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venerdì 8 gennaio 2016

Razzi e la bomba H: "Questo non creto" La sua (peculiare) teoria sul terremoto

Razzi e la bomba H: "Questo non creto". La sua strana teoria sul terremoto


Antonio Razzi e Kim Jong-un

Il senatore di Forza Italia, Antonio Razzi, che con la Corea del Nord di Kim Jong-Un ha da sempre un rapporto privilegiato, ha snocciolato le sue peculiari teorie sull'esplosione della bomba a idrogeno rivendicata dal regime. In particolare, si mostra scettico sulla possibilità che il terremoto 5.1 della scala Richter sia stato determinato dal botto. Razzi, dopo aver premesso che "chiunque ha il diritto di difendersi, anche con le armi nucleari", aggiunge che "i terremoti capitano ovunque nel mondo e con tutte le esplosioni che ci sono ogni giorno, chi può dire con certezza di chi sia la responsabilità? E poi, in questo caso non so se sia vero quel che si dice, cioè che il sisma sia stato provocato dal test nordcoreano. Penso, però, che qualsiasi nazione che debba difendere i propri cittadini può affidarsi a certe soluzioni".

La Cina chiude la Borsa: è panico Sprofonda (ancora) Piazza Affari

La Cina "chiude" la Borsa. Panico e crolli sui mercati: Piazza Affari, caduta libera



Una nuova giornata di passione in Borsa. Ancora una volta a trascinare verso pesantissimi ribassi tutta Europa è la Cina, dove le contrattazioni sono state interrotte per tutta la giornata per eccesso di ribasso. Gli indici, infatti, sono crollati più del 7 per cento. Si tratta del secondo tonfo in settimana, quest'ultimo determinato in primis dalla decisione della Banca centrale cinese di svalutare ancora lo Yuan nei confronti del dollaro dello 0,51 per cento. Contribuiscono al trend ribassista anche il basso prezzo del petrolio e le tensioni internazionali.

Lo scenario di inizio anno è drammatico, e le tensioni si traducono sui listini del Vecchio Continente: a Piazza Affari, in apertura, l'indice Ftse Mib crollava del 3,21%, il Ftse All Share invece del 2,98 per cento. Nei successivi minuti, gli indici hanno leggermente limato le perdite.

Crolli verticali anche in tutto il resto d'Europa, dove in apertura Parigi perdeva il 3% (poi limato al 2,15%), Francoforte il 2,7% e Londra il 2 per cento. In uno scenario da panico, inoltre, gli analisti indicano come le ultime minacce della Corea del Nord, con la presunta esplosione di una bomba a idrogeno, hanno avuto un impatto negativo sui mercati.

"L'hanno già detto alle loro famiglie, sono preoccupati" Bomba in arrivo su William e Kate

Arrivano voci dall'Inghilterra: "Kate Middleton è alla terza gravidanza"



Nemmeno il tempo di vedere George al suo primo giorno di scuola e la piccola Charlotte compiere otto mesi che già si vocifera una nuova gravidanza per la Principessa Kate Middleton. La duchessa di Cambridge e William d'Inghilterra, stando a quanto riportato da Life & Style Magazine, avrebbero già dato la bella notizia alla famiglia, in occasione della reunion di Natale. "Kate e William hanno sempre voluto avere una grande famiglia", ha detto l'insider. "Ma non pensavano che il terzo figlio sarebbero arrivato così presto", ha aggiunto la fonte. Secondo il rapporto, Kate sarebbe incinta di due mesi. La rivista Life & Style ha anche riferito che Kate e William sarebbero molto preoccupati di dover educare tre bambini di neanche 3 anni ciascuno. A smentire la notizia invece è Gossip Cop, dicendo che non ci sarebbe stato alcun annuncio formale. 

Ecco Porno-Pauline, imbarazzo a Monaco La figlia di Stephanie sfida Charlotte: foto

Pauline Ducruet, la figlia di Stephanie di Monaco è l'anti-Charlotte: sexy e volgarotta su Instagram



Vorrebbe essere chiamata Kauline. Scrive proprio così Pauline Ducruet, nonchè figlia di Stephanie di Monaco sul proprio profilo Instagram. La ragazza 21enne, senza troppe remore pubblica una foto di lei al mare evidenziando il suo lato B e con accanto proprio queste parole. Una mossa che non passa inosservata dai suoi fan ma soprattutto da Madeleine di Svezia che commenta così: "Non deve fare così. È pur sempre una reale in quanto figlia della principessa Stephanie di Monaco!". 

Retroscena-veleno sullo show di Bocelli Umiliazioni e maltrattamenti in Rai

Bocelli e lo show su Raiuno, la lettera di fuoco dell'Orchestra Sinfonica Nazionale: "Umiliati dai dirigenti"



Imbarazzanti retroscena sulla serata evento di Andrea Bocelli, in onda su Raiuno da Napoli. L'11 dicembre scorso Il mio cinema ha visto il tenore-popstar deliziare pubblico e telespettatori, ma sul palco insieme a lui l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai non ha vissuto la stessa entusiasmante esperienza. A rivelarlo sono gli stessi musicisti, in una lettera-protesta verso i dirigenti di viale Mazzini i cui passaggi più infuocati sono stati riportati dal Giornale.

Il capostruttura villano - Due le accuse, durissime, degli orchestrali: l'essere stati trattati come una banda di "musicisti allo sbaraglio", con tanto di spostamento di un primo violino nelle seconde file perché poco telegenico, e l'obbligo di suonare per finta, in playback. Una umiliazione bella e buona. La lettera dei musicisti ha toni forti. La Commissione artistica dell'Orchestra Sinfonica Rai accusa viale Mazzini di aver sminuito "il livello professionale e artistico" e di averne "screditato l'immagine", "utilizzandola in modo inadeguato". "Il curatore dello spettacolo - scrivono - , dimostrando totale mancanza di rispetto nei confronti dei professori d'orchestra e della loro qualifica professionale" li avrebbe redarguiti per una pausa di troppo (c'è anche il virgolettato: "Chi vi ha detto di andare in pausa?? Voglio sapere chi vi ha detto di andare in pausaaa!!!"). 

Il primo violino umiliato - Lo stesso capostruttura avrebbe poi deciso di spostare "una collega violista al posto del primo violino di spalla, per esigenze televisive", in quanto "non era contento del fatto che i primi violini fossero quasi tutti uomini". "Come se l'Orchestra nazionale - si legge ancora - fosse una banda di poveri musicisti allo sbaraglio". Sfregio massimo: "Lo stesso giorno l'Orchestra è venuta a conoscenza del fatto che si stesse provando su una base pre-registrata dalla London Symphony Orchestra. L'Orchestra è abituata a suonare dal vivo e non gradisce certamente essere pagata per fingere, oltretutto su base registrata da altra orchestra. L'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai non è un fenomeno da baraccone - è il grido di dolore degli artisti -, non è lo sfondo di uno spettacolo per le masse, e non è disposta a ricevere tale umiliante mancanza di rispetto e squalifica artistica e professionale". Alla luce di tutto questo viene un sospetto: che quanto accaduto a Capodanno, tra bestemmie e brindisi in anticipo, non sia altro che la punta di un iceberg fatto di pressapochismo e svilimento. 

GUERRA AI FURBETTI Multe a strascico, si cambia Novità sul divieto di sosta

Multe a strascico, la novità: quando valgono le contravvenzioni con lo "street control"



In gergo le chiamano "multe a strascico": sono quelle contravvenzioni per sosta selvaggia accertate dalla polizia municipale attraverso una strumentazione elettronica, il dispositivo "Street control": in pratica, le pattuglie di vigili incastrano i furbetti della sosta "videoregistrando" le auto e spedendo per posta la multa al conducente. Come riporta ItaliaOggi, quelle multe accertate con le telecamere sono valide, purché l'agente verifichi attentamente l'assenza del trasgressore a bordo di ogni singolo veicolo pescato in divieto di sosta. La novità, introdotta dal Ministero dei Trasporti con l'inedito parere n. 4851/2015, non è da poco: il codice della strada il codice della strada prevede espressamente la possibilità di non contestare immediatamente l'infrazione in caso di assenza del trasgressore. Dal Ministero chiariscono ora che i nuovi sistemi tecnologici in dotazioni agli agenti sono un "ausilio di lavoro" ma che serve sempre e comunque  la presenza dell'agente per legittimare la contestazione differita.

giovedì 7 gennaio 2016

La Libia cade, è (quasi) dell'Isis Terrificante attacco, paura in Italia

La Libia collassa: nella mani dell'Isis. Terrificante attacco, paura in Italia



L'Isis avanza in Libia, a due passi dall'Italia. Dopo giorni di battaglia nell'Est del paese, i tagliagole attaccano anche ad ovest, nei pressi di Misurata. Una terrificante esplosione, infatti, ha devastato un campo di addestramento della polizia del governo di Tripoli: i primi bilanci parlano di 65 morti. Ad oggi, Tripoli e Misurata, sono controllate da milizie vicine ai fratelli musulmani, anche loro in lotta contro lo Stato islamico.

Nel frattempo, il capo delle forze armate libiche regolari, il generale Khalifa Haftar, ha ordinato in mattinata all'aviazione di "fermare con tutti i mezzi a disposizione" l'avanzata dell'Isis verso il centro petrolifero di Sidra: i tagliagole sono a circa 50 km dal porto, dopo aver assaltato alla vigilia il complesso industriale di Hindia, alle porte dell'altro terminal petrolifero di Ras Lanuf. Nel caso in cui l'Isis avanzasse oltre Ras Lanuf, uno dei maggiori scali petroliferi del Paese, potrebbe cadere tutta la Libia, con le disastrose conseguenze in termini di sicurezza anche per il nostro Paese.

La Libia, dunque, sull'orlo del disastro. Solo ieri, mercoledì 6 gennaio, si è registrato il più deciso attacco islamista contro Sirte, attacco orchestrato dalla nuova base di Ben Jawad, centro strategico dello Stato islamico nell'est del Paese. La base è stata presa a inizio settimana, e da Ben Jawad i tagliagole possono colpire con maggiore facilità le installazioni petrolifere