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giovedì 8 ottobre 2015

Caivano (Na): Intervista al Consigliere comunale di Liberi Cittadini Francesco Emione

Caivano (Na): Emione boccia l'amministrazione a guida Simone Monopoli 


a cura di Gaetano Daniele



Architetto Francesco Emione
Consigliere comunale "Liberi Cittadini"

Architetto Emione,Caivano è sommersa dai rifiuti, perchè?

Perché i dipendenti sono in agitazione, avanzano legittime rivendicazioni alle quali bisognerà dare una risposta. Non è colpa della ditta come si vuole far credere, il solito scaricabarile politico. La stessa ditta c’era anche quando governava il Commissario, ma la città era più pulita. Diciamo al verità: la questione rifiuti è stata presa sottogamba dall’amministrazione Monopoli, tant’è che il sindaco ha dato la responsabilità di settore ad un funzionario bibliotecario incompetente (cioè non esperto) e soprattutto conflittuale. Sotto il profilo squisitamente politico, manca l’autorevolezza dei membri della giunta rispetto alle scelte gestionali. Stanno sbagliando tutto, in pratica non ne azzeccano una. Vanno rivisti i ruoli. Azzerata la giunta soprattutto per ciò che riguarda le deleghe più delicate. In altri tempi sarebbero fioccate revoche e dimissioni. Ma hanno puntato tutto sull’allettante appalto dei rifiuti  di 30 milioni di euro, stanno sperperando soldi pubblici, purtroppo non sono in grado nemmeno di far raccogliere i rifiuti. Siamo al collasso igienico sanitario e sta per arrivare il saldo Tari 2015. Oltre al danno al beffa. 

Architetto Emione, lei ha denunciato un conflitto di interessi tra Ente e Politica, ci può spiegare meglio di cosa si tratta?

Rispondo con un antico brocardo “Come la moglie di Cesare, il politico non solo deve essere onesto, ma anche sembrarlo”. Invece, gli appalti - rigorosamente senza gara -  vengono dati a ditte suggerite dai consiglieri o peggio di stretti congiunti. Il paradosso è che i beneficiati  che , grazie  alla politica, hanno superato i concorrenti hanno pure l’ardire di replicare alle critiche. Siamo al decadimento culturale oltreché politico. S’immagini cosa sarebbe accaduto se un assessore della giunta Falco avesse dato l’incarico al fratello: sarebbe accaduto il finimondo e Monopoli avrebbe gridato allo scandalo. E’ indecoroso quanto sta succedendo con gli appalti e gli incarichi”. 

Il Sindaco Monopoli pare sia partito senza cognizione di causa, prima si fa ritrarre in bella posa con gli esponenti di Casa Pound, poi il consigliere comunale, Castelli, lascia Forza Italia, in più il funzionario Vito Coppola interviene in dibattiti di competenza politica, ma questa, secondo lei, che amministrazione è?

“E’ un fallimento amministrativo (ambiente, manutenzioni, istruzione, mensa, servizi sociali, contenzioso) su tutti i fronti perché non c’è alla base il collante politico. Sono dilettanti allo sbaraglio che si sono trovati li perché hanno cavalcato il malumore dell’elettorato. Ma la prossima volta, almeno il 50% dei consiglieri di maggioranza non sarà rieletto. Anche i partiti famiglia gestiti da cognati e fratelli saranno spazzati via. Hanno creato tante aspettative, ma hanno portato il paese allo sfascio. Su Casapound non mi meraviglio visto che il sindaco non fa mistero delle sue simpatie per la destra estremista, salvo poi votare i partiti che gli garantiscono potere. Su Coppola ribadisco tutto ciò che ho già espresso. E’ il responsabile dei settori ecologia e pubblica istruzione per capirci: rifiuti e mensa. Non credo di debba aggiungere altro”. 

Architetto Emione, mi faccia capire, dopo quanto portato avanti da questa amministrazione, lei andrebbe a trattare per dare una mano a risollevare Caivano?

“ No, se si tratta si patti consociativi. Si, se vogliono aprire il dialogo sulle proposte. Ma nessuno faccia il furbo: la minoranza è una, quindi se abbandonassero i toni da campagna elettorale e capissero che stanno danneggiando il Paese, dovrebbero aprire il confronto con tutti, architetto Sirico in testa. Dubito che abbiano questa umiltà”.

Architetto Emione, noi de il Notiziario sul web crediamo che le priorità per Caivano siano: Ambiente, rilancio commerciale, scuola, secondo lei?

“Rifiuti, fasce sociali più deboli (mensa, famiglie monoreddito, quartieri a rischio, bambini ed adolescenti) lavoro, piano urbanistico in cui certamente è compreso il ragionamento commerciale. Ma nelle istituzioni, a parte il cicaleccio di bassa lega in un volgare clima da circolo, non si sta parlando di nulla: solo di appalti senza gara e somme urgenze. Altro che discontinuità” 

Architetto Emione, lei è stato il politico più votato a Caivano (800 preferenze circa), quindi rappresenta una bella fetta di elettorato, cosa si sente di dire ai caivanesi in questo momento triste?

“ Che non devono abbandonare la fiducia nelle istituzioni, nonostante certe volte mi sconforti anch’io. Che devono ponderare le scelte elettorali perché l’onda di protesta non produce mai buoni risultati. Che c’è una sola classe dirigente politica a Caivano e c’è sempre stata, ma non è rappresentata da questa maggioranza che mostra un raro dilettantismo. Che stiamo costruendo una valida seria e competente alternativa e presto la proporremo agli elettori. Ai giovani validi e competenti che quelli in maggioranza, non sono esempi da seguire. Che il merito alla lunga paga” .

Rapimento Moro e strage di Bologna Documento segreto: chi c'era dietro

Rapimento Moro e strage alla stazione di Bologna, un documento rivela l'esistenza di un accordo coi terroristi palestinesi




Il Lodo Moro è esistito, lo rivela un documento da poco desecretato. L'accordo, stipulato negli anni '70, prevedeva che i palestinesi potessero trasportare armi nel nostro Paese in cambio dell'immunità dagli attentati. Il Giorno rivela l'esistenza di un messaggio cifrato inviato dal colonnello Stefano Giovannone il 17 febbraio 1978 dal Libano ai suoi superiori in Italia. Al termine di un incontro con George Habbash, leader del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, Giovannone parla di un'imminente "operazione terroristica di notevole portata programmata asseritamente da terroristi europei, che potrebbe coinvolgere il nostro Paese - continua il colonnello - a mie reiterate insistenze per avere maggiori dettagli, Habbash mi ha assicurato che l'Fplp opererà in attuazione confermati impegni miranti escludere nostro Paese da piani terroristici". Questi "confermati impegni" per "escludere il nostro Paese da piani terroristici". È un caso se un mese dopo Aldo Moro verrà rapito e successivamente ucciso?

La scoperta, effettuata da Enzo Raisi, ex deputato bolognese di An-Fli, riapre l'ipotesi della pista palestinese per la strage alla stazione di Bologna, per la quale sono già stati condannati in via definitiva tre neofascisti. Ora però sembra meno improbabile leggere l'attentato come una ritorsione contro l'Italia, che poco prima aveva arrestato Abu Saleh, uno dei capi del fronte.

LA NOVITÀ CONTANTI, (RI)CAMBIA TUTTO Ecco quando scatterà il nuovo limite

Il Governo studia la modifica della soglia per i pagamenti in contanti: nuovo limite a 3mila euro




Con la prossima legge di Stabilità il Governo potrebbe modificare il tetto imposto per i pagamenti in contanti oggi fissato a mille euro. Per ora dal Governo dicono che "è possibile" che la soglia possa essere rivista al rialzo, dopo che nel 2011 il governo Monti aveva imposto la soglia storicamente più bassa, riducendola dai 12.500 euro in vigore nel 2008. Secondo l'indiscrezione anticipata da Repubblica, le pressioni sul ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e il premier Matteo Renzi starebbero arrivando dai centristi della maggioranza, che già nei mesi scorsi avevano fatto approvare una mozione parlamentare sull'aumento della soglia, votata da ben 288 deputati contro 83. Nell'oceano di annunci e proclami renziani si ritrova traccia già nello scorso febbraio dell'intenzione di riformare la soglia, anzi sembrava dovesse essere una misura imminente. Al tutto si aggiunge la proposta di Forza Italia degli scorsi giorni, presentata sotto forma di progetto di legge.

Le novità - Il Governo potrebbe portare la soglia dai 1000 euro attuali ai 3mila euro. L'Italia rimarrebbe tra i pochi Paesi europei a imporre dei limiti sull'uso dei contati. Ben undici, tra cui Germania e Olanda, non prevedono nessuna soglia per i pagamenti con banconote. In altri Paesi, come Spagna e Francia, i limiti vanno dal 2500 ai 3mila euro.

Gli ostacoli - Le scuse perché il Governo rinvii l'aumento della soglia sui contanti sono ormai ridotte al lumicino. Commercianti e albergatori continuano a fare pressione, soprattutto in vista del Giubileo, per permettere a pellegrini e turisti di fare le proprie spese con maggiore facilità. Con la situazione già critica a Roma per i guai del sindaco Ignazio Marino, per Renzi un flop economico dall'arrivo dei pellegrini potrebbe essere un problema in più da digerire. Resterebbero da convincere gli ultimi pezzi di maggioranza ancora contrari, allarmati dal potenziale aumento dell'evasione fiscale, contro la quale il governo Monti aveva introdotto il limite dei 1000 euro. Le coperture per i mancati introiti fiscali però sarebbero facilmente assorbibili, stando alle buone notizie che ha illustrato la direttrice dell'Agenzia delle entrate Orlandi nel corso dell'audizione alla Camera. Soprattutto dal rientro di capitali dall'estero, la voluntary disclosure, arrivano i segni più confortanti con le 70mila richieste e i 3 miliardi di entrate per lo Stato ormai alla portata.

Il Pd umilia Alfano sulle unioni civili Ncd in rivolta, cosa rischia il governo

Unioni civili, il Pd accelera: ddl Cirinnà arriva in Senato. Ncd: "Inaccettabile forzatura"




Il Pd accelera sulle unioni civili e Ncd fa tremare il governo. Giovedì nell'Aula del Senato dovrebbe essere annunciato il nuovo testo sulle unioni civili da depositare in ufficio di presidenza. Nessuna novità per quanto riguarda il contenuto: il ddl dovrebbe recepire la discussione portata avanti in Commissione e servire come stratagemma per superare l'ostacolo degli emendamenti. L'obiettivo dei democratici è quello di incardinarlo tra il 13 e il 15 ottobre con la richiesta di Luigi Zanda nella prossima capigruppo. Una richiesta avallata anche dal Movimento 5 stelle. C'è anche la tentazione di approvarlo subito, ma al momento resta confermato il via libera al pacchetto costituzionale per la data prefissata e quindi sembra improbabile che si possa aprire uno spazio per il sì prima di fine mese. "Dipende dai lavori d’Aula - spiega una fonte dem -, se ci sono due o tre giorni a disposizione si potrebbe anche tentare...". 

Il balletto sui tempi - Sulle unioni civili però, al di là delle pressioni di Alleanza Popolare, si registra una prima divisione anche dentro il Pd. Sono dodici i cattolici del partito del Nazareno ad opporsi a qualsiasi accelerazione, nella convinzione che se si riesce a superare la "finestra" prima della sessione di Bilancio il provvedimento non dovrebbe vedere la luce prima della fine dell'anno. Molti di questi senatori sono renziani della prima ora. Una delegazione dei cattolici del Pd - tra questi Lepri, Vittorini, Del Barba, Collina - si è presentata in blocco in commissione Giustizia dove è in discussione il provvedimento proprio per evitare che si possa arrivare all'incardinamento in Aula delle unioni civili dopo il voto sulle riforme. I vertici del partito, tuttavia, appaiono sicuri: "È normale - viene spiegato - che in un partito come il nostro ci sia qualche distinguo su temi così delicati. Siamo però sicuri di poter fare sintesi e di arrivare all'approvazione della legge entro la fine dell’anno".

Ncd nel frattempo resta sulle barricate: in una conferenza stampa a Palazzo Madama, Maurizio Sacconi, Carlo Giovanardi ed Eugenia Roccella di Ap hanno chiesto, d'intesa con Forza Italia, di introdurre il reato di "surrogazione di maternità" e "utilizzo di gameti". Tensioni che si sono riversate anche sulle votazioni sul ddl Boschi, visto che dei 7-9 voti mancati alla maggioranza alcuni vengono "addebitati" proprio al Nuovo centrodestra. D'altronde, dentro il Nuovo Centrodestra, i toni nei confronti del Pd sono aspri. L'ex ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi ha definito la mossa dei dem sulle unioni civili "una inaccettabile forzatura di cui non comprendo il senso. Introdurre tensioni nella maggioranza continuando ad alzare asticelle divisive non è un buon servizio né al governo né al Paese". Anche per Renato Schifani si tratta di "una inopportuna quanto intempestiva accelerazione, soprattutto in un momento in cui il Senato e le forze parlamentari, specie quella della maggioranza, sono impegnate nel trovare un equilibrio ed una unità per portare a compimento la riforma della Costituzione". Di "trucchetto gattopardesco" parla la Roccella: "Il nuovo ddl Cirinnà è sostanzialmente identico al vecchio: serve soltanto a troncare il dibattito sugli emendamenti in commissione. Un  trucchetto che umilia il Parlamento. È evidente che il Pd non è interessato a cercare un accordo con l'alleato di governo".

Ercolano (Na): Gioielliere spara e uccide due rapinatori Il Pm lo indaga per eccesso di difesa

Ercolano, indagato per omicidio il gioielliere che si è difeso durante una rapina: uccisi due malviventi




Indagato per omicidio colposo per eccesso di difesa dopo essersi difeso durante una rapina nel proprio negozio. L'incriminazione per un gioielliere di Ercolano, in provincia di Napoli, è arrivata alla fine dell'interrogatorio del Pm che ora accusa il commerciante per la morte dei rapinatori Bruno Petrone, 53 anni, e Luigi Tedeschi, di 51 anni, avvenuta ieri mattina.

La rapina - Il gioielliere aveva da poco prelevato in banca diverse migliaia di euro ed era stato seguito dai due rapinatori. Davanti a un negozio di bibite e detersivi, i due lo hanno minacciato con un'arma sequestrata dai Carabinieri, rivelatasi poi caricata a salve. I rapinatori hanno sfilato 5 mila euro dalla tasca del gioielliere che ha quindi reagito estraendo la sua Beretta cal. 9x21, regolarmente detenuta, e freddandoli. Gli inquirenti non escludono che i rapinatori si fossero serviti di un complice all'interno della banca, che avesse segnalato una preda possibile e l'avesse marchiata con un filo di cotone colorato.

Pensione anticipata, novità amara La fregatura: quanti soldi perderai

Pensioni, prestito per anticipare l'assegno: paga l'azienda, poi rimborso a rate




Lo chiamano "Apa", Assegno pensionistico anticipato: l'ultima fregatura per chi vuole un po' prima il suo assegno. Il metodo, in breve: si tratta di una versione riveduta e corretta del prestito pensionistico, ipotizzato anni fa dall'allora ministro Giovannini, con una fondamentale differenza, ovvero che nella formula in discussione a pagare il trattamento di circa 750-850 euro mensili (con annessi contributi) sarebbe quasi esclusivamente l'azienda. La stessa azienda, però, in prospettiva dovrebbe ottenere indietro una quota del costo contenuto. E' questa l'ipotesi più gettonata a Palazzo Chigi per introdurre nella legge di stabilità qualche forma di flessibilità in uscita, riservata in particolare ai lavoratori senior o a rischio disoccupazione. La formula, però, sarebbe utilizzabile anche nei casi di pensionamento a 63 anni con penalizzazioni del 3-4 per cento per ogni anno mancante ai 66 e 7 mesi. Oppure, soltanto per le donne, è prevista un'analoga misura ma con requisiti più elevati degli attuali.

I dubbi - Nel dettaglio, il meccansismo prevede che i lavoratori dipendenti del settore privato, dopo un accordo con l'azienda, possano percepire un assegno temporaneo fino al perfezionamento del diritto alla pensione di vecchiaia, con successiva restituzione da parte del pensionato della somma percepita complessivamente. In particolare, l'interessato dovrebbe aver raggiunto queste soglie minime: l'ipotesi prevede 63 anni e tre o sette mesi di età e anzianità contributiva di 36 anni, oppure 62 anni e tre o sette mesi di età e anzianità di 37 anni. Si discute anche sull'importo della pensione già maturata alla data della domanda: resta da capire se deve essere almeno pari a due volte l'importo del trattamento minimo Inps, poco più di mille euro nel 2014. In buona sostanza, l'anticipo della pensione sarebbe di tre o quattro anni. L'assegno anticipato avrebbe un importo tra i 750 e gli 800 euro mensili, per tredici mensilità. Al raggiungimento dei requisiti standard, diventerebbe automatica l'ordinaria pensione di vecchiaia, calcolata secondo le regole generali ma diminuita di una quota misurata convertendo in rendita la somma degli assegni erogati.

I calcoli - Parola alle cifre: la trattenuta sulla pensione piena, dunque, potrebbe aggirarsi tra i 50 e i 70 euro mensili, con una incidenza percentuale sulla rendita compresa che oscillerebbe tra il 2 e il 4 per cento. Come detto, il metodo verrebbe finanziato in primis dalle imprese, sia versando un contributo una tantum pari a 18-24 mensilità dell'importo dell'assegno anticipato, sia pagando i contributi per gli anni mancanti all'età normale. Come detto, però, le stesse imprese potrebbero ripagarsi il costo dell'operazione ricevendo indietro dall'Inps una quota di quanto erogato a mano a mano che il lavoratore rimborsa il prestito.

Gli insospettabili nemici della dieta: le 2 cose da non fare per non ingrassare

Alimentazione, il nuovo studio: aria e poco sonno fanno ingrassare




Dimagrire non è mai stato così difficile. Si possono scovare nuove diete, rinunciare ai carboidrati e aumentare l'attività fisica. Ma gli avversari da sconfiggere rimangono molti, e insospettabili. In particolare, le ultime ricerche, evidenziano due nuovi ostacoli: l'aria inquinata e il poco sonno.

L'aria - A parità di dieta e di attività sportiva un quarantenne di oggi ha il 10% in più di possibilità di ingrassare rispetto a un suo coetaneo degli anni '70. Il motivo sta nell'aria che respiriamo perché è sempre più inquinata. Anche se gli studi in materia devono essere ancora definiti, quello che si sa è che ciò che respiriamo fa aumentare di peso o comunque non aiuta a tenersi in forma. Così dice uno studio della Obesity Research che però sottolinea anche che ci sarebbe un altro colpevole nello smaltimento dei grassi: una mutazione del genoma che regola le funzioni intestinali e che quindi avrebbe rallentato il processo di assimilazione del cibo.

Il sonno - L'altro nemico delle diete è il sonno. L'University of California di Berkeley ha scoperto che chi dorme meno di 5 ore per notte ingrassa più facilmente. E così è subito scattato l'allarme: "Andate a letto presto, o ingrasserete". Il tutto sta nel ciclo ormonale che è connesso all'appetito. La durata del sonno influenza infatti la secrezione degli ormoni che regolano il livello della nostra fame. Per questa ragione accumuliamo grasso in eccesso se non dormiamo, perché ci svegliamo più affamati.