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lunedì 20 febbraio 2017

Il documento sparito, Gentiloni trema: perché il governo adesso può crollare

Scissione Pd, sparito il documento a sostegno del governo



La faccia quasi sempre contrita di Paolo Gentiloni, seduto al tavolo della presidenza ieri all'Assemblea Pd, parlava più di mille discorsi. Il presidente del Consiglio è stato forse l'unico ad avere presto la consapevolezza che i disastri portati dalla scissione del partito non avrebbero risparmiato il suo governo.

Le ragioni della spaccatura tra renziane e minoranza sono inevitabilmente legati alle sorti dell'esecutivo, non foss'altro perché il Pd ne è il sostegno di maggioranza relativa: "Non si può segare la gamba su cui si tiene il governo - ha rivendicato Dario Franceschini - ovvero il Pd". Sarà, ma nel marasma dell'Assemblea si è perso anche un documento, proposto proprio dalla minoranza, che voleva sostenere il governo Gentiloni fino a fine legislatura, cioè fino al 2018. Di firme in calce a quel foglio non ce n'è stata neanche una, visto che Renzi non ha nessuna intenzione di farsi dettare le date del calendario.

Dopo otto ore di veleni, è arrivata la dichiarazione congiunta degli scissionisti Michele Emiliano, Roberto Speranza ed Enrico Rossi a far capire a Gentiloni che la fine potrebbe essere molto vicina. Finché i tre erano organici al Pd, le critiche potevano passare come riflessioni interne utili al dibattito. Ora che sono sempre più fuori, gli attacchi di Speranza al Jobs Act o quelli di Emiliano alle politiche economiche sulle banche di marca renziana hanno più il sapore del cianuro. E peggio va se si pensa ai possibili alleati che gli scissionisti stanno corteggiando, cioè i rinati comunisti di Sinistra italiana. Dal congresso di Rimini, Nicola Fratoianni l'ha detto chiaro e tondo: non si tratta con chi sostiene il governo tenuto in piedi da Renzi, Alfano e Verdini. Per Gentiloni cominciano lunghe notti insonni.

"Mi vergogno". Mps, D'Alema crolla:  clamorosa confessione sui bidonisti

D'Alema si vergogna del Pd: "Ha salvato i bidonisti Mps"



di Gianluigi Paragone



La lista dei bidonisti entra nelle beghe del pd. A presentare il conto è un sempre più battagliero Massimo D’Alema. Ecco cos’ha detto a un seminario di formazione: «Il parlamento ha votato per non pubblicare le liste dei debitori, dei ricchi signori che hanno preso i soldi e non li hanno restituiti. Anche il mio partito, di cui ho la tessera in tasca, ha votato. E lo dico con un certo sentimento di vergogna».

A conti fatti, dunque, le beghe della finanza italiana tornano a galla e con esse riemergono anche i silenzi e gli stop di una buona parte del Palazzo. Partito democratico in testa. Tra Renzi e Gentiloni assistiamo alla stessa incomprensibile liturgia di una copertura del potere a svantaggio dei cittadini. I quali stanno pagando a loro insaputa - e finalmente possiamo utilizzare l’espressione a ragion veduta - manovre che odorano di palazzo.

Perché mai il parlamento non ha voluto rivelare i nomi dei debitori bidonisti? Perché le trame che hanno retto una parte delle relazioni tra partiti, società civile e banche, non possono essere svelate? Perché i cittadini devono sempre rimbalzare contro quel muro di gomma che presidia il Palazzo? Non solo non è giusto, ma è profondamente diseducativo. Sotto le insegne del banche si sono consumate delle fregature colossali: possiamo conoscere i protagonisti di questa mangiatoia? Il parlamento risponde picche. Esattamente come sta prendendo tempo sulla commissione d’inchiesta riguardante le banche zompate in aria.

Massimo D’Alema oggi dice di vergognarsi per i silenzi sui debitori vip di Mps e così facendo si leva dalle ombre create da chi era pronto a rinfacciargli amicizie chiacchierate legate a Montepaschi. Il Lider Massimo sta giocando la partita politica che più gli riesce meglio; dalla campagna referendaria ad oggi, Baffino gioca al gatto col topo con un Renzi impallidito e senza più lucidità. Il fu Re Rottamatore si è messo da solo all’angolo e sta prendendo un sacco di botte. Per fare lo sbruffone abbassa spesso la guardia, come a dire che è tutto sotto controllo. Con la scissione si beccherà un altro uno-due e allora a quel punto il ko non sarà lontano. Con il sistema proporzionale, la scissione regala alla minoranza un peso nelle trattative che vale doppio. Per questo da giorni sono convinto che la scissione prenderà corpo: perché dovrebbero restare minoranza quando possono rendersi protagonisti e interlocutori indispensabili? Renzi è un giocatore nato nel leaderismo del maggioritario; è il Cesare Borgia che dice o me o il nulla. L’ex premier non conosce le rotondità del proporzionale e sarà costretto a trattare fino a che non gli salteranno i nervi.

Se poi a questa debolezza interna al partito si aggiunge una frattura con il fronte degli under 40 sarà difficile per Renzi giocare da protagonista. Il suo affanno proprio sulla questione delle banche e i pessimi risultati sul campo del lavoro sono ferite che difficilmente si rimarginano. Non bastano i colpi di teatro né le frasi a effetto con cui conquistò la cima. Lui e i suoi del Giglio magico sono come i pifferi della montagna: partirono per suonare e furono suonati.

La gente vuole sapere per conto di quali debitori vip sta pagando il conto. I risparmiatori truffati vogliono sapere la verità sulle banche fallite. E tutti noi vorremmo sapere quando finiranno di prenderci per i fondelli. Ma questa è una vecchia canzone.

Diocesi di Aversa Il lavoro svolto da #ChiesadiAversaNews / Video

Diocesi di Aversa Le News 2017 



di don Francesco Riccio
a cura di Gaetano Daniele


Mons. Angelo Spinillo

Tante notizie, riflessioni e interviste nel secondo appuntamento di #ChiesadiAversaNews, il nuovo format ideato dall’Ufficio Comunicazioni Sociali per raccontare periodicamente la vita della diocesi di Aversa. Il video pubblicato venerdì 17 febbraio 2017 si apre sul Convegno “Giovani e lavoro” organizzato dalle Chiese del Sud Italia e tenutosi a Napoli l’8 e il 9 febbraio. Sabato 11 febbraio, nella ricorrenza delle apparizioni della Madonna a Lourdes,  si è celebrata la Giornata Mondiale del Malato: le immagini aiutano a comprendere il clima di preghiera e di raccoglimento respirato nella Cattedrale “San Paolo”. Domenica 12 febbraio, poi,  alcuni giovani della diocesi si sono ritrovati al Seminario Vescovile per una giornata di preghiera e riflessione in compagnia di Don Armando Matteo, autore del libro “La prima generazione incredula”. Giovedì 16 febbraio, infine,  il Vescovo Mons Angelo Spinillo, in collaborazione con la Pastorale Giovanile, la Pastorale Scolastica e la Pastorale Familiare, ha invitato in Episcopio i giovani fidanzati della diocesi per un momento di confronto e di festa.

IL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE ITALIANO (SSN) La percezione degli utenti

La parola al Dott. Francesco Pellegrino


Esclusiva il Notiziario sul web


Dott. Francesco Pellegrino

Il rapporto Eurispes appena pubblicato ci restituisce un’immagine del SSN caratterizzato da un estremo realismo.

Quello che molti a livello internazionale considerano uno dei migliori sistemi di garanzia e tutela del diritto alla Salute, oggi si giova della nuova edizione di un’analisi critica dettata da un Utente che intervistato riesce ad esprimere sempre meglio la sua volontà di partecipazione attiva alla tutela della Salute. 

Infatti la ricerca condotta dall’Eurispes ci consegna una novità assoluta, l’Utente Italiano inizia a comprendere e quindi a soffrire ed esprimere un diritto spesso inespresso nel passato, il diritto a godere di buona salute in modo consapevole.

L’Utente italiano boccia la Nostra Sanità nel 54,3% dei casi.

Certamente è un dato negativo ma è anche un dato di prospettiva perchè ci consegna un Utente più critico, giustamente pretenzioso se accompagnato nella crescita del diritto alla Salute.

Un ruolo sempre più strategico lo svolge la tecnologia e soprattutto la multimedialità con i social, fornendo in tempo infinitesimale la condivisione di buone e cattive notizie sanitarie ( goodpractices & malpractices ), mettendo a nudo le sofferenze dei singoli che riescono ad urlarle nell’universo multimediale dei social.

E’ nato e cresce anche in Italia l’homo omnicanalis.

La omnicanalità sollecita i singoli ad esprimere cose, probabilmente senza far render conto dello scenario in cui avvengono queste acclamazioni, nè tantomeno la portata delle stesse ad effetto domino.

il 91% cerca informazioni su sintomi e disturbi
il 79% cerca buone pratiche ed abitudini utili alla salute

il 50% cerca esami da fare per diagnosticare i disturbi
il 47% cerca farmaci da prendere per i propri disturbi

Il vero dato critico su cui probabilmente costruire la Sanità dei prossimi anni è che circa la metà degli italiani dichiara di non essere soddisfatto della sanità.

Questo dato frammentato per area geografica conferma l’Italia a differenti velocità di sviluppo registrando un grado di insddisfazione del

29% al Nord Est
43% al Nord Ovest
65% al Centro
73% al Sud e nelle Isole

I disagi più frequentemente sofferti dagli Utenti sono

75% lunghe liste di attesa per visite ed esami medici
53% lunghe liste di attesa per interventi chirurgici
48% scarsa disponibilità del personale medico ed infermieristico
42% strutture mediche fatiscenti
41% condizioni igieniche insoddisfacenti
34 % errori medici

Ma la ricerca tocca il nervo scoperto della crisi sociale quando alla domanda se nell’ultimo anno per ragioni di indisponibilità economica abbiano dovuto rinunciare a qualche prestazione medica 

il 32% a cure dentistiche
il 23% a fisioterapia o riabilitazione
il 22% alla prevenzione
il 17% a medicine o terapie

La considerazione può certamente essere che in uno Stato fondato su un principio costituzionale alla Salute, la trasformazione imposta dalla crisi economica così come nel dopoguerra, debba darci quello slancio nella ricerca di una nuova Sanità in cui le nuove opportunità quali la ricerca, la tecnologia e le professionalità possano darci quella determinazione a fornire prestazioni sempre più adeguate, moderne e finalizzate al benessere, riuscendo al contempo a vendere questo know how  sui mercati esteri, creando un indotto finanziario nazionale ed una sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale.

In pratica con il remanagement sanitario affidato ad una nuova generazione di Manager sarebbe possibile fornire Salute agli Utenti della nostra Comunità ed al contempo vendere le migliori prestazioni ad altri. ad astra per aspera

Dott. Francesco Pellegrino
Via G.A. Acquaviva, 39
81100 Caserta.
E_mail: frankpiglrim@gmail.com
Cell: 348.8910362

Un nuovo orrore a 5 mesi dal suicidio: la scoperta nello smartphone di Tiziana

Tiziana Cantone, smartphone sbloccato: le tracce di uno "spazzino del web"



L'indagine sul suicidio di Tiziana Cantone si arricchisce di un nuovo sviluppo: si è infatti scoperto che è stato assoldato uno "spazzino del web" per rimuovere tracce dal suo smartphone. Aveva il compito di cancellare i contatti tra Tiziana e i quattro amici ai quali aveva spedito nella chat il video hot. Lo "spazzino", insomma, doveva bonificare e ripulire le conversazioni tra la Cantone e i quattro amici, da tempo indicati come possibili responsabili della divulgazione del video. La Procura di Napoli ora è alla caccia di un esperto informatico che si è occupato della pulizia, della quale si è appreso dopo che lo smartphone della ragazza è stato sbloccato.

La novità emerge dall'invito a comparire notificato pochi giorni fa a Sergio Di Palo, il fidanzato della ragazza suicida, formalmente indagato per calunnia e per aver indotto Tiziana a firmare una denuncia nella quale si indicavano i nomi di quattro persone a cui era stato spedito il porno amatoriale. Gli investigatori ora vogliono far luce sugli ultimi giorni di vita di Tiziana e sulle ragioni che hanno spinto lo spazzino del web ad agire: il fidanzato di Tiziana diede a questo interlocutore la password del profilo Facebook della ragazza, proprio per eliminare i "contatti pregressi" con i quattro uomini poi indicati nella denuncia sporta in Procura proprio da Tiziana.

Facevano prostituire una 26enne disabile In cella i due mostri: padre e fidanzato

Facevano prostituire una 26enne disabile. In cella i due mostri: padre e fidanzato



Una ragazza di 26 anni originaria di Spoleto, affetta da un grave deficit cognitivo, era costretta a prostituirsi dal padre e da un ragazzo rumeno, di cui era innamorata. I due sono in carcere per sfruttamento della prostituzione e violenza sessuale. Anche un terzo uomo, il titolare di un hotel di Spoleto che permetteva gli incontri nel suo albergo, è stato raggiunto da una misura cautelare con l'obbligo di firma. Chiusa la struttura ricettiva. L'inchiesta era partita nel mese di agosto perché la giovane era stata notata salire a bordo di automobili di uomini. Il romeno aveva messo su un sito online, un giro di circa 80 clienti, che consegnavano al padre i contanti per la prestazione. La ragazza è stata portata in una struttura protetta.

Fornero, la gaffe clamorosa sugli esodati Italiani brutalizzati: "Si aspettano che..."

Fornero, gaffe clamorosa sugli esodati. Con questa frase umilia gli italiani



Secondo Elsa Fornero, ex ministro del Lavoro, gli italiani si "aspettano sempre che, appena fatta la riforma, subito si crei lavoro, ma servono invece periodi più lunghi perché se ne dispieghino gli effetti". Lunghi quanto? Cinque anni bastano? Perché la sua riforma è datata dicembre 2011 e la disoccupazione ancora cresce. Un effetto immediato però c'è stato: qualcuno ricorda gli esodati?