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venerdì 16 ottobre 2015

Aldo Grasso feroce, demolisce J-Ax: il paragone (impietoso) del critico tv

Aldo Grasso demolisce J-Ax: "Vuol fare Letterman invece sembra il Bagaglino"




Sorci Verdi, il programma di J-Ax su Raidue, non piace al critico Aldo Grasso. La recensione è impietosa. "Ben venga il tentativo di ridare fiato alla seconda serata", scrive Grasso, "ma questa trasmissione è un monumento alla distanza enorme che separa le intenzioni dai risultati. Il modello esplicito, ancora una volta, è quello del late show e di David Letterman: il monologo, l’intervista, le clip video, il contrappunto sonoro della band (qui capeggiata da Paolo Jannacci), persino le classifiche. In teoria ripensato in salsa cattiva e dissacrante, con sarcasmo e parolacce: ma i proclami da soli non bastano". Sorci verdi affastella in modo confuso e trascina troppo a lungo gli elementi di una tv passata, già vista, persino rimpianta: i pupazzi, le parodie della fiction, dei factual e della pubblicità, le finte inchieste".

Però il tentativo di emulare Letterman, secondo il critico, è fallito miseramente. "La struttura e l’umorismo sono quelle di una bacheca di Facebook", si legge, "con sproloqui, tormentoni, foto e video virali, politica generica e tantissima auto-analisi. E persino la buona idea del simulatore di rap finisce per riproporre il Bagaglino nascosto dalla grafica alla Mortal Kombat. Quanto è accomodante questa trasgressione".

Maltempo, 5 morti nel centro Italia Puglia e Sicilia colpite dai nubifragi

Maltempo, cinque morti nel centro Italia. Puglia e Sicilia colpite dai nubifragi




Fortissima ondata di maltempo che si è abbattuta sul centro e sud Italia tra mercoledì e giovedì. La zona più colpita è in provincia di Benevento: due le vittime. Dopo i tre morti di mercoledì tra Lazio e Abruzzo con le esondazioni dell’Aniene a Tivoli e del rio Spalto a Canistro (L’Aquila), una donna è stata travolta dall’acqua a Pago Veiano, in provincia di Benevento. La vittima ha 70 anni: l'acqua l'ha travolta nella notte mentre era in casa. E un uomo della stessa età è deceduto mentre era impegnato a spalare il fango: è stato colpito da un malore.

Le strade della città sono interrotte al traffico. Centinaia gli interventi della Protezione Civile nelle case e nelle strutture pubbliche, mentre sono in arrivo i mezzi dell’esercito ed è stato allestito un centro di prima accoglienza. Nel Sannio è anche scomparso arsa di un intero gregge composto da 250 animali, tra pecore e agnellini. Disagi anche sulle linee ferroviarie della Campania e della Puglia, l’altra regione fortemente colpita dal maltempo. 

Valanga su Alfano: altri undici in fuga Ncd, i nomi che fanno tremare Renzi

Gaetano Quagliariello abbandona Ncd, altri 11 del partito potrebbero seguirlo. La maggioranza vacilla




"Tra due giorni, questi sono pronti ad uscire". Corre questa voce tra le fila di Ncd dove Gaetano Quagliariello, con una lettera indirizzata al leader Angelino Alfano, si è dimesso da coordinatore del partito. E ha minacciato: o si lascia il governo Renzi, oppure ognuno per la sua strada. Se Alfano rimarrà con Matteo Renzi, garantendogli l'appoggio sulle riforme, Quagliariello farà esplodere il partito visto che, insieme a lui, pare che se ne andrebbero altri 11, fra senatori e deputati. E così, tutta la maggioranza vacillerebbe e perderebbe voti preziosi.

Chi lo segue - Pronti a seguire Quagliariello sarebbero 6 o 7 senatori e 5 o 6 deputati. Tra i nomi certi, secondo quanto riporta Il Giornale, ci sono quelli di Andrea Augello, Carlo Giovanardi e forse Nico D'Ascola. Anche il presidente del gruppo, Renato Schifani, non approva la linea filo renziana di Alfano e si sarebbe detto pronto ad andarsene. Più timoroso Maurizio Lupi, impegnato a decidere il da farsi sulla sua candidatura come sindaco di Milano. E poi, altri nomi certi, sarebbero quelli di Vincenzo Piso, Eugenia Roccella e Filippo Piccone.

La risposta di Alfano - Alfano, sulla questione, ha minimizzato: "Siamo una forza autonoma, nessuno vuole andare con il Pd; nessuno vuole andare a sinistra". Ma non sono della stessa idea i molti che sono pronti ad abbandonarlo. "Non ho forzato nessuno per entrare in Ncd e non trattengo nessuno con la forza", ha aggiunto Alfano che sembra sostenere un concetto semplice ma vincolante: ognuno è libero di andare dove vuole se non concorda con il sostegno alle riforme. 

Le reazioni - La lettera di Quagliariello ha riscosso successo fra diversi schieramenti del mondo politico. Renato Brunetta ha cinguettato su Twitter: "Ogni tanto qualche barlume di luce tra gli amici di Ncd". Mentre Nunzia De Girolamo, tornata in Fi, fa una previsione: "Credo che nei prossimi giorni altri daranno l'estremo saluto al progetto Ncd". E allora il governo sarà davvero in crisi. 

Guai per Feltri, rinviato a giudizio: che cosa rischia ora il direttore

Caso Boffo, Vittorio Feltri rinviato a giudizio per diffamazione del cardinale Bertone




L'accusa è quella di aver diffamato il cardinale Tarcisio Bertone, indicato come fonte principale delle notizie che nel 2009 determinarono le dimissioni del direttore di Avvenire Dino Boffo. Ora sono stati rinviati a giudizio un gruppo di giornalisti: Bruno Manfellotto, Agnello Trocchia, Emiliano Fittipaldi e soprattutto Vittorio Feltri. Il rinvio a giudizio è stato disposto dal gup Ezio Damizia il quale ha disposto che il processo cominci il 17 gennaio del 2017 davanti al giudice monocratico.

A provocare l’avvio dell’indagine sfociata oggi nella richiesta di rinvio a giudizio fu la denuncia presentata dal cardinale con l’assistenza degli avvocati Michele e Alessandro Gentiloni Silveri. Il giudizio si svolgerà davanti al giudice monocratico Paola Della
Vecchia. Al centro della vicenda giudiziaria la pubblicazione di un articolo che secondo la pubblica accusa offendeva la reputazione e
l’onore di Bertone.

La richiesta di rinvio a giudizio era stata avanzata lo scorso luglio: secondo il procuratore aggiunto Franesco Scavo per l'indicazione di Bertone come fonte del falso scoop devono rispondere penalmente. Il procedimento è sorto da una querela sporta nel luglio 2014 dallo stesso segretario di Stato vaticano emerito.

Donne, part-time, esodati e tasse Pensioni, la riforma: cosa cambia

Legge di Stabilità, pensioni riformate in quattro punti: dall'opzione donna al part-time agevolato




Approvata la legge di Stabilità: al consiglio dei ministri bastano un paio d'ore per vararla. Gli interventi valgono tra i 27 e i 30 miliardi di euro, per un'Italia, afferma Matteo Renzi, "forte, semplice, giusta e orgogliosa". Come detto, il Cdm è iniziato intorno all'una e si è concluso dopo poco più di 90 minuti. Del lungo pacchetto di interventi, tra le novità più importanti quelle relative alle pensioni: nella manovra, di fatto, si inserisce una riforma della previdenza.

Part-time agevolato - In primis, vengono confermate le prime misure di sostegno sulle pensioni: come dalle anticipazioni della vigilia, debutterà un part-time agevolato per tutti i dipendenti over 63 del settore privato, da instaurare tramite accordi individuali, senza alcun vincolo per le aziende ad assumere e senza penalizzazioni per chi lo sceglie. Nel dettaglio, il datore di lavoro verserà in busta paga l'intera contribuzione netta che avrebbe destinato all'Inps in caso di orario pieno, mentre la contribuzione figurativa sarà a carico della fiscalità generale.

No tax area e opzione donna - Renzi ha spiegato che nella legge di stabilità "non c'è la flessibilità" in uscita per le pensioni, "ma ci sono quattro misure", tra le quali la "no tax" area e "l'opzione donna". Viene dunque innalzata la no-tax area, il limite sotto al quale non si pagherà l'Irpef. Dunque l'opzione donna: le lavoratrici che maturano i 57 anni di età (58 le autonome) e 35 di contributi entro il 31 dicembre 2015 potranno continuare ad esercitare l'opzione donna ed andare in pensione con il ricalcolo contributivo dell'assegno sino a fine anno. Vengono dunque corrette le due circolari Inps del 2012 che avevano occultamente ridotto il regime sperimentale. Resta da comprendere la questione della stima di vita che solo il testo ufficiale chiarirà. Ma si tratta di una notizia importante che pone fine ad una lunga querelle.

Esodati - Novità anche per gli esodati, che vedono l'approvazione di una settima salvaguardia per circa 25-26mila soggetti. I lavoratori interessati sono quelli compresi nei profili di tutela della sesta salvaguardia con l'estensione di un anno della data di decorrenza della pensione dal 6 gennaio 2016 al 6 gennaio 2017. All'interno dell'estensione della salvaguardia anche i mobilitati da aziende fallite e quelli provenienti dal settore edile.

Niente flessibilità - La "grande assente" della riforma resta dunque la flessibilità, in attesa della quale entra a regime una misura che, come detto, offre l'accesso al lavoro part-time incentivato per i lavoratori distanti tre anni dai requisiti di pensionamento. Nel dettaglio, i lavoratori che dal 2016 al 2018 maturano 63 anni e 7 mesi di età (appunto, 3 anni dall'età pensionabile di vecchiaia) potranno optare per il part-time al 60-40% e tutelare il loro assegno pensionistico.

Gabanelli scende in campo Renzi ed evasione fiscale: che siluro contro il premier

Milena Gabanelli "scende in campo": attacco totale a Matteo Renzi




C'è un provvedimento che fa discutere il mondo della politica e non solo: quello per cui il governo Renzi ha fatto salire il limite del contante da mille a tremila euro. La decisione non piace a molti, e in particolar modo trova l'opposizione di una giornalista, Milena Gabanelli, che di politica se ne intende. Proprio la Gabanelli era stata la protagonista delle quirinarie del Movimento Cinque Stelle, nel 2013, vincendole, salvo poi rinunciare alla candidatura al Colle. Ma della politica, la conduttrice di Report, è sempre assai interessata e, così in un'intervista al Fatto Quotidiano, si è scagliata con violenza contro il premier..

Evasione fiscale - Per la Gabanelli il nuovo provvedimento è "un incentivo alla concorrenza sleale". Perché "quelli che emettono ricevuta, che fanno la fattura, che fanno, cioè, le cose in maniera onesta, saranno penalizzati da tutti quelli che chiedono il contante per evadere". Insomma, per chi vuole fare il furbo "sarà tutto un po’più semplice" perché farà "con una sola operazione quello che fino a oggi dovevi fare con tre", sostiene la giornalista. Ma non si limita a questo, e aggiunge: "La piccola evasione, che
però vale un quarto del mercato sommerso, la si contrasta tracciando il denaro, non il contrario". 

I consumi e il turismo - C'è chi ha parlato di un incoraggiamento dei consumi grazie alle nuove misure di Renzi, ma per la Gabanelli questo non si può dire. "Quando i turisti comprano un gioiello o una borsa Prada da duemila euro pagano in contanti?", si chiede. E poi, continua: "Non farà crescere i consumi e nemmeno il turismo. Eccetto quello dei russi con le valigie piene di soldi. Vogliamo questo?".

Social card e cultura - Anche le ventilate decisioni del governo sulla social card sono ritenute sbagliate dalla giornalista. Dopo aver scelto di non usarla perché difficile da adoperare per gli anziani, l'Italia è precipitata agli ultimi posti della classifica dei Paesi che usano meno la moneta elettronica. E su questo la Gabanelli ha le idee chiare: "Con la social card abbiamo dimostrato
che anche la popolazione anziana e disagiata la sapeva usare benissimo", eppure non è stata adottata. D'altronde, quello che in Italia manca davvero, secondo la giornalista, è un giusto atteggiamento nei confronti dei problemi, soprattutto per quelli legati all'evasione. "Credo che la libertà di evadere sia un desiderio molto più trasversale. Serve un'operazione culturale: far capire che quello che recuperi dall'evasione torna nei servizi", ma, a suo giudizio, Renzi non l'ha capito

I nomi della squadra di Della Valle: una (clamorosa) sorpresa femminile

I nomi della squadra di Della Valle: una (clamorosa) sorpresa femminile




Scalda i motori, Diego Della Valle, pronto al suo ingresso in politica con l'associazione-movimento Noi Italiani, per la quale è già stata trovata la sede a Milano. Nel mirino c'è Matteo Renzi, bersaglio prediletto di mister Tod's. Si attende dunque il convegno dei Giovani di Confindustria che si terrà a Capri, dove Della Valle interverrà e dove, s'ipotizza, potrebbe scagliarsi contro il premier proprio come si scagliò contro Silvio Berlusconi nel 2006, nel celebre e infuocato intervento a Vicenza. Ora, però, i tempi sono cambiati, tanto che il patron della Fiorentina si è significativamente riavvicinato al Cavaliere, con il quale condivide la lotta contro l'inquilino di Palazzo Chigi e contro il (teorico) Partito della Nazione.

Fuori i nomi - A Capri, oltre che un attacco contro Renzi, Della Valle potrebbe anche svelare alcuni dei nomi del suo nuovo progetto politico. Nel frattempo circolano dei nomi, alcuni dei quali vengono anticipati da Affaritaliani.it. Molti industriali, alcuni volti nuovi e, si sussurra, anche una big della politica attuale. Tra i nomi che circolano, va da sé, quello di Luca Cordero di Montezemolo, da tempo molto vicino a Della Valle. Quindi Luigi Abete e Claudio Malagò. A questi si potrebbero aggiungere tutti gli industriali che, oggi, non vedono più in Berlusconi la loro guida. E tra questi nomi, a metà tra politica e industria, secondo Affaritaliani.it anche uno clamoroso: quello di Daniela Santanchè, che potrebbe sposare il progetto di mister Tod's, o quantomeno essere il trait d'union tra Forza Italia e Noi italiani. Ultimo nome snocciolato è quello di Santo Versace. Per ora, solo indiscrezioni. A breve si attendono le conferme ufficiali, quelle del diretto interessato.