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lunedì 17 ottobre 2016

Germania, doppio attacco chimico? Due esplosioni, il terribile sospetto

Germania, doppia esplosione a impianti chimici: morti e dispersi, un terribile sospetto



Un morto e sei dispersi in Germania: è il bilancio di due esplosioni avvenute in due impianti chimici del gigante tedesco Basf, in due città distanti 30 chilometri, Lampertheim e Ludwigshafen, nell'ovest del Paese. Una circostanza ancora tutta da chiarire che non fa escludere agli inquirenti nemmeno l'ipotesi di un attacco terroristico. Secondo l'azienda, gli incidenti sarebbero da attribuire a dei lavori di manutenzione: la rottura di alcune tubature ha provocato una reazione a catena che ha portato alle esplosioni.

La Basf ha chiesto alla popolazione vicina a Ludwigshafen "di evitare gli spazi aperti e di lasciare chiuse porte e finestre delle abitazioni". Nell'altro incidente invece non ci sarebbero emissioni di agenti chimici pericolosi nell'aria. Nell'impianto di additivi per materie plastiche di Lampertheim, per cause non ancora stabilite, è esploso un filtro, mentre Ludwigshafen l'esplosione è avvenuta nel porto nord, dove l'impianto lavora gas e petrolio. Dopo questa seconda esplosione si è levata una densa nube di fumo e sul posto sono giunte diverse squadre dei vigili del fuoco.

Basf ha ammesso che nel primo incidente quattro suoi dipendenti sono rimasti feriti e sono stati trasportati in ospedali, mentre si è limitata a dire che il secondo incidente ha causato "vari" feriti. Tutte le attività nei centri industriali coinvolti sono state sospese.

Napoli: Padre Tommaso Galasso ricorda Santa Brigida di Svezia e San Giovanni Leonardi

Padre Tommaso Galasso ricorda Santa Brigida di Svezia e San Giovanni Leonardi: “due giganti della Chiesa diventati Santi per l’eroicità delle loro imprese”



NAPOLI - “Due Giganti della Chiesa” è il termine con cui Padre Tommaso Galasso, dell’Ordine della Madre di Dio e parroco della Chiesa di Santa Brigida, ricorda San Giovanni Leonardi, protettore dell’Ordine dei Farmacisti e Santa Brigida di Svezia, compatrona d’Europa. 

“Ottobre - afferma Padre Tommaso - è un mese particolarmente importante per la nostra comunità parrocchiale in quanto ricorre la canonizzazione di due Santi che hanno conquistato la propria santità grazie all’eroicità delle loro imprese, oltre che attraverso il riconoscimento teologico dei miracoli”. 

Padre Tommaso inizia con la figura di San Giovanni Leonardi: “prima speziale (oggi corrispondente alla professione di farmacista, ndr), poi teologo, fu nominato nel 1596 da Papa Clement VIII visitatore apostolico commissario con l’incarico di riformare, secondo i canoni del Concilio di Trento, le congregazioni benedettine di Montevergine, Vallombrosa e Monte Senario; da ricordare le sue grandi battaglie per riaccendere lo spirito missionario della Chiesa, in particolare nel Sud America. La sua beatificazione coincide con l’Unità d’Italia nel 1861 ad opera di papa Pio IX, mentre nel 1938 la canonizzazione è ad opera di Papa Pio XI”. 

Poi prosegue con il ricordo della fondatrice dell’Ordine Briggidino, Santa Brigida di Svezia: “moglie e madre di otto figli, dotata di pregevoli qualità pedagogiche, fu canonizzata da Papa Bonifacio IX nel lontano 1391 e oggi la sua tenace opera di cristianizzazione attraverso impegnativi pellegrinaggi e spesso sfidando i potenti di corte, rappresenta un modello importante per le nuove generazioni sempre più attratte dalla cultura dell’edonismo”. 

Non poteva certo mancare alla celebrazione eucaristica e al ricordo della propria fondatrice, la delegazione campana dell’Ordine Militare del Santissimo Salvatore e di Santa Brigida di Svezia (nella foto), che per l’occasione ha formulato i migliori auguri di buon lavoro al neo insediato Padre Generale dell’Ordine della Madre di Dio, Padre Vincenzo Molinaro, che subentra a Padre Francesco Petrillo, trasferito a Lucca. “I Cavalieri dell’Ordine di Santa Brigida - ha affermato il Gran Maestro, Principe Federico Abbate de Castello Orleans – “sono ben lieti di proseguire il cammino spirituale e benefico intrapreso da anni  accanto ai Padri Leonardini, in quanto crediamo nel raggiungimento di obiettivi comuni: aiutare i bisognosi, gli infermi, le ragazze madri, gli orfani, e ovviamente propagandare la fede cristiana, seguendo gli insegnamenti di Santa Brigida”.

Ecco come il Fisco ti dissanguerà: cosa cambia con l'addio a Equitalia

Addio Equitalia, come si pagheranno le cartelle esattoriali



Con l'ultima legge di Stabilità, il governo ha ufficializzato la chiusura di Equitalia, ma non la contestuale cancellazione delle cartelle esattoriali. I debiti con lo Stato non svaniscono per chi è capitato tra le fauci dell'agenzia di riscossione, in diversi casi però potrebbero ridursi. Secondo l'anticipazione del Corriere della Sera, il governo ha intenzione di rottamare circa 100 miliardi di euro, vale a dire tutte le cartelle di Equitalia già in corso di riscossione, anche quelle che gli italiani stanno pagando a rate, oltre che quelle ancora da emettere.

Salvo modifiche all'ultimo momento del testo approvato dal governo, l'operazione di dimagrimento delle cartelle esattoriali riguarderà tutte quelle emesse entro il 31 dicembre 2016, che riguardino debiti con il fisco o verso enti pubblici come Inps o Comuni. Nell'operazione dovrebbero rientrare anche i casi di ruoli emessi per il mancato pagamento dell'Iva.

Una volta che la legge entrerà in vigore, la somma da pagare allo Stato dovrà essere quella della multa ricevuta o della tassa non pagata, oltre che gli interessi maturati con la scadenza della multa. A sparire dovranno essere gli interessi di mora che finora partivano da quando la cartella veniva notificata. A calare sarà anche l'aggio, il costo di onere di riscossione di cui ha goduto Equitalia e ogni altra agenzia di riscossione come corrispettivo del servizio svolto. Questo non dovrà essere superiore al 3% se la cartella viene pagata entro i primi due mesi, 6% se si sfora il bimestre.

Restano i dubbi su come si svolgerà questa operazione. Il meccanismo potrebbe non essere automatico, richiedendo così una esplicita richiesta da parte del contribuente per usufruire della nuova cartella più economica. Ma fino a quando il testo non vedrà la luce in Gazzetta ufficiale, non servirà a molto prendere tempo rinviando i pagamenti in corso. 

L'Avvocato Risponde: "La separazione di fatto dei coniugi"

L'Avvocato Risponde: "La separazione di fatto dei coniugi" 


Esclusiva il Notiziario sul web



Avv. Mario Setola

Egregio Avvocato ci chiamiamo Nicoletta ed Alessandro e siamo sposati da quattordici anni. Seguiamo tutte le settimane la vostra Rubrica sul blog il Notiziario sul web. Io e mia moglie avremmo bisogno di una consulenza: vogliamo separarci ma non legalmente per il momento. Non abbiamo figli e ci separiamo amichevolmente. Nonostante ciò vogliamo chiederle un parere. Siamo sposati in comune dal 1996 in regime di comunione dei beni, lavoriamo entrambi, io con un tempo pieno, lei con un contratto tempo part - time.  Un mese prima del matrimonio mia moglie ha ricevuto in donazione dal padre, l´appartamento in cui viviamo pagando nove milioni delle vecchie lire al notaio, e per sistemarlo tra lavori e arredamento circa cinquanta milioni sempre delle vecchie lire. Il quesito e´ questo: premettendo che se anche ne ho il diritto sull’appartamento io non voglio e pretendo niente visto che è stato regalato a mia moglie da mio suocero. Ma delle spese sostenute ho diritto a qualche indennizzo da parte di mia moglie? Poi, come possiamo tutelarci entrambi se nel periodo in cui siamo separati diciamo “abusivamente” uno dei due dovesse morire? E´ legale e valido fare uno scritto privato in cui dichiariamo i beneficiari degli averi? 

Gentili Nicoletta ed Alessandro, la separazione di fatto dei coniugi è una situazione non contemplata dalla legge e quindi, giuridicamente irrilevante. In considerazione di quanto premesso, rispondo alle vostre domande:in primo luogo è bene precisare che ai sensi dell'articolo 179 del codice civile, sono esclusi dalla comunione i seguenti beni: i beni di cui il coniuge era titolare prima del matrimonio; i beni acquistati da un coniuge per successione o donazione (salvo non sia espressamente dichiarato che sono attribuiti alla comunione); i beni di uso strettamente personale; i beni che servono all'esercizio della professione; i beni ottenuti a titolo di risarcimento danni; i pensione per la perdita totale o parziale della capacità lavorativa; i beni acquistati con il prezzo del trasferimento di altri beni personali o con il loro scambio, purché espressamente dichiarato. Detto questo, andando ad analizzare il caso di specie, ti posso dire che l’appartamento donato a tua moglie (e mi rivolgo ad Alessandro) quindi, è di sua esclusiva proprietà e pertanto, in ogni caso, non potrai avanzare diritti su di esso. Relativamente ai cinquanta milioni di vecchie lire, investiti per la ristrutturazione dell'immobile, avrai diritto ad un rimborso spese, soltanto se riuscirai a dimostrare, nel corso di un processo, di avere sopportato personalmente tali costi (ad esempio, con una dichiarazione scritta di tua moglie ovvero con una copia degli assegni utilizzati per il pagamento). In mancanza di prove, non sorgerà nessun diritto al rimborso. In secondo luogo, ti ricordo che il coniuge ha diritto alla quota di legittima e pertanto, è qualificato dalla legge come soggetto legittimario. In mancanza di separazione e di divorzio, dovrete redigere un testamento olografo, al fine di disporre delle vostre sostanze, a favore degli eredi designati. Se nel testamento non sarà prevista la quota di legittima a favore del coniuge, il documento olografo sarà impugnabile, dinanzi all'autorità giudiziaria, dal coniuge pretermesso e dai suoi eredi. Le norme sul diritto alla quota di legittima sono inderogabili; in caso di mancata impugnazione del testamento olografo, da parte del coniuge pretermesso ovvero dei suoi eredi, i suoi effetti non saranno rimossi e continueranno ad essere in vigore. In caso di divorzio, l'ex coniuge non avrà più diritto alla quota di legittima.

Cordiali saluti. 
Avv. Mario Setola – Civilista-  Esperto in Diritto di Famiglia 
Studio: Cardito (Na) Corso Cesare Battisti n. 145
Cell. 3382011387 Email: avvocato.mariosetola@libero

"Li circonderemo con i nostri missili" Mail segreta (horror): guerra mondiale

WikiLeaks rivela le minacce di Hillary Clinton alla Cina: "La circonderemo con difese missilistiche"



Wikileaks svela il piano di Hillary Clinton contro la Cina: "Circonderemo la Cina con le difese missilistiche, se non fermerà il programma nucleare della Corea del Nord. Quanto alle pretese di Pechino nel Mar Cinese Meridionale, non hanno alcun senso geografico e storico: Secondo questa logica, potremmo rivendicare l'intero Oceano pacifico. Noi l'abbiamo liberato, noi l' abbiamo difeso. Avremmo così tanti diritti. Potremmo chiamarlo Mare Americano, ed estenderlo dalla California alle Filippine".

Parole dure quelle pronunciate dalla Clinton nel giugno del 2013, durante una conferenza organizzata dalla banca di investimenti Goldman Sachs secondo le mail svelate da Wikileaks. Hillary si era rivolta così a chi la ascoltava: "Vedete, noi abbiamo detto ai cinesi che se la Corea del Nord continua a sviluppare il programma missilistico, puntando a trasportare una testata nucleare, noi non potremmo accettarlo".

Quindi l'ex segretaria di Stato aveva proseguito: "Non potremmo accettarlo perché farebbero danni non solo ai nostri alleati a cui siamo legati dai trattati, come Giappone e Corea del Sud, ma avrebbero anche teoricamente la capacità di raggiungere le Hawaii e la costa occidentale degli Stati Uniti. Quindi dovremmo circondare la Cina con le difese missilistiche, e dispiegare più mezzi della nostra flotta nella regione". 

Gay compra una pagina sul giornale per scrivere al Papa: "Caro Francesco..."

Gay compra una pagina su un quotidiano per scrivere al Papa



Una pagina su un quotidiano nazionale, per scrivere non una, ma tre lettere a papa Francesco. L'ha scritta un anonimo imprenditore veneto, attivo nel campo della ristorazione e dell'alberghiero e tra i leader di Confcommercio nella regione. Nelle lettere l'uomo, 58 anni, racconta la sua vicenda di omosessuale che ha sempre tenuto nascosta la sua natura, arrivando a odiare se stesso, fino al punto di scrivere un libro e raccontare tutto, facendo "coming out" (ma sul giornale non scrive la sua identità). Oltre a pubblicizzare il suo libro, l'uomo richiama la Chiesa a una maggiore apertura nei confronti degli omosessuali, perchè, scrive, tante forme di omofobia, di violenza, di chiusura, possano venire meno. Una lettera che, poco ma sicuro, l'atteggiamento anticonformista di Papa Bergoglio ha reso in qualche modo plausibile. Ma ve la sareste immaginata, anche solo pochi anni fa, quando in Vaticano c'erano Ratzinger o anche Giovanni Paolo II?

Bomba: "La manovra non passa" Renzi suicida, governo silurato

Manovra, l'ira di Bruxelles su Renzi: "Traditi sul deficit, Italia rischia l'infrazione"



Una manovra di mance elettorali che costerà carissima all'Italia. La scelta di Matteo Renzi e del suo ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan di far salire il bilancio a 27 miliardi con un deficit al 2,3% ha provocato la reazione furiosa dell'Unione europea. Tradotto: la mossa a sorpresa di Palazzo Chigi rischia di far scattare la temutissima procedura di infrazione a Bruxelles.

È un retroscena di Repubblica a rivelare lo sbigottimento dei funzionari europei. "Se Renzi non abbassa il deficit entro 15 giorni la manovra verrà respinta e l'Italia finirà subito in procedura per debito e deficit", filtra dalla Commissione guidata da Jean-Claude Juncker. La scommessa del premier è quella di riuscire a trattare sui decimi di punto con gli euro-burocrati, convinto che a cose fatte nessuno oserà dire no all'Italia. Ma stavolta, giurano, ha sbagliato i conti, in tutti i sensi.

Pià volte negli ultimi mesi i vertici dell'Ue hanno avvertito Renzi: basta flessibilità, già concessa nel biennio 2015-16 sotto forma di 19 miliardi, con la promessa di risanare i conti e portare il rapporto deficit-Pil dal 2,4% attuale all'1,4 per cento. Ma senza tagli strutturali, una vera ripresa, incentivi allo sviluppo sostanziosi e una reale spending review, l'obiettivo è impossibile. Renzi ha messo sul piatto le "spese straordinarie" dovute a migranti e sisma, un pacchetto da 1,6 miliardi come quantificato dal commissario agli Affari economici Pierre Moscovici. "L'accordo raggiunto tra Juncker, Schulz, Moscovici e Renzi era al 2,2%. Una concessione già generosamente oltre le regole nonostante l'impegno preso per iscritto da Padoan a maggio e possibile solo grazie all'impegno di Juncker e Schulz, visto che Moscovici non sarebbe andato oltre il 2,1%. Ma ora è troppo, non ci sono margini", fanno sapere secondo Repubblica da Bruxelles. Una vera e propria bomba sul futuro del governo. La Commissione sarebbe pronta anche a togliere la flessibilità concessa per il 2015-2016 e senza quei 19 miliardi già utilizzati, l'Itali andrebbe verso un disastro finanziario.