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giovedì 1 dicembre 2016

BUON SANGUE NON MENTE Vittorio Feltri: "Tutto su Lapo e i segreti di nonno Gianni"

Vittorio Feltri: Buon sangue non mente. Tutto su Lapo e i segreti di nonno Gianni


di Vittorio Feltri



Non ci stupisce che Lapo Elkann sia di nuovo nei guai per una vicenda di erotismo birichino (non scrivo sesso perché fa rima con cesso) e di quattrini investiti in droga necessaria a sostenere prestazioni da materasso. D’altronde buon sangue non mente, e ogni riferimento al nonno con l’orologio sul polsino non è affatto casuale. Non abbiamo alcuna intenzione di lapidare il famoso erede per i suoi peccati di carne frollata. Non siamo giudici né orizzontali né verticali, ma semplici osservatori animati da pietas (in senso letterale latino), il che ci induce ad essere indulgenti.

Ciò che è accaduto a New York viene raccontato nei particolari nelle pagine interne di Libero in edicola e lo riassumiamo in due righe. Il discendente degli Agnelli (cognome improprio) come spesso successo in passato ha ceduto alle sue voglie stravaganti, nel senso di poco ortodosse e si è coricato con un trans, cosa che di questi tempi non scandalizza nessuno, nemmeno i parroci più severi. Il quale trans ovviamente non si offre gratis, ma pretende la sua parcella (e stavolta la rima è con porcella). Cosicché tra i due deve esserci stata una trattativa conclusasi con un accordo. Poi però, stando alle notizie trapelate dagli USA, il pieno di coca o similari si è consumato quasi tutto ed è scattata come nelle auto (non solo Fiat) la cosiddetta riserva. Pertanto urgeva un rifornimento. Al quale ha provveduto il signore-signorina, forse più pratico del compagno nel recupero del carburante. Fin qui tutto tranquillo. Ma la roba, si sa, costa e bisognava pagarla. Lapo non aveva con sé gli spiccioli occorrenti per saldare il conto. È nato un contenzioso. Sgancia tu che sgancio io, ha sganciato il trans? I dettagli non si conoscono. Si sa però che Lapo, con la complicità dell’amico, ha inscenato un finto sequestro della propria persona chiedendo ai familiari di versare il riscatto, la miseria di 10mila dollari.

Ovvio che la polizia abbia rapidamente scoperto il trucco e arrestato il rampollo degli Agnelli. La storia si chiude parzialmente col pagamento di una cauzione congrua e la liberazione del «detenuto», che sarà processato e si presume condannato. Non perché si sia intrattenuto con un trans, non perché si sia fatto di droga (affari suoi), ma perché inventarsi un sequestro è reato. Il fatto che l’ex giovanotto lo abbia commesso sotto l’effetto della coca non è un’attenuante né tantomeno un’esimente, ma un’aggravante. Ciò non toglie che Elkann sia un tipo geniale come certificano le sue performance da imprenditore e da specialista in marketing. A noi è pure simpatico e ci asteniamo da giudizi moralistici, a emettere i quali non siamo abilitati. Ciascuno è padrone della propria vita e la spende nel modo che considera opportuno. Lapo può accoppiarsi con chi gli garba, trans o femmina che sia, chi se ne frega. Può altresì imbottirsi di stupefacenti, se però gioca col codice penale poi deve pagarne le conseguenze secondo la legge. Gli auguriamo di cavarsela a basso prezzo, come se l’è sempre cavata il nonno per molto peggio o molto meno. Dipende dai punti di vista.

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