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sabato 24 ottobre 2015

Le corna si fanno, e poi si negano fino al giuramento In un palazzo, l'incontro-terremoto Agnelli fregato dalle foto / Guarda

Se non ci fossero state le foto, Angnelli continuava a passare per Agnello. Insomma, come accade anche ai comuni mortali. In un palazzo, l'incontro-terremoto: Andrea Agnelli fregato dalle foto




Dopo le indiscrezioni, le prove. Ecco le immagini di Andrea Agnelli in compagnia di Deniz Akalin (nella gallery qui sopra), ex modella turca e moglie dell'ex direttore marketing della Juventus, Francesco Calvo. Agnelli avrebbe perso la testa per Deniz, ricambiato: una liason che ha spinto Calvo via dalla Juventus ed Emma Winter, moglie di Agnelli, a Londra, lontano dal presidente bianconero. Da mesi i rumors impazzano, ma ora c'è qualcosa in più: ci sono queste immagini, pubblicate da Chi e da Diva e Donna, che mostrano Andrea Agnelli e Deniz insieme, e che li mostrano anche entrare nello stesso palazzo, uno per volta, a distanza di pochi minuti.

Il ritorno - Il punto è che dopo settimane di gossip infuocato, la vicenda sembrava essere tornata sotto controllo. Fino a pochi giorni fa, i giorni in cui sono state pubblicate queste foto che mostrano la Akalin, tornata nel capoluogo piemontese. Look dimesso, quasi struccata, non appariscente insomma, la moglie di Calvo cammina in una via di Torino, poi si infila in un portone di un palazzo, come detto lo stesso palazzo dove pochi minuti prima era entrato Andrea Agnelli, il palazzo in cui il presidente si è trasferito dopo la partenza della moglie per Londra.

Soldi, soldi, soldi - Insomma, non c'è nulla "sotto controllo". Il terremoto è imminente. Non è soltanto una questione di sentimenti e relazioni coniugali, ma anche una questione di soldi. Le indiscrezioni sulla pesante buonuscita chiesta da Calvo si fanno sempre più insistenti, e in parallelo pare che anche Emma voglia chiedere soldi al marito per il divorzio. Il tutto per lei, la bella Deniz, che ha fatto perdere la testa ad Agnelli e che, forse, gli costerà anche parecchio denaro.

Caivano (Na): Il Giocattolo si è rotto Arriva il regalo?

Caivano (Na): Il Giocattolo si è rotto Arriva il regalo? 




I consiglieri di Forza Italia, pare abbiano ridato fiducia al Sindaco Simone Monopoli, che dopo le diatribe interne, in merito a due missive protocollate ed in merito alla risposta dura e fredda da parte del primo cittadino, oggi, dai social, apprendiamo che forse, parte dei consiglieri comunali di Forza Italia, abbia, appunto, ridato fiducia al primo cittadino. Anche se a nostro dire, quando il giocattolo si rompe, poi, difficilmente si possono riattaccare tutti i pezzi, per dirla in breve, quando si rompe il giocattolo non c'è colla che tenga. 

Il dato politico è quello di un Sindaco ormai logorato dalle continue lacerazioni interne. Un sindaco sempre più solo (Dopo solo 6 mesi di mandato) e al tempo stesso accerchiato che continua a perdere il lume della ragione, considerata la risposta che ha dato ai suoi stessi uomini, inerente le due missive protocollate. Sarà anche vero che i consiglieri non devono entrare nel lavoro quotidiano degli assessori, ma, primo, bisogna capire bene questi assessori chi li ha nominati, poi, se sbagliano, la colpa del loro lavoro su chi ricade? solo sul sindaco Monopoli, oppure in quel caso anche sui consiglieri comunali di Forza Italia?. 

Insomma, i consiglieri di Forza Italia, attendono ancora per iscritto una risposta alle richieste avanzate tramite le due missive, dal primo cittadino. Arriveranno?. Ma il Sindaco Monopoli, lo sa che non ha vinto le elezioni con una larga maggioranza di consensi? e se non fosse stato per la forza trainante dei consiglieri Mellone, Buonfiglio etc etc. ad oggi, era nuovamente all'opposizione e quindi un politico finito? 

In breve, non solo si attende la risposta del primo cittadino in merito alle richieste avanzate dai consiglieri di Forza Italia, ma aspettiamo di sapere come finirà con la nuova gara sui rifiuti, tema molto scottante, visto che si parla di milioni e milioni di euro. 

Striscia vs Insinna, siluro ad Affari tuoi: "Dietro le quinte mi hanno chiesto se..."

Striscia la notizia ancora contro Affari tuoi: la testimonianza di una concorrente




Sono anni che Antonio Ricci conduce una battaglia contro il meccanismo di Affari tuoi, il programma concorrente di Striscia la notizia. La tesi è che il gioco dei pacchi avvenga tante volte in modo irregolare.

Bene, ieri sera Striscia, su Canale 5, ha mandato in onda la testimonianza inedita di una concorrente di Affari Tuoi. Durante l’intervista si evincerebbe come sarebbe possibile pilotare le puntate del programma dei pacchi di Raiuno condotto da Flavio Insinna. La signora Marisa racconta infatti che, durante il provino, la produzione di Affari Tuoi ha chiesto se le sarebbero bastati 100.000 euro di vincita  e qual è il suo numero preferito; lei ha risposto: "Il 17, perché mio figlio è nato il 17, io mi sono sposata a 17 anni e quando lavoravo in fabbrica il mio numero era il 117". Guarda caso, durante la puntata del 17 ottobre in cui ha giocato la signora Marisa, le viene affidato un pacco da 100.000 euro e nel momento del cambio pacco sceglie il numero 17. "Ecchecaso!", commenta il comunicato di Striscia la notizia.

La legge di Stabilità punto per punto Imu, canone Rai, sanità: cosa cambia

Legge di Stabilità: sconto Imu su ville e castelli, canone Rai in bolletta. Scontro Stato Regioni sul fondo sanità




Canone Rai nella bolletta elettrica, detrazioni sui mobili, mini sconti sui castelli, stretta sulla pubblica amministrazione e revisione del fondi per la sanità. Sono queste le principali misure presenti nella manovra finanziaria del governo Renzi per il prossimo anno. E sulla sanità si apre lo scontro fra Stato e Regioni.

Fondo sanità - Il fondo viene ampliato da 110 a 111 miliardi di euro, ma era previsto un aumento di 3 miliardi. Tanto basta per mettere in allarme i presidenti di Regione. "Gli 800 milioni per i livelli essenziali di assistenza, i 500 milioni del piano vaccini, altri 500 per i farmaci contro l'epatite C, poi con quei soldi bisognerà pagare anche il nuovo contratto di lavoro. Altro che un miliardo in più, qui ce ne sono almeno 2 o 3 di maggiori costi", ha protestato Massimo Gravaglia, assessore in Lombardia e Coordinatore della Sanità per le Regioni. Otto Regioni sono già in piano di rientro e sarebbero esonerate dal blocco del governo sulle tasse locali. Queste Regioni saranno costrette ad aumentare addizionali (Irpef e Irap) e i ticket. Il livello, della spesa sanitaria si avvicina pericolosamente, secondo le Regioni, al 6,5% del pil, la soglia limite al di sotto della quale l'Organizzazione mondiale della sanità vede un rischio di riduzione della speranza di vita.

Imu e Tasi - Per ville castelli e appartamenti di lusso si continuerà a pagare l'Imu anche se sono prima casa. Ci sarà però una riduzione. Per le categorie A1, A8, A9 era il Comune a fissare l'aliquota fra lo 0,2 e lo 0,6%. Dall'anno prossimo si applicherà l'aliquota nella misura ridotta dello 0,4%. La Tasi non ci sarà, come per tutte le prime case. Tasi che non si pagherà neppure su box e ambienti di servizio. Possibile l'aumento dello 0,8 per mille sulle seconde case, solo per quei Comuni che già lo avevano fatto nel 2015.

Canone - Confermata la scelta di inserire il canone Rai nella bolletta elettrica, con una voce ben distinta. Però sarà dovuto solo da chi possiede un apparecchio tv, esonerato chi ha solo computer, tablet o smartphone. Il canone sarà di 100 euro, non più di 113, e sarà pagato in sei rate da 16,6 euro.

Pubblica amministrazione - Stretta sul turn over dei dipendenti pubblici. La spesa per l'assunzione a tempo indeterminato di personale, non dirigenziale, nel triennio 2016- 2018, non potrà superare il 25% di quella sostenuta per i dipendenti pensionati dell'anno precedente. Rivisti i tetti per gli stipendi dei dirigenti delle società partecipate, con la definizione di tre fasce e mantenendo il limite dei 240 mila euro all'anno. Inoltre per i 20 mila dipendenti in esubero delle province si accelera lo spostamento. Nelle Regioni che a fine gennaio non avranno stabilito i criteri di migrazione subentrerà un commissario.

Bonus mobili - Il bonus mobili si estende alle coppie di fatto, purché convivano da almeno tre anni e uno dei due abbia un'età inferiore ai 35 anni. Non ci sarà bisogno di legare l'acquisto di mobili a lavori di ristrutturazioni, basterà un contratto mdi acquisto di prima casa. La detrazione sarà ripartita su 10 quote annuali e coprirà il 50% della spesa, fino a un massimo di 8 mila euro. Non è chiaro se il bonus includa gli elettrodomestici, ma pare di no, visto che nel testo si parla di "mobili".

Lo scoop sul tumore di Papa Francesco La bomba: Vespa è pronto a dimettersi

Scoop sul tumore del Papa. Vespa pronto a dimettersi




Ci sono quattro redazioni di altrettanti quotidiani che vogliono le immediate dimissioni di Bruno Vespa. La delusione è forte quando chi dovrebbe essere al tuo fianco, se non davanti, decide di defilarsi. E sarà stata forte la delusione dei giornalisti del Quotidiano nazionale (La Nazione, il Giorno, il Resto del Carlino e quotidiano.net) dopo che il loro direttore editoriale, il giornalista Rai Bruno Vespa, ha voluto prendere le distanze dallo scoop mondiale di Qn a proposito del piccolo tumore al cervello di cui sarebbe affetto Papa Francesco. Subito dopo la diffusione della notizia, dal Vaticano si sono affrettati a smentire, definendola assolutamente falsa. E seguendo di fatto la linea tracciata dalla Santa Sede, Bruno Vespa non se l'è sentita di schierarsi col suo giornale. Così durante la diretta di Porta a porta ha detto di "non avere responsabilità" su tutto il lavoro portato avanti dai suoi giornalisti.

La reazione - La posizione di Vespa ha lasciato l'amaro in bocca ai giornalisti di Qn, già alle prese con le accuse da buona parte della stampa cattolica di essere strumento di un complotto contro il Papa: "Ieri sera, durante la trasmissione Rai Porta a porta dedicata alla malattia del Papa, notizia riportata dai quotidiani della Poligrafici - scrivono i Cdr in una nota a proposito di Vespa - ha tenuto a specificare che è solo il direttore editoriale e non ha nulla a che vedere con le notizie pubblicate, la cui responsabilità è in capo esclusivamente al direttore Andrea Cangini". Si fa sempre più misterioso il significato del ruolo di direttore editoriale di Qn ricoperto da Vespa, tant'è che gli stessi giornalisti ritengono poco produttivo: "mantenere una figura che non porta nessun contributo positivo". E il periodo per Qn, come per tutti i giornali, non sembra proprio il migliore per regalare stipendi. I giornalisti infatti ricordano che Vespa lavora in un gruppo: "che è da anni alle prese con piani di riorganizzazione, cassa integrazione e solidarietà, tutti interventi che gravano sulle buste paga dei redattori, i giornalisti si chiedono perché si debba continuare a spendere denaro per mantenere una figura che non porta nessun contributo positivo ai nostri giornali e che, anzi, alla prima occasione ne prende decisamente le distanze. In considerazione di questo - aggiungono nella nota i giornalisti - il coordinamento del Cdr ritiene le dimissioni di Vespa indispensabili e chiede un intervento immediato dell'azienda". Richiesta rapidamente stoppata dall'editore della Poligrafici, Andrea Riffeser Monti, che ha confermato la fiducia nel direttore editoriale Vespa.

Le catene Auchan e Simply ritirano questi due prodotti per la colazione

Attenzione: le catene Auchan e Simply ritirano due prodotti per la colazione




Vivibio ha ritirato dagli scaffali dei supermercati due confezioni di muesli perché possono contenere tracce di arachidi la cui presenza non è segnalata sulle etichette. Il richiamo riguarda, segnala il sito Il Fatto Alimentare, solo le persoine allergiche alle arachidi. Si tratta del Muesli Super Farro Bio da 500 g, codice Ean 8032077001330. In questo caso i lotti sottoposti a richiamo sono tre e riportano come termine minimo di conservazione sull’etichetta le seguenti date: 28/01/2017; 29/01/2017; 11/03/2017. Il secondo prodotto ritirato è il Muesli Superfrutta Bio da 500 g, con codice Ean  8032077001804. In questo caso i lotti sottoposti a richiamo sono cinque e riportano come  termine minimo di conservazione sull’etichetta le seguenti date: 16/12/2016B; 17/12/2016; 08/01/2017; 29/01/2017; 11/03/2017. Le persone che hanno acquistato il prodotto possono restituirlo al punto vendita per la sostituzione o il rimborso. I supermercati che li hanno richiamati sono Auchan, Simply e GrosCidac

Rivoluzione video: nasce una nuova tv Costa otto euro e non fa pubblicità

Rivoluzione Netflix: costi e programmi della nuova tv


di Claudia Casiraghi



"Nel 1987, quando Michael Douglas s' è mostrato a Wall Street con il primo cellulare, gli spettatori hanno gridato al miracolo. Dieci anni dopo, quegli stessi uomini e donne hanno schiacciato nelle proprie tasche il Motorola ultrapiatto".

Il monologo di Reed Hastings, Ceo di Netflix, prende il via da considerazioni scontate, apparentemente inadatte ad accompagnare il debutto italiano della piattaforma streaming. Tuttavia, nel corso del D-Day celebrato ieri a Milano, la riflessione si rivela tutt'altro che illogica. "Dieci anni fa", continua Hastings, stretto nella sua giacca di raso, "abbiamo applaudito il primo iPhone. Gli smartphone sono cresciuti velocemente. La televisione, invece, ha proceduto con lentezza sconcertante, inanellando cambiamenti poco significativi: il colore, il via cavo, il satellite. Tutto perché, a differenza dei telefonini, ha snobbato Internet, universo in cui tutto s'aggiorna e tutto si crea".

Nell'era moderna, inaugurata ieri con l'introduzione in Italia di Netflix, il tubo catodico può finalmente svoltare. "Tra vent' anni", azzarda il patron del colosso arroccato a Los Gatos, "non udiremo alcun bambino chiedersi a che ora cominci il tal programma. Ogni cosa sarà eternamente disponibile. E senza interruzioni pubblicitarie. Saremo padroni del nostro tempo, esisterà solo il "clic and watch"".

Il concetto, per ora vago, rimanda al mouse - strumento principe in grado di sostituirsi al telecomando lineare. Netflix, infatti, è un' app e come tale richiede una connessione Internet.

Lenta, veloce, poco importa. Necessario è solo un dispositivo «smart» (tv, telefono, consolle, tablet) connesso a schermo e un abbonamento il cui costo base corrisponde a 7,99 euro. Di lì in poi, le porte del paradiso si spalancano da sole, dischiudendo un mondo fatto di grandi offerte.
Per il pubblico italiano, Netflix ha preparato un bouquet che comprende le grandi serie tv (Orange is the new black, Sense8, Narcos, Marco Polo, Daredevil, Sherlock, Dexter, Orphan Black, etc), i grandi film (il meglio di Hollywood e le produzioni originali) e i migliori documentari sulla piazza - oltre a svariati titoli dedicati ai bambini. "La nostra speranza", prosegue Hastings, che nel mondo vanta 69 milioni di abbonati, "è di raggiungere una famiglia su tre. Nel corso degli anni, però, abbiamo imparato che la felicità del pubblico è più importante delle sue dimensioni. Quel che vogliamo e che d'ora innanzi ciascuno decida come e dove guardare cosa".

Dove per "cosa" si intende tutto, fatta eccezione per gli eventi live. "Per sport e news, al momento, non abbiamo alcun progetto".