Visualizzazioni totali

sabato 5 novembre 2016

Vince 500mila euro al Gratta & Vinci e... Pazzesco: cosa le succede in ricevitoria

Brindisi, vince 500mila euro al Gratta e vinci e fugge dalla ricevitoria



Una vincita record al quartiere Commenda di Brindisi: una signora di circa sessant'anni ha vinto 500mila euro al Gratta e vinci. Il tagliando è stato acquistato nella ricevitoria di via Mecenate 74. Il primo a complimentarsi con la vincitrice, una cliente abituale, è stato Cosimo Di Bello, il proprietario del negozio fortunato. Ma è divertente ciò che il signor Di Bello ha raccontato: la donna, alla vista del biglietto, è diventata paonazza, e poi ha chiesto al proprietario di controllare meglio. "Neppure io riuscivo a crederci - afferma Di Bello -, è la prima volta che ci capita una vincita così importante. Ho fatto appena in tempo a fotografare il biglietto, poi la signora è fuggita via in preda alla felicità". Prima della "fuga," comunque, la signora ha ringraziato il negoziante promettendogli che presto sarebbe tornata con un regalo.

Cavalcavia giù sulla Milano-Lecco Ci sono tre indagati: le pesanti accuse

Crollo del cavalcavia sulla superstrada Milano-Lecco: ci sono tre indagati


Tre avvisi di garanzia ad altrettanti ingegneri: due della Provincia di Lecco e uno dell'Anas. Li ha emessi la procura di Lecco nell'indagine sul crollo del cavalcavia lungo la superstrada 36 ad Annone, nel quale un automobilista era rimasto ucciso e altri erano rimasti feriti (compresi due bambini). L'inchiesta ipotizza i reati di omicidio colposo e disastro colposo. Dei tre indagati, l'ingegnere Anas era responsabile della manutenzione del cavalcavia crollato sotto il peso del tir.

"Renzi? Vince il no, resta premier e..." Scenario: due strade, rischiosissime

Matteo Renzi, lo scenario se vince il No: due strade, rischiosissime


A Matteo Renzi stanno per aprirsi due strade: tenersi il Pd e e mollare Palazzo Chigi oppure restare premier, a proprio rischio e pericolo. Un retroscena del Giorno riferisce i giorni di dubbi amletici che attanagliano il presidente del Consiglio, di fronte allo scenario sempre più plausibile di una sconfitta del "Sì" al referendum del 4 dicembre. 

La prima opzione è quella di salire al Colle e rassegnare le dimissioni in caso di vittoria del No. A quel punto, Renzi suggerirebbe a Sergio Mattarella una soluzione "tecnica" (con l'amico Graziano Delrio, il nemico Pietro Grasso o il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, via di mezzo, come suoi eredi) per un governo di scopo appoggiato da Pd, Ncd e, magari, Forza Italia. Renzi resterebbe segretario dei democratici e approfitterebbe della situazione per lanciare bordate al governo, riprendendo quota tra gli elettori. Contemporaneamente, organizzerebbe il partito per resistere all'assalto che D'Alema e Bersani stanno preparando in vista del prossimo congresso. Di alternative vere a Renzi al momento non se ne vedono, a meno di che qualche big (Enrico Letta, Dario Franceschini, Andrea Orlando) non decida di metterci la faccia e andare alla sfida ufficiale. 

La seconda opzione, la più rischiosa, è quella di restare comunque a Palazzo Chigi, giocando sul fatto che maggioranze alternative in Parlamento non sono possibili. Il pro: tenere in mano lo scettro del potere e far pesare soprattutto con gli italiani la sua "insostituibilità", sperando poi in qualche incastro fortunato a livello economico e di politica estera. I contro: uscire di fatto debolissimo dal voto referendario con la prospettiva poco allettante di essere esposto ogni giorno al fuoco incrociato di Grillo, Berlusconi, Salvini, Meloni e pure gli anti-renziani dem, in un conto alla rovescia al voto politico che si concluderebbe con finale scontato. La vittoria dei 5 Stelle.

"Quelli non fatemeli nemmeno vedere" Renzi, chi non vuole sfidare in tv / Foto

Matteo Renzi: la lista nera di chi non vuole incontrare in tv



Questo sì, quello no. Da qui ai primi di dicembre, Matteo Renzi intende scegliersi gli avversari televisivi. E non fa nulla per nasconderlo. Ha già fronteggiato De Mita (capirai) e ha detto sì a Grillo (che però gli ha dato appuntamento in piazza), a D'Alema (che lo ha spernacchiato) e a Berlusconi (il quale pure gli ha risposto picche). La strategia del premier pare chiara. cercare di incrociare le spade con vecchi leader sperando nell'effetto-terminator. Cioè cancellarli del tutto facendo mostra di quel po' (non troppo, per la verità se non l'aspetto anagrafico) che di nuovo può far sfoggio. Ovvio, quindi, come riporta oggi Il Fatto Quotidiano, che sfugga i coetanei: in cima alla lista dei nomi da evitare ci sono quelli di Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Luigi Di Maio. Gente che in tv è in grado di sfoderare grinta. E che di certo si guarderebbe bene dal trattarlo coi guanti di velluto.

venerdì 4 novembre 2016

Tiziana Cantone, mamma aveva ragione La verità su quei video hard su Facebook

Tiziana Cantone, i giudici: Facebook doveva rimuovere video hot dal sito 



Facebook avrebbe dovuto rimuovere tutti i contenuti lesivi dell’immagine di Tiziana Cantone, la 31enne napoletana suicidatasi lo scorso 13 settembre dopo che a sua insaputa sul web erano stati diffusi alcuni suoi video hard. A dirlo è il tribunale civile di Napoli Nord, con una decisione che segue di poche ore la richiesta di archiviazione avanzata dalla procura partenopea della denuncia per diffamazione che era stata presentata dalla stessa Cantone nei confronti di 4 ragazzi, ritenuti responsabili della diffusione dei video su Whatsapp.

Dopo i video, diventati virali , la ragazza era diventata protagonista su Facebook di insulti e prese in giro da tutta Italia. Facebook Ireland aveva presentato ricorso al tribunale di Napoli Nord contro l’ordinanza del giudice che imponeva l’immediata cessazione e rimozione di ogni contenuto riferito alla 31enne suicida. «Una decisione che rappresenta un elemento positivo e che compensa in parte la delusione della madre per la richiesta di archiviazione», spiega a LaPresse l’avvocato Andrea, che assiste la famiglia Cantone in sede penale.

Quanto alla richiesta di archiviazione, il legale spiega che «Siamo in attesa di conoscere le motivazioni del provvedimento, e dopo faremo alcune valutazioni. Abbiamo un limite, la persona offesa non c’è più. Valuteremo, una volta letto il provvedimento se cè possibilità di chiedere ulteriori indagini e nel caso cercheremo di produrre alcune memorie». La mamma della 31enne, aggiunge Imperato, «è distrutta dalla vicenda».

Rita Levi Montalcini, guerra per l'eredità: famiglia distrutta, la polizia in casa

Montalcini, una famiglia in guerra: lotta sanguinosa per l'eredità



Spesso quando un personaggio famoso muore si scatenano lotte famigliari per l'eredità. E' successo anche a Rita Levi Montalcini. In  Corso Re Umberto 10, nel centro di Torino, nel palazzo che ospita la sede della onlus in memoria della scienziata premio, c’è anche l’appartamento della nipote, Piera. Ma Piera ha ricevuto la visita dell'ufficiale giudiziario e deve sloggiare perché sfrattata dal fratello, Emanuele.

Una lite in famiglia, clausole testamentarie ambigue, un’eredità contesa. La disputa ora è finita in tribunale, ci informa Carlotta Rocci su La Repubblica. Tecnicamente, è la società Fedora srl. che amministra le attività commerciali del palazzo a sfrattare Piera per morosità. In pratica, è proprio il fratello Emanuele a disporre lo sfratto, perché “se andiamo a vedere chi detiene le azioni scopriamo che in realtà il nome di Emanuele compare”, dichiara l'avvocato di Piera.

Piera e Emanuele Levi Montalcini sono i figli del fratello della scienziata italiana. Quando sua moglie è deceduta, ha lasciato nel testamento a Emanuele le quote della società di cui era l’unica beneficiaria economica. Con una clausola precisa: l’appartamento al secondo piano andava affidato in comodato d’uso a Piera insieme a una somma di denaro.

E allora perché lo sfratto, perché Piera ha aspettato di ritrovarsi in fretta e furia a riempire scatoloni e lasciar di corsa casa sua? Perché l’intestatario dell’appartamento risulta essere la figlia di Piera, Claudia Geromel Levi Montalcini. E da Zefora srl. fanno sapere che nel testamento di clausole con il nome di Claudia non ve ne è traccia. Un giudice risolverà la controversia.

Marcianise (Ce): Natale al Castello Appello ai commercianti

Marcianise (Ce): Natale al Castello Appello ai commercianti




L'Appello del Presidente dell'Associazione nonchè consigliere comunale, Antonio Golino:

Caro commerciante, esercente di Marcianise, questa non è la solita richiesta di contributo per un evento, di solito fine a se stesso, ma è la richiesta di collaborazione per rilanciare la nostra città e portarla nella collocazione, che merita di avere tra le città della Campania e quelle italiane.

Troppo spesso il commercio a Marcianise si piange addosso, lamentando la concorrenza e lo strapotere  dei grandi gruppi e delle multinazionali, che organizzandosi con grandi capitali in centri commerciali hanno vita facile ad attrarre clienti.

Non abbiamo le forze per combatterli sul loro terreno, ma se vogliamo, abbiamo l’inventiva, la cultura e la storia dalla nostra, che sfruttate nel giusto modo e convogliate nella fucina di ideee della nostra Associazione avranno potere attrattivo per il nostro territorio. 

Se vogliamo, che il marcianisano resti in città dobbiamo offrirgli la possibilità, di RESTARE, in città, questo è possibile solo offrendo quello che altri non possono offrire, la realtà della tradizione, al posto degli sterili modelli offerti dai centri commerciali.

Questo risultato si potrà ottenere rispolverando i luoghi, anche insoliti di Marcianise, guardandoli sotto un angolatura diversa e donargli la giusta collocazione nel nostro contesto. L’obiettivo è creare un modello, che si possa applicare a tutte le realtà della nostra città e di volta in volta attrarre anche dal resto della regione i potenziali clienti.

Non siamo pazzi, ma siamo avanti, siamo 4.0, e il futuro ci darà ragione La nostra Associazione non è nuova ad eventi di grande respiro, e oggi in collaborazione con il Comune e con chi vorrà aderire, ha deciso di rianimare uno degli angoli della nostra Marcianise, probabilmente più bistrattato e abbandonato, IL CASTELLO DI LORIANO, domani secondo il modello che ci siamo prefissi ci occuperemo di  altre  soluzioni e altri luoghi da rivalutare. 

Per realizzare queste idee abbiamo bisogno di te, ma in primis abbiamo bisogno, che tu creda in te stesso e nella nostra città. Non vogliamo che Marcianise diventi un DESERTO commerciale e  per non far morire le tante realtà commerciali che ancora sopravvivono si deve lottare, "adesso" è il momento per attivarsi sia fisicamente che economicamente, abbiamo bisogno di te e del tuo piccolo/grande contributo, per realizzare: "Il natale al castello".

Il Castello di LORIANO dal  16 al 26 dicembre diverrà il fulcro del Natale a Marcianise. Tra le mura dell’antico maniero, prenderanno vita un villaggio di Babbo natale, il percorso incantato, il teatro della Torre. 

L’interno del castello, verrà popolato, da Elfi e personaggi natalizi, i bimbi potranno spedire la loro letterina con posta privilegiata direttamente a Babbo Natale, che nel periodo di apertura dell’evento accoglierà grandi e piccini nella Baita del Natale. 

Un gioco di luci adornerà le antiche mura e le torri, mentre spettacoli vari, ogni giorno allieteranno i visitatori  secondo il ricco programma allegato. Un trenino farà porterà i visitatori in giro per la città, mostrando a tutti la nostra vera identità, la Marcianise che tutti vorremmo.  

Concludiamo ricordandoti, che questo non è un aiuto ad un Associazione, ma un investimento sul futuro della tua attività, che potrà attrarre solo facendo rete con altre attività e con il territorio, ti ringraziamo a nome della città per quanto vorrai contribuire.