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giovedì 18 febbraio 2016

Napolitano, furbetto del cartellino? Hai capito? Come lo hanno beccato

Napolitano, furbetto del cartellino? Clamoroso: come lo hanno beccato




I furbetti del tesserino. Abbiamo già parlato della "geniale" consuetudine dei nostri senatori, scoperta dal quotidiano Il Messaggero. Ovvero quella di lasciare inserito il tesserino sul loro scranno per poi tornare a riprenderselo a fine seduta. In questo modo il  loro voto non risulterà, ma i senatori verranno considerati presenti a tutti gli effetti. Evitando così la decurtazione della diaria, la cui indennità fissa è di 3.503 euro al mese.

Bene. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, si era raccomandato: "I senatori che si allontanano dall' Aula sono tenuti a portare con sé la propria tessera". Laddove "non risulti la reale presenza in Assemblea potrà venire disposta la detrazione della diaria". E sui soldi non c'è da scherzare troppo. L'episodio curioso è raccontato dal Fatto Quotidiano.  Al momento dell' ultima votazione, a dimenticare la sua tessera è niente meno che il presidente emerito Giorgio Napolitano. Vincenzo Santangelo, dei 5 stelle, se ne accorge: "Signor Presidente, abbiamo apprezzato moltissimo la sua precisazione ad inizio di seduta perché crediamo che i furbetti dentro il Senato non debbano starci. Le chiedo di togliere le tessere, per due motivi. Uno è quello che lei ha evidenziato, ossia la presenza per fini amministrativi: ci sono dei furbetti che si pappano la diaria pur non essendo in Aula. L' altro è che questo può inficiare anche le votazioni. C'
è la scheda dell' ex presidente della Repubblica Napolitano e la prego di farla estrarre".  E così i segretari del Senato consegnano la tessera a Pietro Grasso. 

La verità sul volto stravolto di Briatore Parla la Gregoraci: "Che cosa succede"

Il volto stravolto di Briatore, parla la Gregoraci: "Tutta la verità". E spunta una nuova foto-choc




Elisabetta Gregoraci difende Flavio Briatore dopo le critiche al vistoso lifting facciale del marito. Dopo le critiche per le foto in cui il manager appariva ringiovanito in seguito alla remise en forme, la showgirl ha voluto dire la sua: "Non credo siano questi i problemi della vita", ha detto a Chi, "Perché bisogna dare sempre spiegazioni? Se Flavio è contento lo sono anch'io. Noi e Nathan siamo felici". "Quando ho postato il selfie con mio marito "ringiovanito" forse ho sottovalutato la potenza dei social – ha ammesso la showgirl nell’intervista rilasciata al settimanale, "Eravamo a cena, l'ho messa e ha fatto il giro del mondo perché lui appariva... diverso. Ho letto tanti commenti. In molti hanno scritto: "Ma chi è", altri non lo hanno riconosciuto perché ha perso 15 chili", ha raccontato la Gregoraci, affrettandosi a respingere le critiche. 

"Flavio è un personaggio pubblico ormai da anni. Ha le spalle larghe ed è navigato. Sapeva perfettamente che cosa avrebbe scatenato con la sua nuova immagine: commenti pro e contro. Ma mio marito ne ha passate di peggio nella sua vita", ha detto la showgirl.

PARTITO DISINTEGRATO Il Pd verso la scissione Chi molla Renzi: i nomi

Pd disintegrato, verso la scissione. I big mollano Renzi: ecco i nomi di chi molla




C'è una vera e propria spaccatura nel Pd: alla vigilia del voto sul ddl Cirinnà su unioni gay e stepchild adoption, i cattolici della maggioranza, riporta in un retroscena il Giornale, sono tentati di dire addio a Matteo Renzi. Significativo, in questo senso lo striscione "Ci ricorderemo" al Family day e soprattutto le parole di Massimo Gandolfini, presidente del Comitato Difendiamo I Nostri Figli: "Renzi non si è fatto in alcun modo interprete delle nostre istanze" e "Solo chi avrà lottato per affermare la famiglia e per difendere i bambini potrà contare sul voto del nostro popolo".

L'orientamento dell'area cattolica è dunque questo: "Daremo il voto a chi si farà portavoce del messaggio emerso al Circo Massimo". E la tentazione è di scendere in campo come protagonista. Sarà sicuramente interessante vedere cosa emergerà dal convegno dal titolo Dal Family Day al Family Italia convocato a Roma il 2 marzo quando alla Società Dante Alighieri si ritroveranno alcuni protagonisti del Family Day: Filippo Savarese, Mario Adinolfi, Costanza Miriano, Simone Pillon, Toni Brandi, Gianfranco Amato. Il tema è proprio il futuro del movimento e il ruolo dei cattolici in politica.

Voci parlano dell'idea di presentare una lista civica già alle prossime Amministrative. Alfio Marchini sembra in pole position per questo progetto. Ma sicuramente anche Guido Bertolaso, cattolico dichiarato con un solido rapporto con il mondo del volontariato, potrebbe diventare un interlocutore credibile.

ACCUSA TERRIBILE Loris, anche il nonno indagato per omicidio

Loris, indagato per omicidio anche il nonno




Andrea Stival, nonno del piccolo Loris, è finito sul registro degli indagati della Procura di Ragusa, per omicidio e occultamento di cadavere. L'iscrizione nel registro degli indagati, come atto dovuto, nasce dalle dichiarazioni rese lo scorso gennaio nel carcere di Catania da Veronica Panarello a una psicologa: "Loris lo ha ucciso mio suocero Andrea Stival e ho ricordato tutto quando sono andato a trovarlo al cimitero, ma non l'ho detto prima perchè avevo paura che uccidesse anche il bimbo più piccolo. Lo ha fatto perché eravamo amanti". Loris Stival era stato assassinato il 29 novembre 2014 nella sua casa a Santa Croce Camerina.

Su treni e bus con il Pos in mano Attenti: è l'ultima truffa bancomat

Bancomat contactless, ecco come ti fregano i soldi sul treno




Un lampo da vero genio della truffa. Con la tecnologia contactless sempre più diffusa, era solo una questione di tempo. 

Cosa succede - Un post su Facebook mostra chiaramente un uomo che si sposta su un treno con lo stesso dispositivo che solitamente si trova nei negozi e permette al cliente di pagare senza strisciare il bancomat. Per lui è sufficiente appoggiarsi alle vittime per sottrarre denaro dal conto bancario senza che questi abbiano la possibilità di accorgersene o reagire. Questo strumento si chiama POS (dall'inglese Point of Sale) e deve essere abilitato per pagamenti senza contatto che possono spingersi fino a 25€ senza bisogno dell'inserimento del PIN. Sembra tutto troppo facile. 

La soluzione - Data il proliferare di questo genere di soluzioni, sono già in commercio portafogli in grado di schermare eventuali intrusioni e proteggere dati personali e sensibili, come può essere un bancomat contactless. 

mercoledì 17 febbraio 2016

Caivano (NA): L'amico degli amici

Caivano (NA): L'amico degli amici



di Gaetano Daniele 

Eugenia Carfora
La Preside "coraggio" che ha sfidato tutti

per tutelare i ragazzini del Parco Verde

Mandata via per questo?

Ai cittadini l'ardua sentenza

A Caivano accadono cose strane, quando si tratta di sparlare o di straparlare dei nemici politici tutti sono pronti, quando invece si tratta di riferire circa gli amici vige l'omertà. Accade proprio questo, nell'ambito delle formulazioni di nuovi criteri di accorpamento degli istituti scolastici. Difatti, c'è qualcuno che mette d'accordo tutti, la opposizione tace per comodo o per opportunità e la maggioranza convinta di accontentare tutti distrugge il lavoro di una bravissima dirigente scolastica come la Preside Eugenia Carfora, impegnata a garantire una opportunità per i giovani del Parco Verde. Ma cosa volete che contino i giovani del Parco Verde? neanche altri pastori si offrono di questo gregge smarrito, forse perchè non fa notizia?. 

Chi ne paga le conseguenze è sempre la città. E chi ne guadagna in nome di un pensiero unico è sempre l'inciucio. I cittadini sono chiamati a riflettere circa le roboanti quanto fasulle proclamazioni di efficacia rispetto al nulla quando non dannoso comportamento da parte dell'amministrazione pro tempore in carica. 

Sarebbe il caso che tutte le forze politiche aldilà delle convenienze, come nel caso della scuola Viviani, guardassero oltre al proprio naso, intanto, si sta verificando un silenzio assordante rispetto alla vicenda. Forse perchè si vuole sancire che nel Parco Verde non sia affar loro? Ai cittadini l'ardua sentenza. 

Roma: Bechis: Quando il mondo non mi vuole più mi candido con Berlù...

Roma: Bechis: Quando il mondo non mi vuole più mi candido con Berlù...



di Franco Bechis



Il centrodestra a Roma ne sta inanellando una migliore dell'altra. Dopo che Alfio Marchini ha rifutato per settimane di difenirsi di "centrodestra", hanno capito che se proprio non li voleva, era meglio cercare un altro candidato. Così è spuntata fuori Rita Dalla Chiesa, che nella prima intervista ha spiegato di essere renziana per la politica nazionale e di avere votato proprio Marchini al comune di Roma, però la proposta di candidarsi sindaco di centrodestra per 48 ore l'ha affascinata (poi ha detto no quando ha capito che non la volevano più). A quel punto Silvio Berlusconi ha lanciato come candidato Guido Bertolaso. Uno che avendo qualche problema giudiziario aveva deciso di tagliare i ponti con il potere e la politica andandosene in Africa come Valter Veltroni. E appunto come Veltroni eccolo qui a candidarsi sindaco a Roma. Per ringraziare il centro destra ha dato subito una bella intervista per dire che lui no, il centro destra non l'ha mai votato. Quando si è trattato di scegliere fra Berlusconi e Francesco Rutelli a palazzo Chigi, Bertolaso non solo ha votato, ma si vanta pure di avere fatto campagna elettorale per Rutelli. Quando alle comunali c'era da scegliere nel 2008 fra centrodestra e centrosinistra, lui ha scelto centrosinistra votando ancira una volta Rutelli. Quindi il centrodestra sceglie per Roma uno che piuttosto di votare centrodestra si sarebbe fatto monaco. E siccome il convento di centrosinistra non passa più altra minestra, allora ben venga la candidatura offerta da Berlusconi e Giorgia Meloni. Un tempo si sarebbe detto: quando il mondo non mi vuole più, mi darò a Gesù. Oggi quando il mondo non mi vuole più, mi candido con Berlù...