Berlusconi, la frase commossa per i terremotati. "Il precedente drammatico davanti agli occhi"
"Questo è il momento dell’unità e dello sforzo comune per assicurare la massima efficacia e sollecitudine degli interventi". Silvio Berlusconi rompe il silenzio per unirsi al dolore dei familiari delle vittime del terremoto che ha sconvolto il Centro Italia. Il Cav sceglie il giorno dei funerali solenni ad Ascoli Piceno per invocare lo spirito di solidarietà nazionale che in questi casi deve prevalere su ogni polemica. Da qui l’invito all’unità rivolto ai partiti. Con una dichiarazione diffusa dalla segreteria del suo fedelissimo Valentino Valentini, l’ex premier ricorda il sisma dell’Aquila di sette anni quando era al governo ("Ho davanti agli occhi quel drammatico precedente") e promette che Fi è pronta a collaborare con la maggioranza per aiutare le popolazioni colpite: "Siamo pronti a sottoscrivere in Parlamento ogni provvedimento legislativo utile a favorire i soccorsi e la ricostruzione". Con queste parole, raccontano, il leader azzurro forse ne approfitta anche per replicare a chi lo ha criticato per il suo silenzio fino ad ora sul terremoto e per dare un segnale politico a tutti (da Matteo Renzi agli stessi alleati di Fi), facendo sentire la sua voce di leader del centrodestra e delle opposizioni. "So bene - scrive Berlusconi - quanto sia difficile in questi momenti coordinare con efficacia e rapidità gli sforzi per prestare i primi soccorsi e insieme riavviare la ricostruzione nei temi più brevi possibili". Per questo, avverte: "È necessaria la collaborazione costruttiva di tutti gli organi e le amministrazioni pubbliche". L’auspicio del presidente di Fi "è che oggi come allora si possa dare al più presto un tetto dignitoso a chi lo ha perduto". Di fronte alla "tragedia che ha colpito le popolazioni di diversi comuni dell’Italia centrale - continua - non ci sono parole adatte ma solo il cordoglio, la solidarietà, la preghiera. Sono vicino con il cuore alle vittime, ai feriti, ai loro famigliari e a tutti coloro che hanno perso la propria casa e i propri beni". Berlusconi, dunque, preferisce tirarsi fuori dalle polemiche interne a Fi e al centrodestra di queste settimane, lasciando la scena a Stefano Parisi, ma decide di rompere il silenzio sul terremoto, offrendo la sua disponibilità a collaborare con il governo Renzi per senso di responsabilità nazionale.
L’ex presidente del Consiglio resterà a Villa La Certosa anche la prossima settimana, circondato dall’affetto della famiglia (figli e nipoti). Il rientro ad Arcore è atteso per lunedì 5 settembre o al massimo per il 12. In giornata, raccontano fonti azzurre, si è diffusa la voce su qualche problema di salute per Berlusconi. Voce alimentata, forse, da chi segnalava la presenza del medico di fiducia Alberto Zangrillo, a Porto Rotondo, per controlli di routine. Un rumor smentito seccamente dagli stretti collaboratori del Cav ("È una voce falsa e infondata"), visto che il presidente di Fi ha anche voluto fare una nota sul sisma. Le parole di Berlusconi fanno seguito a quelle del presidente del Senato, Pietro Grasso, che oggi, per primo, in visita ad Amatrice, lancia un appello all’unità, in particolare alle opposizioni: " La politica deve essere unita in questo momento. Compito delle opposizioni è controllare e migliorare le scelte e i provvedimenti del governo" e non contrastarli per partito preso. Ad accogliere subito l’invito di Grasso Renato Brunetta, presidente dei deputati di Fi, che chiede a Renzi di allargare il Tavolo della coesione nazionale. "Adesso -spiega in un comunicato l’ex ministro- chiediamo al presidente del Consiglio un salto di qualità: dopo il tragico terremoto che nei giorni scorsi ha così duramente colpito il centro Italia, estendiamo il Tavolo di coesione nazionale all’emergenza che stiamo vivendo dopo questo sisma, al tema della ricostruzione, e alla prevenzione da attuare in tutto il Paese per far in modo che simili sciagure siano quanto meno attutite da un corretto e virtuoso rapporto con il nostro territorio".