovi orizzonti per la ricerca?' si è aperto con un confronto a più voci sulle reti di riferimento europee con l’onorevole Vito De Filippo sottosegretario Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e  il dottor Giovanni Leonardi della direzione programmazione ricerca ministero della salute e la dottoressa Paola Facchin della conferenza Stato-regioni tra gli altri partecipanti. Durante il convegno così dichiara Binetti: “L’intergruppo per le malattie rare intende proseguire l’impegno della XVII legislatura anche in quest’ultimo anno, per ottenere quanto prima il nuovo piano per le malattie rare 2017-2020, perché gli Ern diventino al più presto operativi e capaci di rispondere alle esigenze dei pazienti, e perché siano presto accolte tra i livelli essenziali di assistenza (lea) molte patologie rare che hanno completato il loro iter di riconoscimento”. Domenica Taruscio, direttore del Cnmr dell’Iss aggiunge: “gli Ern aprono sicuramente nuove strade per una migliore diagnosi cura assistenza e ricerca nelle malattie rare il Cnmr dell’Iss è impegnato in prima persona per favorire questo percorso insieme a tutti gli attori del sistema” La presidente onoraria di Uniamo Fimr onlus, Renza Barbon Galluppi afferma inoltre che, “la Firm ha sempre cercato di trasferire agli altri paesi membri europei l’organizzazione delle sue politiche sanitarie, socio-sanitarie e sociali perché ritenute all’avanguardia per l’universalismo e l’equità su cui si fonda il nostro Servizio sanitario nazionale, ed è importante aumentare le conoscenze e sviluppare concretamente azioni di sistema europee atte allo sviluppo di politiche centrate sulla persona utili per la comunità dei malati rari” Il dibattito si è focalizzato successivamente sull’interazione tra pazienti e centri di expertise tramite gli European patient advocacy groups (Epags), modello innovativo che Simona Bellagambi, per Eurordis - rare disease Europe, affronterà insieme ai rappresentanti italiani Epags. Il nuovo regolamento europeo sulla sperimentazione clinica è stato poi discusso in un confronto con la dottoressa Sandra Petraglia, direttrice dell’ufficio ricerca indipendente dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Il dottor Maurizio Agostini, direttore della direzione tecnico-scientifica di Farminidustria e Sara Casati, bioeticista presso il Common service ethical-legal-societal issues (Elsi) del Biobanking and biomolecular resources research infrastructure - European research infrastructure consortium (Bbmri - Eric) per aprire una riflessione corale su questo tema tanto importante per il progredire della ricerca nel rispetto dei pazienti.