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mercoledì 8 febbraio 2017

L'HANNO MESSO AL MURO A casa Renzi quel giorno Dago fa i nomi / Guarda

Dagospia: il giorno dopo il referendum Boschi e Lotti a Pontassieve a implorare Renzi di non mollare



Certo, si era messo lui nella scomoda posizione di dover levare le tende se fosse stato il "No" a vincere. Anche per non replicare quel modello di "vecchia politica" da lui tanto spesso deprecato: quello di chi dice una cosa e poi non la fa. O fa l'esatto contrario. Così, la sera tardi dello scorso 4 dicembre, a urne "ancora calde", Matteo Renzi era andato davanti alle telecamere per annunciare che di lì a poco avrebbe lasciato Palazzo Chigi e la guida del governo a qualcun altro. La frittata era fatta. Eppure, rivela oggi il sito di news e gossip dagospia.com, il giorno seguente a Pontassieve, dove renzi ha la casa e vive con la famiglia, ci fu una vera e propria processione di renziani. Tutti a chiedere al leader di ripensarci, di non fare quel fatidico passo indietro. "Non te lo chiede nemmeno la sinistra del Pd" avrebbero spiegato Boschi, Lotti e altri del cosiddetto (e oggi un po' appassito) "giglio magico". Lui niente. E così ci siamo trovati con Gentiloni.

Sarkozy, la sua caduta definitiva Clamoroso: cos'ha deciso il giudice

Spese per le presidenziali 2012: Nicholas Sarkozy rinviato a giudizio



Il giudice istruttore francese Serge  Tournaire ha disposto il rinvio a giudizio dell’ex presidente Nicolas Sarkozy ed altri 13 protagonisti dell’inchiesta sulle spese della  campagna elettorale durante le presidenziali 2012, legata a quella  sulle false fatture della società Bygmalion. La procura accusa Sarkozy di aver superato il massimo autorizzato di spesa nella campagna per la sua rielezione, persa con la sconfitta subita per mano di François  Hollande. L’Ump di Sarkozy, ora ribattezzato ’Les Républicains’, avrebbe coperto spese di campagna elettorale con fatture false per non superare il limite di 22,5 milioni di euro. Sarkozy ha sempre preso le distanze  dalle accuse contestategli. L’ex presidente è stato sconfitto alle  recenti primarie della destra in vista delle prossime presidenziali vinte da François Fillon, a sua volta travolto ora da uno scandalo per presunti impieghi fittizi alla moglie e ai figli.

Napoli, prevenzione e conoscenza contro la violenza sulle donne

Napoli, prevenzione e conoscenza contro la violenza sulle donne



Alessandra Gallo


NAPOLI - "Il tema della violenza di genere è purtroppo sempre di maggiore attualità. Bisogna insistere sulla prevenzione e sull'educazione, soprattutto nelle scuole, affinché si possa portare avanti una vera e propria cultura al rispetto delle donne". Lo ha detto Alessandra Gallo, presidente dell’Associazione Formatime, presentando il forum “Da donna a donna - Violenza di genere e prevenzione”, che si terrà giovedì 9 febbraio alle ore 17 nella sala conferenze del Pan di Napoli (Palazzo Roccella - via dei Mille, 60).

Alla manifestazione parteciperanno Chiara Marciani, assessore alla Formazione e Pari Opportunità della Regione Campania; Alessandra Clemente, assessore ai Giovani del Comune di Napoli; Daniela Villani, assessore alle Pari Opportunità del Comune di Napoli; Gaetano Daniele, assessore alla Cultura del Comune di Napoli; Michele Schiano Di Visconti, consigliere della Regione Campania; Alberto Capuano, giudice del Tribunale di Napoli; Michele Spina, dirigente della Polizia di Stato; Libera Cesino, presidente sportello “Libera dalla violenza”; Antonella Formicola, criminologa investigativa; Ottavio Lucarelli, presidente Ordine dei giornalisti Campania; Marino D’Amore, prof. Università Ludes; Anna Borrasi, esperta processi formativi; Rosaria Cataletto, psicologa criminologa; giornalisti Emilio Orlando e Massimo Mangiapelo.

Glicemia alta e colesterolo: nemici del cuore!


Chi ha la glicemia alta e colesterolo in eccesso è 3 volte più esposto al rischio di morire a causa di una... 

L'Istituto superiore di sanità (Iss) presenta la nuova organizzazione

L'Istituto superiore di sanità (Iss) presenta la nuova organizzazione



di Matilde Scuderi


Walter Ricciardi
Presidente Iss

Nuova squadra e nuova organizzazione per l'Istituto superiore di sanità (Iss): a presentare il nuovo assetto sono Walter Ricciardi e Lino Del Favero, rispettivamente presidente e direttore generale dell'Iss, che hanno illustrato le numerose novità introdotte quest'anno all'interno del più grande istituto di sanità pubblica a livello europeo. L'area tecnica-operativa è stata riorganizzata nel rispetto della storia e dell’identità dell'Iss ma vedrà nuove competenze, espresse in sei dipartimenti, sedici centri nazionali, due centri di riferimento e un organismo notificato : accanto alle attività tradizionali di studio e ricerca, controllo e sorveglianza in materie come neuroscienze, malattie infettive, sicurezza alimentare, oncologia, ambiente o malattie cardiovascolari sono stati creati un centro di valutazione delle tecnologie sanitarie, uno per quelle innovative in sanità pubblica, un centro nazionale per l’eccellenza clinica, la qualità e la sicurezza delle cure, uno per la telemedicina, in modo da fornire indicazioni per supportare le scelte di ciò che è realmente efficace evitando sprechi e dispersioni di energie umane e finanziarie. Grande attenzione alla prevenzione con un centro interamente dedicato alla promozione della salute e un altro alle dipendenze patologiche. “Abbiamo disegnato un istituto coerente con la sua missione principale di tutelare la salute pubblica - dichiara Ricciardi - valorizzando le alte competenze di cui dispone, capaci di produrre in un anno oltre 12mila interventi tra controlli, valutazioni, pareri e ispezioni. Ma il nuovo istituto sarà in grado anche di investire sempre più risorse nella ricerca poiché è in crescita la previsione del finanziamento di progetti di ricerca scientifici: a fonte del finanziamento di 30 milioni di euro ottenuto lo scorso anno le entrate previste per il 2017 ammontano a circa 35 milioni. Questa è una delle nostre priorità perché è una ricerca pensata per tradursi in diagnosi e cura, a diventare tecnologia e a rappresentare uno strumento competitivo per la crescita economica del Paese”.

La ristrutturazione, pur sommando nuove competenze, è riuscita a eliminare molti duplicati. C’è stata una forte contrazione dei reparti che da 123 sono diventati 50 distribuiti in tutte le nuove strutture, aggregati secondo un disegno complesso ma coerente di funzioni trasversali. “Per conciliare la missione dell’Iss alla sostenibilità economica - afferma Del Favero - serviva una macchina più efficiente e più snella. Il nostro modello permetterà un recupero in termini di costi/benefici di circa due milioni l’anno, una cifra che reinvestiremo in salute, a vantaggio dei cittadini”. In questo nuovo contesto, l’Istituto, che nel 2016 ha gestito ben 119 progetti internazionali, riceverà per il 2017 circa 35 milioni di euro finanziamento per progetti di ricerca nazionali e internazionali. Per sfruttare al meglio tutte le possibilità di finanziamento delle attività di ricerca, l’Istituto si è dotato di un grant office che assisterà i ricercatori nel reperimento dei bandi di ricerca e supporterà i percorsi di brevettazione e di tutela della proprietà intellettuale. Fino ad oggi sono circa 78 i brevetti in possesso dell’Iss di cui 53 in condivisione con altri enti di ricerca e riguardano tecnologie per malattie infettive, tecnologie oncologiche, vaccinali o nuovi biomarker diagnostici. Se le attività di ricerca, controllo e sorveglianza rappresentano il cuore dell’attività dell’Istituto, sarà più marcata anche l’attenzione alla comunicazione e ai canali di dialogo e di informazione con gli utenti per promuovere la conoscenza medico-scientifica su aspetti fondamentali della salute pubblica. Rafforzati e presenti sui social network, i telefoni verdi dell’Iss rispondono a tutti coloro che hanno bisogno di un orientamento, si pensi al fumo e alle malattie a trasmissione sessuale che nell’ultimo anno hanno evaso dalle 500 alle 1000 chiamate al mese per indirizzare i cittadini su queste tematiche e anche il telefono verde patologie rare evade ogni mese oltre cento richieste di orientamento soprattutto da pazienti e famiglie ma non mancano richieste d’aiuto anche da parte degli stessi operatori sanitari.

SANREMO CROZZA DA FAR PENA L'attacco sui soldi di Salvini E i suoi? Quel gesto volgare

Crozza da far pena. L'attacco sui soldi a Salvini. E i suoi? Il gesto volgare



Maurizio Crozza ha confermato le grandi attese sul suo intervento a Sanremo. Il comico genovese dopo qualche battuta di circostanza sulla sua paura di tornare sul palco dell'Ariston - che in passato non lo aveva trattato benissimo - si è lanciato nella solita satira senza controindicazioni (per lui). Sforna l'imitazione di Matteo Renzi e gioca con Carlo Conti - amico nella realtà dell'ex premier - e Maria De Filippi che come lui starebbero facendo un grande inciucio in stile Patto del Nazareno: "Occhio però perché a me non è andata benissimo". E via così con battute sulla faccia triste di Renzi al supermercato... il bersaglio però è fin troppo facile, visto che ormai il segretario del Pd non è più a Palazzo Chigi, la solita satira indolore.

Sempre per andare sul sicuro con un repertorio ben consolidato, Crozza ha preso di mira Matteo Salvini, pretendendo dal segretario della Lega Nord di versare il suo stipendio di europarlamentare interamente per le popolazioni terremotate. Ma è quando si pensa al suo cachet, il comico non usa mezzi termini: "Io sono di Genova, lavorare gratis? Tiè". E tanti saluti con il gesto dell'ombrello.

Di Maio, l'attacco feroce contro i giornali Ecco tutta la lista delle firme più odiate

La crociata di Di Maio contro i giornalisti. Ecco la lista delle firme più odiate



Conto il Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio è sicuro che ci sia in atto una "campagna diffamatoria che deve finire. Vi chiedo di reagire - ha scritto su Facebook - Dobbiamo raccontare a tutti i nostri successi ottenuti nelle città che governiamo". La battaglia dell'aspirante premier grillino contro i giornalisti non graditi al suo Movimento è ripartita con la consegna di una lettera indirizzata all'Ordine dei giornalisti che cita una serie di firme della carta stampata italiana e i loro relativi articoli. Pezzi pubblicati quasi tutti il 3 febbraio e naturalmente dedicati alle vicende della giunta di Roma guidata da Virginia Raggi.

Nell'elenco dei cattivi, Di Maio ha inserito Emiliano Fittipaldi dell'Espresso, Florenza Sarzanini del Corriere della sera, Carlo Bonini di Repubblica, Alessandro Sallusti direttore del Giornale, Elana Polidori del Quotidiano nazionale, Valentina Errante e Sara Menafra del Messaggero, Edoardo Izzo della Stampa, Ilaria Sacchettoni del Corriere.

SCANDALO COOP ROSSE Gli affari sui profughi gay Ecco quanti soldi incassano

Affare coop rosse: fa soldi con i rifugiati gay


di Caterina Maniaci



Un appartamento per immigrati omossessuali e transgender. In fuga dalle persecuzioni da Paesi che puniscono, brutalmente, l'omosessualità come un reato. Succede a Modena. Un appartamento messo a disposizione dalla cooperativa Caleidos e da Arcigay.

Sono in aumento, infatti, i richiedenti asilo Lgbt. Ultimamente però per ottenere lo status di rifugiati in molti si dichiarano gay e dicono di provenire da uno dei tanti Paesi islamici (africani o mediorientali) dove si applica la shaaria che prevede il carcere o addirittura la pena capitale per gli omosessuali. E con lo status di rifugiato non si può essere «respinti».

La notizia dell'imminente apertura di questa casa-rifugio - che dovrebbe ospitare sei persone, stranieri ma anche italiani - ha generato dibattiti e polemiche. Ne ha parlato la stampa locale, ne ha trattato ampiamente il quotidiano online La nuova bussola quotidiana. Che spiega che in realtà «il numero dei richiedenti asilo riconosciuti omosessuali perseguitati è insignificante. È soltanto un modo per costruire permessi ad hoc. Come dimostra il caso del Gambia dove il dittatore non c'è più, ma continuano ad arrivare richiedenti». E presenta la testimonianza di un membro di una commissione territoriale.

Di diverso avviso l'assessore alle Pari opportunità del Comune di Modena Andrea Bosi, che difende le recenti iniziative legate al mondo Lgbt. «Il progetto dell' appartamento per ospitare i richiedenti asilo Lgbt e offrire loro un rifugio sicuro, proposto da Arcigay e Caleidos», ha spiegato, «è una bella e utile idea che nasce in un terreno cittadino che potremmo definire "ben seminato". Un luogo come questo, nel quale sentirsi protetti, è quanto mai necessario per persone che, in quanto rifugiati, già si trovano in una difficile condizione di vulnerabilità, accresciuta dall'avere un orientamento omosessuale o dall'essere transgender, e questo non solo nel Paese dal quale provengono ma anche qui da noi».

Secondo Antonio Platis, consigliere provinciale e capogruppo di Forza Italia nell' Area Nord, invece l'iniziativa è «quantomeno originale» e desta molte perplessità. Perchè, spiega Platis a Libero, «le liste d' attesa per l'edilizia popolare esplodono, mentre le famiglie fanno sempre più fatica ad arrivare a fine mese, mentre gli italiani si sento discriminati rispetto ai nuovi migranti, a Modena si ha il tempo e i fondi di aprire un appartamento per tutelare i migranti omosessuali, lesbiche e trans che hanno chiesto asilo». Le priorità, insomma dovrebbero essere altre. Altre le emergenze, anche nel territorio modenese, dove la ricostruzione, dopo i terribili danni del terremoto del 2012, va a rilento. Mancano i fondi, si dichiara.

Ma i fondi si sono trovati per i profughi e in particolare per questa nuova iniziativa. «Anche senza finanziamenti diretti, è evidente come i contributi pubblici per la cooperativa Caleidos rappresentino la principale forma di finanziamento. Basti pensare che la proroga del contratto di gestione dei 1.051 migranti sottoscritto dalla Prefettura di Modena per i soli mesi di gennaio e febbraio è pari a 2.020.000 euro». Platis cita poi il verbale della Prefettura di Modena in cui si formalizza l'Accordo quadro «finalizzato alla sottoscrizione di convenzioni per l'espletamento del Servizio di accoglienza di cittadini stranieri, compresi quelli già ospitati presso i centri della provincia, che verranno loro affidati e la gestione dei servizi connessi (1° aprile 2016 - 31 dicembre 2016)».

E la società «provvisoriamente aggiudicataria» risulta proprio la Caleidos Cooperativa Sociale Onlus. Per un importo presunto complessivo di 9.259.250,00 euro. Il tutto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale italiana. Cifre non indifferenti, come si può notare. In ogni caso, proprio per fare una totale chiarezza sul tema, conclude Platis, «solleciterò un'interrogazione a livello comunale, provinciale e regionale».