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venerdì 26 febbraio 2016

Caivano (Na): La Giunta è come l'aggiunta

Caivano (Na): Ora festeggiamo poi pensiamo alla Giunta Si è festeggiato ma la Giunta stenta a decollare Problemi per la formazione della cosiddetta Fase 2


di Gaetano Daniele


"I festeggiamenti poi la Giunta". Il più grande fallimento politico degli ultimi 15 anni è targato Simone Monopoli. Dopo 8 mesi ancora con il nodo Giunta. Se ci pensiamo bene e strofiniamo bene gli occhi oggi doveva essere il momento storico di Simone Monopoli: il salvatore della patria promesso al Comune da tipo SEMPRE, rimasto fuori dai giochi politici che hanno preceduto l'attuale e nuova formazione politica. Forte di una opposizione collaboratrice che sfugge quasi sempre alle domande chiave, con la sola differenza che nell'amministrazione Falco il PD passò direttamente dalle fila dell'opposizione in maggioranza. Oggi, invece, si corre al silenzio stampa, oppure alle frivole accuse reciproche di routine tanto per alzare un po di vapore acqueo, altro che fumo. Ma dov'è finito il leader delle opposizioni del Partito Democratico Luigi Sirico, considerato che Monopoli dopo due mesi circa non riesce a formare neanche la Giunta?. Solo l'architetto Francesco Emione di Liberi Cittadini, scese in campo e a tutto oggi non scende a compromessi sottobanco. Difatti, è di pochi minuti fa la critica che lancia all'attuale amministrazione a guida Monopoli: Il vicesindaco ha dato le dimissioni un mese fa. Un altro assessore ancora prima. La pubblicistica di regime proclamava “urbi ed orbi” l’inizio della fase 2. Ad oggi, si registra il nulla assoluto, un consiglio comunale andato deserto, un altro che si è svolto nello squallore totale di un ‘Aula priva delle forze politiche di opposizione (non consociative). Pare che il sindaco abbia deciso di varare una giunta cd. tecnica di alto profilo e mandare a casa tutti gli assessori. La prima giunta di Monopoli ha fallito. L'annunciata giunta tecnica è però un vulnus della democrazia, l’attestazione del fallimento della politica, la rappresentazione plastica che l’Ente pubblico è guidato da una classe dirigente che si autodichiara incompetente. La maggioranza si è presto frantumata. Monopoli ha avuto bisogno dei “vituperati” vecchi amministratori per guidare il Consiglio Comunale e puntellare la maggioranza. Oggi i voltagabbana bistrattati dal “Monopoli oppositore” sono i suoi alleati più saldi. Il dibattito è miseramente limitato alle nomine in giunta. I consiglieri comunali cambiano partito come al calciomercato. E mentre la maggioranza continua sulla scia delle più infelici pratiche della prima repubblica, la città aspetta la soluzione dei problemi reali. Povera Caivano. 

Insomma, per Monopoli la Giunta comunale non è un valore aggiunto. Si può governare anche senza Giunta, infatti, sono circa due mesi che il Paese attende di vedere una maggioranza unita e compatta, ciò che non è in grado di offrire Monopoli, nonostante abbia aggregato sul suo carro, sul carro del vincitore, tutta l'informazione locale e non solo, addirittura aperto la porta al direttore editoriale di julie news dott. Giovanni De Cicco, che pesa alle casse comunali oltre i 40 mila euro per l'intero mandato (Quinquennio). 

In breve, bene leggere sui quotidiani, periodici, settimanali o blog vari vicino al sindaco che l'attuale amministrazione Monopoli sta facendo bene (bene cosa se a distanza di circa due mesi non è in grado di offrire al Paese la giusta stabilità). Bene leggere tutto, è politica, come potrebbe un addetto stampa che percepisce uno stipendio (dai contribuenti) da chi lo ha fatto nominare scrivere contro o male? ma come ricordavamo poc'anzi, i festeggiamenti ed il divertimento è terminato. Il Paese attende. 

Sfortunato Napoli: spreca e il Villareal lo elimina. Fiorentina ko, travolta dal Tottenham

Sfortunato Napoli: spreca e il Villareal lo elimina. Fiorentina ko, travolta dal Tottenham




Serata amara per le italiane in Europa League: Napoli sfortunato. I partenopei, al San Paolo, pareggiano per 1-1 col Villareal e non riescono a ribaltare l'1-0 dell'andata: dominano, passano in vantaggio con Hamsik ma vengono beffati da un tiro-cross di Pina. Ancora a secco Higuain. La Fiorentina invece viene travolta a Londra: 3-0 del Tottenham, con reti di Mason e Lamela, chiude un'autorete di Gonzalo Rodriguez. Divario troppo netto: Viola eliminata senza troppi rimpianti.

Ronaldo viene umiliato in Vaticano: cacciato dal Papa (per due donne)

Ronaldo umiliato in Vaticano: cacciato dal Papa per colpa di due donne. Cosa ha combinato



Non è bastato essere Ronaldo Luís Nazário de Lima per saltare le guardie all'ingresso di piazza San Pietro e raggiungere Papa Francesco, che in effetti lo aspettava per un incontro già fissato da tempo. Il brasiliano è stato rimbalzato dai responsabili della sicurezza vaticana per colpa di due donne in sua compagnia, due signore vestite di bianco, non proprio il colore giusto per un incontro col Papa. Secondo il cerimoniale vaticano, infatti, il bianco è riservato a pochissime persone, una di queste è naturalmente il pontefice. E così il Fenomeno ha dovuto rinunciare, con enorme delusione.

Ahi, ahi, ahi, dottor Scotti: ora sono guai "Cinque anni di galera al boss del riso"

Ahi, ahi, ahi, dottor Scotti. Enormi guai per il boss del riso: "Cinque anni di galera"



Grossi guai, dottor Scotti: è stata chiesta la condanna a cinque anni di carcere per Angelo Dario Scotti, patron dell'azienda che produce riso. Nei suoi confronti la Procura della Repubblica di Roma ipotizza il reato di corruzione, che si sarebbe realizzato con il pagamento di 100mila euro a due ex funzionari del Gestore servizi elettrici pur di non perdere un contributo di 7 milioni destinato all'inceneritore del Bivio Vela di Pavia, gestito dalla Riso Scotti energia, su cui erano state trovate irregolarità. La richiesta è stata formalizzata all'udienza di mercoledì mattina al Tribunale collegiale di Roma. È stata invece chiesta l'assoluzione per il reato di truffa.

Mario Giordano massacra la Madia: quanto paghiamo per lei (cifre folli)

Mario Giordano massacra la Madia: quanto paghiamo per lei (cifre folli)


di Mario Giordano



Il consulente per contare le rane verdi? L' abbiamo visto. Il consulente per censire i piccioni? Pure. E poi c' era quello per studiare l' insetto che distrugge le viti. Quello esperto in bande e pro loco (evidentemente specializzato in tromboni). Un consulente per dire che, se si spengono le luci in casa, si risparmia energia. Un consulente di sicilianità per affermare nelle scuole gli elementi costitutivi essenziali dell' identità siciliana. E soprattutto, somma meraviglia, abbiamo ammirato pure il consulente in risparmi, pagato decine di migliaia di euro per spiegare che lo Stato ha molti modi per ridurre le spese. Il primo dei quali, paradosso nel paradosso, è ovviamente ridurre i consulenti.

In effetti, in tutti questi anni, la Pubblica Amministrazione ci aveva abituati a ogni tipo di sperpero. Ora, però, con l' arrivo del ministro Marianna Madia ci siamo superati: le consulenze esterne, infatti, si sono moltiplicate come le avventure della sua amata Peppa Pig: +61 per cento in un solo anno. Proprio così: alla faccia della spending review, siamo passati da 737 milioni a 1 miliardo e 190 milioni, cioè 453 milioni di euro in più. 453 milioni di euro che anziché essere destinati ai poliziotti, ai rinnovi contrattuali o al miglioramento dei servizi, sono stati dispersi a pioggia nelle tasche dei sedicenti esperti. Che poi non è mai dato sapere se sono davvero esperti di qualcosa. A parte coltivare le giuste amicizie, s' intende.

Eppure ormai pendiamo dalle loro labbra. Ci avete fatto caso? Non ci sono mai soldi per nulla, ma per pagare un consulente spunta sempre il tesoretto garantito. Possibile che su 3 milioni di dipendenti pubblici non ce ne sia qualcuno esperto in bande o pro loco? O qualcuno in grado di dire che spegnendo le luci di casa si risparmia energia? Davvero bisogna ricorrere al parere di un esterno? E, dopo il consulente per le rane verdi e per i piccioni,per aumentare la spesa in un anno del 61 per cento (sessantuno per cento), che si saranno inventati nella Pubblica Amministrazione? Il consulente per pestare le zampette ai gufi? O quello per spennare i polli (pratica nella quale, per altro, sembrano già piuttosto esperti)?

Dall'Autan alle noci - O per mettere il perizoma al toro da monta? O per spalmare l' Autan alle zanzare? O per rompere le noci a Cip e Ciop? O un consulente per spiegare alla Madia le sue leggi, visto che spesso dimostra di non conoscerle?

In questo caso si tratterebbe di un consulente utile, sia chiaro. Non è detto, infatti, che tutti i consulenti siano da buttare. Non è detto che siano esperti soltanto nel togliere le occhiaie ai panda o a far la ceretta allo Yeti, per citare il mitico Bersani di Crozza.

Qualcuno, magari, ha conoscenze davvero utili e irreperibili in altro modo. Ma per un miliardo e 190 milioni di euro? E con un aumento del 61 per cento in un anno? Ma voi mi dite in quale azienda del mondo un dirigente si può permettere di aumentare, senza motivo, le consulenze del 61 per cento in un anno? Arriva il nuovo dirigente d' impresa: «Scusate, ho bisogno di aumentare le consulenze del 61 per cento». Oppure arriva il nuovo capo stabilimento: «Scusate, ho bisogno di aumentare le consulenze del 61 per cento». Immagino la risposta del buon senso: e lei che ci sta a fare, scusi? Sa fare il suo lavoro oppure è solo un selezionatore di esperti? Un distributore di gettoni? Un dispenser di contratti d' oro?

Nel caso si accomodi, possiamo fare a meno di lei… Lo stesso dovrebbe valere per lo Stato, anzi ancor di più visto che si tratta di soldi di tutti noi. Il dato sulle consulenze, riportato dallo stesso ministero nella sua relazione 2015 al Parlamento, si riferisce al 2014: non risulta che, nel 2014 rispetto al 2013, la struttura della Pubblica Amministrazione sia cambiata a tal punto da richiedere un intervento massiccio di consulenti esterni.

Risparmi un corno - O meglio, l' unico cambiamento rilevante è stato che all' inizio del 2014, a differenza che all' inizio del 2013, la Madia era ministro. Ma a questo punto, visto che ogni giorno si parla - e giustamente - di risparmi e strette e sacrifici nella Pubblica Amministrazione, a noi viene il dubbio: se con la Madia al ministero è necessario spendere 453 milioni in più di consulenze, anziché assumere nuovi esperti non sarebbe meglio licenziare il ministro? Se serve per prendere rapidamente una decisione, siamo disponibili a offrire consulenza. Gratuita, s' intende.

Bertolaso, disastro continuo. Sì, lo ha fatto davvero: che cosa ha scritto su Twitter. Scoppia un nuovo caso / Leggi

Bertolaso-disastro. Sì, lo ha fatto davvero: che cosa ha scritto su Twitter. Scoppia un nuovo caso / Leggi






Di ora in ora, il disastroso inizio di campagna elettorale di Guido Bertolaso s'arricchisce di nuovi capitoli. In particolare, su Twitter (guarda i cinguettii qui sopra). Già, perché il candidato sindaco di Roma prima sceglie il registro poetico: "I fori al buio, il Gra è al buio. Tutto è al buio. Bisogna riaccendere la luce". E fin qui, tutto bene (o quasi). Ma è un secondo tweet a scatenare le ironie della rete (e non solo). Dopo le violenze dei tifosi del Galatasaray in centro a Roma, Bertolaso tutti: "#Calcio. Se sindaco basta tifoserie organizzate straniere a Roma". Ecco, tralasciando la scelta dell'hashtag "#calcio", l'idea del candidato di vietare le trasferte delle tifoserie straniere nella Capitale strappa più di un sorriso: semplicemente, è impossibile. Forse, dopo lo scivolone sui rom "vessati", Bertolaso ha preso un po' troppo sul serio l'idea di mostrare il pugno di ferro...

La "festa gay" rovinata dai giudici Alfano indagato: il siluro e l'accusa

La "festa gay" rovinata dai giudici. Alfano indagato: il siluro e l'accusa



Nel giorno della vittoria de facto sulle unioni civili, a rovinare la festa di Angelino Alfano arriva un siluro da parte della magistratura: il ministro dell'Interno è indagato per abuso d'ufficio dalla procura di Roma. Un fulmine a ciel sereno che arriva a ora di cena. Il tempismo è perfetto: subito dopo la vittoria politica dei centristi, che hanno piegato e rimodellato il ddl Cirinnà, la stangata sul ministro. Nel mirino delle toghe ci finiscono anche il viceministro Filippo Bubbico, il suo segretario particolare Ugo Malagnino, l'ex senatore del Pd Vladimiro Crisafulli, il presidente dell'università di Kore di Enna, Cataldo Salremo. Il reato, secondo l'ipotesi degli inquirenti, sarebbe stato commesso lo scorso 23 dicembre, nel giorno in cui il Consiglio dei ministro approvò il trasferimento ad Isernia dell'allora prefetto di Enna, Fernando Guida.

Nell'avviso di garanzia si legge che Alfano e gli altri indagati risultano "sottoposti ad indagini per il reato di cui all'articolo 323 del codice penale, commesso in Roma il 23.12.2015". E ancora: "In data odierna questo ufficio ha trasmesso il procedimento sopra indicato al competente Collegio per i reati ministeriali, al quale i suddetti possono presentare memorie o chiedere di essere ascoltati". Il provvedimento è firmato dal sostituto procuratore Roberto Felici e dal procuratore aggiunto Francesco Caporale.

Stando alle prime indiscrezioni, il prefetto Guida lo scorso 28 ottobre aveva avviato le procedure e gli accertamenti che si sono conclusi, dopo il suo trasferimento, con il commissariamento dell'università Kore. Dunque si arriva allo scorso prima febbraio, quando la prefettura di Enna con un decreto ha sciolto gli organi amministrativi dell'ateneo nominando tre commissari per un periodo di sei mesi, prorogabili. Si tratta del prefetto Francesca Adelaide Garufi e dei professori Carlo Colapietro e Angelo Paletta. La procedura era stata avviata dopo la proposta, avanzata dalla Fondazione per la libera università della Sicilia centrale Kore di modificare il proprio statuto.