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venerdì 30 dicembre 2016

Il guru: "L'Europa finirà nel 2017" Il nome, chi la manderà ko

Il politologo francese Dominique Moisi: "Se nel 2017 vincerà Marine Le Pen, l'Europa sarà finita"



Ora, l'analisi è di quelle da prender con le pinze, perchè viene sì da uno dei più autorevoli intellettuali di Francia, Dominique Moisi. Il quale però ammette di "non aver capito che Donald Trump poteva diventare presidente degli Stati Uniti". Moisi, che è intervistato dal quotidiano "Il Messaggero" nella sua casa in pieno centro a Parigi, deve però aver fatto tesoro di quanto accaduto dall'altra parte dell'oceano Atlantico appena un mese e mezzo fa. Perchè il punto focale della sua chiacchierata arriva quando guarda in casa propria, alle elezioni presidenziali francesi che si terranno nella primavera del 2017: "Il 2017 - spiega - sarà l'anno della Francia e le elezioni francesi l'evento politicamente più importante del Vecchio Continente. E se dovesse vincere Marine Le Pen, l'Europa sarà finita. Certo, ad oggi io non credo che vincerà lei. Anche se potrei sbagliarmi di nuovo".

Laura Boldrini candidata premier Retroscena: per chi scende in campo

Laura Boldrini candidata premier di Giuliano Pisapia



L'ipotesi viene definita dal Corriere della Sera come "più che una suggestione". E' quella che vedrebbe l'attuale presidente della Camera Laura Boldrini candidata premier. A lanciarla nell'agone politico vero e proprio sarebbe il "campo progressista" al quale ormai da mesi sta alacremente lavorando l'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Il quale ha lasciato intendere di non voler correre in prima persona, ma di volersi ritagliare il ruolo di "king maker", ovvero di regista di una nuova forza politica che più da sinistra si alleerebbe al Pd alle prossime elezioni.

E nell'entourage dell'ex primo cittadino il nome che circola per le primarie di coalizione è proprio quello di Laura Boldrini, che dunque potrebbe sfidare Matteo Renzi per la leadership della sinistra in vista delle prossime elezioni politiche. Sempre stando al quotidiano di via Solferino, l'ipotesi avrebbe anche il favore dello stesso Renzi che, volendo una competizione vera in grado di richiamare l'attenzione e l'entusiasmo del popolo della sinistra vorrebbe proprio nomi come quello della presidente della camera da sfidare alle prossime primarie.

Renzi a casa senza stipendio ma... Sta per incassare un bel gruzzolo

Arriva l'anticipo del suo libro: Renzi incassa decine di migliaia di euro



Certo, problemi economici, nell'immediato, non ne avrebbe. Ma è vero che Matteo Renzi da tre settimane è "a spasso": senza lavoro, senza stipendio, senza un vitalizio. Lui stesso, su Facebook tra il serio e il faceto qualche giorno fa aveva scritto: "Torno semplice cittadino e non ho un paracadute". La moglie Agnese ha lo stipendio di maestra, che ora è l'unica fonte d'entrata famigliare.

Vero che a Renzi basterebbe schioccare le dita per trasformarsi in conferenziere e guadagnare (con l'eloquio che si ritrova) decine di migliaia di euro a discorso, sull'esempio di altri ex leader di governo come Bill Clinton e Tony Blair. Ma quelli, appunto, sono "ex" sul serio. Lui, almeno si augura, lo è solo di passaggio, momentaneamente. E questo non è certo il momento per andare in giro a tenere conferenze.

All'ex premier risulteranno, dunque, particolarmente graditi i soldi che a breve gli arriveranno quale anticipo per il libro in uscita a febbraio dalla casa editrice Feltrinelli. Il quotidiano Il Fatto parla di "diverse decine di migliaia di euro", alle quali poi si aggiungeranno gli introiti veri e propri una volta che il libro come ci si attende) inizierà a fare il botto nelle librerie. insomma, ce n'è per tirare almeno qualche mese, addirittura fino a primavera 2018, qualora le cose dovessero proprio andare storte.

giovedì 29 dicembre 2016

Diocesi di Aversa: L'augurio Video del Vescovo, Mons. Angelo Spinillo ai fedeli in prossimità del 2017

L'augurio del Vescovo, Mons. Angelo Spinillo ai fedeli in prossimità del 2017


a cura di Gaetano Daniele



Gli otto giorni della festa del Natale stanno trascorrendo in serena letizia: con il Natale tutta la divinità entra in comunione con l’umanità. Domenica 1° Gennaio 2017 celebriamo l’inizio del nuovo anno nel giorno della solennità di Maria Santissima Madre di Dio. Il vangelo di Luca, ci invita a riflettere Mons. Angelo Spinillo,  ci parla della circoncisione di Gesù, dono di Dio all’umanità, ma ci parla anche dello stupore dei pastori, che tornano alle loro case narrando a tutti quanto hanno potuto vedere, e di Maria, che conserva tutto questo nel suo cuore”. L’augurio a tutti è di poter proseguire lungo il percorso intrapreso in questi giorni “conservando nel nostro cuore lo stupore per tutto il bene che abbiamo sentito annunziare. Che questo stupore possa continuare ad illuminare il nostro cammino anche nel nuovo anno, con una consapevolezza che ci viene data da san Paolo apostolo nella lettera ai Gàlati: non siamo più schiavi, ma liberi, perché Dio ci ha chiamati ad essere suoi figli”.

Le minacce ai poliziotti-eroi italiani: islam, parole atroci e inquietanti

Terrorismo, le minacce islamiche ai poliziotti-eroi: "Ora tocca a voi"



"Adesso tocca a voi". A meno di una settimana dalla morte di Anis Amri, il terrorista di Berlino, ecco arrivare in rete le minacce ai due poliziotti-eroi di Sesto San Giovanni e ai loro colleghi in divisa. Come sottolinea Il Giornale, il questore di Roma Niccolò D'Angelo ha già diffuso una circolare interna per raccomanda la "massima attenzione" per evitare l'eventualità di "azioni ritorsive" nei confronti di appartenenti alle forze dell'ordine.

Sulle bacheche delle pagine create per celebrare i due agenti Cristian Movio e Luca Scatà, i poliziotti che hanno ucciso l'attentatore tunisino, sono comparse minacce di presunti simpatizzanti dell'Isis e del terrorismo islamico. Il confine tra fiancheggiatori anche solo potenziali dei jihadisti e semplici millantatori è labile. Sempre il Giornale ricorda che dopo la morte del tunisino Amri, a Genova un senegalese aveva dato in escandescenze su un autobus a Genova. Fermato da due poliziotti, si era messo a inveire: "Vi metto una bomba, così sarà un buon Natale. I vostri figli pagheranno tutto. Poliziotti di m, buon Natale anche a voi. Mica solo i tunisini sanno fare quelle cose". E a Roma il sindacato dei vigili urbani Sulpl ha protestato con il sindaco Virginia Raggi in vista del Capodanno: posizionai in 23 varchi anti-tir per evitare una strage in stile mercatino di Berlino, gli agenti lamentano di essere "senza giubbotti anti-proiettile" e "senza la possibilità di sparare" contro un eventuale attentatore.

BECCATA Il malloppo Tulliani. Ecco i soldi (tanti) della casa: la frase inquietante di Fini

Il malloppo Tulliani. Ecco i soldi (tanti) della casa: la frase inquietante di Fini



Non finiscono mai i guai per Gianfranco Fini e lo scandalo dell'appartamento a Montecarlo. La sua compagna Elisabetta Tulliani sarebbe indagata per riciclaggio. La casa passata dalle proprietà immobiliari di Alleanza Nazionale per 400mila euro e poi rivenduta a 1,36 milioni di euro, avrebbe fruttato un discreto guadagno alla signora Tulliani e a suo fratello, dal cui conto sarebbero transitati i proventi della vendita per poi finire nelle disponibilità di sua sorella. Secondo quanto riporta il Fatto quotidiano, sul conto della Tulliani presso la Monte dei Paschi di Siena.

Sul conto della compagna dell'ex presidente della Camera risulterebbero due ingenti trasferimenti: uno datato il 24 novembre 2015 di 290mila euro, l'altro il 10 dicembre 2015 di 449mila euro. Oltre 700mila euro che a questo punto potrebbero essere restituiti alla Fondazione An, che sarebbe stata la legittima proprietaria di quell'immobile.

Da parte sua però Gianfranco Fini continua a non saperne nulla. O almeno quando dal Fatto quotidiano gli hanno chiesto dei soldi sul conto della sua fidanzata, lui ha ruisposto: "A me non risulta". Le informazioni però sarebbero contenute nelle carte dell'inchiesta Corallo: "Non ne sono a conoscenza. E non sono abituato a commentare ciò che non conosco". Nulla da fare, Fini è irremovibile e anzi quasi scarica l'intero clan Tulliani: "Se la vedranno loro e la magistratura. Cosa c'entro io?".

Gentiloni, confessione finale sulla Boschi: "Perché nel governo c'è ancora lei"

Gentiloni, la confessione finale sulla Boschi Leggi



Paolo Gentiloni ormai non fa neanche più nulla per nascondere quanto il suo governo sia una sostanziale fotocopia dell'esecutivo di Matteo Renzi, nonostante la sonora sconfitta al referendum costituzionale che ha mandato a casa, per ora, solo l'ex premier. Alla conferenza stampa di fine anno con la stampa italiana, il presidente del Consiglio ha anzi rivendicato la scelta, giustificata con il bisogno di "continuità sul piano politico".

I dubbi, tanti, di certo rimangono. A cominciare dalla presenza nella compagine di governo di Maria Elena Boschi, promossa da ministro delle Riforme a sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Una scelta rivendicata da Gentiloni che se n'è assunto tutta la paternità: "La proposta di riforma costituzionale è del governo e non di questo o quel ministro, anche se Boschi ha avuto un ruolo di spicco. Boschi è una risorsa molto utile e di qualità e, che si creda o no, le ho chiesto io di ricoprire il ruolo di sottosegretario e credo che sappia farlo bene".