Visualizzazioni totali

giovedì 1 dicembre 2016

Italia sotto attacco finanziario? Perché Draghi non ci può salvare

Italia sotto attacco finanziario, perché Draghi non ci può salvare



Un paracadute c'è, ma potrebbe non bastare. La Banca Centrale europea da tempo si sta preparando allo scenario peggiore per l'Italia: quello di una crisi politica (la sconfitta di Matteo Renzi alle primarie) con annesso choc finanziario (la speculazione sui titoli di Stato). Contro lo spread, Francoforte ha un'arma a tempo, ma efficacie. La Bce infatti si è già detta pronta a comprare, da lunedì se necessario, più titoli italiani del solito. Il pacchetto di acquisti da 80 miliardi di euro mensili previsto dal quantitative easing è flessibile, l'Eurotower può scegliere cioè (in misura parziale) dove investire quelle risorse. Per disinnescare la bomba speculativa, dunque, Mario Draghi agirebbe con tutti i suoi mezzi a disposizione.

Il guaio, sottolinea il Corriere della Sera, è che la Bce non compra direttamente titoli bancari, e proprio il settore bancario, come dimostrato dalla drammatica giornata di lunedì a Piazza Affari, è l'anello debole della finanza italiana. Servirebbe un'azione congiunta Bce-governo italiano, che secondo indiscrezioni potrebbe concretizzarsi in una richiesta di "aiuto europeo" da Palazzo Chigi per le nostre banche. Ipotesi estreme, messe in circolo forse anche per placare gli allarmi (terroristici) che da più parti al di qua e al di là dell'Oceano piovono sul voto italiano.

Berlusconi da Vespa sfotte Renzi: "Sapete dove lo vedrei bene...?"

Berlusconi da Vespa sfotte Renzi: "Va bene per l'Isola dei Famosi"



"Voto No ed è un No fermo, deciso, convinto, perché questa riforma metterebbe a rischio la democrazia. Questa riforma porterebbe a una dittatura: Renzi e il Pd si sono cuciti addosso un vestito e si sono accaparrati la maggioranza in Senato". Silvio Berlusconi, ospite di Bruno Vespa a Porta a porta, ribadisce il suo voto contrario alla riforma costituzionale: "Votiamo No anche per mandare a casa un governo che ci ha messo in condizioni difficili e per sederci poi finalmente tutti a un tavolo per una riforma finalmente condivisa".

Nazareno bis - Insomma, il Cavaliere è disposto ad un nuovo Nazareno "con condizioni molto molto chiare all'inizio. Mettendo dei punti fissi: la nomina del Capo dello Stato, che il numero dei parlamentari venga più che dimezzato, che ci debba essere il vincolo di mandato che ci sia una soglia massima della pressione fiscale in Costituzione".

Centrodestra - "Non ha ancora trovato un'alternativa a Berlusconi", taglia corto il Cavaliere. E anche sulla leadership di Matteo Renzi, frena: "Che sia uno statista non l'ho mai detto. Ho detto che è un leader, il leader della sinistra. Perché il leader del centrodestra è stato reso incandidabile. Io ho avuto 200 milioni di voti, non credo di avere molti concorrenti a riguardo".

Porte aperte in tv - "Renzi ha la possibilità di non dimettersi. Ha promesso di dimettersi e di lasciare la politica. A Mediaset troverà sempre la porta aperta. È un grande intrattenitore, potrebbe condurre qualsiasi programma, anche l'Isola dei famosi". 

Lapo resta in Usa, l'umiliazione finale: cosa diranno di lui durante il processo

Lapo resta in Usa, l'umiliazione finale: cosa diranno di lui al processo



Il sito Dagospia, informatissimo sul caso Lapo Elkann, scrive che il rampollo resterà negli Stati Uniti. "La famiglia lo avrebbe fatto ragionare convincendolo a non abbandonare il Paese", si legge, "un ruolo determinante nella decisione del mancato rientro in Europa lo avrebbe avuto anche il potente pool di avvocati americani che in queste ore sta alacremente lavorando al suo caso. Lapo dopo aver recuperato forza, lucidità ed energia sta attivamente collaborando con i suoi legali mettendosi a completa disposizione anche di eventuali richieste delle autorità".

Secondo Dago, la difesa, nell'indagine per simulazione di sequestro, giocherà la carta della "momentanea incapacità di intendere e volere del rampollo durante la telefonata in cui avrebbe presumibilmente simulato il sequestro. Ma dagli Stati Uniti filtra anche la voce che si stiano verificando eventuali responsabilità della transessuale con cui Lapo ha trascorso le ormai note 48 ore".

BUON SANGUE NON MENTE Vittorio Feltri: "Tutto su Lapo e i segreti di nonno Gianni"

Vittorio Feltri: Buon sangue non mente. Tutto su Lapo e i segreti di nonno Gianni


di Vittorio Feltri



Non ci stupisce che Lapo Elkann sia di nuovo nei guai per una vicenda di erotismo birichino (non scrivo sesso perché fa rima con cesso) e di quattrini investiti in droga necessaria a sostenere prestazioni da materasso. D’altronde buon sangue non mente, e ogni riferimento al nonno con l’orologio sul polsino non è affatto casuale. Non abbiamo alcuna intenzione di lapidare il famoso erede per i suoi peccati di carne frollata. Non siamo giudici né orizzontali né verticali, ma semplici osservatori animati da pietas (in senso letterale latino), il che ci induce ad essere indulgenti.

Ciò che è accaduto a New York viene raccontato nei particolari nelle pagine interne di Libero in edicola e lo riassumiamo in due righe. Il discendente degli Agnelli (cognome improprio) come spesso successo in passato ha ceduto alle sue voglie stravaganti, nel senso di poco ortodosse e si è coricato con un trans, cosa che di questi tempi non scandalizza nessuno, nemmeno i parroci più severi. Il quale trans ovviamente non si offre gratis, ma pretende la sua parcella (e stavolta la rima è con porcella). Cosicché tra i due deve esserci stata una trattativa conclusasi con un accordo. Poi però, stando alle notizie trapelate dagli USA, il pieno di coca o similari si è consumato quasi tutto ed è scattata come nelle auto (non solo Fiat) la cosiddetta riserva. Pertanto urgeva un rifornimento. Al quale ha provveduto il signore-signorina, forse più pratico del compagno nel recupero del carburante. Fin qui tutto tranquillo. Ma la roba, si sa, costa e bisognava pagarla. Lapo non aveva con sé gli spiccioli occorrenti per saldare il conto. È nato un contenzioso. Sgancia tu che sgancio io, ha sganciato il trans? I dettagli non si conoscono. Si sa però che Lapo, con la complicità dell’amico, ha inscenato un finto sequestro della propria persona chiedendo ai familiari di versare il riscatto, la miseria di 10mila dollari.

Ovvio che la polizia abbia rapidamente scoperto il trucco e arrestato il rampollo degli Agnelli. La storia si chiude parzialmente col pagamento di una cauzione congrua e la liberazione del «detenuto», che sarà processato e si presume condannato. Non perché si sia intrattenuto con un trans, non perché si sia fatto di droga (affari suoi), ma perché inventarsi un sequestro è reato. Il fatto che l’ex giovanotto lo abbia commesso sotto l’effetto della coca non è un’attenuante né tantomeno un’esimente, ma un’aggravante. Ciò non toglie che Elkann sia un tipo geniale come certificano le sue performance da imprenditore e da specialista in marketing. A noi è pure simpatico e ci asteniamo da giudizi moralistici, a emettere i quali non siamo abilitati. Ciascuno è padrone della propria vita e la spende nel modo che considera opportuno. Lapo può accoppiarsi con chi gli garba, trans o femmina che sia, chi se ne frega. Può altresì imbottirsi di stupefacenti, se però gioca col codice penale poi deve pagarne le conseguenze secondo la legge. Gli auguriamo di cavarsela a basso prezzo, come se l’è sempre cavata il nonno per molto peggio o molto meno. Dipende dai punti di vista.

mercoledì 30 novembre 2016

NAPOLI: Arriva Pomodoreide Il ragù più grande del mondo

NAPOLI: Arriva Pomodoreide Il ragù più grande del mondo



di Antonio Parrella



Giovanni De Angelis
Direttore Generale ANICAV

NAPOLI: Arriva Pomodoreide. E così da venerdì a sabato prossimi si terrà a Città della Scienza la rassegna promossa tra gli altri dall’ANICAV (Associazione Nazionale degli Industriali delle conserve vegetali) e dedicata al pomodoro in tutte le sue forme: un omaggio ad Eduardo De Filippo, una mostra dedicata alla storia e alla sostenibilità del pomodoro e la prima edizione del ragù  più grande del mondo.  Dunque un viaggio nell’epopea del pomodoro tra storia, sostenibilità e arte: questo sarà Pomodoreide, la rassegna dedicata all’oro rosso. La grande kermesse, organizzata da ANICAV, la più grande associazione di rappresentanza delle imprese di trasformazione del pomodoro al mondo, ricrea, il consorzio nazionale per il riciclo e recupero degli imballaggi in acciaio, Federconsumatori e CNR , prevede due giornate di didattica, laboratori, spettacolo, arte, musica e degustazioni guidate dedicate al re della cucina napoletana: il pomodoro. Ma Pomodoreide sarà anche l’occasione per una rassegna sul Food Design e sul Design for Food, attraverso una mostra-racconto che, dalla fine dell’800 ai tempi moderni, si svilupperà intorno all’esposizione di barattoli, etichette storiche, macchinari d’epoca, disegni e progetti delle macchine per la trasformazione. Grande attenzione verrà data anche al tema del riciclo e della sostenibilità ambientale con un work show  sul riciclo creativo, curato da Maurizio Capone e i Bungt Bangt:  gli imballaggi in acciaio utilizzati per conservare il pomodoro, dai barattoli ai grandi fusti, fino alle chiusure, sono infatti facili da differenziare e possono essere riciclati un numero infinito di volte mantenendo intatte le proprie qualità e dando vita a nuovi prodotti. La due giorni di eventi si aprirà con l’Assemblea Pubblica di ANICAV alla quale interverranno, tra gli altri, il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il Sottosegretario al Ministero della Sviluppo Economico, Ivan Scalfarotto, l’europarlamentare Paolo De Castro e il presidente di ANICAV, Antonio Ferraioli. Sabato 3 dicembre, invece, verrà realizzato il ragù più grande del mondo, ad opera degli studenti dell’Istituto Alberghiero Duca di Buonvicino di Napoli. Per l’intera giornata,  nel corso della quale attraverso letture, video e piece teatrali verranno ricordati due napoletani di eccellenza, Edoardo e Luca De Filippo, ben 300 litri di ragù “pipperanno” in un grande pentolone, realizzato per l’occasione per diventare poi oggetto della scarpetta più grande del mondo, ma anche condimento per la grande pasta di Gragnano e di una originalissima pizza. Il ragù sarà realizzato grazie alla collaborazione delle aziende associate ad ANICAV che metteranno a disposizione il pomodoro pelato lungo necessario per la preparazione e che, nel corso di tutta la manifestazione, sosterranno il Banco Alimentare Campania. “Il pomodoro - spiega il Direttore Generale di ANICAV, Giovanni De Angelis - è uno dei simboli più rappresentativi della cucina napoletana e del made in Italy nel mondo ed è uno dei pilastri su cui si fonda la dieta mediterranea. Un prodotto di eccellenza, autentica espressione del saper fare dei nostri imprenditori. I pomodori non nascono a Napoli, ma la nostra curiosità, la nostra capacità di aprirci al nuovo, di contaminare ed essere contaminati li hanno fatti parlare “napoletano” in tutto il mondo. Con questa manifestazione - aggiunge De Angelis - guardiamo al futuro del pomodoro conservato, raccontandone il passato e l’impronta economica e sociale che la sua produzione ha lasciato sul territorio che ne è stata la culla gastronomica oltre 300 anni fa”. 

Napoli, presentata la legge alla Regione sulla tutela e benessere degli animali La proposta del generale Carmine De Pascale

Napoli, presentata la legge alla Regione sulla tutela e benessere degli animali La proposta del generale Carmine De Pascale
                                                     


di Antonio Parrella



Gen. Carmine De Pascale

NAPOLI - Tutela e benessere degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo”. Arriva sui banchi del Consiglio regionale del Palazzo di Santa Lucia la specifica proposta di legge,  presentata dal generale Carmine De Pascale (consigliere regionale e capogruppo del gruppo consiliare “De Luca Presidente”). Tante  le novità previste in questa importante iniziativa legislativa regionale per il mondo animalista. Un testo moderno ed innovativo composto da 36 articoli, capace di colmare il vuoto presente nella legislazione campana e che si dirige verso l’adeguamento delle direttive nazionali ed europee. “La mia proposta di legge si propone di ampliare e rinnovare la disciplina vigente del 2001 in materia di animali da affezione e di prevenzione al randagismo - commenta l’onorevole De Pascale - pertanto è stato fatto un lavoro di concerto coinvolgendo soggetti pubblici (Regione Campania, Città Metropolitana, comuni, aziende sanitarie locali) e non pubblici (operatori di settore e di categoria). E così una stretta sinergia di queste figure darà vita ad una rete di azioni che renderanno un servizio efficiente alla cittadinanza interessata alla buona gestione e protezione del proprio amico a quattro zampe ed a coloro che si adoperano per contrastare il randagismo, fenomeno ancora tristemente diffuso sul territorio”. De Pascale introduce misure per educare e favorire il rispetto per gli animali d’affezione, adeguando strutturalmente, ma senza incidere sui bilanci dell’amministrazione, parchi e spiagge. Infatti è stata prevista l’introduzione di un ticket per le vaccinazioni rivolto a tutti coloro che sono inseriti in una fascia di reddito meno abbiente. “Tra le novità  -  precisa De Pascale - sono previste anche misure per contrastare e combattere efficacemente il traffico illegale di animali, utilizzando metodi di tracciabilità dell’animale per tutto l’arco della sua vita”. Inoltre questa proposta di legge ha l’obiettivo di avvalersi degli animali come una vera e propria fonte di benessere sociale, inserendo in modo ampio il concetto di pet-therapy. “Ma - aggiunge De Pascale - la mia proposta di legge prevede anche l’istituzione di un’apposita “Commissione per i diritti degli animali”. Un organismo di verifica dello stato d’attuazione di quanto previsto nella presente legge, proprio perché si intende dare concretezza alla proposta per la tutela degli animali”.

Come non detto Banca Etruria, ci sono tre assoluzioni "Salvi" il presidente e due alti dirigenti

Assolti il presidente e due alti dirigenti: "Non hanno ostacolato la vigilanza" 



Assolti gli ex vertici di Banca Etruria nel primo filone d'inchiesta per il dissesto dell'istituto di credito di Arezzo. L’ex presidente Giuseppe Fornasari, l'ex direttore generale Luca Bronchi e il dirigente David Canestri sono stati assolti dall'accusa di ostacolo all'autorità di vigilanza. È questa la sentenza emessa oggi dal gup del Tribunale di Arezzo, Anna Maria Loprete.

Sotto accusa c'erano tutti gli ex vertici che hanno governato l'istituto dal 2011 fino al commissariamento avvenuto nel febbraio 2015. Il procuratore capo Roberto Rossi e la Pm Jiulia Maggiore avevano chiesto 2,8 anni di carcere per Fornasari e Bronchi e 2 anni per Canestri.