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lunedì 30 maggio 2016

Sant’Arpino, la scrittrice Adriana Dell’Amico presenta il libro “Nessuno è nato libero”

Sant’Arpino, la scrittrice Adriana Dell’Amico
presenta il libro “Nessuno è nato libero”


di  Antonio Parrella



SANT’ARPINO - Fari puntati sulla cultura.“Nessuno è nato libero”. E’ il titolo del libro dell’avvocata casertana Adriana Dell’Amico, che, dopo il grande successo delle precedenti presentazioni, è stata ospite domenica 29 maggio scorso presso il palazzo Ducale “Sanchez de Luna” di Sant’Arpino. All’happening culturale, organizzato nell’ambito della VI Rassegna Letteraria “Sulle orme del Cantor d’Enea”, oltre alla stessa autrice Dell’Amico, hanno partecipato, tra gli altri, Aldo Pezzella (presidente della Pro Loco), Salvatore Brasiello (assessore alla cultura), la professoressa Teresa Del Prete dell’Istituto degli Studi Atellani ed Ernesto Mattia (responsabile del settore cultura del Comune di Lusciano. Durante la manifestazione sono stati letti alcuni passi del libro a cura di Pio Del Prete ed uno spazio musicale del musicista-attore Gianni Aversano. Il volume della scrittrice-avvocata Dell’Amico punta l’attenzione sulla figura di un parroco, don Nicola, che attraverso il suo cinquantennale sacerdozio percorre il suo ultimo anno di vita nella cura spirituale dei suoi parrocchiani. Tra le varie vicissitudini, che quotidianamente è costretto a vivere, il prelato cerca di dare una risposta al tema fondamentale dell’essere umano, ovvero al significato dell’amore. E spesso, durante gli ultimi mesi, don Nicola si domanda se l’uomo possa essere veramente libero o se è immerso nella categoria filosofica della necessità, da cui non può svincolarsi. Dell’Amico affronta così temi spinosi che dal cinquecento in poi hanno diviso gli intellettuali di area mitteleuropea, dove la libertà veniva subordinata alla necessità, da quelli strettamente cattolici, dove il libero arbitrio rappresentava una tappa fondamentale per operare il bene sulla terra. Dunque l’autrice è conscia di barcamenarsi tra un’ etica protestante di tipo borghese e un cattolicesimo rinascimentale e post-conciliare. Ma è proprio quella vita quotidiana che farà riflettere profondamente il nostro protagonista, fino a fargli ritenere che l’amore è degli angeli e noi uomini possiamo solo imitare quell’ombra platonica dell’amore divino, proiettato sul fondo della caverna in cui siamo  rinchiusi.  

giovedì 26 maggio 2016

La Ricerca migliora la vita. Ci puoi mettere la firma

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Nella Ricerca l’importante non è partecipare, ma vincere. Sostieni anche tu l’IRCCS San Raffaele e mantieni viva la fiaccola della ricerca. 

L’IRCCS è un punto di riferimento nazionale nel campo della riabilitazione e della Ricerca scientifica. Ogni giorno 30 laboratori svolgono un'intensa e qualificata attività scientifica, in particolare nel settore della riabilitazione in collaborazione con numerosi ricercatori italiani e stranieri. 

Potrebbe sembrare una piccola goccia nel mare, ma una tua donazione alla Ricerca del San Raffaele può significare la vita per molti pazienti bisognosi di cure sempre più avanzate e risolutive. I ricercatori del San Raffaele di Roma giocano ogni giorno una piccola grande Olimpiade che anche grazie al tuo aiuto speriamo di vincere. 

Sostenere le attività di ricerca dell’IRCCS San Raffaele è semplice. Modalità:
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Inps, il palazzo per feste e party Ecco l'ultima vergogna / Guarda

Inps, un altro palazzo usato per le feste


di Giacomo Amadori



Nel salotto buono di Firenze ci si muove a piedi e per coprire i 300 metri scarsi che separano l’elegantissimo Palazzo Pazzi da quello della Signoria, sede del municipio, bastano 2 minuti. Si può affermare senza tema di smentita che Palazzo Pazzi, detto anche “della Congiura”, rappresenti la sede regionale più pregevole dell’Inps e probabilmente uno dei tesoretti dell’istituto. E così lo scorso 21 maggio, in occasione dell’apertura al pubblico delle sedi storiche dell’istituto previdenziale, una kermesse intitolata Welfarte, ha offerto il programma più affascinante, con tanto di evento musicale.

Sul sito dell’Inps la cornice era così descritta: «Il cortile con un portico a tre lati tra i più suggestivi della città, il salone monumentale, la cappellina affrescata, la sala pompeiana e un’altana dallo splendido panorama, lasceranno senza fiato i visitatori». Nell’androne fa bella mostra una copia dello stemma dei Pazzi attribuito a Donatello: due delfini simmetrici girati verso l’esterno e quattro croci. Per l’occasione l’Inps ha proposto un concerto lirico e l’esibizione del Quartetto d’archi formato dai professori dell’Orchestra del Maggio musicale fiorentino. Guai a pensare che i dirigente dell’istituto abbiano pensato solo all’intrattenimento: «Non mancheranno momenti istituzionali per consentire agli interessati di usufruire di consulenze previdenziali presso le 3 postazioni Inps che saranno presidiate per l’intera giornata» era precisato sul sito.

Il complesso è suddiviso in tre piani e ha un appendice in via del Proconsolo 8. Al catasto 25 vani sono registrati come uffici; altri 39 vani sono iscritti come «abitazione di tipo economico», mentre al piano terra si trovano 5,5 vani «popolari», adibiti ad aule di formazione e per l’informatica. A questi 70 locali bisogna aggiungere circa 30 mila metri cubi di «uffici pubblici» in uno dei più bei palazzi di Firenze e quindi d’Italia e quindi del mondo. Al piano nobile c’è il celebre salone monumentale che può ospitare un’ottantina di invitati. Purtroppo gli ambienti sopra al salone sono senza pavimenti visto che quei solai sono inutilizzati e abbandonati al degrado da decenni.

L’ex direttore regionale dell’Inps della Toscana Fabio Vitale, rimasto in carica dal 2009 al 2014, aveva proposto di mettere a reddito questa sede regionale e di trasferire gli uffici in uno stabile periferico, precisamente in viale Matteotti, un edificio ereditato dall’Inpdap che è stato oggetto di numerosi interventi mai conclusi visto che l’impresa edile a cui erano stati affidati è fallita. La proposta di Vitale non venne però accolta. Eppure nei libri contabili dell’istituto Palazzo Pazzi è valutato circa 100 milioni di euro e ogni anno, secondo le notizie raccolte da Libero, costerebbe un’esagerazione di manutenzione straordinaria (almeno 1-2 milioni l’anno) e ordinaria (circa 100-150 mila euro l’anno). Palazzo Pazzi, è uno dei migliori esempi in città di architettura civile del Rinascimento.

Venne costruito tra il 1458 ed il 1469 e per alcuni al progetto avrebbe lavorato Filippo Brunelleschi, autore della cappella Pazzi. In quei saloni sarebbe stata ideata la congiura del 1478 contro Lorenzo il Magnifico e suo fratello Giuliano, che nell’agguato perse la vita. Per questa mattanza i Pazzi vennero esiliati e l’edificio passò di mano in mano. Dalla famiglia francese dei d’Estonville ai Medici ai Malaspina. Successivamente toccò agli Strozzi. Nell’’800 ospitò un istituto religioso e la sede della massoneria del Grand’Oriente d’Italia. Nel 1913 venne acquistato dalla Banca di Firenze, la quale lo fece restaurare dall’architetto fiorentino Adolfo Coppedè. Il passaggio all’attuale proprietario, l’Inps, avvenne in piena epoca fascista, nel 1931. Nel dopoguerra il palazzo fu oggetto di importanti restauri che restituirono all’edificio in suo aspetto quattrocentesco, l’ultimo dei quali, molto dispendioso, si è concluso sei anni fa.

Nonostante i costi esorbitanti nessuno all’Inps sembra intenzionato a privarsi di una sede tanto prestigiosa e così adatta a suggestivi concerti musicali

Calcio e scommesse, trema la A: sospetti sulle gare di Napoli e Milan

Calcioscommesse, trema la Serie A: puntate sospette anche su Napoli e Milan



Il calcio italiano non trova pace. Prima i flussi anomali di scommesse sull’espulsione di Mirko Gori durante la partita fra Frosinone e Napoli, poi gli arresti al gruppo di camorra “Vanella Grassi” di Secondigliano che avrebbe orientato alcune partite di B, e, oggi, un presunto dossier dei bookmaker su alcune combine in Serie A. Un’escalation di pessime notizie per il mondo del pallone che, sempre più, perde la sua credibilità sotto i colpi di inchieste, arresti, penalizzazioni e carte bollate.

Il dossier - Secondo quanto riporta La Repubblica lo scandalo calcioscommesse potrebbe allargarsi con 5 gare di Serie A e 11 di Lega Pro sotto osservazione. I bookmaker infatti, hanno preparato un dossier che nei prossimi giorni verrà inviato alle autorità competenti. Nel fascicolo vengono segnalati alcuni “movimenti anomali" del campionato appena terminato. Le partite sospette sarebbero Frosinone-Milan 2-4. Frosinone-Napoli 1-5, Genoa-Frosinone 4-0, Verona-Frosinone 1-2 e Napoli-Frosinone 4-0. Secondo la fonte del quotidiano però, il fatto che riguardino tutte il Frosinone "non sta a significare che la società o i calciatori abbiano responsabilità dirette. Non abbiamo alcuno strumento per valutarlo. Ma certo le puntate registrate sono state molto strane".

Lega Pro - Ci sono sospetti riguardanti anche la Lega Pro. Sono state già denunciate alla procura di Catania, 11 partite della terza serie: la maggior parte riguarda il Messina, ma ricompare anche il nome del Catania. Per il momento non ci sono elementi per delineare responsabilità delle società "ma alcune situazioni hanno davvero dell’incredibile: ci sono autogol che ricordano i tempi dell’inchiesta di Cremona".

mercoledì 25 maggio 2016

Voragine di 200 metri sul Lungarno aiuto ingoiate: di chi è la colpa?

Voragine di 200 metri inghiotte le auto sul Lungarno a Firenze



Una voragine di circa duecento metri per sette si è aperta a Firenze sul Lungarno Torrigiani, tra Ponte Vecchio e Ponte alle Grazie. Il cedimento è stato causato dalla rottura di un tubo di circa 70-80 centimetri di diametro e l'acqua ha scavato sotto il manto stradale fino a provocare la voragine: circa 20 auto sono state inghiottite dalla voragine ma nessuna persona è rimasta ferita. Sul posto sono accorse diverse squadre dei vigili del fuoco, con un team di sommozzatori, che stanno aspirando l’acqua per permettere anche agli addetti di Publiacqua di procedere alle riparazioni. La società che eroga il servizio dell'acqua in città ha dovuto ridurre la pressione dell’acquedotto.

In città si registra una quasi totale mancanza d’acqua, e sono a secco anche alcuni comuni dell’interland fiorentino. Nella zona colpita dallo smottamento manca anche la luce, fanno sapere i vigili del fuoco. Due palazzi, i civici 25 e 27 che si affacciano su lungarno Torrigiani, sono stati evacuati per precauzione. Per le ore 11 è stata convocata dal sindaco di Firenze Dario Nardella l’unità di crisi a Palazzo Vecchio con la protezione civile e Publiacqua, la società affidataria della gestione del servizio idrico locale, per discutere della situazione. Il sindaco ha riferito che non si può escludere che lo smottamento possa continuare.

Schumi, ultimo bollettino medico: le clamorose parole di Montezemolo

L'ultimo bollettino medico di Schumi, le clamorose parole di Luca Cordero Montezemolo



"Ho saputo che Micheal Schumacher sta reagendo alla cura ". Le parole di Luca Cordero di Montezemolo ridanno forza alla speranza dopo le brutte voci circolate nei giorni scorsi sulla salute del campione. Qualche settimana fa alcune indiscrezioni avevano fatto temere il peggio per l'ex pilota della Ferrari. Alcuni media statunitensi avevano riportato la notizia di un forte peggioramento delle sue condizioni di salute. "Lui è una persona eccezionale, dotata di una grande forza. Sono certo che la sua determinazione gli permetterà di uscire da questa situazione molto difficile. Me lo auguro davvero. Michael è senza dubbio il più grande pilota della storia della Ferrari”, ha aggiunto Montezemolo alla Cnn. Negli ultimi tempi le notizie sulla salute del campione di Formula Uno si erano susseguite incessanti: dapprima si diceva che soffriva di “morte celebrale”, poi che era morto, poi che si sarebbe svegliato e avrebbe descritto a tutti i presenti il paradiso adesso torna la speranza. 

Sentenza Esposito: 26 anni a De Santis La madre di Ciro: "Ho perdonato"

Omicidio Esposito, arriva la sentenza per De Santis



È stato condannato a 26 anni di carcere Daniele De Santis, l'ultrà giallorosso accusato di aver ferito e ucciso Ciro Esposito durante gli scontri che precedettero, il 3 maggio del 2014, la finale di Coppa Italia, fra Napoli e Fiorentina. La sentenza dei giudici della terza sezione della Corte d'Assise di Roma è stata letta nell'aula bunker di Rebibbia dopo tre ore e mezza di camera di consiglio. Oltre a De Santis, nell'ambito del processo per l'omicidio di Ciro Esposito, sono stati condannati a 8 mesi di reclusione per rissa aggravata e lesioni (con pena sospesa) anche i tifosi partenopei Gennaro Fioretti e Alfonso Esposito. Entrambi sono ritenuti parte del gruppo che provocò gli scontri durante i quali Ciro venne ferito a morte.

La vicenda - Il giovane venne colpito, poco prima della finale di Coppa Italia Fiorentina Napoli del 3 maggio 2014 da un proiettile che gli ferì un polmone e arrivò alla colonna vertebrale. Il trentenne morì nel Policlinico Agostino Gemelli di Roma, dopo 53 giorni di agonia. I pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio avevano chiesto l'ergastolo per De Santis e tre anni di reclusione per Gennaro Fioretti e Alfonso Esposito.

Le dichiarazioni - In aula, oggi anche la mamma di Ciro Esposito, Antonella Leardi, che così ha commentato la sentenza: "La pena inflitta è congrua e giusta, per De Santis non provo odio perché l'ho perdonato". In aula le urla degli amici di Ciro Esposito giunti per ascoltare la sentenza: "Devi marcire per quello che hai fatto". Di tutt’altro avviso invece Tommaso Politi, legale di De Santis che ha dichiarato: "Non mi aspettavo questa sentenza perché le nostre argomentazioni erano solide e tanti testimoni hanno raccontato che il mio assistito ha cercato di sottrarsi a un linciaggio. Per questo mi sarei aspettato un proscioglimento per legittima difesa". Inoltre, l'imputato dovrà pagare una provvisionale complessiva di 140 mila euro ai familiari della vittima.