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mercoledì 8 febbraio 2017

Raggi, nuovo record: indagata due volte I guai per la promozione dell'amichetto

Raggi, nuovo record: indagata due volte. I guai per la promozione dell'amichetto



È fissato per oggi l’interrogatorio a Salvatore Romeo indagato per abuso d’ufficio nella vicenda della sua nomina a capo della segreteria politica del Campidoglio. Il reato ipotizzato è in concorso con Virginia Raggi, perché Romeo venne nominato dalla sindaca. Salgono così a due le indagini per abuso d’ufficio a carico di Raggi, già coinvolta nell’inchiesta legata alla nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele, a capo del dipartimento Turismo (nella quale risponde anche dell’accusa di falso in atto pubblico).

Romeo è atteso oggi, con il suo legale, davanti al procuratore aggiunto Paolo Ielo e al pm Francesco Dall’Olio, ma non è escluso che l’atto istruttorio slitti a giovedì o venerdì. Ancora prima delle verifiche effettuate dalla procura, la nomina di Romeo era stata criticata, l’estate scorsa, dall’allora capo di gabinetto Carla Raineri che dopo le dimissioni, in polemica con la sindaca, presentò un esposto dal quale partì l’indagine della procura sulle nomine capitoline.

Inoltre Romeo presentò alla sindaca quel Raffaele Marra divenuto capo del personale del Comune prima di finire in carcere, lo scorso 16 dicembre. E, sempre Romeo, nel gennaio del 2016 intestò a Virginia Raggi le due polizze sulla vita, del valore complessivo di 33mila euro, che pur non avendo implicazioni di carattere penale, hanno scatenato nell’ultima settimana un’ondata di polemiche sulla giunta capitolina.

Nell’esposto presentato lo scorso 26 settembre da Raineri, si legge in merito alla nomina di Romeo: «Illustrai al sindaco che doveva ritenersi impossibile per un dipendente assunto a tempo indeterminato ricorrere all’istituto dell’aspettativa, per poi essere assunto dal medesimo ente con contratto a tempo determinato e la invitai a revocare la delibera». Raineri aggiunge di aver spiegato a Raggi «che un siffatto comportamento avrebbe potuto configurare un’ipotesi di abuso di ufficio, laddove un tale meccanismo fosse stato posto in essere allo scopo di attribuire al dipendente un vantaggio economico altrimenti non conseguibile».

La nomina a capo della segreteria politica, arrivata per Romeo nell’estate del 2016, di fatto gli triplicò lo stipendio: da 39 mila euro lordi l’anno, a 110 mila, scesi successivamente a 93 mila dopo l’intervento dell’Autorità nazionale anticorruzione.

Mentre la sindaca ribadisce quotidianamente di essere determinata ad andare avanti, e di avere la fiducia del Movimento, le grane giudiziarie di Palazzo Senatorio sembrano non avere termine e a finire indagato è proprio quel Salvatore Romeo che, dopo l’arresto di Marra e la notizia dell’indagine su alcune delle principali nomine effettuate da Raggi, si era dimesso da militante fedele, per non creare problemi alla sindaca.

Era il dicembre scorso, da allora il nome di Romeo non è mai sparito dalle cronache politiche e giudiziarie fino a quando, il 2 gennaio, nel pomeriggio dell’interrogatorio fiume alla prima cittadina si è appreso delle polizze vita che le ha intestato sette mesi prima di diventare il suo braccio destro in Campidoglio: Raggi si dice ’sconvoltà, «non ne sapevo nulla», afferma prima davanti ai pm e poi davanti alle telecamere. La vicenda, sottolinea chi indaga, non ha implicazioni penali e i soldi investiti in assicurazioni da Romeo sono i suoi risparmi. Ma ancora non è dato sapere per quale motivo l’ex capo della segreteria politica del Campidoglio avesse scelto la sua futura ’datrice di lavorò per intestare le sue polizze qualche mese prima di assumere la prestigiosa, e molto ben retribuita, carica. Anche di questo si parlerà nell’interrogatorio.

martedì 7 febbraio 2017

DAMMI LA PROSTITUTA. IO... Prefetto, l'enorme guaio porno Come "ripagava" gli immigrati

Savona, il prefetto che chiedeva prostitute in cambio di permessi di soggiorno



Pioggia di accuse per il viceprefetto di Savona, Andrea Santonaso, che si sarebbe reso colpevole di corruzione, peculato, rivelazione di segreti d'ufficio e favoreggiamento della prostituzione e dell'immigrazione clandestina. Ma non finisce qui, come riporta Il Giornale, pare che il prefetto abbia accettato mazzette, favori, interventi di liposuzione, cene gratis e assunzioni nelle Coop. Uno scandalo sul quale indagano i magistrati della Questura e la Prefettura di Savona.

Chiara Venturi, il pm che ha dato il via all'inchiesta, ha portato alla custodia cautelare e all'arresto rispettivamente l'ispettore di polizia Roberto Tesio e il marocchino Adel Salah, punto di riferimento nella comunità dei migranti. Questi due sono stati il punto di partenza da cui si sono diramate le indagini. Poco dopo infatti altri quattro arresti: il viceprefetto già citato, il direttore amministrativo Carlo Della Vecchia, l'albanese Antonyel Dibra e Graziella di Salvo; questi ultimi due gestivano una casa di appuntamenti e un giro di prostitute con il consenso e la protezione di Santonaso.

In un fascicolo di 319 pagine redatto dagli investigatori sono stati ricostruiti tutti i favori richiesti dai funzionari statali, che in totale sono risultati 19. In cambio dei favori il viceprefetto snelliva alcune pratiche burocratiche tra cui permessi di soggiorno, rilascio di porto d'armi e passaporti; addirittura si è registrato un cambiamento di cognome in cambio di un intervento di liposuzione, oppure una carrozzeria nuova in cambio di qualche punto della patente.

"Raggi cretina, totale depensante" Grillo sputtanato: la registrazione

Vittorio Sgarbi a La Zanzara: "Ho registrato la telefonata in cui Beppe Grillo dava della cretina a Virginia Raggi"


di Andrea Tempestini



La pietra tombale su Virginia Raggi? La mette Vittorio Sgarbi, che consegna a Giuseppe Cruciani e a La Zanzara di Radio 24 una clamorosa rivelazione. "Una volta eravamo con Parenzo e abbiamo chiamato Grillo insieme. Abbiamo registrato la telefonata, lo abbiamo fatto apposta. Grillo ha detto: guarda, Vittorio, dobbiamo difendere la Raggi ma è una depensante, una totale depensante. Dunque - riprende Sgarbi - Grillo è in totale malafede". Ma non è tutto. "La telefonata - prosegue Sgarbi - è avvenuta poco prima dell'ultimo editto sugli indagati, quando ha capito che se cade la Raggi cade tutto. E ancora, mi ha detto: Vittorio, è una cretina assoluta, è il modello perfetto per quello che io voglio al potere". David Parenzo inizialmente ha confermato l'esistenza della chiamata ("Certo, certo, ricordo"), per poi "ridimensionare" la questione fino a dubitare dell'esistenza della telefonata. Una telefonata che però, a quanto risulta a Libero, ci sarebbe.

Vissani, lo chef che insegna ai medici che 'Gusto è salute’!

Vissani, lo chef che insegna ai medici che 'Gusto è salute’! 


di Matilde Scuderi



Un nuovo video-format dal titolo 'Il Gusto è Salute', abbinato al corso Formazione a distanza (Fad) lanciato in questi giorni dal provider di Educazione continua in medicina (Ecm) 2506 Sanità in-Formazione in partnership con Consulcesi club si propone di educare ad una cucina a prova di allergie e intolleranze senza dover però rinunciare al gusto. Il titolo del corso è: 'Celiachia, gluten sensitivity ed intolleranza al lattosio - Gusto è salute', già on line sul sito www.corsi-ecm-fad.it. Protagonista del format lo chef Gianfranco Vissani "Ho scelto di partecipare a questo progetto perché è importante diffondere la consapevolezza di quanto il cibo sia cambiato nel corso degli anni" spiega il maestro dell’alta cucina, sottolineando come prodotti semplici quali farina, zucchero e latte nascondano potenziali insidie, e quanto il numero di persone affette da allergie e intolleranze alimentari sia in costante crescita nel nostro paese e ricorda che in Italia sono estremamente preoccupanti le percentuali che riguardano la celiachia e l'intolleranza al lattosio: i celiaci sono aumentati di oltre il 15 per cento in soli due anni, secondo l’ultima relazione sulla celiachia consegnata dal ministero della salute al parlamento e pubblicata sul sito web del dicastero, inoltre, sono in costante, preoccupante crescita i casi di gluten sensitivity. Otto adulti su dieci sono intolleranti al lattosio: lo ha dimostrato una ricerca condotta dalla dottoressa Serena Missori, specialista in endocrinologia, diabetologia e nutrizione, su persone dai 20 ai 55 anni sottoposte al test del Dna utilizzando il tampone buccale. Ed è proprio Missori, responsabile scientifica del corso 'Celiachia, gluten sensitivity ed intolleranza al lattosio - Gusto è salute', a mettersi alla prova con padelle e fornelli per proporre ricette gourmet all’insegna del piacere del palato e del benessere; il tutto con il prezioso aiuto dello chef Vissani, incaricato di trasformare in gustosa realtà le indicazioni alimentari dell’esperta con piatti all’apparenza di difficile preparazione, ma ricchi di spunti salutari. "Anche il medico stesso deve imparare a proporre ai propri pazienti un modo alternativo di fare la spesa, di cucinare, di combinare gli ingredienti, affinché sia conservato il gusto nel mangiare ma sia anche conservata la salute - sottolinea Missori - Troppo spesso, infatti, i camici bianchi "si limitano a dire 'non mangiare questo’ o ‘non mangiare quello’, ‘questi sono gli alimenti consentiti’. Poi il paziente torna a casa e non sa come mettere insieme gli alimenti consentiti e magari si ritrova a mangiare sempre le stesse cose, si annoia, per poi tornare alle vecchie e cattive abitudini", spiega la nutrizionista. Sogliola al cocco e fettuccine di lepre, con l’olio di cocco che attiva il metabolismo e tiene basso l’indice glicemico. Il tutto abbinato ai gamberi bianchi marinati, ideali per una linea perfetta, grazie all’utilizzo del pepe che stimola l’organismo a bruciare un maggior numero di calorie. Il millefoglie di riso soffiato con porcini e mousse di arancia senapata all’olio di oliva, grazie a un pizzico di cannella, allevia il senso di fame e riduce la glicemia. E, per finire, barretta di fondente puro al rosmarino con stratificazione di olio e gabbia di lamponi: un piatto ideale prima dello sport perché dà energia senza appesantire, con l’apporto di antiossidanti che assicurano protezione cardio-vascolare, utile a ridurre l’insulino-resistenza grazie ai frutti di bosco. Il corso è composto da 3 video-lezioni incentrate su celiachia, gluten sensitivity e intolleranza al lattosio, illustrandone diagnosi, sintomi e manifestazioni cliniche. Previsto anche un questionario finale che accerta la comprensione dei contenuti e assegna 3 crediti formativi ECM. 'Celiachia, gluten sensitivity ed intolleranza al lattosio - Gusto è salute' si aggiunge all’ampio catalogo di oltre 120 corsi FAD offerti dal provider ECM 2506 Sanità in-Formazione inaugurando un nuovo format 'seriale' che si va ad aggiungere alla esclusiva dei film formazione, un palinsesto di corti e lungometraggi che hanno già riscosso un enorme successo tra i camici bianchi con pellicole selezionate in prestigiosi festival cinematografici. 

Intolleranza al lattosio i 5 campanelli d'allarme

1. Dolore e crampi addominali

2. Gonfiore e tensione intestinale

3. Aumento peristalsi

4. Meteorismo

5. Frequente diarrea

Sensibilità al glutine i 5 campanelli d'allarme

1. Dolore addominale

2. Nausea e vomito

3. Affaticamento e crampi muscolari e/o articolari

4. Frequenti mal di testa

5. Mucosa della lingua arrossata e tumefatta

Come seguire una vita sana contro l’iperglicemia

Come seguire una vita sana contro l’iperglicemia




Vita sana contro l’iperglicemia


Spesso l’iperglicemia - uno dei segni principali del diabete - è associata ad alterazioni dei livelli di colesterolo. Questa situazione mette in serio pericolo il cuore e le arterie. Il diabete, infatti, è un importante fattore di rischio cardiovascolare, e troppo colesterolo nel sangue - soprattutto del tipo “cattivo” - favorisce la formazione di placche aterosclerotiche. Per combattere questi problemi è fondamentale seguire uno stile di vita salutare.

L'importanza delle buone abitudini

Sia che il nemico da combattere sia la glicemia sia che si tratti del colesterolo, è importante fare attenzione a ciò che si porta a tavola. I principi da seguire sono fondamentalmente quelli validi per chiunque voglia mantenersi in salute: mangiare molta frutta e verdura, assumere carboidrati da fonti ricche di fibre (come i cereali integrali e i legumi) e alternare il consumo di carne (meglio se magra, come il pollo) a quello del pesce, dei latticini e delle uova.

Come condimenti è bene preferire gli oli di origine vegetale (ottimo l’extravergine d’oliva) ai grassi di origine animale, come il burro ricco di grassi saturi. Questi ultimi, presenti anche nella carne rossa e nelle carni processate, nelle uova e nei latticini, non dovrebbero mai superare il 10% delle calorie quotidiane, mentre i grassi trans, presenti ad esempio in alcune margarine, dovrebbero essere messi al bando. Per quanto riguarda il colesterolo, il diabete e la presenza di problemi cardiovascolari impongono di non superare i 200 mg al giorno. Anche il sale è da limitare: meglio non assumerne più di 5 grammi al giorno.

L'importanza dell'attività fisica

Glicemia alta e colesterolo si combattono però anche con l’attività fisica. Infatti l’esercizio fisico migliora la sensibilità all’insulina e promuove l’uso del glucosio. L’attività migliore è quella di tipo aerobico di intensità moderata, la stessa che aiuta anche ad aumentare il colesterolo buono. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda a tutti gli adulti in buona salute di praticarne almeno 150 minuti alla settimana. Per sapere qual è il livello di esercizio più adatto al proprio caso è bene rivolgersi al proprio medico.

Sarà lo stesso medico a dirvi se la situazione rende necessario assumere dei farmaci. Per abbassare il colesterolo potrebbero essere prescritte delle statine, mentre per controllare la glicemia potrebbe essere necessario assumere ipoglicemizzanti o insulina. Anche in caso di trattamento farmacologico resta però importante agire sullo stile di vita, seguendo un’alimentazione adeguata, garantendosi un’attività fisica regolare e adottando abitudini salutari come non fumare e limitare il consumo di alcolici.

Ci sono novità sui tumori maligni: “La chiave nel movimento cellulare”

Ci sono novità sui tumori maligni: “La chiave nel movimento cellulare”


di Matilde Scuderi



Studiare il movimento cellulare può aiutare a capire i meccanismi di propagazione delle metastasi, cellule tumorali che riescono a staccarsi dal tumore originario e dare origine ad altri tumori in differenti sedi dell'organismo. Sono la principale causa di morte di pazienti affetti da cancro maligno: le cellule si spostano in gruppo, secondo una modalità collettiva coordinata, come una folla che si accalca nell’angusto tunnel di una stazione di metropolitana nell’ora di punta e riesce a transitare in modo fluido solo se confluisce in un flusso di corrente compatto e ordinato. È questa la strategia di movimento principale nella formazione dei tessuti durante lo sviluppo dell’embrione così come nell’organismo adulto. Durante questo processo le cellule passano dallo stato liquido a solido e viceversa a seconda dalla necessità, transizione necessaria per sviluppare, solidificandosi ad esempio, la proprietà cellulare di barriera tra l'esterno e l’interno in un tessuto o, al contrario, acquisendo uno stato fluido per permettere a un tessuto di rimodellarsi, come nel caso di riparazione delle ferite. Mentre diventando solido un tessuto diventa immobile e refrattario allo sviluppo di tumori, transitare allo stato fluido ne facilita la plasticità, che in situazioni patologiche può essere sfruttata per facilitarne la disseminazione come nella metastatizzazione dei tumori solidi, i più diffusi nell’essere umano. Pressoché tutti i tessuti epiteliali e i tumori solidi si spostano difatti in modo collettivo, ottenendo così maggiore efficacia nell’invadere l’organismo attraverso tessuti interstiziali e nell’ingenerare quindi tumori a distanza. Le leggi che governano il movimento multicellulare e la transizione tra stato solido e liquido sono ancora scarsamente conosciute, così come lo sono le basi molecolari e biochimiche che le controllano.

Uno studio pubblicato in questi giorni su Nature materials a cura di Giorgio Scita, responsabile dell'unità di ricerca 'Meccanismi di migrazione delle cellule tumorali' presso l'Istituto Fondazione italiana per la ricerca sul cancro di oncologia molecolare (Ifom) e professore all'Università di Milano, e di Roberto Cerbino, professore di Fisica applicata sempre nell’Ateneo milanese, ha segnato un passo avanti nella comprensione di questi meccanismi, grazie ad un approccio di ricerca integrato tra biologia e fisica dei materiali. “Nel corso degli ultimi anni - spiega Scita - è emerso come lo sviluppo di un tumore sia caratterizzato oltre che da alterazioni genetiche anche da complesse e dinamiche interazioni fisiche che le cellule tumorali stabiliscono tra di loro e con il tessuto circostante. Le forze che tengono unite le singole cellule per muoversi in modo coordinato, come le cellule comunicano tra di loro, come passano dallo stato solido a liquido e viceversa sono aspetti altrettanto importanti ma ancora oscuri, che stiamo cercando di chiarire grazie all’aiuto dei colleghi fisici”. Per comprendere le dinamiche comportamentali delle cellule all’interno di un tessuto epiteliale, il team di Cerbino lo ha trattato come fosse un materiale costituito da particelle inerti. “Ad una bassa densità – spiega Cerbino - le particelle si spostano inizialmente in modo disordinato e caotico, con una mobilita fluida, molto simile a quella delle molecole dell’acqua. Aumentando la densità, il grado di libertà di ciascuna particella è limitato e il sistema va incontro a una transizione che in fisica è propria di un liquido che diventa vetroso e solido a seguito di un raffreddamento repentino”.

Per interpretare il comportamento delle cellule, che inerti però non sono, i fisici dei materiali hanno utilizzato un modello bidimensionale in cui le cellule sono trattate come dei poligoni irregolari e in cui la loro interazione viene determinata dalla forma che adottano, a sua volta descritta da parametri semplici come il perimetro e l’area di ognuna. “Nel modello sviluppato - continua Cerbino - abbiamo integrato questa descrizione geometrica, con un meccanismo in grado di riprodurre la capacità che le cellule manifestano in particolari condizioni patologiche di migrare collettivamente, ovvero di orientare in modo coerente e su larga scala la direzione di movimento di ogni singola cellula rispetto alla propria vicina. Si tratta di un meccanismo di feedback del tutto simile a quello che spiega il moto collettivo degli stormi di uccelli o del movimento delle folle in situazioni di emergenza. I nostri risultati suggeriscono che, sorprendentemente, quando una particolare proteina è presente in modo superiore al dovuto, questo meccanismo geometrico agisce in modo molto efficiente favorendo moti cellulari collettivi”.

La proteina in questione è la rab5a - un regolatore essenziale del processo di endocitosi preposto all’introduzione di sostanze all’interno della cellula - e i ricercatori di Ifom hanno fatto in parallelo delle indagini a livello cellulare per riprodurre l'alterazione tipica dei tumori. I biologi hanno ingegnerizzato cellule di ghiandola mammaria in modo da elevare il livello di questa proteina, che è tipicamente molto espressa nei tumori più aggressivi della mammella. Sorprendentemente, questa semplice manipolazione è stata sufficiente a 'risvegliare' la motilità di una popolazione cellulare andata incontro a solidificazione e a permettere l’acquisizione di movimenti collettivi fluidi e scorrevoli. Applicando tecniche di analisi proprie dei materiali inerti nonché sensori fluorescenti alle cellule in cui è espresso rab5a, è stato inoltre monitorato in tempo reale sia il movimento collettivo che il cambiamento di forma cellullare. Combinando, infine, specifici sensori dell’interazione tra una cellula e l’altra e tecniche di micro-fabbricazione è stato possibile misurare in diretta durante l’acquisizione di moti collettivi le forze esercitate nel gruppo per muoversi efficientemente in modo coordinato nella stessa direzione. “Con tecnologie di microscopia ottica ed elettronica - illustra Scita - abbiamo potuto osservare che un tessuto che dal punto di vista cinetico era silente e immobile si sveglia in modo da generare nella massa cellulare delle correnti vorticose, rendendo il moto cellulare di nuovo fluido e scorrevole ma allo stesso tempo coordinato”. Si tratta dello stesso meccanismo che può verificarsi in una massa tumorale quando origina metastasi: pur essendo iperproliferante, e pertanto solida, questa può acquisire modalità fluide di movimento nel corso del suo sviluppo, per esempio se si altera uno dei regolatori dell’endocitosi come quello che abbiamo identificato, rab5a. Se un tessuto è più fluido riuscirà a passare in spazi interstiziali con più efficienza. E’ quello che può avvenire in tumori: più fluidi sono, più metastatizzano.

“È il primo passo - conclude Scita - per definire strategie al fine di interferire con questo processo e in ultima analisi cercare di controllare la capacità di disseminazione di tumori. I prossimi passi sperimentali saranno nella direzione di validare i meccanismi identificati in sistemi complessi in tre dimensioni, per mimare in maniera più fedele possibile la crescita e la capacita invasiva di tumori solidi e individuare quindi i fattori molecolari che regolano modalità di migrazione collettiva e dimostrare la possibilità di utilizzarli come nuovi target diagnostici o terapeutici”. I risultati di questa ricerca non sarebbero stati possibili senza il sostegno fondamentale dell’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc), dello European research council e del ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (Miur).

Prof, ma cosa fa? La porno-follia: prima di insegnare all'università, mette questa foto qua... Esagerata / Guarda

Chiara Ferragni, la follia americana: lato B devastante




Un nude look ardito, un lato B degno della Grande Mela. Quando si parla di comunicazione, Chiara Ferragni detta legge. La trend setter più famosa di Instagram sbarca a New York e si prepara alla "lectio magistralis" alla Harvard Business School pubblicando sul social una propria foto di spalle decisamente ammiccante.