Visualizzazioni totali

giovedì 26 gennaio 2017

Corso per giornalisti Unamsi e Ugis “In questo modo nascono i farmaci”

Corso per giornalisti Unamsi e Ugis “In questo modo nascono i farmaci”


di Martina Bossi



‘Come nasce un farmaco: i rischi delle informazioni fai-da-te. Dalla sperimentazione animale alla farmacovigilanza’ è il titolo del corso di Formazione professionale continua (Fpc) per giornalisti organizzato da dall’Unione Nazionale Medico Scientifica d'Informazione (Unamsi) insieme all’Unione dei Giornalisti Scientifici Italiani (Ugis) che celebra quest'anno i suoi cinquant'anni di attività. L'incontro, che ha fatto registrare la partecipazione di oltre cento giornalisti di quotidiani, periodici, web e televisioni, si è svolto presso il Centro congressi della Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche (Fast) di Milano. Dopo il saluto introduttivo di Giovanni Caprara, presidente Ugis, il presidente Unamsi Francesco Brancati ha motivato la scelta del tema: “In Italia abbiamo gravi difetti di conoscenza e informazione scientifica. La medicina basata sull'evidenza e il rigore, propri degli studi scientifici, sono spesso ignorati. Teorie non provate e spesso senza fondamento oggettivo, opinioni di improvvisati stregoni e di pseudo-esperti, che commentano tutto e il contrario di tutto, corrono in Rete e diventano spesso virali. Così la falsa informazione finisce spesso per danneggiare la salute pubblica. E' necessario, quindi, fare chiarezza e dare ai giornalisti, strumenti seri e ineccepibili per valutare correttamente le notizie scientifiche e di salute. I media sono in prima linea. E oggi più che mai, devono difendere la salute nostra e dei nostri figli, offrendo al pubblico informazioni corrette e verificate. Stop quindi alle bufale e ai falsi allarmismi”.

Silvio Garattini, fondatore e direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche ‘Mario Negri’, ha parlato di ricerca di base, metodo scientifico e sperimentazione pre-clinica del farmaco. “Contrastare la sperimentazione in vivo è anti-scientifico - ha detto il ricercatore - La sperimentazione animale è ancora necessaria e comunque viene limitata allo stretto necessario. Purtroppo, se gli animali non sono dei buoni modelli dell'uomo, ancora meno lo sono le cellule coltivate in vitro”. La situazione italiana in rapporto alla direttiva europea sulla sperimentazione animale è stata illustrata da Giuliano Grignaschi, segretario generale Research4Life. Giovanni Apolone, direttore scientifico dell'Istituto Tumori di Milano ha parlato di sperimentazione clinica, precisando che oggi anche l'iter che prevede l'inseguirsi delle tre fasi di sperimentazione clinica vede nuovi 'disegni adattativi' che prevedono l'interazione di fasi diverse per arrivare prima al farmaco e con minor dispendio. Domenico Di Giorgio dell'AIFa ha spiegato come avviene la registrazione di un farmaco e i compiti della farmacovigilanza, ma ha anche parlato della vigilanza dell'AIFa sul crimine farmaceutico, come il furto di medicinali negli ospedali da parte di bande criminali che li rivendono poi all'estero.

La seconda parte dell'incontro, con l'intervento di giornalisti scientifici esperti come Adriana Bazzi, Franco Marchetti, Luigi Ripamonti, Danilo Ruggeri e Francesco Brancati, ha considerato e commentato alcuni eclatanti casi di cronaca: Stamina, Di Bella, guru senza prove, la bufala su vaccini e autismo, farmaci micidiali e farmaci immortali, ma anche la tendenza di oggi a 'riposizionare' farmaci noti per curare malattie diverse da quelle per cui sono stati progettati, risparmiando tempo e denaro. La Sezione provinciale di Milano della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) ha distribuito per l'occasione il nuovo numero della rivista ‘ControCancro’, che contiene un servizio giornalistico sugli stessi temi trattati dal seminario.

Mal di schiena e dolore neuropatico l’ossicodone/naloxone è 'promosso'

Mal di schiena e dolore neuropatico  l’ossicodone/naloxone è 'promosso'


di Eugenia Sermonti



Buone notizie per chi soffre di lombalgia cronica, una tra le più comuni e invalidanti condizioni dolorose, che colpisce quasi 1 adulto su 4 e che nel 20-35% dei casi può presentare una componente neuropatica, dovuta alla compressione o lesione di un nervo, che rende particolarmente difficile la gestione del problema, richiedendo un approccio specifico con terapie in grado di agire su un dolore più intenso e di natura più complessa: lo studio ‘real life’ OXYNTA, condotto su 261 pazienti con mal di schiena cronico associato a componente neuropatica e pubblicato di recente sul Journal of Pain Research, ha confrontato il profilo rischio/beneficio dell’associazione ossicodone/naloxone e di tapentadolo in situazioni di pratica clinica quotidiana. I risultati hanno evidenziato un’efficacia analgesica e una qualità di vita significativamente superiori con ossicodone/naloxone, a fronte di un profilo di tollerabilità sovrapponibile. Spesso la lombalgia risulta sotto-trattata o curata in modo inadeguato, sia per la difficoltà nell’individuare la causa scatenante sia per il ricorso a farmaci analgesici inappropriati, inefficaci sul dolore severo o gravati da importanti effetti collaterali. Nella scelta della terapia, è necessario tener conto della possibile presenza di una componente neuropatica, che si manifesta nel 20-35% dei mal di schiena cronici di origine non nota, provocando un dolore ancor più elevato, diffuso e bruciante.

“La lombalgia costituisce uno dei motivi più frequenti di ricorso al medico di medicina generale e determina da un minimo di 3,5 prestazioni a settimana a 2 visite al giorno - dichiara Silvestro Scotti, segretario generale nazionale FIMMG - Se in molti casi può esserci, nella prima fase, una forma infiammatoria che giustifica l’uso per breve tempo di FANS o COXIB, in presenza di una componente neuropatica la terapia deve rapidamente orientarsi verso altri farmaci. Gli analgesici oppioidi sono stati a lungo ghettizzati a un utilizzo nel solo dolore da cancro. Negli ultimi anni, grazie alle semplificazioni introdotte dalla Legge 38 e a una maggiore cultura in materia, è cresciuta la fiducia verso questi farmaci da parte dei medici di famiglia, complice anche la disponibilità di nuove formulazioni, più maneggevoli e meglio tollerate, come l’associazione che unisce all’ossicodone il suo antagonista naloxone. Il loro impiego sta aumentando anche nel dolore non neoplastico - aggiunge Scotti - tuttavia siamo lontani dai livelli di altri Paesi europei. È necessario che il medico di medicina generale si faccia carico di un’adeguata informazione al paziente, per renderlo consapevole del valore terapeutico degli oppioidi, aiutandolo a superare quei timori infondati che ancora permangono e favoriscono il ricorso a una rischiosa automedicazione con i FANS. Lo studio OXYNTA sicuramente apre interessanti prospettive per il trattamento della lombalgia cronica, perché svolto in ‘real life’, su una casistica di pazienti sovrapponibile a quella tipica di un ambulatorio di medicina generale”.

Lo studio di confronto non interventistico OXYNTA è stato condotto per 12 settimane in condizioni di vita ‘reale’ su 261 pazienti di età 20-71 anni, inseriti nel German Pain Registry e affetti da lombalgia cronica con componente neuropatica e dolore moderato-severo, che non avevano tratto beneficio o avevano avuto effetti collaterali da precedenti trattamenti con altri analgesici. Sono stati randomizzati in cieco 128 pazienti al trattamento con ossicodone-naloxone e 133 hanno ricevuto tapentadolo. L’endopoint primario prevedeva una valutazione combinata di 6 parametri: 3 relativi all’efficacia (miglioramento del 30% del dolore, della disabilità e della qualità di vita) e 3 relativi alla tollerabilità (assenza di eventi avversi a livello del sistema nervoso centrale, no abbandono della terapia per effetti collaterali e funzionalità intestinale nella norma). Ossicodone/naloxone ha raggiunto l’endpoint primario combinato, dimostrandosi superiore a tapentadolo (39,8% contro 25,6%), con un incremento del 55,5% nel tasso di risposta dei pazienti. Questi risultati sono riconducibili alla sua maggiore attività analgesica, che ha consentito di ottenere miglioramenti più significativi sul dolore, la disabilità e la qualità di vita. I profili di tollerabilità dei due farmaci sono stati sostanzialmente sovrapponibili. La superiorità dell’associazione si è confermata anche nelle forme di dolore misto (neuropatico + nocicettivo), con un 42,7% di responder contro il 19,1% di tapentadolo, ed è cresciuta ulteriormente, adottando criteri di risposta più restrittivi (miglioramento dei parametri di efficacia pari al 50% o al 70%) rispetto all’endpoint primario.

“Nella gestione della lombalgia, un adeguato sollievo dal dolore è fondamentale per poter intraprendere un precoce ed efficace programma riabilitativo - spiega Stefano Masiero, ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa, Università degli Studi di Padova - La ricerca scientifica è sempre più rivolta all’identificazione di molecole che permettano un controllo soddisfacente della sintomatologia dolorosa, garantendo al contempo un buon profilo di sicurezza. Ne è un esempio lo studio tedesco OXYNTA, che ha confrontato l’efficacia analgesica e la tollerabilità di due farmaci della classe degli oppioidi nel trattamento della lombalgia cronica con componente neuropatica. I pazienti con questa problematica presentano elevato dolore, solitamente poco responsivo alle cure tradizionali, frequentemente causa di disabilità importanti e peggioramento della qualità di vita; per tali motivi, spesso è necessario ricorrere a terapie con oppioidi, molecole dotate di un ottimo effetto analgesico ma che talvolta hanno effetti collaterali - come stipsi, nausea o sonnolenza - che ne riducono l’utilizzo nella pratica clinica. I risultati dello studio - continua Masiero - hanno evidenziato che l’associazione ossicodone/naloxone non solo si è dimostrata non inferiore a tapentadolo e ben tollerata ma ha avuto un’efficacia analgesica superiore per quanto riguarda il miglioramento del dolore, della disabilità ad esso correlata e della qualità di vita. L’auspicio è che questi dati contribuiscano in futuro a ridurre abitudini prescrittive poco corrette e l’abuso di farmaci, soprattutto FANS, talvolta responsabili di serie complicanze, come quelle gastroenteriche o cardiovascolari”.

“La lombalgia cronica in generale e, ancor più, quella che presenta una componente neuropatica, è una patologia molto invalidante, oltre che complessa da gestire - commenta Amedeo Soldi, Medical Director Mundipharma Pharmaceuticals – È dunque fondamentale poter offrire ai pazienti soluzioni terapeutiche che siano efficaci contro il dolore e, al tempo stesso, ben tollerate. L’impegno di Mundipharma va da sempre in questa direzione. Lo studio di confronto ‘real life’ OXYNTA, particolarmente significativo perché condotto in condizioni di pratica clinica routinaria, ha dimostrato che l’associazione ossicodone/naloxone, grazie al suo buon profilo di tollerabilità e alla sua efficacia superiore a tapentadolo, può rappresentare un’importante arma a disposizione dei clinici per contrastare il mal di schiena, anche quando ha un’origine neuropatica o mista, consentendo un significativo miglioramento della qualità di vita”.

Hotel Rigopiano, "il sindaco sputtanato" La prova che lo incastra / Guarda

Le prove che smentiscono il sindaco di Farindola: sapeva dell'allerta meteo



L'avviso dell'allerta meteo? È arrivato direttamente sul cellulare del sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta. Eppure, il diretto interessato affermava di non aver letto nulla. Si parla della tragedia del Rigopiano e di quella maledetta turbina che non è mai arrivata e che, forse, avrebbe potuto liberare la strada dai metri di neve e favorire i soccorsi. La prova che il primo cittadino era al corrente della bufera nel giorno precedente alla tragedia la fornisce Il Tempo: sta nell'elenco degli indirizzi email e delle utenze telefoniche (nelle foto) alle quali la Protezione civile regionale aveva girato la comunicazione.

Eppure, sempre a Il Tempo, Lacchetta aveva dichiarato di non aver ricevuto alcun bollettino via fax o pec, perché il municipio era isolato a causa di problemi sulla linea elettrica. Un caso intricato, tanto che il file audio dell'intervista del quotidiano romano è stato acquisito dalla Procura di Pescara che indaga per omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Come si vede dalle immagini, l'avviso di condizioni meteorologiche avverse era stato diramato il 17 gennaio e valeva per le successive 24-36 ore: era stato spedito all'indirizzo "sindaco@comune.farindola.pe.gov.it e su tre numeri di cellulare, tra i quali quello del sindaco e altri due dipendenti comunali.

Alfano e Renzi, qui si mette male La frase con cui gela l'ex premier

Angelino Alfano: "Nessuna fretta di andare al voto e nessuna melina"



"C'è lo spazio per omogeneizzare i sistemi elettorali senza fare melina. Il tema della data del voto è nelle mani del presidente della Repubblica al quale noi ci affidiamo". Il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, in una intervista al Messaggero, commenta la sentenza della Consulta sull'Italicum e di fatto prende le distanze da Matteo Renzi che vuole andare al voto al più presto: "Stanno nascendo in queste ore due partiti. Quello della melina, rappresentato da chi usa la legge elettorale come pretesto per andare avanti. E quello della fretta, rappresentato da chi dice: pur di andare al voto, andiamoci anche con due sistemi differenti. Io guido il partito del buon senso".

Secondo il leader del Nuovo centrodestra invece per armonizzare la legge serve che "l'Italicum modificato dalla Consulta si applichi anche al Senato con due sole aggiunte. Si introduca un premio di governabilità per la coalizione prima classificata, anche se essa non raggiunge il 40 per cento. E si introduca, su indicazione della Consulta, un meccanismo di opzione per chi è eletto in più collegi, al fine di evitare il sorteggio".

Immigrati e islamici, il piano definitivo Che cosa li costringerà a fare Minniti

Minniti: "Islam, sermoni in italiano e albo degli imam. Immigrati, a lavorare"



Il pugno di ferro di Marco Minniti, il ministro dell'Interno che sta conquistando l'Italia. "Più si è severi con gli irregolari, più è possibile l'integrazione", ha spiegato ai presidenti delle Regioni. Lavora, il ministro, alla macchina delle espulsione che il Viminale sta mettendo a punto, 18 centri di rimpatri da aprire in altrettante regioni.

E ancora, Minniti lavora ad accordi di riammissione coi Paesi d'origine dei migranti per raddoppiare in tempi brevi il numero di espulsioni. Ma non è tutto, il ministro lavora anche sul fronte-islam. Due i punti all'ordine del giorno: sermoni in Italiano e un albo degli imam. Due punti sui quali si vocifera da tempo ma sui quali, ora, anche il Viminale ora avrebbe deciso di muoversi. Ora, l'obiettivo di Minniti, è stringere un accordo con il mondo islamico.

Infine, il titolare degli Interni ha spiegato che in attesa dello status di rifugiato, i migranti potranno essere impiegati in lavori socialmente utili. Minniti ha poi precisato che "mentre è provato il transito dai porti e dagli aeroporti italiani di estremisti coinvolti nel conflitto siro-iracheno, non trova riscontro la circostanza che i centri di accoglieza siano stati utilzzati come rifugi per compiere attentati terroristici".

GRILLO BRUTALIZZA RAGGI "Mani nei capelli, piangeva" Come la ha fatta crollare

Grillo, la violenta telefonata a Raggi: lei piange con le mani nei capelli




Indagata, stravolta, accerchiata. Il futuro di Virginia Raggi, la sindaca di Roma che non ha mai fatto la sindaca, pare segnato. Non solo perché già il suo volto porta i segni della battaglia, ma soprattutto perché il M5s pare averla abbandonata. "Sono tranquilla - dice -. Ho rispettato le procedure. Risponderò a tutte le domande che la Procura mi vorrà fare". Ma la sua tranquillità è soltanto spiattellata in favor di stampa. Le cose vanno male. Anzi malissimo. E se questo non bastasse, ci si mette anche una furibonda telefonata ricevuta da Beppe Grillo, di cui dà conto il Corriere della Sera. Anche il comico, infatti, s'incazza. Luigi Di Maio ne sa qualcosa. E ora ne sa qualcosa anche Virginia.

Secondo quanto si legge sul Corsera, la Raggi, quando ha ricevuto la telefonata nel grande capo nelle ultime ore, è riuscita a dire soltanto "ciao". Il punto è che Grillo e Casaleggio si aspettavano solo l'accusa di abuso d'ufficio. Quella di falso che si è aggiunta non se la aspettavano. E poi ci sono i WhatsApp con Raffaele Marra, che potrebbero compromettere ulteriormente la situazione. E Grillo lo sa. E al telefono urla. La chiamata si chiude con un urlo che buca il cellulare: "Mi hai ingannatooooo!". La Raggi, si legge, aveva gli occhi lucidi. Non riusciva a staccare il cellulare dall'orecchio, con l'altra mano si teneva i capelli, disperata, secondo il racconto fornito dalla fonte a Fabrizio Roncone.

Una situazione grottesca, quella in cui si trova la Raggi e il M5s. Il punto è che ora le soluzioni più semplici (auto-sospendersi, toglierle il simbolo) per il M5s non sono praticabili. La sentenza della Consulta fa intravedere la possibilità del voto a giugno, dunque al M5s conviene non alzare altra polvere. E la Raggi dunque continua a stare lì. A non fare nulla, ad arrovellarsi e ad incassare la rabbia di un Grillo mai così furente.

Caserta: Parte "l'Open Day" all'Istituto Comprensivo Pietro Giannone / Video

Caserta: "Open Day" Sabato 28 Gennaio 2017 ore 10.00 Istituto Comprensivo "Pietro Giannone" Via Roma 69




L’Open Day, promosso dalla Compagnia delle Opere Educative, è un’opportunità promozionale e formativa offerta a tutte le scuole per sostenere l’attività degli Enti gestori nella promozione delle iscrizioni.

È espressamente rivolto a chi utilizza l’Open Day come strumento di contatto nel periodo in cui la domanda da parte delle famiglie è più alta (da novembre a gennaio), cioè quando i genitori vagliano le diverse proposte didattiche, formative ed economiche per iscrivere i propri figli a scuola.

Attraverso la diffusione di un’immagine comune, su strumenti tradizionali e digitali, ogni scuola (che liberamente aderisce) sceglierà di rafforzare la propria comunicazione “dicendo” che fa parte di un sistema di scuole che, pur con caratteristiche, carismi e identità differenti, operano insieme per affermare, attraverso la propria esperienza educativa e didattica, un bene “in azione” per la crescita della persona.

La diffusione della campagna promozionale potrà divenire occasione di confronto con soggetti locali diversi, ma soprattutto darà la possibilità di aprirsi maggiormente al proprio territorio di riferimento per offrire a più famiglie possibili risposte di qualità ai bisogni educativi e scolastici emergenti.

A questo proposito anche l'Istituto Comprensivo "Pietro Giannone" di Via Roma, apre il suo programma con i saluti alle ore 10.00 della Dirigente Dott.ssa Maria Bianco.