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sabato 19 dicembre 2015

Tsunami a Mediaset: furia Gerry Scotti contro i capi del Biscione... Il retroscena

Tsunami a Mediaset: Gerry Scotti furioso, ce l'ha coi vertici del Biscione




Pare che si stia consumando un mezzo "dramma" in casa Mediaset. Uno dei conduttori di punta dell'azienda di Cologno Monzese, Gerry Scotti, sarebbe furioso con vertici. I motivi li spiega Milano Spia, rubrica di Dagospia. Pare che Scotti sia arrabbiato "perché il suo reality su maghi e magia che sarebbe dovuto andare in onda a gennaio è stato rimandato a data da definirsi".

Ignoti i motivi dello slittamento. Intanto sembra che una collega di Scotti, sempre in casa Mediaset, sia al settimo cielo. Si tratta della "giornalista più amata da Confalonieri Safiria Leccese": sarebbe stata allungato "di 8 puntate il suo programma su santi e preti La Strada dei Miracoli in onda su Rete 4"

L'ultimatum di Salvini al Cavaliere "Siamo incazz..., qui salta tutto"

L'ultimatum di Salvini a Berlusconi: "O voti la sfiducia al governo o salta la coalizione"



Lo scontro interno a Forza Italia - con accuse al vetriolo tra i due capigruppo Romani e Brunetta - si allarga a macchia d’olio, e il clima di tensione arriva a coinvolgere anche gli alleati del centrodestra. È da giorni che la Lega non lesina critiche agli azzurri, soprattutto a palazzo Madama, per la linea troppo morbida e «inciucista» nei confronti del governo. E oggi a scendere in campo è direttamente il leader, Matteo Salvini che, da Mosca, manda un chiaro avvertimento a Silvio Berlusconi: "Se Forza Italia non voterà la sfiducia al governo, ci incazziamo e ci sarà da rivedere tutto, anche la coalizione Lega-FI-Fdi per le amministrative".

Che i rapporti tra alleati siano tesi, lo confermano anche le parole di Giorgia Meloni: "La scelta di Forza Italia di non votare oggi la sfiducia al ministro Boschi è una scelta francamente incomprensibile". Quindi, Meloni mette in guardia gli azzurri: "Sarebbe una scelta tragica se non si volesse presentare analoga mozione di sfiducia al Governo Renzi, che il centrodestra ha presentato compattamente qui alla Camera, anche al Senato. Quello sì minerebbe ogni forma di collaborazione".

Insomma, i problemi interni al partito rischiano di diventare solo la punta dell’iceberg per Berlusconi, che non ha gradito - viene spiegato - l’aut aut lanciato da Salvini. Ma per il momento nessuna reazione ufficiale. Il Cavaliere, esattamente come per il partito, preferisce non intervenire ora per evitare di gettare altra benzina sul fuoco, e attendere invece la fase decisiva sulle candidature alle comunali, cioè dopo le feste natalizie, per mettere i puntini sulle ’Ì e tentare di raddrizzare il timone. Ma la linea di Salvini è chiara: "la Lega fa accordi solo con chi è all’opposizione di Renzi". 

venerdì 18 dicembre 2015

Le banche fanno a pezzi il Pd Sondaggio: c'è il super-sorpasso

Le Banche fanno a pezzi Renzi. Sondaggio: c'è un supersorpasso


Le Banche fanno a pezzi RenziSondaggio: c'è un supersorpassoMentana, i dati dopo la truffa

Già la tensione per Matteo Renzi deve essere altissima in attesa che arrivino i consueti sondaggi del fine settimana, i primi di fatto che diranno l'entità del danno sul governo dopo la botta dello scandalo Banca Etruria. E non ha contribuito a rilassare gli animi quel segnale di allarme che già lo scorso martedì sera era arrivato durante Ballarò, su Raitre. Secondo i dati raccolti da Alessandra Ghisleri con Euromedia Research la batosta per Renzi sarà una delle peggiori finora rilevate: la fiducia nel presidente del Consiglio è calata di due punti in sette giorni, il Pd ha perso mezzo punto percentuale attestandosi sul 30,5%. Intanto c'è il Movimento Cinquestelle in crescita arrivando al 27,2% e soprattuto c'è la risalita del centrodestra nella sua possibile lista unica che sorpassa tutti registrando il 32,8% dei consensi. Non se la passa benissimo neanche il ministro Boschi, che secondo il 58% degli intervistati si dovrebbe dimettere per lo scandalo familiare di Banca Etruria.

BELPIETRO SMONTA LA BOSCHI Le domande a cui non ha risposto

Belpietro smonta la Boschi. Le domande a cui non ha risposto



L'autodifesa alla Camera del ministro Boschi contro la mozione di sfiducia del Movimento Cinquestelle non ha convinto per niente il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, intervenuto in diretta a Skytg24. L'intervento della Boschi, secondo Belpietro, è stato in più parti reticente: "Ha omesso il nodo del problema. Ha parlato del papà eletto nel maggio 2014 nel Cda di Banca Etruria, ma non ha ricordato che lo era stato anche nel 2011". Il cuore del problema, secondo il direttore di Libero, va cercato nei decreti del governo, sui quali nulla è stato detto in Aula: "Il più importante - ha detto Belpietro - è quello del 16 novembre, dove si recepiscono le norme europee in ambito bancario. È in quel frangente che viene inserita la clausola che impedisce agli azionisti di rivalersi sui membri del Cda. È evidente - ha aggiunto - che si è posto uno scudo anche sul vecchio Cda, del quale faceva parte anche il padre della Boschi. Di questo lei non ha parlato e quella norma non era prevista nelle norme europee, sono state messe lì improvvisamente e nessuno ci spiega perché. Quel decreto poi è stato mandato in Parlamento a firma della stessa Boschi e nessuno ha ancora chiarito uno solo di questi aspetti.

"Sono fiera di papà, perché lui..." Sfiducia respinta, ma che imbarazzi

Maria Elena Boschi, sfiducia respinta alla Camera: "Niente favoritismi, sono orgogliosa di mio padre, ha umili origini"



"Se mio padre ha sbagliato deve pagare, ma se ha sbagliato non può essere giudicato da un tribunale dei talk show". Inizia così l'autodifesa del ministro delle Riforme Maria Elena Boschi a Montecitorio, dove il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione di sfiducia (respinta con 373 no) nei suoi confronti per il caso del crac della Banca Etruria, di cui suo padre Pierluigi Boschi è stato vicepresidente. "Non è mia intenzione esprimere valutazioni della campagna in atto contro di me e della mia famiglia", continua la Boschi, che però preferisce iniziare toccando i tasti dell'emotività con aneddoti da libro cuore. Il padre è dipinto come uomo "umile e onesto", che ha "fatto sacrifici" per far studiare i figli. "Mio padre è di origine contadina e ogni giorno si faceva 5 chilometri a piedi per andare a scuola. Questa è la storia semplice e umile di mia famiglia, non le maldicenze uscite in questi giorni. Lasciate dire con il cuore. Io amo mio padre e non mi vergogno a dirlo. Mio padre è una persona perbene e sono fiera di lui. E sono fiera di essere la prima della famiglia ad essersi laureata". 

"Nessun favoritismo" - Quando si entra nel merito delle accuse, la Boschi alza i toni: "I provvedimenti del governo hanno pur indirettamente favorito la mia famiglia? È questa la domanda. Se la risposta fosse sì, sarei io la prima a ritenere necessarie le mie dimissioni. E dire che Banca Etruria è la banca della famiglia Boschi non corrisponde alla realtà dei fatti". "Nessun favoritismo, nessun conflitto d'interessi - ribadisce -. Nessuno della mia famiglia ha acquistato o venduto azioni di Banca Etruria dopo il decreto del governo, gli ultimi movimenti risalgono al luglio 2013, senza plusvalenze ma con minusvalenze".

"Invidie contro di me" - Uno dei passaggi-chiave per comprendere quanto l'autodifesa della Boschi faccia acqua, però, è forse un altro: "Fare il ministro a 34 anni può attirare invidie e maldicenze, non mi fanno paura perché sento l'amicizia e l'affetto di colleghi e amici. Sfido chi presenta la mozione di sfiducia. Non vi consento di mettere in discussione la mia onestà, non ve lo consento io e non ve lo consente la realtà dei fatti che è molto più forte del pressapochismo e della demagogia". Altro che sfiducia: fiducia sulla fiducia.

LO SBERLEFFO Gli auguri della Papessa Al Papa: "Buon Natale, ca..."

Vatileaks, gli auguri della Chaouqui al papa via Twitter



Si era difesa dalle prime accuse per il caso Vatileaks (per il quale è ora finita a processo) su Facebook. come se fosse non una collaboratrice del papa su una questione tanto spinosa come la banca vaticana, ma una concorrente di Masterchef o del Grande Fratello accusata di aver barato. E con la stessa leggerezza, Francesca Immacolata Chaouqui, ha pensato bene di fare via Twitter gli auguri di Natale nientemeno che a Bergoglio. "Sarò anche stata un errore, Ma tu Pontifex mi sei rimasto nel cuore, in fondo io volevo solo aiutarti. Buon compleanno capo!».

Lo sciopero che minaccia il Natale Niente spesa, pranzi e cenoni a rischio

Sciopero nazionale nei supermercati: spesa a rischio nell'ultimo sabato prima di Natale



State pensando al sabato prima di Natale, 19 dicembre, (domani) per fare al supermercato il grosso della spesa in vista di cenoni e pranzi di Natale? Un bel carrello zeppo di ogni ben di Dio e il più è fatto. Le cose, però, potrebbero essere più difficili del previsto perchè proprio per sabato 19 dicembre i sindacati della grande distribuzione hanno indotto uno sciopero nazionale dei lavoratori. Alla base della protesta c'è il mancato rinnovo del contratto di categoria. Mentre infatti la Confcommercio (cioè i negozianti) ha trovato l'intesa sulla base di 85 euro in più, nella grande distribuzione l'accordo non si trova. La controparte, "Federdistribuzione", da parte sua la menta che lo sciopero "è un grosso problema nell'ultimo sabato prima di natale, un giorno molto importante per gli acquisti". Anche per i clienti.