La speranza per i marò. Il loro grande accusatore? Quella mazzetta da 19 mln...
L'uomo che accusa i marò sarebbe un corrotto. Si parla di Oomen Chandy, governatore dello stato indiano del Kerala e principale delatore dei nostri due militari, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, che avrebbe intascato una mazzetta da 19 milioni di rupie, ovvero 2 milioni di euro. L'accusatore, insomma, potrebbe essere ben più sporco e compromesso degli imputati.
La notizia viene rilanciata dalla stampa locale: Saritha Nair, una donna imputata nel processo sulle mazzette del Kerala, ha fatto il nome di Chandy, affermando, appunto che avrebbe intascato l'equivalente di 2 milioni di euro. Il governatore da par suo si difende affermando che si tratta "solo di un complotto ai miei danni. Un complotto ben orchestrato". Ad oggi non è arrivata alcuna condanna, ma non si può non notare come anche l'accusa ai nostri marò, sfruttata da Chandy a fini elettorali, ad oggi sia soltanto un'ipotesi indiana.
L'uomo, inoltre, solo pochi giorni fa si è opposto alla decisione di prolungare il soggiorno di Latorre in Italia, dove si trova per le cure mediche necessarie dopo l'ischemia che lo ha colpito durante la detenzione in India. Oomen Chandy ha chiesto al premier Modi di far rientrare il fuciliere, puntando il dito e affermando che "i militari italiani hanno compiuto un crimine sul territorio indiano e dunque devono rispondere alle leggi indiane".