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lunedì 25 gennaio 2016

Ecco come non pagare il canone Rai Le dritte, i rischi, il modulo da scaricare

Non pagare il canone Rai, come evitare la tassa: le dritte, i rischi, il modulo




Canone Rai in bolletta, non è certo una novità. L'importo cala da 113 a 100 euro, e si pagherà da luglio in poi. Niente più bollettino, dunque: il salasso arriverà direttamente nella bolletta elettrica, aggravata da 70 euro a luglio (poi, da agosto in poi, altre tranche in cui verranno diluiti i restanti 30 euro). Dal 2017 la versione definitiva della nuova tassa, spalmata su dieci rate da dieci euro l'una.

Chi però non dovesse pagare il canone (o, a suo rischio e pericolo, non volesse) potrà farlo dichiarando all'Agenzia delle Entrate di avere i requisiti per l'esenzione dal balzello. Tra le novità introdotte dalla legge di Stabilità, si stabilisce l'esclusione della possibilità di denunciare la cessazione dell'abbonamento per suggellamento, impacchettando il televisore e dimostrando di non usufruire del servizio. Il tributo, insomma, va versato in tutti i casi in cui si sia in possesso di un apparecchio televisivo, e il fatto che lo si usi o meno non conta nulla.

Per rientrare nei casi di esenzione dal pagamento del canone Rai, insomma, si dovrà presentare tramite raccomandata con ricevuta di ritorno una dichiarazione all'Agenzia delle Entrate, nel dettaglio alla direzione provinciale I di Torino (che gestisce la tassa). Alternativamente la richiesta di esenzione può essere presentata a mano presso l'Ufficio delle Entrate più vicino al proprio luogo di residenza. Per presentare la dichiarazione sarà necessario usare il modello predisposto proprio dalle Entrate

Cliccando su questo link: www.agenziaentrate.gov.it ecco il modulo e le condizioni per chiedere l'esenzione dal pagamento della più odiata delle tasse.

Un sondaggio tombale per Renzi Le cifre lo spingono alle dimissioni

Un sondaggio tombale per Renzi: le cifre lo spingono alle dimissioni




Firmato da Antonio Noto, direttore di Ipr Marketing, arriva un nuovo sondaggio tombale per Matteo Renzi. Si parte dal livello di popolarità del premier, sceso al 38 per cento. Dunque, le cifre relative ai partiti: ora il Pd viene dato al 30,5% rispetto al precedente 33 per cento. A tallonare i democratici il M5s, che resiste al 27% nonostante le recenti tribolazioni. Dunque la Lega Nord al 15,5%, poi Forza Italia al 10 per cento. Tra gli altri partiti, Fdi al 5%, Sel al 4%, Area popolare-Ncd-Udc al 3%, Idv allo 0,5%, Scelta civica allo 0,2 per cento. Ma i fari, come detto, restano puntati su Renzi e Pd: le cifre in netto calo, infatti, possono influire sul referendum costituzionale. La flessione è legata a doppio filo alla riforma del governo, la stessa riforma che Renzi vuole legittimare e "saldare" con un referendum. Peccato però che sulla consultazione popolare, il premier, ha detto chiaro e tondo: "Se perdo vado a casa". E la possibilità che vada a casa, alla luce di queste cifre, si fa sempre più concreta.

ADDIO AL BOLLO AUTO La super-tassa scompare Non per tutti: chi lo evita

Addio al bollo auto, la super-tassa scompare (ma non per tutti): chi non paga più




La svolta ecologica in Emilia Romagna arriva con la Legge regionale del 29 dicembre 2015, la numero 23 entrata in vigore il primo gennaio di quest'anno. La legge prevede l'esenzione dal pagamento del bollo auto "dovuto per il primo periodo fisso e per l due annualità successive" per tutti gli "autoveicoli con alimentazione ibrida benzina-elettrica, inclusiva di alimentazione termica, o con alimentazione benzina-idrogeno". Addio tassa, dunque, per le auto ibride di nuova immatricolazione: per tre anni non si dovrà pagare nulla. L'Emilia Romagna, dunque, segue Campania, Lazio e Veneto nell'iniziativa (le tre regini avevano già adottato la misura per la stessa durata di tempo). Meglio ancora in Puglia e Basilicata, dove l'esenzione si estende per cinque anni.

domenica 24 gennaio 2016

L'Associazione Alpha Lawyers al Polifunzionale Laila al fianco dei meno fortunati

L'Associazione Alpha Lawyers al Polifunzionale Laila al fianco dei meno fortunati



di Mario Setola 
a cura di Gaetano Daniele





Sabato16 gennaio, l'associazione Alpha Lawyers è intervenuta presso il centro polifunzionale Laila in Castel Volturno, donando generi di prima necessità, alimenti e giochi per i bimbi ospiti della struttura. 

Il centro Laila è un' associazione onlus che si occupa di accoglienza ed assistenza di bambini italiani e stranieri con difficoltà economiche e familiari. 

La struttura, assicura, quotidianamente, un’assistenza ai bambini più disagiati dalle ore 6:00 alle ore 19:00 offrendo un’attività di refezione, l’assistenza scolastica ed una serie di attività sportive e ludico-ricreative.

In sostanza, nella soleggiata mattinata di sabato, i giovani avvocati, riuniti nell’associazione Alpha Lawyers, operante su tutta la Campania, si sono spogliati di toghe, giacche, cravatte ed abiti da tribunale, giocando con i bimbi e lanciandosi in ardite partite di calcetto, basket e racchettoni. Non sono mancati neppure i balli di gruppo ed i giochi organizzati da un’animatrice fatta intervenire appositamente per regalare qualche ora di spensieratezza anche ai più piccoli.

I momenti più emozionanti, affermano i membri del direttivo Alpha Lawyers, sono stati sicuramente quelli dell’apertura dei doni con gli occhi pieni di gioia e meraviglia dei bimbi, nonché il coinvolgimento, sin dai primissimi momenti con gli ospiti del centro, dove in pochissimo tempo e sin dalle prime battute, anche i più timidi hanno familiarizzato e giocato.

Iniziative come queste fanno bene a tutti: sia a chi riceve, ma soprattutto a chi dona. E’, inoltre, emerso un ulteriore dato significativo: spesso donare non significa contribuire solo economicamente, bensì regalare il proprio tempo e dedicare attimi di amore e di amicizia.

Alla fine della mattinata i membri dell’Alpha Lawyers si sono ripromessi di ritornare presso il centro Laila, consapevoli di aver contribuito seppur per una sola giornata, alla felicità dei piccoli ospiti del centro. Alcuni tra i giovani avvocati dovranno, inoltre, ritornare anche per varie rivincite nelle sfide di calcetto e degli altri sports.

Rircordiamo che il Centro Laila riceve donazioni ed assistenza di vario tipo ed è possibile contattare i referenti in Via Pagliuca n. 1, Castel Volturno, 81030, 0823/856262 dalle ore 7:00 alle 17:00.

Caivano (Na): Gara Rifiuti: Riflettori accesi sul bando Come finirà?

Caivano (Na): Gara Rifiuti Come finirà?



di Gaetano Daniele




Il giorno 20 gennaio 2016 sul sito del comune appare una comunicazione da parte del settore tutela ambientale (Vito Coppola) che avverte i cittadini che si è conclusa la procedura aperta per l’affidamento del servizio di igiene urbana e che hanno partecipato solo tre ditte per una gara di 5 anni per un valore di €25.681.826,00 piu iva.

Tale capolavoro dell’amministrazione Monopoli necessita di qualche domanda e di qualche considerazione:

a) Possibile che una gara di quasi 30 milioni di euro non abbia ricevuto alcun indirizzo da parte del consiglio comunale?

b) Possibile che il suo piano industriale non sia passato neppure per un attimo sotto il naso della giunta comunale?

c) Ma allora chi ha deciso quali fossero le esigenze dei caivanesi, gli standard qualitativi, e l’organizzazione del servizio in modo da portare come annunciato dal sindaco Monopoli la raccolta differenziata al 70% in 18mesi?

d) Possibile che il tutto sia stato deciso da un laureato in lettere, figura importante per il comune, e da uno studio di avvocati che non hanno però, nessuna idea di come è fatta Caivano?

e) Possibile che abbiano partecipato solo 3 ditte, come mai?

Forse i parametri scelti per selezionare i partecipanti hanno ristretto talmente tanto le possibilità di partecipazione (violando una marea di leggi e sentenze che invece invitano a far si che nelle gare vi sia la più ampia partecipazione) che solo tre ditte si sono presentate e forse qualcuna di queste non ha neppure tutti i requisiti in regola. 

Ci poniamo di nuovo la stessa domanda: ma allora chi ha scelto questi parametri selettivi che hanno ridotto al minimo la partecipazione delle ditte?

A questo punto nasce una considerazione: ma riuscirà il funzionario ad affidare il servizio entro il 30 gennaio 2016 così come strombrazzato su tutti i giornali dal sindaco Monopoli? O piuttosto ci troveremo di fronte a nuova vergognosa proroga?

Purtroppo il sindaco della legalità basata non più sulle proroghe ma sulle gare sino ad oggi è riuscito solo a fare proroghe in tutti i settori e somme urgenze dimostrando la totale incapacità amministrativa non riuscendo nei fatti a prevedere e programmare l’ordinarietà del territorio. Anzi, sembra che in questi giorni si stia facendo la milionesima proroga per il servizio di defezione scolastica appunto, un’altra gara da affidare entro il 30 gennaio 2016. Ma la tanta sbandierata meritocrazia democratica di questa amministrazione e il cambiamento non dovrebbe essere sostenuta dagli atti? Dove sono questi atti, ai lettori le opportune deduzioni e conclusioni: che fallimento! Solo annunci e niente fatti, un’amministrazione tutto fumo e niente arrosto.

FURBATA A 5 STELLE Grillo, mossa a sorpresa per vincere le elezioni

"Voto a 16 anni": la proposta di Grillo per far vincere le elezioni al Movimento 5 Stelle




"A sedici anni puoi lavorare, puoi pagare le tasse, ma non puoi votare. Un giovane non può determinare il suo futuro attraverso la scelta del governo nazionale del suo Paese. È un controsenso perché il giovane è il primo a doversi esprimere sul futuro, è colui infatti che lo vivrà più di altri, che ha più diritto a esprimersi su scelte realmente sostenibili". Dal suo blog Beppe Grillo lancia la proposta: voto ai 16enni. "Che mondo lo aspetta con le decisioni folli fatte dalle generazioni che lo hanno preceduto? Generazioni che probabilmente maledirà in futuro? Se un sedicenne è immaturo (una vecchia leggenda...) come giudicare maturi o saggi coloro che investono in armi, distruggono l'ambiente, scatenano le guerre, che gli sottraggono il diritto alla pensione e al lavoro?", prosegue Grillo. "Siamo il Paese con le soglie d'età per entrare in Parlamento tra le più alte al mondo: 25 anni per essere eletti alla Camera e 40 per il Senato. Con la popolazione più anziana d’Europa e i giovani con il tasso di disoccupazione più alto d'Europa (40% tra i 18 e i 24 anni)", si legge ancora nel post. 

La mossa per vincere - "Grillo aggiunge: "Il voto a sedici anni esiste già in molti Stati: Austria, Argentina, Brasile, Ecuador, isola di Man, di Jersey e di Guersney, Cuba, in Svizzera nel cantone di Glarona e in Germania in molti Lander e in Scozia per il referendum sull'indipendenza. I 16 e i 17enni in Italia sono circa un milione e centomila, se potessero votare pareggebbero gli elettori cosiddetti anziani sopra i 65 anni. Sarebbe un più corretto equilibrio generazionale". Per Grillo, "il voto è anche uno strumento per arrestare il fenomeno di distacco dalla politica da parte dei giovani cittadini. Il M5S ha votato per l'estensione del voto ai sedicenni nella riforma della legge elettorale europea, nel Parlamento italiano ha presentato una mozione di riforma costituzionale e istituzionale per estendere il voto anche ai referendum popolari sulla modifica di governo e di Stato. Entrambe le proposte sono state bocciate". "La paura dei giovani è l'unico motivo per non dare loro il voto, forse perché sono i più informati e sfuggono ai controllo dei media controllati dal regime e con il loro voto cambierebbero il Paese", conclude Grillo. Che ovviamente omette un particolare fondamentale: tra i giovanissimi il Movimento è di gran lunga il primo partito in Italia. Dar voto ai 16enni per vincere le elezioni?

Sgarbi, insulti e minacce di morte Linciato: un orrore (omosessuale)

Sgarbi, insulti e minacce di morte Linciato: un orrore (omosessuale)




A una settimana dal Family Day e nel giorno delle manifestazioni in tutta Italia a favore delle nozze gay, sul dibattito che infiamma la politica (con il Parlamento che sta per approvare la legge Cirinnà sulle unioni civili), con pacatezza e poche parole, dice la sua Vittorio Sgarbi. Lo fa su Facebook, dove esprime la sua posizione: "La famiglia - spiega - è un padre e una madre. E una madre non può essere uno con la barba o i baffi". Un parere, condivisibile o meno, espresso con delicatezza e garbo. La risposta? Un vero e proprio linciaggio-social.

Nel giro di pochi minuti la pagina Facebook del critico d'arte è stata sommersa di minacce e insulti (gran parte dei quali irriferibili). Tra gli improperi c'è chi gli dice: "Scommetto che tuo figlio avrebbe preferito una madre con la barba anziché avere un padre come te che lo rinnegasse!". E ancora: "Sentire sgarbi che fa la morale sul concetto di famiglia quando il suo ruolo di padre si è fermato all'uscita del seme è un po' come avere a che fare con un vegano che coltiva piante carnivore". Poi altre accuse (solo tra quelle vagamente riferibili): "Vittorio Sgarbi dov'è la sua famiglia? Di chi è Padre lei? E di fianco a quale madre ha cresciuto i suoi figli?". E ancora: "E tu che cazzo ne sai di famiglia? C'hai figli sparsi a destra e a manca, senza padre, ovviamente...parlami di quadri, che qualcosa ne capisci...". "Sgarbi sei la prova vivente che avere una grande cultura non è sinonimo di essere intelligenti". Oppure: "Disse colui che paga le donne per farci sesso e che non si è mai sposato in vita sua!".

Di seguito, il post di Sgarbi su Facebook.


Vittorio Sgarbi  Vittorio Sgarbi

Personaggio pubblico · Piace a 818.663 persone · 19 ore fa · 

La famiglia è un padre e una madre. E una madre non può essere uno con la barba o i baffi.

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