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lunedì 6 febbraio 2017

UN SOGNO TERRIFICANTE La figlia si schianta e muore La madre: "La notte prima..."

Guidonia, la madre di una delle vittime: "Lo avevo sognato la notte precedente"



Un sogno bruttissimo. Tragico, premonitore. È quello che ha fatto la madre di uno dei quattro ragazzi morti nel fatale sorpasso alla periferia di Roma, dove sono morti quattro diciottenni. La signora Elsa, la notte prima, aveva sognato la sua Ambra. Oggi la donna compie 40 anni, il compleanno più triste della sua vita. Quando il marito l'ha chiamata per dare la notizia che la figlia era morta, lei era già in preda al panico. "Stavo piangendo perché sognavo che Ambra e Jessica si erano improvvisamente allontanate da me", racconta, "che erano sparite. Ambra correva verso un'autostrada e io mi disperavo perché non la vedevo più e tutte quelle macchine erano pericolose". Lo riporta il Messaggero.

Elsa, arrivata alla caserma di Tivoli, è stremata. Cerca di stare in piedi. Dice che aveva visto in sogno anche i poliziotti. "Ambra e Jessica erano indivisibili e io ho sognato che prendevo la macchina per accompagnare mia figlia dall' estetista, a Roma.

Che passavamo a prendere anche Jessica. Una volta arrivate, scendiamo e facciamo per entrare in un posto". Prosegue mamma Elsa: "Ma davanti si è parato un poliziotto, con la divisa. Signora qua non è l' estetista, è per altre cose, non può passare. In quel momento Jessica spariva alla mia vista e pure Ambra si allontanava verso quella strada piena di macchine. Non le trovavo più, non riuscivo a raggiungerle e allora sono scoppiata in lacrime per l' angoscia". Un racconto che fa gelare il sangue nelle vene di chi lo ascolta.

L'ombra del trappolone contro la Raggi: su chi indavaga "quello dell'alta finanza"

Chat Marra-Romeo: "Senti quello dell'alta finanza per indagare su Paola Muraro"



"Ho buttato giù le possibili assunzioni negli uffici di diretta collaborazione indicando gli importi". Questo il messaggio indirizzato lo scorso giugno, a notte fonda, da Raffaele Marra, da lì a poco vicecapo di gabinetto di Virginia Raggi, a Salvatore Romeo. Insomma, dall'inchiesta emerge la piena sintonia tra Marra e Romeo, già in tempi non sospetti: perseguono i loro obiettivi, non necessariamente coincidenti con quelli della Raggi.

Tra i due lo scambio di messaggi è continuo, anche nel cuore della notte. Si arriva poi al momento della corsa elettorale. Romeo, poco dopo aver intestato la polizza alla Raggi, come sottolinea La Stampa scrive a Marra: "Il candidato sindaco del M5s è Virginia Raggi. E adesso inizia il bello". E dopo il ballottaggio, Virginia iniziano a parlare di poltrone. Scrive Marra a Romeo: "Il Dipartimento servizi scolastici e educativi è compromesso. Tu penserai che la Turchi è stata fatta fuori? Invece no. Complimenti".

I due, per inciso, non apprezzano neppure la difesa dell'assessora Paola Muraro, voluta dalla Raggi. Scrive ancora Romeo a Marra, che è ex ufficiale della GdF: "Chiedi al tuo amico della Finanza di indagare sulla Muraro". L'intento due è chiaro: conservare la loro influenza sulla sindaca e, dunque, sulla gestione del Campidoglio. Ma non tutto andrà come previsto: loro due saranno costretti a lasciare prima di Natale gli incarichi, mentre la Raggi resisterà. Nonostante il misterioso "amico della Finanza".

Così il doppio euro ci farà fallire Horror: che cosa accadrà all'Italia

Doppio euro, debito e import più cari: perché all'Italia non conviene



di Ugo Bertone



Ancora una volta, con il piglio del capo, Angela Merkel ha spiazzato i partner europei. L’Europa a più velocità? Si può fare, ha detto in contraddizione con quanto sostenuto fino alla vigilia dai difensori della moneta unica (compreso Mario Draghi). Anzi, facciamola al più presto perché «non tutti parteciperanno ai prossimi anni dell’integrazione europea». E così Frau Angela, consapevole che per certe operazioni la rapidità è essenziale, propone che «questa nuova Europa» potrebbe veder la luce nella dichiarazione finale del prossimo vertice di Roma.

Ma quali caratteristiche dovrà avere la «nuova Europa»? I nodi sono tanti, ma è evidente che il cuore del problema sta nel futuro dell’euro. La moneta unica, con la sua rigidità, si è rivelata una trappola per le economie più deboli, bisognose di apporti di capitali dall’estero. Oppure, a pensar male, è stata strutturata fin troppo bene dagli architetti della Bundesbank: l’euro, più debole del marco, ha consentito alla Germania di prosperare in maniera ottimale a vantaggio del suo export sui mercati internazionali (come accusa Peter Navarro, consigliere economico di Donald Trump) senza subir troppi danni dalla concorrenza del resto di Eurolandia, ormai inglobata nel gioco del made in Germany. È assai dubbio, in sostanza, che una svalutazione dell’euro del Sud rispetto a Berlino, anche se sostanziosa, possa portare benefici durevoli a Italia o Spagna.

Rispetto alla fine degli anni Novanta, la struttura dell’economia è cambiata in maniera sostanziale: le aziende tedesche hanno ormai affidato all’esterno le lavorazioni meno sofisticate conservando la leadership in quelle a più alto valore aggiunto. Per queste ragioni è assai dubbio che convenga accogliere il consiglio del Nobel Joseph Stiglitz, pensando all’adozione delle due monete: l’euro del Mediterraneo e quello dell’area del marco. In teoria la formula ha senso: un po’ perché esiste il precedente storico del «serpentone» monetario, un po’ perché le due monete, fluttuando dentro bande di oscillazione concordate, potrebbero favorire il riequilibrio delle bilance commerciali, oggi clamorosamente a favore dell’export tedesco. Ma la formula, che poteva funzionare prima del boom della globalizzazione, oggi sembra inefficace, se non dannosa.

La crisi italiana non deriva dal deficit della bilancia commerciale, che gode di discreta salute (in buona parte perché l’economia viaggia a velocità frenata) ma semmai dalla deflazione imposta dalle regole dell’Unione alla tedesca. In questo contesto, il passaggio ad una moneta di «serie B» rischia di essere una nuova trappola: la novità, da sola, comporterebbe un aumento secco del debito in valuta forte a partire dai mutui. Oltre ad un aumento durevole dello spread sul bond tedesco e un maggior costo delle importazioni (anche di semilavorati). Il vantaggio per una parte della società italiana, in pratica limitato solo a chi vende all’estero, sarebbe perciò pagato a caro prezzo dal Paese, se ci limitassimo ad una svalutazione una tantum senza incidere sui rapporti di forza dentro l’Unione europea.

Per sbloccare la situazione, la «nuova Europa» dovrebbe procedere ad una vera unione bancaria, mutualizzare il debito e destinare gli eurobond ad un effettivo piano di sviluppo utilizzandoli per realizzare un piano di investimenti pubblici molto maggiore di quelli attuali. Ovvero, quello che la Merkel non intende né vuole fare. La mossa della Cancelliera è dettata da evidenti difficoltà elettorali all’interno, di fronte ad un’opinione pubblica che chiede «meno» Europa perché ostile alla politica di espansione monetaria della Bce che ha inciso sui rendimenti delle polizze vita e sugli altri strumenti cui sono agganciati i rendimenti delle pensioni. E all’esterno, dove la Germania deve fronteggiare il pressing della amministrazione Trump che minaccia forti dazi a carico dell’auto tedesca negli Usa.

In questa cornice (senza dimenticare la Brexit) la proposta di Frau Merkel ha il sapore di una ritirata tattica: la «nuova Europa» riduce sì gli impegni dell’Europa «periferica», ma senza concedere assolutamente nulla. Meglio, a questo punto, riguadagnare la piena sovranità monetaria con una lira nuova di zecca. A quel punto, ma solo a quel punto, si potrà ragionare di un nuovo sepentone.

Sla: "Maggiore aspettativa di vita e prevenire sono i nostri obiettivi"

Sla: "Maggiore aspettativa di vita e prevenire sono i nostri obiettivi"


di Matilde Scuderi


A sinistra il Prof. Giuseppe Lauria

Forse qualcosa sta per cambiare per i pazienti malati di sclerosi laterale amiotrofica (Sla) e per i soggetti che presentano il rischio di svilupparla a causa della presenza della patologia in famiglia: se fino ad oggi poco o nulla poteva essere fatto in merito a cura e prevenzione della Sla, un progetto di ricerca si propone di cambiare radicalmente la situazione. "Il nostro progetto Translating molecular mechanisms into amyotrophic lateral sclerosis risk and patient’s well-being (Trans-als) che riguarda appunto la Sla, coinvolge un network di 19 centri clinici e 7 laboratori di neuroscienze di istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, centri nazionali di ricerca, oltre a centri neurologici ospedalieri ed universitari lombardi ed al laboratorio di nanotecnologia dei materiali del Politecnico di Milano - dice Giuseppe Lauria, direttore del dipartimento gestionale di neuroscienze cliniche della Fondazione istituto neurologico Carlo Besta di Milano - Puntiamo ad identificare meccanismi patogenetici la cui modulazione possa prevenire l’esordio e rallentare la progressione della Sla. Coniughiamo ricerche di laboratorio a valutazioni cliniche”. Il progetto è uno dei quattro 'vincitori' per i quali sono stati stanziati in totale 15 milioni di euro da parte della Fondazione regionale per la ricerca biomedica in collaborazione con Fondazione Cariplo. Un’occasione di grande importanza per rendere la regione Lombardia un hub strategico per la ricerca sulla Sla a livello internazionale. Il progetto vuole identificare nuovi meccanismi cellulari e molecolari alla base della variabilità individuale di presentazione e decorso della malattia, con l’obiettivo di scoprire quali siano i più importanti fattori di rischio ed in che modo essi siano modificabili. La Sla è una malattia neurodegenerativa che colpisce i motoneuroni, conducendo alla paralisi della muscolatura che controlla movimento, deglutizione, fonazione e respirazione e che non ha ad oggi una terapia efficace. In Italia si contano circa 5mila malati di Sla; l’aspettativa di vita dopo la diagnosi è in media di 3-5 anni. Il numero di pazienti in Lombardia è sui mille casi. Il progetto aggrega un team di esperti a livello internazionale in discipline complementari come ricerca clinica, neuroscienze, genetica e nanotecnologie. I risultati verranno verificati e validati in pazienti affetti da Sla ed in familiari con rischio genetico di svilupparla. Pazienti e familiari a rischio saranno sottoposti ad estensive indagini neurologiche, neurofisiologiche, neuropsicologiche e neuroradiologiche, in cui risultati saranno integrati con quelli dell’analisi molecolare condotta mediante il sequenziamento di oltre 80 geni malattia e, in gruppi selezionati, dell’intero esoma. Il progetto permetterà inoltre di sviluppare nuovi strumenti di supporto alle attività di ricerca sulla Sla, tra cui un database elettronico per la registrazione anonima e sicura dei dati clinici, genetici ed laboratorio dei pazienti, linee guida per la consulenza genetica e biobanche per campioni biologici derivati da pazienti e modelli animali.

Se il golf è sinonimo di solidarietà 18 buche a favore di ‘sostegno 70’

Se il golf è sinonimo di solidarietà 18 buche a favore di ‘sostegno 70’


di Martina Bossi



Dopo il grande successo delle scorse edizioni, grazie alla solidarietà di golfisti, campi da golf e prestigiosissimi partner extra settore, scende ancora una volta in campo, da sabato 18 febbraio fino al 10 settembre 2017, il circuito golfistico denominato ‘LO SWING AL SERVIZIO DELLA RICERCA’. Un progetto dedicato a tutti gli sportivi appassionati di golf, dove 18 tra i maggiori Golf Club italiani ospiteranno altrettante tappe del torneo che conta tra i suoi partner Air Mauritius, Bevande Futuriste e la collaborazione di PROMO PREZIOSI. Parte delle iscrizioni ai tornei sono devolute a favore di 'SOSTEGNO 70 ONLUS' con sede  presso l’Unità Operativa di Pediatria Ospedale San Raffaele. Sostegno 70 Onlus (70 è il valore glicemico ideale di una persona sana) è l'associazione fondata nel 2001 da un gruppo di genitori di piccoli pazienti, affetti da queste patologie, che ha la sede presso l'Unità Operativa di Pediatria all'Ospedale San Raffaele, la cui equipe è diretta dal dottor Graziano Barera. L’Iperplasia Surrenalica Congenita (Sag) è una malattia ereditaria pediatrica che colpisce entrambi i sessi, causata da un difetto enzimatico che riguarda la sintesi degli ormoni prodotti dalle ghiandole surrenali.

La consueta annuale iniziativa è volta a finanziare il progetto di ricerca Sag e Diabete Mellito tipo 1 per arrivare in tempi brevi a migliorare le attuali terapie e la vita dei piccoli pazienti affetti da queste patologie. Il ricavato del Trofeo permetterà di far progredire i progetti di ricerca e migliorare così la cura e quindi la vita di bambini ed adolescenti affetti. Le terapie, continuative ed impegnative, richiedono la somministrazione di farmaci salva-vita, più volte al giorno ed il sostegno economico contribuisce ad assicurare un insieme di preziosi servizi. Le attività di 'Sostegno 70' comprendono, oltre la ricerca scientifica, anche una serie di incontri formativi e di supporto psicologico, inclusi i progetti educativi, come i campi scuola. Ogni singola competizione si svolgerà sulla distanza di 18 buche stableford con due categorie : 1° e 2°  netto di categoria - 1° Lordo - 1° Lady - 1° Senior. L’iscrizione al torneo si potrà effettuare direttamente presso ogni circolo.

Info e organizzazione tecnica: Eufemia Dinardo – 349 4201541

Questa prof di 28 anni faceva sesso con l'alunno di 17: arrestata. Occhio, spuntano le foto: roba erotica / Guarda

Stati Uniti, la professoressa Haeli Noelle Wey rischia il carcere: lei 28 anni, faceva sesso con l'alunno di 17



Un'altra storia di sesso tra professoresse e alunni, ancora dagli Stati Uniti. Questa volta la protagonista si chiama Haeli Noelle Wey, ha 28 anni, e ha ammesso di essersi macchiata dei reati che le contestavano: ora sarà un giudice a decidere della sua vita. Insegnante di matematica alla Westlake High School di Austin, in Texas, è accusata di aver circuito e di aver fatto sesso con due studenti 17enni per mesi. Poi è stata smascherata e la vicenda è finita in tribunale. Tutta colpa di una chat, scoperta da un altro studente, che ha poi spifferato tutto al preside della scuola, che a sua volta ha avvertito le famiglie dei ragazzini "circuiti". La Wey è stata licenziata ed è finita in manette nell'ottobre 2015: in Texas è consentito fare sesso con minori anche di 17 anni, ma la legge vieta che gli insegnanti possano avere rapporti sessuali con gli studenti. Il procuratore ha chiesto 10 anni di libertà vigilata per Haeli, che dunque, nel migliore dei casi, potrebbe anche evitare il carcere.

Occhio al ministro, si fa un partito. Due big già con lui: addio Gentiloni

Occhio al ministro, si fa un partito. Terremoto politico: due big con lui



Quando si è sparsa la notizia che il ministro tecnico Carlo Calenda avrebbe intenzione di mettere in piedi un suo movimento politico - diciamo pure un partito - l'elenco degli interessati si è subito affollato. L'ex ministro montiano, oggi titolare del dicastero per lo Sviluppo economico del governo Gentiloni, non è riuscito a suscitare interesse solo tra qualche peones alla ricerca di un approdo per il prossimo turno elettorale. Con lui si potrebbe aggregare una delle più larghe aggregazioni di centro che la politica italiana abbia conosciuto negli ultimi anni.

I primi segnali, riporta il Giornale, sono arrivati da due nomi noti del Partito democratico, prima Matteo Richetti che ha condiviso l'intervista di Calenda al Corriere della sera ribadendo quanto ne abbia "profonda stima e considerazione". Poi c'è stato il compagno di partito Massimo Mucchetti che ha definito il ministro "una risorsa per il Paese". Ma il colpaccio di Calenda nel partito renziano sarebbe l'alleanza con Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania. Dietro l'operazione napoletana ci sarebbe il parlamentare Giovanni Palladino, già Scelta Civica, che con Calenda ha promosso l'associazione di Montezemolo Italia Futura.

Pancakes gustosi ma leggeri


Da oggi puoi mangiare tutti i pancakes che vuoi con questa ricetta sana e leggera e piena di gusto! 
La calamita Calenda starebbe attirando però altri pezzi da novanta della politica italiana. Avrebbe già incassato la benedizione di Pier Ferdinando Casini e la curiosità di Angelino Alfano. Propio il ministro degli Esteri avrebbe confidato ai suoi: "Calenda è il naturale federatore dei moderati". E non manca interesse anche nel centrodestra, per esempio in Forza Italia con Gaetano Quagliariello, anche se tra le fila dei dirigenti forzisti non si parla ancora apertamente del ministro. Anche per fargli un favore, vista la fine fatta dagli ultimi papabili leader dei moderati affacciatisi negli ultimi anni.