Germania, doppia esplosione a impianti chimici: morti e dispersi, un terribile sospetto
Un morto e sei dispersi in Germania: è il bilancio di due esplosioni avvenute in due impianti chimici del gigante tedesco Basf, in due città distanti 30 chilometri, Lampertheim e Ludwigshafen, nell'ovest del Paese. Una circostanza ancora tutta da chiarire che non fa escludere agli inquirenti nemmeno l'ipotesi di un attacco terroristico. Secondo l'azienda, gli incidenti sarebbero da attribuire a dei lavori di manutenzione: la rottura di alcune tubature ha provocato una reazione a catena che ha portato alle esplosioni.
La Basf ha chiesto alla popolazione vicina a Ludwigshafen "di evitare gli spazi aperti e di lasciare chiuse porte e finestre delle abitazioni". Nell'altro incidente invece non ci sarebbero emissioni di agenti chimici pericolosi nell'aria. Nell'impianto di additivi per materie plastiche di Lampertheim, per cause non ancora stabilite, è esploso un filtro, mentre Ludwigshafen l'esplosione è avvenuta nel porto nord, dove l'impianto lavora gas e petrolio. Dopo questa seconda esplosione si è levata una densa nube di fumo e sul posto sono giunte diverse squadre dei vigili del fuoco.
Basf ha ammesso che nel primo incidente quattro suoi dipendenti sono rimasti feriti e sono stati trasportati in ospedali, mentre si è limitata a dire che il secondo incidente ha causato "vari" feriti. Tutte le attività nei centri industriali coinvolti sono state sospese.